dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 04/07/2016
BUON LUNEDI’
… dalla magica
PAVIA
dove tutto è fantasia …e poesia / il cielo è sempre blu / il Ticino fa glu … glu …/ e tutti, amano di più.
4 luglio 2016
Pensiero del giorno
“In Amore … mai mettere limiti alla Provvidenza”
Blog: Blog.libero.it/paviastoria
– Dino Secondo Barili
– Dino Secondo Barili2
Pagina Facebook: Dino Barili
“racconto del giorno”
630 - “La crisi dell’Arch. Samuele”
267 “una canzone al giorno”
Massimo Ranieri “OSole mio”
In estate … non c’è giornata senza Sole.C’è anche … quando qualche nuvola passeggera cerca di “rovinare” la scena. E’il momento di dare una mano alla natura … e cantare con Massimo Ranieri “O Solemio”. Qualche lettore dirà che si potrebbe essere presi per matti … matti daportare al manicomio. No. Non è così. Nella vita c’è sempre un Sole che brilla incielo … e un Sole che brilla dentro di noi, dentro ogni singola persona. Sequei due “Soli” non brillano contemporaneamente … non si è completamente felici.Ecco la necessità di cantare a squarciagola … “Che bella cosa una jurnata ‘eSole … “ con l’aria serena e pulita dopo il temporale. Cantare fa bene allasalute, rallegra lo spirito, concilia con la vita, aiuta a sognare cose belle. Ecosa c’è di bello nella vita? L’Amore! L’Amore … quello con la “A” maiuscola.Lo dice anche Massimo Ranieri. “O Sole mio … sta in fronte a te” A chi? Allapersona amata. Nella vita … tutto si fa per amore. Perché l’amore è tutto … e fa stravedere … sempre. “O Sole mio” … stain fronte ad ognuno di noi.
Dino
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Intrigo …
…a Pavia
(Questestorie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla ache
vedere conpersone o fatti realmente avvenuti)
racconto del giorno
630
La crisi dell’Architetto Samuele
Un anno fa, l’Architetto Samuele, cinquant’anni, affermato Studio diArchitettura in Milano, abitante in Pavia … era a corto di idee. Si sa che leidee sono la materia prima degli Architetti. Più idee ci sono … più unArchitetto è creativo, diventa famoso e “viaggia” con il vento in poppa. PerSamuele non era la prima volta che capitava. All’origine c’era sempre unadonna. Una cosa simile gli era capitata a trent’anni, quando era stato piantatodalla morosa di allora, la Dott. Caterina,la quale voleva sposarsi e Samuele non era d’accordo. Anzi, aveva detto “no”…eper Caterina era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso… conl’inevitabile fine della relazione. La seconda volta era stata a quarant’anni.Anche allora era stata la morosa a piantarlo per una ragione analoga… Leivoleva sposarsi … lui era freddo come il ghiaccio. Da quell’istante, Desolina(quello era il nome della morosa) aveva considerato chiusa la relazione… chiusaper sempre. Ora, però, a cinquant’anni, non c’era di mezzo una nuova morosa.No. La situazione era molto diversa. L’Architetto Samuele aveva ricevutoun’importante commissione per un lavoro sulle colline di Genova. L’arredamentodi un lussuoso e grandioso appartamento vista mare….dove sembrava di trovarsisospesi tra mare, terra e cielo. A commissionarlo era stata la Dott. Daniela, una ricchissimaSignora di Milano… con un giro di conoscenze che da sole valevano unpatrimonio. Ora, però, l’Architetto Samuele era in crisi e ne era benconsapevole. Samuele aveva conosciuto la Dott. Daniela, quarant’anni,bellissima, il giorno stesso in cui era stato convocato per firmare l’accettazionedel lavoro. Con la Dott. Danielaaveva fatto il viaggio in automobile da Milano a Genova per vederel’appartamento. A Genova, Samuele e Daniela avevano fatto una passeggiata incittà ed avevano pranzato in uno di più rinomati Ristoranti della città… Daquel momento, l’Architetto Samuele era andato in tilt. Si era innamorato dellaDott. Daniela, la quale