Infarto miocardico:aggiornamenti e novità terapeutiche da Xagena

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Aggiornamento in Medicina

Rivascolarizzazione completa con PCI multivasale per infarto miocardico

Nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST ( STEMI ), l’intervento coronarico percutaneo ( PCI ) della lesione culprit riduce il rischio di morte cardiovascolare o infa …


Applicazione della troponina ad alta sensibilità nel sospetto infarto miocardico

I dati relativi alle concentrazioni di troponina ad alta sensibilità in pazienti che si presentano al Pronto soccorso con sintomi indicativi di infarto del miocardio possono essere utili per determina …

Cardiobase


Statine dopo infarto del miocardio nei pazienti più anziani

L’obiettivo di uno studio di coorte retrospettivo è stato quello di verificare l’effetto di iniziare il trattamento con statine dopo un primo infarto del miocardio ( prevenzione secondaria ) nei pazie …


Incidenza, caratteristiche ed esiti dell’infarto miocardico nei pazienti con malattia delle arterie periferiche: studio EUCLID

I pazienti con malattia delle arterie periferiche ( PAD ) sono ad alto rischio di infarto miocardico. Sono stati caratterizzati l’incidenza e i tipi di infarto miocardico in una popolazione con arte …


Durata del rischio aumentato di ictus ischemico dopo infarto miocardico acuto

La durata del rischio aumentato di ictus dopo infarto miocardico acuto rimane incerta. È stato condotto uno studio di coorte retrospettivo utilizzando dati ottenuti tra il 2008 e il 2015 da un campion …

Mediexplorer.itForumCardiologico.it


Prognosi in relazione ai livelli di troponina T cardiaca ad alta sensibilità nei pazienti con infarto miocardico e arterie coronarie non-ostruite

L’infarto miocardico con arterie coronarie non-ostruite ( MINOCA ) è una condizione recentemente riconosciuta in cui i biomarcatori e la prognosi sono meno studiati rispetto all’infarto …


Rischio maggiore di demenza vascolare nei pazienti sopravvissuti a infarto miocardico

L’aumento del rischio di demenza dopo infarto miocardico può essere mediato da fattori di rischio condivisi ( ad esempio, aterosclerosi ) e da ictus post-infarto. È stato esaminato il rischio di deme …

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Aggiornamento in Medicina

La terapia con un più basso dosaggio di beta-bloccante è associata a un aumento della sopravvivenza dopo infarto miocardico

La terapia con beta-bloccanti dopo infarto miocardico acuto migliora la sopravvivenza. Le dosi di beta-bloccante utilizzate nella pratica clinica sono spesso sostanzialmente più basse di quelle impieg …

Prognosi in relazione ai livelli di troponina T cardiaca ad alta sensibilità nei pazienti con infarto miocardico e arterie coronarie non-ostruite

L’infarto miocardico con arterie coronarie non-ostruite ( MINOCA ) è una condizione recentemente riconosciuta in cui i biomarcatori e la prognosi sono meno studiati rispetto all’infarto …

Prevenzione e Terapia dello Scompenso Cardiaco

Rischio maggiore di demenza vascolare nei pazienti sopravvissuti a infarto miocardico

L’aumento del rischio di demenza dopo infarto miocardico può essere mediato da fattori di rischio condivisi ( ad esempio, aterosclerosi ) e da ictus post-infarto. È stato esaminato il rischio di deme …


 

Incidenza di trombosi nel ventricolo sinistro nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST trattato con intervento coronarico percutaneo

Precedenti studi con ecocardiografia bidimensionale senza contrasto hanno riportato una incidenza di trombi nel ventricolo sinistro dal 3% al 24% nei pazienti dopo infarto miocardico con sopraslivella …

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Infarto miocardico silente e rischio a lungo termine di insufficienza cardiaca

Sebbene l’infarto miocardico silente rappresenti circa la metà del numero totale di infarti miocardici, il rischio di insufficienza cardiaca tra i pazienti con infarto miocardico silente non è ben def …


 

Caratteristiche cliniche ed esiti dei pazienti con infarto miocardico di tipo 2: studio TRACER

