dino secondo barili - ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)

Messaggi del 09/05/2016

BUON LUNEDI' ... DA PAVIA

Post n°23388 pubblicato il 09 Maggio 2016 da dinobarili

Tag: Dino Secondo Barili, Le piccole ore, Voglio amarti così

BUON LUNEDI’

… dalla magica

PAVIA

dove tutto è fantasia

il cielo è sempre blu

il Ticino fa glu … glu

e tutti

amano di più.

9 maggio 2016

Pensiero del giorno

“L’Amore è come il vino. Va preso a giuste dosi, altrimenti da alla testa”

Vedi … Blog

Dino Secondo Barili

Dino Secondo Barili 2

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racconto del giorno

574

“Silvia e l’isola del Mistero”

212 “una canzone al giorno”

Le piccole ore

“Voglio amarti così”

Ha detto il saggio che “ogni giorno è un giorno nuovo”. Qualche altro saggio, però, vi ha aggiunto … “nella speranza che sia un giorno piacevolissimo”. Non c’è dubbio che per iniziare bene una giornata ci vuole un bel racconto d’amore che finisca bene come “Silvia e l’Isola del Mistero” e una bella canzone: “Voglio amarti così” capolavoro de “Le piccole ore”. Cosa c’è meglio dell’amore? “Solamente il tuo labbro/ sa dirmi che le cose più belle” Quali? “Solamente i tuoi baci/ san darmi la felicità” C’è poco da fare. Le parole e baci sono una miscela incandescente, esplosiva. Nessuno può resistere alle dolci parole. Con i baci, poi, una persona (uomo o donna) va in estasi, e dirà … “Come il sole sei tu/ della mia vita” … sempre. Buon lunedì a tutti. Dino

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SILVIA E L'ISOLA DEL MISTERO racconto (574) di Dino Secondo Barili