non aveva uguali: alta, bionda, capelli lunghi sciolti,occhi azzurri tendenti al verde, gambe da fine del mondo. Come fa uncinquantenne, sensibile al fascino femminile non innamorasi? Il fatto è che la Dott. Daniela era felicementesposata con un importante Manager. Nonostante che l’Architetto Samuele avesseperso la testa, stava ben attento a misurare le parole, a mostrare uncomportamento più che corretto. Ne andava della sua reputazione, del lavoro chestava per svolgere, del fatto che un uomo del suo livello non potevapermettersi passi falsi. Risultato. Crisi... crisi solenne. Dopo aver iniziatoi sopraluoghi per sistemare l’appartamento sulle colline di Genova, Samuele, sisentiva come sbattuto dai venti della passione… passione per Daniela…comeimmaginare un arredamento favoloso … per una donna che “non” sarebbe mai statasua. Una notte, di un anno fa, l’Architetto Samuele ha avuto un incubo. Sognòdi trovarsi nell’appartamento di Genova … Daniela e l’Architetto soli… almassimo della passione… In sogno Samuele aveva azzardato una frase. “Daniela misono innamorato di te” La Dott. Danielaaveva fatto l’indifferente poi era scoppiata in una violenta reazione.“Architetto Samuele… si vergogni. Sono una donna felicemente sposata. Con chicrede di aver a che fare? Con una delle sue solite… che per niente si lascianoandare e non tengono alto l’onore delle donne?” Non contenta, nel sogno,Daniela aveva dato uno schiaffo solenne in faccia a Samuele e pronunciatol’anatema più temuto dall’Architetto… “E, adesso, penso come toglierlel’incarico” Per l’Architetto Samuele è stato un “sogno da incubo” e una notteda incubo. Svegliatosi dopo aver preso il ceffone, ha dovuto fare una docciafredda… e poi una calda per riprendere il controllo della propria psiche. Igiorni passavano e la crisi di Samuele aumentava. Non riusciva a concentrarsisull’arredamento del grandioso e lussuoso appartamento. Anche il suo amicoPsicologo, Dott. Felice, se ne accorse. “Samuele cos’hai? Ti vedo taciturno epreoccupato” L’Architetto Samuele trovò la forza di parlare. “Felice, non ce lafaccio più. Devo iniziare il lavoro commissionato dalla donna di cui mi sonoinnamorato e non ci capisco più nulla” – “Dove sta il problema?” – “La donna èfelicemente sposata… come minimo mi metterà alla gogna” concluse, depresso,Samuele. Il Dott. Felice si mise a ridere. “Di cosa ti preoccupi? Recita laparte dell’uomo in crisi per amore…Dille che non mangi più… non dormi più… dinotte sogni solo lei. Di giorno vedi solo lei… Parla con aria contrita, dimesso… quasi chiedessi aiuto. Dopo una recita del genere, lei ti chiederà il nomedella donna di cui sei innamorato. E, lì… un bel colpo di teatro come nelletragedie di William Shakespeare… “ma di te, Daniela. Solo di te”. A quel punto,Lei, ti metterà le braccia la collo, ti inonderà di baci e ti perdonerà”L’Architetto colse l’occasione. “E il marito?” – Il Dott. Felice fece unasmorfia sconsolato. “Il marito non lo saprà mai” Ormai, la crisidell’Architetto Samuele era terminata. Non esisteva più. Le parole del Dott.Felice erano state convincenti. Samuele, in pochissimo tempo elaborò soluzionisuperlative per un “grandioso e lussuoso appartamento sulle Colline di Genova…vista mare… tra terra e cielo”. Chiese il giudizio della Dott. Daniela la qualesi presentò splendida come solo lei poteva essere. L’Architetto Samuele dopo unarecita da grande attore concluse dicendo. “Dott. Daniela… ho elaborato unprogetto per una donna unica e superlativa. L’ho fatto come se io stesso fossiinnamorato pazzamente di lei… cioè di te, bellissima Daniela” La Dott. Daniela sicommosse. A fatica esternò il suo pensiero. “Lo so Samuele che ti seiinnamorato di me. Per ricambiare la stima, ho deciso di farti conoscere Sofia, lamia sorella gemella. Lei è innamorata di te e ti vuole sposare. Se l’accordotra voi due sarà raggiunto, io Daniela, vi darò come dono di Nozze, questoappartamento” (L’accordo si concluse positivamente… ma preferisco che siano ilettori stessi a immaginare il gran finale del racconto … tra Sofia e Samuele –forse scriverò il seguito) -(630)Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
