Infarto miocardico: la somministrazione orale di Colchicina ad alte dosi al momento della riperfusione e per 5 giorni non è efficace

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Aggiornamento in Medicina

L’infiammazione è un fattore chiave del danno miocardico nell’infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) riperfuso.
Si è ipotizzato che la Colchicina, un potente agente antinfiammatorio, possa ridurre le dimensioni dell’infarto e il rimodellamento ventricolare sinistro nella fase acuta dell’infarto STEMI

In uno studio multicentrico in doppio cieco, sono stati assegnati in modo casuale pazienti ricoverati per un primo episodio di infarto STEMI assegnati ad intervento coronarico percutaneo ( PCI ) primario a ricevere Colchicina orale ( dose di carico di 2 mg seguita da 0.5 mg 2 volte al giorno ) o placebo dall’ammissione al giorno 5.

L’esito primario di efficacia della dimensione dell’area infartuale è stato determinato mediante risonanza magnetica cardiaca a 5 giorni.
La variazione relativa del volume telediastolico del ventricolo sinistro a 3 mesi e la dimensione dell’area infartuale a 3 mesi valutati mediante risonanza magnetica cardiaca erano tra gli esiti secondari.

LINK: https://www.infartomiocardico.net/articolo/effetto-della-colchicina-sulla-lesione-miocardica-nellinfarto-miocardico-acuto-1

 

 

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Aggiornamento sull’Infarto miocardico by Xagena

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N-Acetilcisteina precoce con terapia a base di nitrati nei pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo primario per infarto STEMI riduce le dimensioni dell’infarto miocardico

La gestione dell’infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) coinvolge l’intervento coronarico percutaneo ( PCI ) primario, con studi in corso incentrati sulla riduzione del …


 

Effetto della breve durata procedurale con Bivalirudina sul rischio aumentato di trombosi acuta dello stent nei pazienti con infarto STEMI

La Bivalirudina ( Angiox ) è stata associata a emorragia e mortalità ridotte durante l’intervento coronarico percutaneo ( PCI ) primario per infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( S …


 

Mortalità a un anno per la Bivalirudina versus Eparina più trattamento opzionale con inibitori della glicoproteina IIb/IIIa iniziato in ambulanza per infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST

C’è incertezza riguardo ai potenziali benefici di sopravvivenza della Bivalirudina rispetto all’Eparina con l’uso di routine o facoltativo di inibitori della glicoproteina IIb/IIIa ( GPI ) nei pazient …


 

Efficacia comparativa e sicurezza della terapia di riperfusione con agenti fibrinolitici nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST

La terapia fibrinolitica offre un’alternativa alla riperfusione meccanica per infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) in ambiti in cui le risorse sanitarie sono scarse. Una …


 

Terapia medica per la prevenzione secondaria ed esito a lungo termine nei pazienti con infarto miocardico con malattia coronarica non-ostruttiva

L’infarto miocardico con arterie coronariche non-ostruite ( MINOCA ) si verifica nel 5-10% di tutti i pazienti con infarto del miocardio. Gli studi clinici del trattamento per la prevenzione secondar …


 

Consistente riduzione di infarto miocardico periprocedurale con Cangrelor

Cangrelor ( Kengrexal ) è un inibitore P2Y12, somministrato per via endovenosa, approvato per ridurre gli eventi ischemici periprocedurali in pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo ( P …


 

Efficacia e sicurezza di Ticagrelor per la prevenzione secondaria a lungo termine degli eventi aterotrombotici in relazione alla funzione renale

È stata valutata la relazione tra funzione renale e rischio ischemico e di sanguinamento, così come l’efficacia e la sicurezza di Ticagrelor ( Brilique ) nei pazienti stabili con precedente infarto de …


 

Doppia terapia antiaggregante a lungo termine per la prevenzione secondaria degli eventi cardiovascolari nei pazienti con pregresso infarto del miocardio

Studi recenti hanno esaminato l’effetto di una prolungata duplice terapia antiaggregante ( DAPT ) in una varietà di popolazioni di pazienti, con risultati eterogenei relativamente a vantaggi e sicurez …


 

Infarto miocardico: inibizione piastrinica con Ticagrelor 60 mg versus 90 mg due volte al giorno