Post n°23387 pubblicato il 09 Maggio 2016 da dinobarili

Tag: Dino Secondo Barili, L'Isola del Tesoro, racconto 574, Silvia e

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del giorno

574

Silvia e l’Isola del Mistero

Nella vita occorre fiducia e spirito di iniziativa… anche in Primavera. Anzi, soprattutto in Primavera. La pensava così, un anno fa, la Dott. Silvia, capelli rossi, quarantacinque anni, bellissima, e single. Del lavoro, la Dott. Silvia, era soddisfatta, ma sul piano sentimentale, no. Alcuni amori erano passati. Avevano avuto una loro storia. Qualche amore aveva pure lasciato il segno. Un anno fa, però, Silvia, si ritrovava sola a combattere la propria battaglia quotidiana per la vita… e per l’amore. Al primo posto, infatti, la Dott. Silva aveva messo la ricerca di un nuovo amore. Al secondo posto la capacità di superare alcune difficoltà in Ufficio. Si sa che la vita degli Uffici è fatta di alti e bassi. Ci sono dei periodi dove va tutto liscio… poi le cose si inciampano. Non girano più come dovrebbero girare. Un anno fa, La Dott. Silvia era in tali condizioni. Le ragioni le conosceva benissimo. In Ufficio era arrivato un nuovo Dirigente con funzioni speciali “ad personam”, il Dott. Carlo. Un cinquantenne dal fisico spettacolare… Più che un uomo … sembrava un Dio greco. Uno di quei “personaggi” che si vedono riprodotti nelle statue antiche nei Musei della Magna Grecia. L’arrivo del Dott. Carlo, ha mandato in fibrillazione tutto il personale dell’Ufficio, donne (e uomini compresi). Le donne perché subiscono il fascino del “divo”. Gli uomini perché, di fronte alla bellezza del Dott. Carlo si sentivano svantaggiati da concorrenza sleale, inattesa. Infatti, Nell’Ufficio di Silvia, da tempo, si erano create le simpatie. Giovanna accettava volentieri di prendere il caffè con Giorgio. Michela preferiva quattro chiacchiere con Giuseppina e Giovanni suo marito. Ogni tanto nasceva pure qualche nuovo amore. Un anno prima, per esempio, a Primavera, Michele si era innamorato pazzamente di Carolina. Per un po’ Carolina aveva fatto finta di fare la preziosa… poi, era finita dritta dritta nelle braccia di Michele il quale non passava giorno che se la “mangiasse con gli occhi”. Da quando, però, era entrato in Ufficio il Dott. Carlo, il cinquantenne dal fisico bestiale… tutti gli occhi erano per lui, solo per lui, il Divo…Anche quelli della Dott. Silvia. Lì cominciarono i dubbi. Non era più una ragazzina. Aveva quarantacinque anni. Sapeva come andavano queste cose. Innamorarsi? E perché? L’amore spesso è un’illusione… Un’emozione al pari di un temporale d’estate… Improvvisamente si affaccia all’orizzonte con nubi vorticose… fa un gran casino… Sembra che voglia cambiare il mondo. Poi, si esaurisce. Arriva il sereno…e del temporale non rimane che il ricordo… a volte neppure quello. Il Dott. Carlo, invece aveva messo gli occhi sulla Dott. Silvia, la quarantacinquenne dai capelli rossi. Si vedeva un miglio che il cinquantenne era cosciente del suo fascino. Nessuna donna aveva resistito alle sue avances. Insomma, il Dott. Carlo era un “collezionista di cuori femminili”. Era proprio la “collezione” nella quale la Dott. Silvia non voleva finire. Non perché il Dott. Carlo avesse qualche difetto. No, questo no. Anzi, Il Dott. Carlo, sotto quell’aspetto, aveva solo pregi… e nessun difetto. Il motivo era un altro. La quarantacinquenne, dalla vita e dall’amore, voleva qualcosa in più: il mistero. Lo sapeva per averlo sentito dire da qualche persona avanti negli anni i quali dicevano che il Destino, a volte, parla un linguaggio diverso rispetto a quello dei comuni mortali. Un anno fa, mentre il Dott. Carlo, si era inzuccato di vincere le resistenze della quarantacinquenne… Silvia, ricevette la telefonata di un Notaio. “Dott. Silvia, avrei bisogno la sua mail per farle una comunicazione importante.” Silvia la dettò al volo. Dopo qualche ora ricevette la seguente mail. “Gentile Dott. Silvia, ho il piacere di comunicarle che è stata nominata erede unica e universale da parte di una sua lontana parente vissuta in America la quale portava il suo stesso nome: Silvia. Da una prima stima, l’importo dell’eredità ammonta ad alcune centinaia di milioni di euro. Le sarei grato volesse prendere contatto con il mio Studio per il prosieguo della pratica. Ossequi. Firmato: Dott. Benvenuto”. Quando una persona si trova tra le mani una mail del genere ha alcune possibilità. O sviene all’istante … oppure capisce tutto della vita e dell’amore. La Dott. Silvia prese contatto con il Notaio Dott. Benvenuto il quale le ha fatto subito una domanda. “Dott. Silvia, in casi come il suo, la prima operazione da fare è … esprimere un desiderio. Il suo qual è?” La quarantacinquenne rispose immediatamente. “Vorrei visitare l’Isola del Mistero. Non so dov’è e non so nemmeno se esiste davvero.” Il Dott. Benvenuto si aprì in un affascinante sorriso. “Dott. Silvia, per pura combinazione, nel mio Ufficio, c’è la persona che può esaudire il suo desiderio. Ha un suo aereo personale con il quale raggiunge spesso “l’Isola del Mistero”. E’ anche l’unica persona che conosce la rotta da seguire.” Il Dott. Benvenuto parlò per mezzo dell’interfono con la sua Segretaria. La porta dell’Ufficio si aprì. Apparve un cinquantenne dal fisico spettacolare … più che uomo sembrava un Dio greco… Era il Dott. Carlo. -