L’infarto miocardico di tipo 2 è caratterizzato da uno squilibrio tra domanda e offerta di sangue del miocardio, che porta a ischemia miocardica senza rottura della placca coronarica, ma la sua diagno …

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Durata del rischio aumentato di ictus ischemico dopo infarto miocardico acuto

La durata del rischio aumentato di ictus dopo infarto miocardico acuto rimane incerta. È stato condotto uno studio di coorte retrospettivo utilizzando dati ottenuti tra il 2008 e il 2015 da un campion …


Prognosi in relazione ai livelli di troponina T cardiaca ad alta sensibilità nei pazienti con infarto miocardico e arterie coronarie non-ostruite

L’infarto miocardico con arterie coronarie non-ostruite ( MINOCA ) è una condizione recentemente riconosciuta in cui i biomarcatori e la prognosi sono meno studiati rispetto all’infarto …

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Rischio maggiore di demenza vascolare nei pazienti sopravvissuti a infarto miocardico

L’aumento del rischio di demenza dopo infarto miocardico può essere mediato da fattori di rischio condivisi ( ad esempio, aterosclerosi ) e da ictus post-infarto. È stato esaminato il rischio di deme …


Incidenza di trombosi nel ventricolo sinistro nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST trattato con intervento coronarico percutaneo

Precedenti studi con ecocardiografia bidimensionale senza contrasto hanno riportato una incidenza di trombi nel ventricolo sinistro dal 3% al 24% nei pazienti dopo infarto miocardico con sopraslivella …

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Infarto miocardico silente e rischio a lungo termine di insufficienza cardiaca

Sebbene l’infarto miocardico silente rappresenti circa la metà del numero totale di infarti miocardici, il rischio di insufficienza cardiaca tra i pazienti con infarto miocardico silente non è ben def …

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Esiti a lungo termine nei pazienti con infarto miocardico di tipo 2 e lesioni miocardiche

L’infarto miocardico di tipo 2 e il danno miocardico sono comuni nella pratica clinica, ma le conseguenze a lungo termine sono incerte. Sono stati definiti gli esiti a lungo termine ed è stata esamin …


Ischemia miocardica indotta da stress mentale nei giovani pazienti con recente infarto miocardico: differenze di sesso e meccanismi

L’ischemia miocardica indotta da stress mentale è frequente nei pazienti con malattia coronarica ed è associata a prognosi sfavorevole. Le giovani donne con un precedente infarto miocardico, un grupp …

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Differenze tra i sessi nella presentazione e percezione dei sintomi nei pazienti giovani con infarto miocardico

Secondo alcuni studi le donne hanno meno probabilità di presentare dolore toracico per infarto miocardico acuto. Le informazioni sulla presentazione dei sintomi, sulla percezione dei sintomi e sui co …


Infarto STEMI: danno miocardico nei pazienti con impianto di stent posticipato

Sebbene alcuni studi abbiano trovato un miglioramento del flusso coronarico e del recupero del miocardio quando l’impianto dello stent è stato differito, lo studio DANAMI-3-DEFER ( Third DANish Study …

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Beta-bloccanti e mortalità dopo infarto miocardico acuto in pazienti senza insufficienza cardiaca o disfunzione ventricolare

Per l’infarto miocardico acuto senza insufficienza cardiaca, non è chiaro se i beta-bloccanti siano associati a una ridotta mortalità. L’obiettivo di questo studio era di determinare l’associazione …

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Rivascolarizzazione completa versus trattamento della lesione interessata nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento ST e malattia multivasale

I pazienti con infarto del miocardio acuto con sopraslivellamento del segmento ST ( STEMI ) e malattia coronarica multivasale hanno una prognosi peggiore rispetto agli individui con malattia di un sin …


Aumentato rischio precoce di infarto miocardico dopo artroplastica totale dell’anca e del ginocchio

Da uno studio è emerso un aumentato rischio di infarto miocardico nel periodo postoperatorio tra i pazienti sottoposti ad artroplastica totale per osteoartrosi. Tuttavia questo rischio si riduce nel c …