Lo studio PEGASUS-TIMI 54 ha studiato 2 dosi di Ticagrelor, 90 mg due volte al giorno ( bid ) e 60 mg bid , per la prevenzione a lungo termine di eventi ischemici in pazienti con precedente infarto mi …


 

Sicurezza, tollerabilità ed efficacia di MTP-131 intravenoso sul danno da riperfusione nei pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo

Tra i pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST ( STEMI ), il danno da riperfusione contribuisce a un ulteriore danno miocardico. MTP-131 ( Elamipretide ) è un peptide c …


 

La Morfina ritarda e attenua esposizione e azione di Ticagrelor nei pazienti con infarto miocardico

I dati attualmente disponibili indicano una interazione farmacologica tra la Morfina e gli inibitori del recettore P2Y12 per via orale, quando somministrati insieme. Lo studio IMPRESSION ha valuta …


 

Ciclosporina A prima della procedura PCI non esercita benefici nell’infarto miocardico riperfuso

Non è chiaro se la Ciclosporina A ( CsA ) abbia effetti benefici nell’infarto del miocardio riperfuso. Uno studio, CYCLE, randomizzato multicentrico di fase II ha valutato se la Ciclosporina A possa …


 

Trattamento anti-infiammatorio con Colchicina nell’infarto miocardico acuto

I processi infiammatori sono stati identificati come mediatori chiave degli effetti deleteri di ischemia / riperfusione nell’infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST ( infarto STEMI ) …


 

Liraglutide migliora la frazione d’eiezione del ventricolo sinistro nei pazienti con infarto STEMI sottoposti a procedura PCI

Diversi studi avevano dimostrato che Exenatide protegge nei confronti del danno ischemico da riperfusione e migliora la funzione cardiaca nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento ST …


 

Ciclosporina prima della procedura PCI nei pazienti con infarto miocardico acuto

Prove sperimentali e cliniche indicano che la Ciclosporina può attenuare il danno da riperfusione e ridurre la dimensione dell’infarto del miocardio. Si è verificato se la Ciclosporina possa miglior …

Infarto miocardico – Informazioni in Cardiologia by Xagena

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Agenti che antagonizzano l’anticoagulazione

L’introduzione degli anticoagulanti orali ad azione diretta ha reso più complesso il trattamento per l’antagonizzazione dell’anticoagulazione. Agenti nuovi ( come il concentrato di complesso protrom … leggi










Infarto miocardico: Novità in Terapia da Xagena

Infarto miocardico: Aggiornamenti e Informazioni sulle Novità terapeutiche by Xagena

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Aggiornamento in Medicina

La terapia con un più basso dosaggio di beta-bloccante è associata a un aumento della sopravvivenza dopo infarto miocardico

La terapia con beta-bloccanti dopo infarto miocardico acuto migliora la sopravvivenza. Le dosi di beta-bloccante utilizzate nella pratica clinica sono spesso sostanzialmente più basse di quelle impieg …

Prognosi in relazione ai livelli di troponina T cardiaca ad alta sensibilità nei pazienti con infarto miocardico e arterie coronarie non-ostruite

L’infarto miocardico con arterie coronarie non-ostruite ( MINOCA ) è una condizione recentemente riconosciuta in cui i biomarcatori e la prognosi sono meno studiati rispetto all’infarto …

Prevenzione e Terapia dello Scompenso Cardiaco

Rischio maggiore di demenza vascolare nei pazienti sopravvissuti a infarto miocardico

L’aumento del rischio di demenza dopo infarto miocardico può essere mediato da fattori di rischio condivisi ( ad esempio, aterosclerosi ) e da ictus post-infarto. È stato esaminato il rischio di deme …


 

Incidenza di trombosi nel ventricolo sinistro nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST trattato con intervento coronarico percutaneo

Precedenti studi con ecocardiografia bidimensionale senza contrasto hanno riportato una incidenza di trombi nel ventricolo sinistro dal 3% al 24% nei pazienti dopo infarto miocardico con sopraslivella …

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Infarto miocardico silente e rischio a lungo termine di insufficienza cardiaca

Sebbene l’infarto miocardico silente rappresenti circa la metà del numero totale di infarti miocardici, il rischio di insufficienza cardiaca tra i pazienti con infarto miocardico silente non è ben def …


 

Caratteristiche cliniche ed esiti dei pazienti con infarto miocardico di tipo 2: studio TRACER

