Micro letteratura messicana

Alberto Chimal, lo fantástico y “La Distante” (Ediciones El Naranjo) | MiauBlog

83 romanzi in 103 pagine, una manna dal cielo per il lettore svogliato e distratto. Ma non bisogna lasciarsi ingannare dalla compressione linguistica, ed è lo stesso autore di  83 romanzi, Alberto Chimal, a mettere sull’avviso: i mondi narrati sono minuscoli sulla pagina ma si dilatano nell’immaginazione.

Non comprerò questo libro perché amo i romanzi fiume e i saggi monstre. Ma in rete ho trovato qualcosa che dà conto dell’immediatezza narrativa di Chimal.

«Cadeva in trance nel tempio, parlava in altre lingue e ripeteva (senza che nessuno lo capisse): “Devo andare in bagno”».

«Creatore affaticato cede universi usati, con o senza abitanti».

«Più di quattro romanzieri convenzionali farebbero bene a buttare nella spazzatura, tutti assieme, nove dei loro undici romanzi di 748 pagine; ma non osano».

Questa, invece, dal titolo Indivisi, la incornicerei:

«A metà del quarto bicchiere i due diventarono uno».