Essere scrittore o diventare scrittore?

Guillaume Musso - Sperling & Kupfer Editore

“All’inizio dell’anno mi ero iscritto a un corso di scrittura creativa organizzato da una prestigiosa casa editrice. Avevo riposto molte delle mie speranze in quel laboratorio, ma rimasi presto deluso. Lo scrittore che lo teneva – Bernard Dufy, un romanziere che aveva goduto del suo momento di gloria negli anni Novanta – si presentava come un “orafo dello stile”. “Tutto il vostro lavoro deve interessare la lingua, non il contenuto della storia”, ripeteva di continuo. “Il racconto esiste soltanto per fare da supporto alla lingua. Un libro non può avere altro fine se non quello della ricerca della forma, del ritmo, dell’armonia. È lì che risiede l’unica originalità possibile. Per la semplice ragione che, dopo Shakespeare, tutte le storie sono già state scritte”. I mille euro che avevo sborsato per quel corso – articolato in tre lezioni di quattro ore l’una – mi avevano fatto infuriare, nonché finire sul lastrico. Può darsi che Dufy avesse ragione, ma io pensavo esattamente il contrario: lo stile non era fine a se stesso. La prima qualità di uno scrittore era quella di saper agganciare il lettore con una buona storia – un racconto capace di catturarlo per proiettarlo nell’intimo dei personaggi e della loro verità interiore. Lo stile non era che il mezzo per dare vita alla narrazione e renderla vibrante. In sostanza, non condividevo affatto il modo di pensare di uno scrittore accademico come Dufy. L’unico approccio che avrei potuto condividere, l’unico che avrebbe potuto contare ai miei occhi era quello del mio idolo di sempre: Nathan Fawles, il mio scrittore preferito”.

Guillaume Musso, La vita segreta degli scrittori

Attraverso la finzione narrativa, Guillaume Musso disvela il suo punto di vista circa i corsi di scrittura creativa: non servono. Servono, invece, ma questo lo dico io e indirettamente anche lui, i bravi maestri. Basta leggerli.

Musso, che dire dei due libri comprati ad agosto? “La prima qualità di uno scrittore era quella di saper agganciare il lettore con una buona storia…”. Ecco, con me ha fallito.

Essere scrittore o diventare scrittore?ultima modifica: 2022-09-18T10:32:52+02:00da hyponoia