L’infarto miocardico di tipo 2 è caratterizzato da uno squilibrio tra domanda e offerta di sangue del miocardio, che porta a ischemia miocardica senza rottura della placca coronarica, ma la sua diagno …

Infarto miocardico:aggiornamenti ed informazioni sulle novità terapeutiche by Xagena

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Durata del rischio aumentato di ictus ischemico dopo infarto miocardico acuto

La durata del rischio aumentato di ictus dopo infarto miocardico acuto rimane incerta. È stato condotto uno studio di coorte retrospettivo utilizzando dati ottenuti tra il 2008 e il 2015 da un campion …


Prognosi in relazione ai livelli di troponina T cardiaca ad alta sensibilità nei pazienti con infarto miocardico e arterie coronarie non-ostruite

L’infarto miocardico con arterie coronarie non-ostruite ( MINOCA ) è una condizione recentemente riconosciuta in cui i biomarcatori e la prognosi sono meno studiati rispetto all’infarto …

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Rischio maggiore di demenza vascolare nei pazienti sopravvissuti a infarto miocardico

L’aumento del rischio di demenza dopo infarto miocardico può essere mediato da fattori di rischio condivisi ( ad esempio, aterosclerosi ) e da ictus post-infarto. È stato esaminato il rischio di deme …


Incidenza di trombosi nel ventricolo sinistro nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST trattato con intervento coronarico percutaneo

Precedenti studi con ecocardiografia bidimensionale senza contrasto hanno riportato una incidenza di trombi nel ventricolo sinistro dal 3% al 24% nei pazienti dopo infarto miocardico con sopraslivella …

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Infarto miocardico silente e rischio a lungo termine di insufficienza cardiaca

Sebbene l’infarto miocardico silente rappresenti circa la metà del numero totale di infarti miocardici, il rischio di insufficienza cardiaca tra i pazienti con infarto miocardico silente non è ben def …

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Top News / Diuretici tiazidici & Rischio di melanoma

Il diuretico Idroclorotiazide può aumentare il rischio di melanoma

I pazienti classificati come grandi utilizzatori di Idroclorotiazide hanno mostrato un rischio più elevato di melanoma. Uno studio, pubblicato nel 2016 sul Journal of American College of Cardiology …

Focus: Infiammazione & Rischio cardiovascolare

Rischio di malattia cardiaca nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale

I pazienti con malattia infiammatoria intestinale presentano un rischio più elevato di infarto miocardico acuto e di insufficienza cardiaca, anche se non hanno una più alta prevalenza dei tradizionali …

Fibrillazione atriale

La soppressione della fibrillazione atriale con l’impiego della Tossina botulinica si mantiene a 3 anni

I pazienti che hanno ricevuto una iniezione di Tossina botulinica nei cuscinetti adiposi epicardici durante il bypass coronarico ( CABG ) hanno presentato una incidenza più bassa di tachiaritmie atria …

Infarto miocardico

Gli antagonisti dell’aldosterone riducono il rischio di mortalità nei pazienti con infarto STEMI

Uno studio ha mostrato che la terapia con antagonisti dell’aldosterone offre un sostanziale beneficio di mortalità nei pazienti con infarto del miocardio con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) …

Scompenso cardiaco

L’inibizione della Neprilisina può ridurre il deterioramento della funzione renale nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 e insufficienza cardiaca cronica

L’inibizione della Neprilisina attenua il deterioramento della funzionalità renale in soggetti con diabete mellito di tipo 2 e insufficienza cardiaca cronica quando il sistema renina-angiotensina vien …

FarmaExplorer.it

AHA: farmaci che possono causare o peggiorare lo scompenso cardiaco

Secondo l’American Heart Association ( AHA ) diversi farmaci comunemente utilizzati e integratori alimentari possono causare o peggiorare lo scompenso…

Aumentato rischio di ricovero ospedaliero per scompenso cardiaco con alcuni farmaci antinfiammatori non-streroidei

L’uso di farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) è stato associato a un aumento del rischio di scompenso cardiaco in…

Il regime antiaggregante e anticoagulante orale diretto efficace nell’infarto STEMI, ma non in altre sindromi coronariche acute

I benefici clinici degli anticoagulanti orali diretti in aggiunta alla terapia antipiastrinica come prevenzione secondaria dopo sindrome coronarica acuta possono…

