dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 17/08/2016
BUON MERCOLEDI’ … 17AGOSTO 2016
I giorni volano … specialmente quelli diFerragosto. Non si fa in tempo ad alzarsi al mattino … ed è subito sera. Eccoperché bisogna alzarsi presto al mattino … e vivere (bene) più che si può. Magaricantando una canzone …
307 – “Voglio viverecosì”
con l’ineguagliabile voce di
Luciano Pavarotti
“Voglio vivere così … col sole in fronte… e felice canto … beatamente” Anche oggi, mercoledì, 17 agosto 2016. Con unacanzone così … è come respirare aria pura … in alta montagna … dove lo sguardosi perde tra vette innevate … e orizzonti infiniti. Non ci si deve mai fermarealle lagne quotidiane, alle cattive notizie sbandierate ai sette venti …Bisogna puntare in alto con Luciano Pavarotti … “Voglio vivere e godere … l’ariadel monte … perché quest’incanto … non costa niente” Sono soprattutto le coseche non costano niente … ad essere poco apprezzate. Per questo motivo … parecchiepersone vanno a cercare … quello che non c’è. Dino
“racconto (pazzo) del giorno”
723 – “Federica e ilnuovo Direttore”
“PAESE CHE VAI … STORIECHE TROVI”
di Dino Secondo Barili
TRIVOLZIO
“Roba e danè ien mai a sé”
(Patrimonio e denari non sono mai abbastanza)
“Quand a nasan ien tut bei,
quand sa spusan ien tut siur
quand a moron ien tut brav”
(Gli uomini e donne … “Quando nascono sotto tutti belli. Quando sisposano sono tutti ricchi. Quando muoiono sono tutti bravi)
Dino
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Intrigo …
…a Pavia
(Questestorie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla ache
vedere conpersone o fatti realmente avvenuti)
racconto del giorno
723
I racconti dell’estate
Federica e il Nuovo Direttore
Il ritorno in Ufficio dopo le ferie di Agosto riserva sempre parecchiesorprese. Un anno fa, è stato così anche per la Dott. Federica,trentenne, bellissima, impiegata presso un Ufficio di Milano, abitante a Pavia.Federica era una sensitiva. Una di quelle persone che “sentono” prima ancorache accadano i fatti. Non era un “sentire vero e proprio”… ma un’inquietudine,un non so che… di cui la trentenne non riusciva a individuarne la causa.Infatti, arrivata in Ufficio, dopo le ferie d’Agosto di un anno fa, Federica haavuto la notizia. Il Direttore, Dott. Benvenuto, era stato promosso ed erastato sostituito da un nuovo Dirigente alla prima esperienza. La trentenne provòun certo disagio. Ovvio. Quando ci si trova bene con una persona…i cambi sonosempre difficili. Con il Dott. Benvenuto, Federica, aveva imparato molte cose…ed ora doveva cambiare. La conoscenza con il nuovo Direttore, Dott. Matteo, quarant’anni,scapolo, era ancora tutta da verificare. Infatti, i cambiamenti erano giàapportati. Federica era stata nominata Segretaria del Dott. Matteo. Per latrentenne è stata una doccia fredda. La trentenne aveva ormai una sua “partitadi lavoro” ben definita. Ora doveva lasciare il certo per l’incerto. La Segretaria non è unlavoro per tutte le impiegate. Molte impiegate, dopo le prime esperienze daSegretaria… vi hanno rinunciato. Motivo? La Segretaria non ha orari…non può mai dire di no al proprio Dirigente… e deve avere sempre il sorrisosulla labbra qualunque cosa accada.. Tuttavia, nel lavoro oggi, bisogna farebuon viso… ad ogni sorte. La Dott. Federica,senza darlo a vedere, ha accettato con l’intenzione di verificare la situazionesul campo. Per avere una marcia in più, la trentenne ha fatto in modo diincontrare la sua amica e coetanea, Dott. Sofia, Segretaria da alcuni anni inaltro Ufficio. “Sofia, mi è stato assegnato l’incarico di Segretaria del nuovo Direttore…cosa mi consigli?” – La Dott. Sofia non aveva bisogno di nascondere nulla. Era unaamica vera… di quelle che si contano sulla dita di una mano. “Federica haifatto la domanda alla persona giusta. Ormai, ci ho fatto il callo ma i primimomenti sono stati duri. Ero sempre sul chi vive…e scattavo come una molla. Laprima cosa che devi tenere presente… sono “i vizi e le virtù” del tuo Direttore.Sapere in anticipo quando è arrabbiato e quando di buon umore. Solo così saicome regolarti. Secondo, osservare bene le persone che chiedono il tuoi buoniuffici per parlare con il Direttore. Non esiste una regola di comportamento. E’un’esperienza che bisogna fare sul campo. Per il resto fai come me. Ogni voltache entri in Ufficio fatti il segno della croce… sperando che tutto vada bene”Federica aveva memorizzato ogni parola e già la sua mente si era messa a girarea trecentosessanta gradi. Ora, era il suo momento. Poteva andare bene oppureno… come in tutte le cose della vita. Per la trentenne, i primi giorni daSegretaria sono stati di assoluto caos…Non sapeva più da quale parteincominciare o finire …e quando era il momento