iltuonoilgrillo il 03/07/16 alle 21:51 via WEB TEMPO DI...ALBICOCCHE----L’albicocca, considerata in passato frutto rarissimo, sembra che fosse apprezzata già quattromila anni fa dagli imperatori cinesi. Proveniente dall’Asia Centrale questa pianta si diffuse, dopo le conquiste di Alessandro Magno, sulle rive del Mediterraneo e conosciuta in Europa grazie ai Romani. Furono gli Arabi a diffondere la coltivazione dell'albicocco attorno al X secolo, per scopi gastronomiche e farmacologici. Oggi è coltivato dovunque vi sia un clima abbastanza caldo. La buccia del frutto varia dal giallo pallido al rosso aranciato. La sua polpa, profumata, è nutriente, ricca di sali minerali e vitamine, utili nella terapia delle anemie, dei difetti della vista e del mal d'orecchi. Nella cosmesi popolare l’albicocca è indicata anche alla cura della pelle. L’olio ottenuto dai suoi semi, racchiusi nel nocciolo, è molto efficace sia per il trattamento delle smagliature che delle rughe. Le albicocche possono essere consumate fresche, secche, sciroppate e anche sotto forma di succo. Ai più golosi ricordo che la marmellata usata per farcire la squisita torta Sacher, una delle più grandi delizie del mondo, è proprio di albicocche. I maggiori benefici offerti da questo frutto si ricavano proprio durante la stagione della raccolta che va da maggio a luglio, scegliere i frutti con colore vivo e profumati, evitando quelli troppo acerbi che non svilupperanno mai il sapore del frutto maturo. L’albicocca è molto deperibile, per questo è consigliato conservarla in frigo e consumarla entro una settimana. A causa della loro facile deperibilità vengono conservate e trattate in diversi modi: essiccate, sciroppate, usate per produrre succhi, sciroppi, marmellate, mostarde, gelatine. In cucina sono usate nella preparazione di dolci, creme e gelati. Come spuntino o alla fine di un pasto sono ottime quelle fresche. Ciao Teresa Ramaioli |
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iltuonoilgrillo il 03/07/16 alle 21:52 via WEB ANGELA MERINI---Alda Giuseppina Angela Merini nasce il 21 marzo 1931 a Milano da famiglia di condizioni economiche modeste. Il padre, Nemo Merini, svolgeva lavoro di dipendente presso assicurazioni e la madre, Emilia Painelli, era casalinga. Mediana tra i due fratelli Anna ed Ezio, dopo aver terminato il ciclo elementare con voti molto alti, frequenta i tre anni di avviamento al lavoro presso l'Istituto "Laura Solera Mantegazza e cerca di essere ammessa al Liceo Manzoni, ma non riesce perché non supera la prova di italiano. Nello stesso periodo si dedica allo studio del pianoforte esordendo come autrice a soli quindici anni, sotto la guida di Giacinto Spagnoletti che scoprì il suo talento artistico. Nel 1947, Alda Merini incontra "le prime ombre della sua mente" e viene internata per un mese nella clinica Villa Turro a Milano. Quando ne esce alcuni amici le sono vicini e Giorgio Manganelli, che aveva conosciuto a casa di Spagnoletti insieme a Luciano Erba e Davide Turoldo, la indirizza in esame presso gli psicoanalisti Fornari e Musatti. Alda Merini muore il 1º novembre 2009 a causa di una affezione tumorale all'ospedale San Paolo di Milano. Dopo l'allestimento della camera ardente i funerali di stato sono stati celebrati nel pomeriggio del 4 novembre nel Duomo di Milano. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli |
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