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Defibrillatore cardioverter impiantabile nei pazienti con bassa frazione di eiezione dopo infarto miocardico acuto

I defibrillatori cardioverter impiantabili ( ICD ) non sono raccomandati entro 40 giorni dall’infarto del miocardio; in tal modo, l’impianto di ICD potrebbe non essere preso in considerazione durante …


Sospetto infarto miocardico con arterie coronarie senza ostruzione

L’infarto miocardico con arterie coronariche senza ostruzione ( MINOCA ) è un’entità clinica complessa, senza precedente valutazione in letteratura. Una revisione sistematica si è proposta di quanti …

Aggiornamenti in aritmologia


Infarto STEMI: PCI primario con o senza trombectomia manuale di routine

Durante un intervento coronarico percutaneo ( PCI ) primario, la trombectomia manuale può ridurre l’embolizzazione distale e migliorare così la perfusione microvascolare. Piccoli studi hanno suggeri …


Associazione tra FANS e rischio di sanguinamento e di eventi cardiovascolari nei pazienti trattati con terapia antitrombotica dopo infarto miocardico

Il trattamento antitrombotico è indicato per l’uso in pazienti dopo infarto del miocardio; tuttavia, l’uso concomitante di farmaci anti-infiammatori non steroidei ( FANS ) potrebbe porre dei problemi …

Prevenzione e  Terapia dello Scompenso Cardiaco


Pazienti post-infartuati: la resistenza all’insulina predice il rischio di eventi coronarici ricorrenti

I ricercatori hanno studiato il rischio di eventi coronarici ricorrenti associati alla resistenza all’insulina nei pazienti post-infartuati che avevano preso parte allo studio THROMBO ( Thrombogenic F ..

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Utilità dell’area luminale minima dello stent come predittore di restenosi angiografica dopo intervento coronarico percutaneo nell’infarto miocardico acuto

HORIZONS-AMI è stato uno studio clinico randomizzato, prospettico, a doppio braccio, che ha valutato differenti regimi antitrombotici e tipi di stent in pazienti con infarto miocardico con sopr …

Confronto tra incidenza di sanguinamento e mortalità negli uomini rispetto alle donne con infarto miocardico con sopraslivellamento ST sottoposti a fibrinolisi

Le differenze correlate al sesso nella incidenza di sanguinamento e la sua relazione con la mortalità nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento ST ( STEMI ), trattati con fibri …

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Intervento coronarico percutaneo versus terapia medica ottimale per la prevenzione del infarto del miocardio spontaneo nei soggetti con cardiopatia ischemica stabile

Alcuni studi hanno dimostrato che l’infarto del miocardio spontaneo ma non-procedurale è correlato a successiva mortalità. Non è chiaro se l’intervento coronarico percutaneo ( PCI ) possa ridurre l’in …

Sopravvivenza senza aritmia a lungo termine nei pazienti con grave disfunzione ventricolare sinistra e nessuna tachicardia ventricolare inducible dopo infarto miocardico

Uno studio elettrofisiologico ( EPS ) negativo può delineare un sottogruppo di pazienti con grave compromissione della frazione di eiezione ventricolare sinistra ( FEVS ) la cui cura può essere gestit …

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Prognosi dopo primo infarto del miocardio in pazienti con malattia infiammatoria intestinale in base alla attività di malattia

La malattia infiammatoria intestinale ( IBD ) è associata a un aumento del rischio cardiovascolare. È stato esaminato l’effetto della malattia infiammatoria intestinale attiva sui principali eventi …

Rivascolarizzazione completa versus trattamento della lesione interessata nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento ST e malattia multivasale

I pazienti con infarto del miocardio acuto con sopraslivellamento del segmento ST ( STEMI ) e malattia coronarica multivasale hanno una prognosi peggiore rispetto agli individui con malattia di un sin …

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Rivascolarizzazione completa versus trattamento della lesione interessata nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento ST e malattia multivasale

