Il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) dell’Agenzia europea per i medicinali ( EMA ) ha dato parere favorevole a Zejula ( Niraparib ), un inibitore PARP orale, come trattamento di mantenimento di prima linea nelle donne con carcinoma ovarico avanzato che hanno risposto alla chemioterapia a base di Platino, indipendentemente dallo stato del biomarcatore.Solo il 20% delle donne con cancro all’ovaio, quelle con una mutazione BRCA ( BRCAm ), erano idonee a essere trattate con un inibitore di PARP nel contesto di mantenimento di prima linea. ( CONTINUA: https://ginecologia.xagena.net/farmaci/5f04cbcc7f0a335ed1517e9f24ffb30e.html )
Cancro all’ovaio: Terapia di mantenimento con Zejula
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Tumore all’ovaio: Zejula, il primo inibitore di PARP in monoterapia per il trattamento di mantenimento di prima linea dopo risposta al Platino, indipendentemente dallo stato mutazionale BRCA
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