di smettere. Alla sera tornava acasa talmente stanca che faceva fatica persino a mangiare. Alcune notti si erasvegliata di soprassalto …e aveva preso degli appunti su un blocnotes che siera preparata sul comodino. Dopo alcuni giorni, però, il Dott. Matteo si eraaccorto che la sua Segretaria era diventata ansiosa. “Federica… pensi di andareavanti così per il resto dei tuoi giorni? Non ti sembra di esagerare? Non saraimai a pari con il lavoro… Dopo una pratica …ce ne sarà un’altra…e un'altraancora. Noi viviamo in un mondo di carte… ovvero, di pratiche. Se ti lasciprendere dall’ansia… sei finita. Calmati e andiamo a prendere un caffè al puntoristoro dell’Ufficio. Te lo offro io” Per Federica è stata proprio la boccatadi ossigeno di cui aveva bisogno. Inoltre, aveva ravvisato nelle parole delDirettore un qualcosa di umano che la metteva a proprio agio. A volte bastapoco per iniziare bene una giornata. Le parole del Dott. Matteo l’avevanorasserenata. Ora, poteva iniziare un nuovo percorso. La mattinata era volatavia. Come pure le pratiche arretrate e quelle appena iniziate. Il sorriso siera fatto strada sul volto della trentenne …e la cosa non era sfuggita al Dott.Matteo. “Federica … ti vedo rilassata. Così, mi piaci. Cosa ne dici… se questasera ti invitassi a cena al Ristorante dei Sette Velieri?” Per la Dott. Federica èstata una sorpresa. Fino a quel momento il Dott. Matteo usava il tu… mentre,Federica usava il lei in segno di riguardo. Ora, però, la situazione stavacambiando. La trentenne poteva rifiutare una simile proposta? No, e poi, no.Oltretutto il Dott. Matteo era un bell’uomo… anche se non da fine del mondo. Labellezza in un uomo non è tutto… Servono anche altre qualità…e quelle qualitàil quarantenne doveva averle tutte. La cena è stata favolosa… allegra… forieradi nuovi sviluppi. Infatti, Matteo (ormai erano diventati amici) propose unaserata al Bowling, un gioco delle bocce molto particolare con nove o diecibirilli da raggiungere… a triangolo o rettangolo. Nulla di difficile o diimpegnativo. L’Ufficio, però, era ormai lontano nella mente di Federica… laquale si era accorta che si stava giocando la vita, la sua vita. La serata sistava facendo decisamente interessante. Alle prime affettuose mosse di Matteo,Federica rispose languida, accondiscendente… come se il gioco valesse lacandela. Infatti, alla prima occasione è scattato il primo bacio… Il resto èstato come andare in gondola tra i canali di Venezia…. su e giù… - racconto 723 di Dino Secondo BariliCondividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
iltuonoilgrillo il 14/08/16 alle 18:06 via WEB ---La pista ciclabile di Van Gogh---“La notte stellata” di Vincent Van Gogh, una delle opere più belle della sua tormentata e straordinaria attività artistica. Il clima sereno e tranquillo del paesino dormiente sovrastato da un cielo attraversato da astri che sembrano ruotare vertiginosamente e rischiarare il cielo scuro. Spesso l’artista se ne andava in giro di notte con tela e pennelli, cercando di cogliere la realtà immersa nel buio. Aveva creato un cappello sormontato da candele accese per riuscire a vedere meglio nell’oscurità. La tela in questione è stata creata attraverso il ricordo di una notte stellata impresso nell’animo dell’artista. Questo famosissimo dipinto, conservato al MoMa di New York, realizzato dal pittore nel 1889, riproduce il cielo di Saint-Rémy-de-Provence. Sarebbe bello passeggiare in questo quadro, in una notte rischiarata da fantastiche stelle! Daan Roosegaarde ha reso in parte possibile tutto questo, l’artista e designer olandese per il “Van Gogh 2015 International Theme Year” ha voluto rendere omaggio al genio espressionista con la “Van Gogh-Roosegaarde Cycle Path di Nuenen“. Si tratta di un tratto di strada lungo circa 1 km .Il percorso, aperto il 12 novembre 2014 ad Eindhoven, collega due mulini e aggiunge un nuovo tratto alla pista ciclabile, lunga 335 chilometri che si snoda nella regione del Brabante del nord, collegando la casa di famiglia dove nacque Van Gogh al paese di Nuenen, dove il pittore dipinse il suo primo capolavoro, Il Mangiatore di Patate. Di notte la strada si trasforma come per magia in una scia luminosa, come la via lattea, la stessa dipinta da Vincent, grazie a un espediente tecnologico: 50mila sassolini scintillanti che segnano la via. Led e sassi fluorescenti che durante il giorno accumulano energia e durante la notte si illuminano. La sera si potrà camminare, correre, pedalare tra le stelle. E' un regalo per tutti coloro che vorranno/ potranno percorrere un sentiero pieno di magia, vivendo l’emozione di entrare in un’opera d’arte. Buona passeggiata Teresa Ramaioli |
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