I pazienti con infarto del miocardio acuto con sopraslivellamento del segmento ST ( STEMI ) e malattia coronarica multivasale hanno una prognosi peggiore rispetto agli individui con malattia di un sin …

Fibrillazione atriale e rischio di infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST versus infarto miocardico senza sopraslivellamento del segmento ST

Di recente è stato osservato che la fibrillazione atriale è associata a un aumentato rischio di infarto del miocardio. Tuttavia, il meccanismo alla base di questa associazione è attualmente sconosciut …

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Stent bioassorbibile a rilascio di Everolimus versus stent metallico in polimero durevole a rilascio di Everolimus nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento ST

I pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) mostrano lesioni ricche di trombi con ampio nucleo necrotico, che sono di solito associate a guarigione arteriosa ritar …

Strategia invasiva rispetto a conservativa nei pazienti di 80 o più anni con infarto miocardico senza sopraslivellamento ST o con angina pectoris instabile

L’infarto miocardico senza sopraslivellamento ST ( NSTEMI ) e l’angina pectoris instabile sono cause frequenti di ricovero ospedaliero negli anziani. Tuttavia, gli studi clinici su questa popolazion …

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Blush miocardico e riperfusione microvascolare dopo trombectomia manuale durante intervento coronarico percutaneo per infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST

La trombectomia durante l’intervento coronarico percutaneo primario ( PPCI ) per infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) è ritenuta una terapia efficace per prevenire l’embol …

Beta-bloccanti e mortalità dopo infarto miocardico acuto in pazienti senza insufficienza cardiaca o disfunzione ventricolare

Per l’infarto miocardico acuto senza insufficienza cardiaca, non è chiaro se i beta-bloccanti siano associati a una ridotta mortalità. L’obiettivo di questo studio era di determinare l’associazione …

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Efficacia e sicurezza di una strategia farmaco-invasiva con Alteplase a metà dose rispetto ad angioplastica primaria nell’infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST: studio EARLY-MYO

L’intervento coronarico percutaneo primario ( PPCI ) tempestivo non può essere offerto a tutti i pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ). La strategia farmaco-i …

Mortalità a un anno per la Bivalirudina versus Eparina più trattamento opzionale con inibitori della glicoproteina IIb/IIIa iniziato in ambulanza per infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST

C’è incertezza riguardo ai potenziali benefici di sopravvivenza della Bivalirudina rispetto all’Eparina con l’uso di routine o facoltativo di inibitori della glicoproteina IIb/IIIa ( GPI ) nei pazient …

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Terapia precoce con Doxiciclina a breve termine nei pazienti con infarto miocardico acuto e disfunzione ventricolare sinistra per impedire la progressione verso un rimodellamento negativo

Studi sperimentali hanno indicato che la Doxiciclina ( Bassado ) riduce il rimodellamento post-infarto ed esercita effetti protettivi sul danno miocardico da ischemia / riperfusione. Tuttavia, gli eff …

Infarto acuto del miocardio con sopraslivellamento del tratto ST: bolo intracoronarico versus intravenoso di Abcximab durante intervento coronarico percutaneo primario

La somministrazione intracoronarica di un bolo di Abciximab ( ReoPro ) durante un intervento coronarico percutaneo ( PCI ) porta a un alta concentrazione locale del farmaco, a una migliore perfusione …

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L’infusione di Glucosio-Insulina-Potassio riduce in modo significativo la mortalità nei pazienti senza insufficienza cardiaca sottoposti ad angioplastica primaria per infarto miocardico acuto

Ricercatori olandesi hanno valutato se l’aggiunta di un’infusione di Glucosio – Insulina – Potassio ( GIK ) nel corso di un’angioplastica primaria ( PTCA ) fosse efficace nei pazienti con infarto m …

Il Warfarin , da solo o associato all’Aspirina , è più efficace dell’Aspirina dopo infarto miocardico acuto

Nella prevenzione secondaria dell’infarto miocardico , gli studi clinici hanno dimostrato che l’anticoagulante Warfarin è più efficace dell’Aspirina. Tuttavia l’Aspirina è più utilizzata. Lo studio …