Messaggi di Febbraio 2016

BUON LUNEDI' ... DA PAVIA

Post n°22219 pubblicato il 29 Febbraio 2016 da dinobarili
 

BUON LUNEDI’ …

dalla magica

PAVIA

dove tutto è poesia.

Dove il cielo è sempre blu,

il Ticino fa … glu … glu,

e tutti … amano di più.

29 febbraio 2016

 “pensiero del giorno”

“L’amore è tutto …

e tutto può”

Dino

… sul Blog … e sulla pagina

FACEBOOK

puoi trovare …

*

 “il racconto del giorno”

503 “Il pranzo del 50esimo”

*

 “Daniele e fontana della strega”

*

143 “una canzone al giorno”

“Giro d’Italia … in Musica”

Gigliola Cinquetti

 “La pioggia”

La primavera ha bisogno della pioggia per iniziare il suo corso. Senza la pioggia non ci possono essere fiori e campi verdi. Questi sono giorni di pioggia … ma c’è pioggia … e pioggia. C’è la pioggia che cade dal cielo … e quella dei sentimenti, delle emozioni, delle attese e delle speranze. Basta ascoltare “La pioggia” di Gigliola Cinquetti. La bravissima Gigliola ha letto sul giornale che il tempo cambierà e una “montagna di pioggia” scenderà. Niente paura. La Cantante ha il rimedio. “Può cadere il mondo ma/ … ma che importa a me?” La domanda non è fatta a caso. Ha una sua  ragione, validissima … “La pioggia non bagna il nostro amore/ quando il  cielo è blu” Non solo quando il cielo è blu … sempre! Quando c’è l’amore … c’è tutto. Perché? “La pioggia non esiste … se mi guardi tu”  Anche oggi … 29 febbraio del bisestile 2016. Dino    

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

TRIVOLZIO, DANIELE E LA FONTANA DELLE STREGHE di Dino Secondo Barili

Post n°22218 pubblicato il 29 Febbraio 2016 da dinobarili
 

Racconto di fantasia

del

29 febbraio

TRIVOLZIO

“Daniele e la fontana delle streghe”

Per un cantante di musica leggera la voce è tutto, la vita, il lavoro, il suo modo di guadagnarsi da vivere … le aspettative. Daniele cinquantenne cantante di Pavia, due settimane fa era negli affanni: aveva perso la voce. Non che l’avesse persa del tutto … andava e veniva. Per Daniele è stato un “dentro e fuori” degli ambulatori medici … senza concreti risultati. Una settimana fa, Doris, bellissima trentenne, vicina di casa del Cantante, decise di intervenire e dire la sua …  “Daniele … io avrei un rimedio per la tua voce”. Il cinquantenne non aspettava altro. “E quale?” Doris ne era da tempo innamorata (ma non aveva il coraggio di fare il primo passo). “Mia nonna, mi ha raccontato che a Trivolzio (Pavia) c’è un’antica strada chiamata “delle Streghe” nella quale compare ogni tanto una fontana … chiamata appunto “delle streghe”. Basta toccare quell’acqua … e la tua voce ritorna come e meglio di prima. Se vuoi ti accompagno” Daniele, scettico come molti uomini, accennò ad un sorriso, ma non andò oltre. La voce intanto non tornava. Daniele ci pensò una notte. L’idea del “miracolo” stava per farsi strada nella sua testa. Del resto “a mali estremi … estremi rimedi”. Dopo una notte da incubo … di primo mattino, Daniele chiese a Doris  di vedere “la fontana delle Streghe” a Trivolzio. Doris si fece in quattro. Poteva essere anche un “miracolo d’amore” … per lei. Così i due raggiunsero Trivolzio e cercarono un’antica strada di campagna tra Trivolzio e Torradello. Dopo lunga ricerca, ad un tratto, sul terreno si aprì una buca … ed uno zampillo d’acqua prese forma come fosse una fontanella. Daniele si precipitò a bagnarsi le mani … e così fece Doris. Daniele volle subito controllare i risultati e si mise a cantare … “Abbandonarmi così/ tra le tue braccia/ mentre tu mi baci/ mi baci sempre più” La voce era tornata … Doris fece di meglio. Baciò Daniele … per molte e molte ore . Dino

