Astral Night Reverie
Stargazers ride through virgin oceans...
fading_of_the_day (Black_Rose) & oltre_ogni_suono (Moon)
Le foto di Londra, hanno riportato alla mia mente quei magici giorni in cui ci sentivamo (ed eravamo) in un altro mondo. Tra quelle foto con la famiglia mi sono bloccato di colpo, a metà album. *** Francesca è seduta su una panchina, ha le mani in tasca e lo sguardo perso nell'acqua del laghetto in cui i cigni nuotano placidi. Sembra stia fissando il nulla, i suoi occhi si perdono in un punto indefinito di quell'acqua tranquilla che si increspa solo al passare di quei regali volatili. La guardo "Ho disdetto il tuo volo" Con uno slancio si è letteralmente gettata su di me, abbracciandomi, piange di gioia e mi contagia. Mi bacia con entusiasmo e devo aggrapparmi allo schienale della panchina per non rotolare a terra. E' bellissima, l'abbraccio forte per non farla cadere e per trasmetterle tutta la gioia, lei ricambia. Restiamo in silenzio, ma la nostra quiete è carica di pace. *** Si accoccola contro di me, la guardo e le chiedo se vuole ancora andare via. |
Indossato l'accappatoio, mi soffermai sulla soglia della camera di Francesca. Aveva indossato dei jeans e una t-shit, legato i capelli bagnati in una coda improvvisata. Freneticamente riempiva una valigia con le sue cose. La guardai "Cosa fai?" Mi alzai, avevo voglia di abbracciarla e farla restare con me "Riflettiamoci su, cosa ci costa? Viviamolo, per quanto durerà, questo idillio" Andai nella sua camera, le svuotai la valigia, mettendo nei cassetti e nell'armadio la sua roba come capitava, ma riponendo e piegando tutto per bene. Seppelliti sotto i vestiti nella valigia, trovai due album di fotografie, uno era del nostro viaggio a Londra, l'altro di foto varie di momenti in Italia, con mamma e papà, una sorta di cronologia della nostra vita. Sedendomi sul letto di Francesca, iniziai a guardare le foto. |
Mentre Francesca era in cucina a lavare le poche stoviglie della colazione, andai a fare la doccia. Sotto il getto, immobile, lasciai che l'acqua facesse da sottofondo ai miei pensieri. Una voce dall'esterno del box-doccia interruppe il filo dei miei pensieri. Poco dopo, attraverso la plastica smerigliata della porta del box, vidi il profilo di Francesca: stava appendendo l'accappatoio al gancio lì vicino, sollevandosi leggermente sulle punte e allungandosi verso l'alto. Intravedevo la sagoma della camicia sollevarsi leggermente e immaginai come venissero quasi del tutto scoperte le sue grazie più nascoste, evidenziando le gambe snelle. La stoffa bianca e sottile della mia camicia si bagnò in fretta diventando trasparente, aderì al corpo di Francesca e scolpì ogni sua forma perfetta: mille goccioline iniziarono a brillare sulla pelle scoperta, il baricentro di tutto erano quei fianchi meravigliosamente curvi, fatti apposta per racchiudere il ventre piatto che smistava lo sguardo verso le delizie dell'alto e i misteri del basso. Vederla seminuda mi faceva girare la testa. La osservai a lungo, lottando con la voglia di esplorare ogni piega del suo corpo e il desiderio di farla mia immediatamente. Iniziammo a vagare nelle onde della passione che, invadendo ogni angolo del nostro essere, si innalzò per condurci lentamente all'apice dell'empireo. *** Stremato, mi appoggiai con la schiena alle mattonelle, Francesca si abbandonò contro il mio corpo, l'abbracciai. Senza fretta, i nostri respiri tornarono calmi e regolari. Solo lo scroscio dell'acqua faceva da sottofondo alle nostre menti svuotate. Sollevò il viso dal mio torace, ci baciammo dolcemente e poi staccò le labbra dalle mie. Restai immobile sotto il getto d'acqua, le braccia abbandonate lungo i fianchi, guardavo le gocce che, rimbalzando sul mio corpo e sul piatto della doccia, saltavano fuori dalla porta lasciata aperta, fermandosi sul tappeto. |