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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°23386 pubblicato il 09 Maggio 2016 da dinobarili

Tag: disegno di Teresa Ramaioli

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI

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IL VINO di Teresa Ramaioli

Post n°23385 pubblicato il 09 Maggio 2016 da dinobarili

Tag: Teresa Ramaioli

IL VINO

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo il 08/05/16 alle 18:48 via WEB

IL VINO---L'idea di usare il vino come ingrediente per cucinare, risale già ai tempi di Etruschi e Romani. In passato, quando il frigorifero non c’era, il vino era utilizzato anche come conservante dei cibi, in particolare della carne. Lasciata a bagno nel vino per molte ore, la carne subiva la tecnica gastronomica della marinata. Il vino, oltre che per conservare la carne, era impiegato come base di cottura per insaporirla (brasati e stracotti). Il vino, più profumato dell'acqua, aggiungeva alle pietanze i suoi aromi e i suoi sapori. La bevanda di Bacco era utilizzata non solo con la carne, ma anche nelle zuppe, nelle verdure e nei dolci. Un vino bianco leggero è il giusto ingrediente per zuppe chiare, piatti a base di pollame o di pesce, oltre che per dolci e ricette a base di frutta. Il vino rosso dà un sapore delicato alle zuppe scure, alle salse, e alla carne. Buona giornata Teresa Ramaioli

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IL PRIMO CINEMATOGRAFO di Teresa Ramaioli

Post n°23384 pubblicato il 09 Maggio 2016 da dinobarili

Tag: Teresa Ramaioli

IL PRIMO CINEMATOGRAFO

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo il 08/05/16 alle 18:49 via WEB

28 Dicembre: il primo cinematografo (1895) e la prima gomma da masticare (1869) La data del 28 Dicembre si lega ad una serie di piccole e grandi innovazioni che rivoluzionano il nostro modo di vivere. In questo giorno del 1895, tanto per cominciare, nasce il primo cinematografo. In realtà si tratta della sala da biliardo di un caffè italiano al Boulevard des Capucines a Parigi. E’ il luogo scelto dai fratelli Lumiere (Louis e Aguste) per la prima proiezione pubblica della storia. Per far posto al pubblico sono stati rimossi alcuni biliardi e sostituiti con qualche fila di sedie. Qui prende posto un pubblico curioso, ma ancora impreparato a quel tipo di rappresentazione. Vengono proiettate alcune brevi sequenze: l’uscita dalla fabbrica, la colazione del bebè, il maniscalco, e il celebre arrivo del treno. Più di uno spettatore si alza impressionato dalla sua poltrona, per vedere cosa si nasconde dietro lo schermo. Nasce così il cinematografo, inteso sia come luogo pubblico delle rappresentazioni, sia come nuova tecnica artistica e narrativa. Ben presto il cinema imparerà anche a ridere: fra le prime proiezioni pubbliche dei fratelli Lumiere figura infatti anche il famoso “Arroseur Arrosè”, l’Inaffiatore Inaffiato, la prima comica della storia.----- “CHEWING GUM” Ma il 28 Dicembre si lega anche ad un’altra invenzione destinata ad incidere sui “gusti” della società: nel 1869 viene infatti brevettata la gomma da masticare. Il suo inventore si chiama William Semple. Si deve a lui la creazione del “chewing gum”, un impasto di caucciù, zucchero e aromi, sotto forma di palline da masticare. La prima vendita al pubblico viene effettuata nel 1871 ad Hoboken nel New Jersey. L’invenzione di Semple verrà poi perfezionata nel 1928 da un altro americano, Walter Diemer, un semplice ragioniere della Fleer Gum Company di Philadelphia, che inventa una gomma da masticare in grado di fare anche le bolle, messa in vendita con il marchio “Double Bubbole. Buona giornata Teresa Ramaioli

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