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

GISELLA racconto (504) di Dino Secondo Barili

Post n°22217 pubblicato il 29 Febbraio 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del giorno

504

Il pranzo del cinquantesimo compleanno

Cinquant’anni… sono una bella età. Coloro che li compiono si rendono conto che è un bel traguardo, degno di essere festeggiato. Un anno fa, Alfredo ci aveva pensato, ma non aveva preso alcuna iniziativa. Domenico, invece, tipo estroso, ma timido con le donne, si è convinto che un Pranzo tra coetanei del periodo del Liceo (quinta C) sarebbe stata una bell’idea. Si mise subito all’opera per creare un’occasione di incontro. In un primo tempo sembrò tutto facile. Domenico raccolse i numeri di telefono dei coetanei uomini e donne. Poi cominciò a fare telefonate. Carmen, la più bella ragazza del Liceo, declinò subito l’invito. Durante i cinque anni Carmen aveva fatto coppia fissa con Michele e dopo il Liceo ognuno dei due era andato per la propria strada. Carmen, ora, era sposata con Davide suo compagno di banco (al Liceo), ma non voleva incontrare la “sua antica” fiamma. Domenico si rese conto che la realizzazione della sua idea presentava ostacoli di carattere sentimentale. Ricordi, ripicche, rimpianti, delusioni. Alfredo intanto voleva portare al pranzo la sua nuova “fidanzata”, Rosalinda, di vent’anni più giovane. Domenico avrebbe voluto che fossero solo i componenti “dell’antica quinta C” a partecipare al pranzo. Intanto anche Giovanna aveva declinato l’invito. Non voleva incontrare Massimo e Giuseppe con i quali aveva avuto una relazione durata qualche anno nel corso negli ultimi trent’anni. Quando si tratta di far incontrare gli “ex” è sempre un problema, pensò Domenico. Non si sa perché, ma c’è sempre “qualcosa in sospeso”… di irrisolto, di inspiegabile. A dieci giorni dalla data fissata per il pranzo presso un rinomato Ristorante pavese, Domenico aveva raccolto solo sei adesioni su ventidue. Ormai si trattava di concludere e l’organizzatore non voleva rinunciare al pranzo. Fece pure delle riflessioni. Durante i cinque anni del Liceo e i successivi trent’anni, era il solo che non si fosse innamorato di una delle dieci compagne di classe. Alfredo aveva avuto dei flirt … ma nulla di impegnativo. Mentre gli altri dieci ragazzi erano tutti coinvolti in relazioni sentimentali…per periodi più o meno lunghi. Ora, ecco i risultati. Nessuno sentiva il desiderio di festeggiare i cinquant’anni. Domenico si fece pure l’esame di coscienza e riandò al tempo passato. A quando, per esempio, era stato invitato da Michela per un weekend presso la sua casa al mare sulla Riviera Ligure. Domenico, allora,aveva quarant’anni. Non aveva mai avuto una morosa e non voleva cominciare proprio con Michela la quale, invece, aveva la nomina di “mangiatrice di uomini”. Alfredo, intanto voleva portare al pranzo del “cinquantesimo anno”, la sua nuova fiamma Rosalinda. Il fatto è che Domenico e Alfredo erano rimasti soli. Gli altri (anche quelli che in primo tempo avevano aderito) si erano ritirati. Domenico acconsentì… ma erano soltanto in tre. L’organizzatore capì che non poteva essere solo… a “reggere il moccolo” ad Alfredo e Rosalinda. Corse ai ripari. Accanto al suo appartamento in Pavia era venuta ad abitare da qualche mese la Dott. Valeria, una bionda trentenne, dal fisico mozzafiato, e dagli occhi da strega. Domenico si fece coraggio e invitò la Dott. Valeria al pranzo dei “suoi” cinquant’anni. La “bionda mozzafiato” accettò volentieri. Non aveva impegni sentimentali. Dopo tutto si trattava di un “pranzo del cinquantesimo”. Durante il pranzo, però, la Dott. Valeria si accorse che Domenico era proprio un bell’uomo fatto, completo, educato, intelligente, gentile… insomma Valeria si stava innamorando del “bel cinquantenne” un po’ timido… che non aveva mai avuto una morosa… forse, imbranato con le donne. -(504)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°22216 pubblicato il 29 Febbraio 2016 da dinobarili
 