Mi venne in mente la nostra soffitta, lei che si spogliava per me, anni prima, con un misto di imbarazzo e desiderio; in silenzio per poter sentire gli spostamenti dei nostri genitori al piano di sotto; noi, innamorati clandestini che vivevano il brivido del segreto e della follia. L'amavo come allora, il sentimento si era risvegliato, era vivo nonostante qualche anno di sonno in una sorta di letargo. Francesca mi toccò il braccio come se avesse percepito il mio allontanamento dalla realtà "Ale, tutto ok?" La mia mente si separò dal cuore e fu quest'ultimo ad agire: l'abbracciai di nuovo, più forte di prima e cercai la sua bocca. Lei, come una bambola inanimata, si lasciò guidare da me... o forse anche il suo istinto le diceva di lasciarsi andare... Ci baciammo con trasporto e, quegli attimi, furono i preliminari alla passione che ci avvolse poco dopo. La sollevai da terra prendendole le gambe che strinse attorno alla mia vita, mentre le sue braccia usavano il mio collo come appiglio. Le sue labbra inseguivano le mie, i miei passi inseguivano una linea invisibile verso il mio letto, in cui Francesca fu la prima donna ad entrare. L'adagiai piano, ma con fermezza, sul letto, armeggiando impaziente con i lacci incrociati sul retro del suo corpetto mentre le sue dita correvano facilmente sui bottoni della mia camicia e sulla fibbia della cintura. Avevamo la mente altrove, lontana anni luce dal mondo che ci circondava, chiusi insieme in una bolla che rappresentava le nostre anime riunite. Non ci importava di sgualcire i vestiti da cerimonia; non ci importava che venissero sbottonati, forse, con un po' troppa forza e gettati sul pavimento; non ci importava di rischiare di calpestarli. Ci donammo l'un l'altra pregando in silenzio di far durare quei secondi, quei minuti e quelle ore, in eterno. Avremmo voluto restare per sempre rinchiusi in quell'attimo: entità senza bisogni di alcun tipo, che si nutrono di solo amore... che vivono di solo amore. *** Mi svegliai nel cuore della notte perfettamente consapevole di ciò che avevamo fatto, come tanti anni prima in quella camera d'albergo londinese, e il mio primo impulso fu quello di alzarmi e allontanarmi da lei, ma il mio appartamento non aveva terrazze sulle quali piangere. Di nuovo lo stesso errore e gli stessi problemi: sembrava un dolce incubo che si ripeteva o una sorta di permesso speciale di ritornare ad un bivio e fare una scelta diversa, ma noi avevamo imboccato di nuovo la stessa strada sbagliata. Sentii il respiro lieve di Francesca sul mio torace e i suoi capelli pizzicarmi la spalla e il braccio, glieli scostai dal viso e i suoi occhi si mossero lievemente sotto le palpebre chiuse. Provai a muovermi piano, per non svegliarla, ma nel sonno le sue braccia mi strinsero inconsapevolmente, invitandomi a restare lì. Rinunciai ad alzarmi e mi riaddormentai dopo pochi minuti. *** L'odore del caffè, un lieve movimento del letto e il sentore di una presenza accanto a me, mi fecero svegliare sussultando. Mi girai verso l'altra metà del letto e vidi che vi era adagiato un vassoio con dei muffin, alcune tazze, il bricco del latte e la caffettiera. Francesca era lì che mi guardava e sorrideva, con indosso solo la camicia che avevo indossato il giorno prima alla cerimonia. Si chinò a sfiorarmi le labbra con un bacio al lieve sapore di caffè "Buongiorno tesoro". Anche Francesca si bloccò a mezz'aria, i suoi capelli a fare da paravento tra noi e il mondo, lesse i miei pensieri e li condivise. Mi accarezzò la fronte, ne approfittai per prenderle il polso e baciarle il palmo della mano. Ci guardammo. |
Francesca era appoggiata ad un pilastro del porticato, parlava con una cugina di Billy e osservava gli invitati ballare. *** Durante il tango era accaduto qualcosa di magico, non sapevo esattamente cosa; lasciata la pista, però, avevamo fatto di tutto per separarci, come volendo nascondere qualcosa agli altri e a noi stessi. Avevamo sfiorato una corda intima rimasta inviolata per tanto tempo che, una volta smossa, aveva sprigionato una nube di polvere che ancora aleggiava intorno a noi, rimandando il nostro pensiero al momento dello sguardo e del brivido. *** Dopo il tramonto, in giardino vennero accese delle fiaccole, la musica divenne più rilassata, in pista qualcuno ballava i lenti, gli sposi erano seduti in disparte al tavolo riservato a loro, bevevano e parlottavano, forse progettando il domani... o, maliziosamente, la prima notte di nozze che si avvicinava. I festeggiamenti terminarono con i fuochi d'artificio e l'uscita di scena degli sposini su un'auto d'epoca ricoperta di coccarde, che lasciò dietro di se una scia festosa di campanelle e barattoli di latta legati al portabagagli. *** Chiamai un taxi, salutai i padroni di casa e mi avviai fuori dal cancello ad attendere l'auto. Il cielo era limpido e l'aria frizzante, lungo il vialetto Francesca camminava accanto a me sfregandosi le mani sulle braccia, la stoffa della stola era semplicemente un velo incapace di donare calore a chi lo indossava. Mi tolsi la giacca, mi avvicinai e gliela appoggiai sulle spalle. *** Il tragitto in taxi verso il mio appartamento trascorse in silenzio, entrambi eravamo stanchi, avevo ancora il braccio attorno alle spalle di Francesca e lei si era addormentata con la testa accoccolata contro il mio collo, era crollata dopo esserci accomodati sui sedili. *** Aprii la porta dell'appartamento e, dopo averla richiusa alle sue spalle, Francesca mi guardò, l'attirai a me e l'abbracciai forte, le sue braccia strinsero la mia schiena con un'energia che ben ricordavo. Ci guardammo come dopo il tango, un nuovo brivido, ancora più forte, distante dagli sguardi di estranei, ci percorse il corpo. Lei mi guardò, capì il motivo della mia supplica, si tolse la giacca e me la porse, ma non la presi, rimasi pietrificato da un flashback. |
DALLE NOSTRE PENNE....
"Te Quiero"
(fading_of_the_day)
By Chance:
"Meet"
"Princess Tower"
"Broken Love"
"Dangerous Joke"
"Sunset"
(oltre_ogni_suono)
"Beyond Belief"
(fading_of_the_day)
"Sueños Baratos"
(fading_of_the_day)
"Nyota wa Maisha"
(oltre_ogni_suono)
"Angel's Punishment"
(fading_of_the_day)
"Promesse Da Marinaio"
(oltre_ogni_suono)
Magic Desire:
"Blackberries And Flute"
"Start"
"The First Oracle"
"Abyss"
(oltre_ogni_suono)
"The Drowning Age"
(fading_of_the_day)
"The Ghost Woman And The Hunter"
(fading_of_the_day)
Waterlily In The Soul:
"Storm"
"Mosaic Of Life"
(oltre_ogni_suono)
Attracted By Her Laughter:
"Wrong Love"
"Thanks"
(oltre_ogni_suono)
DALLE NOSTRE PENNE (II)...
White Chair Tales:
"Focus On The Black"
"The West Pole"
"Artful Plan"
"Uplifting"
"As The Past Withers"
"The Unbearable Lightness Of Money"
"What Lies Beneath"
"Stay It Again"
"Of Love And Death"
(fading_of_the_day)
Reflection Of Gold:
"Lived at night"
"Painted Sky"
"Extinguished"
"Reflection Of The Moon"
(oltre_ogni_suono)
The Real Things:
"Whisky And Ice"
"Luxury"
"Hypothesis"
"Golden Curls"
"Investigation"
"Investigation2"
"A New Emotion"
"I'm Changed"
"The Letter"
"Research"
"That Weight On His Legs"
(oltre_ogni_suono)
DALLE NOSTRE PENNE (III)...
Passion:
"Starting Fires"
(fading_of_the_day)
"Gazza Ladra"
(oltre_ogni_suono)
Passion:
"Celtic Dreams"
(fading_of_the_day)
Tell Me About The Ocean:
"Decision"
"Beginning"
"Fears"
"Ending"
(oltre_ogni_suono)
Passion:
"Tides Of Time"
(fading_of_the_day)
War:
"La Nebbia Purificatrice"
(oltre_ogni_suono)
DALLE NOSTRE PENNE (IV)...
Il Fiore Sbocciato:
"Alessandro"
"Francesca"
"Incomprensioni"
"A spasso per Londra"
"Follia"
"Non arrendersi"
"Decisioni (prima parte)"
"Decisioni (seconda parte)"
"Nido"
"Nuova Vita"
"Mary"
"Carl"
"Grattacapi"
"Cathie"
"Imbarazzo"
"Sorpresa"
"Perchè..."
"Fratello e Sorella"
"Russel"
"Centrare il bersaglio"
"Julia"
"Eva e Diabolik"
"Ritorno alle origini"
"Nessuno"
"Asce di guerra"
"Ingressi"
"Sposi"
"Tango"
"Taxi"
"Flashback"
"Gocce d'acqua"
"Fuggire"
"Epilogo"
(oltre_ogni_suono)
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