PAVIA 

di Teresa Ramaioli


 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 28/02/16 alle 12:51 via WEB
L’IDROSCALO PAVESE— L’idroscalo fu voluto dalla Società Aerei di Trieste e progettata da Giuseppe Pagano Pogatschnig. Il progetto strategico era di collegare Torino con Trieste, prevedendo una tappa intermedia per le operazioni di assistenza al volo: la tappa intermedia scelta fu Pavia. Trieste disponeva di una base logistica galleggiante per voli di idroscivolanti e in breve tempo fu sostituita da una struttura fissa. Torino, sfruttando il percorso fluviale del Po, nell'area del Valentino, realizzò un idroscalo fluviale fra il ponte Umberto e il Ponte Isabella. I lavori per la costruzione dell'idroscalo pavese iniziarono nell'Aprile 1925 e, solo 1 anno dopo, fu inaugurato, il primo aprile 1926, da Mussolini. L'imponente costruzione, appoggiata su pilastri alti 7 metri, rappresentò uno dei primi esempi di architettura razionalista a Pavia. La moderna struttura pavese era lo scalo intermedio della prima linea aerea regolare italiana per il trasporto passeggeri e aveva un numero civico, il n. 51 del Lungo Ticino Sforza. L’itinerario prevedeva la partenza da Torino, tappa a Pavia, partenza per Venezia, breve tappa nella città lagunare e quindi arrivo a Trieste. Il giorno successivo il viaggio inverso. Il percorso completo era di quasi 600 chilometri e il costo per passeggero di poco superiore alle 350 Lire. La sosta a Pavia era necessaria per poter effettuare le operazioni di rifornimento carburante e le verifiche tecniche all'idroscivolante, durante tale sosta ai passeggeri era offerta la possibilità di potersi ristorare nella struttura dell'idroscalo grazie alla presenza di un ottimo ristorante. Poiché la carlinga dei velivoli non veniva ancora pressurizzata e vi erano abbondanti spifferi, ai viaggiatori, inclusa nel biglietto, veniva offerta una coperta e una borsa dell'acqua calda per difendersi dal freddo e dei batuffoli di ovatta per attutire il rumore del motore posizionato sulle loro teste. La Tappa pavese sulla linea Torino - Trieste rappresentò una importante risorsa per le necessità di comunicazione di buona parte della Lombardia al punto che Milano si collegò con l’Idroscalo di Pavia tramite autocorriere che arrivavano e partivano in coincidenza con i voli. Naturalmente il servizio aereo, oltre al trasporto passeggeri garantiva il rapido trasferimento della posta e delle merci di piccole dimensioni. All' inizio degli anni 50, con la nascita di aeroporti terrestri, l'attività pubblica degli idroscali fu sospesa. Saluti da Pavia Teresa Ramaioli

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

CIAO TINA ... FAUSTINA SPAGNOL

Post n°22215 pubblicato il 29 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO TINA ... FAUSTINA.SPAGNOL

 
faustina.spagnol
faustina.spagnol il 28/02/16 alle 09:37 via WEB
Dietro ogni invenzione c'è una storia. Noi utilizziamo i cerotti senza porci nessuna domanda sul come siano nati, o almeno io non l'ho mai fatto. Bello sapere da dove è partita l'idea, grazie Teresa. Buona domenica. Tina
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 29/02/16 alle 07:25 via WEB
Ciao Tina. Teresa ti ringrazia e ti saluta. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

Archivio messaggi

 
 << Febbraio 2016 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29            
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 72
 

Ultime visite al Blog

cassetta2saturno_leofosco6dinobarilidanielemi13acer.250Dott.Ficcagliaamorino11communitywindil.passovulnerabile14BeppeCassismariateresa.savinodiego2020200
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963