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Esiti a lungo termine nei pazienti con infarto miocardico di tipo 2 e lesioni miocardiche

L’infarto miocardico di tipo 2 e il danno miocardico sono comuni nella pratica clinica, ma le conseguenze a lungo termine sono incerte. Sono stati definiti gli esiti a lungo termine ed è stata esamin …


Ischemia miocardica indotta da stress mentale nei giovani pazienti con recente infarto miocardico: differenze di sesso e meccanismi

L’ischemia miocardica indotta da stress mentale è frequente nei pazienti con malattia coronarica ed è associata a prognosi sfavorevole. Le giovani donne con un precedente infarto miocardico, un grupp …

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Differenze tra i sessi nella presentazione e percezione dei sintomi nei pazienti giovani con infarto miocardico

Secondo alcuni studi le donne hanno meno probabilità di presentare dolore toracico per infarto miocardico acuto. Le informazioni sulla presentazione dei sintomi, sulla percezione dei sintomi e sui co …


Infarto STEMI: danno miocardico nei pazienti con impianto di stent posticipato

Sebbene alcuni studi abbiano trovato un miglioramento del flusso coronarico e del recupero del miocardio quando l’impianto dello stent è stato differito, lo studio DANAMI-3-DEFER ( Third DANish Study …

Mediexplorer.itAssociazione Silvia Procopio


Beta-bloccanti e mortalità dopo infarto miocardico acuto in pazienti senza insufficienza cardiaca o disfunzione ventricolare

Per l’infarto miocardico acuto senza insufficienza cardiaca, non è chiaro se i beta-bloccanti siano associati a una ridotta mortalità. L’obiettivo di questo studio era di determinare l’associazione …

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Aggiornamento in Medicina

Rivascolarizzazione completa versus trattamento della lesione interessata nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento ST e malattia multivasale

I pazienti con infarto del miocardio acuto con sopraslivellamento del segmento ST ( STEMI ) e malattia coronarica multivasale hanno una prognosi peggiore rispetto agli individui con malattia di un sin …


Aumentato rischio precoce di infarto miocardico dopo artroplastica totale dell’anca e del ginocchio

Da uno studio è emerso un aumentato rischio di infarto miocardico nel periodo postoperatorio tra i pazienti sottoposti ad artroplastica totale per osteoartrosi. Tuttavia questo rischio si riduce nel c …

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Defibrillatore cardioverter impiantabile nei pazienti con bassa frazione di eiezione dopo infarto miocardico acuto

I defibrillatori cardioverter impiantabili ( ICD ) non sono raccomandati entro 40 giorni dall’infarto del miocardio; in tal modo, l’impianto di ICD potrebbe non essere preso in considerazione durante …


Sospetto infarto miocardico con arterie coronarie senza ostruzione

L’infarto miocardico con arterie coronariche senza ostruzione ( MINOCA ) è un’entità clinica complessa, senza precedente valutazione in letteratura. Una revisione sistematica si è proposta di quanti …

Aggiornamenti in aritmologia


Infarto STEMI: PCI primario con o senza trombectomia manuale di routine

Durante un intervento coronarico percutaneo ( PCI ) primario, la trombectomia manuale può ridurre l’embolizzazione distale e migliorare così la perfusione microvascolare. Piccoli studi hanno suggeri …


Associazione tra FANS e rischio di sanguinamento e di eventi cardiovascolari nei pazienti trattati con terapia antitrombotica dopo infarto miocardico

Il trattamento antitrombotico è indicato per l’uso in pazienti dopo infarto del miocardio; tuttavia, l’uso concomitante di farmaci anti-infiammatori non steroidei ( FANS ) potrebbe porre dei problemi …

Prevenzione e  Terapia dello Scompenso Cardiaco


Pazienti post-infartuati: la resistenza all’insulina predice il rischio di eventi coronarici ricorrenti

I ricercatori hanno studiato il rischio di eventi coronarici ricorrenti associati alla resistenza all’insulina nei pazienti post-infartuati che avevano preso parte allo studio THROMBO ( Thrombogenic F ..

Medical Meeting

Infarto miocardico: Aggiornamenti e Informazioni sulle Novità terapeutiche by Xagena

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Utilità dell’area luminale minima dello stent come predittore di restenosi angiografica dopo intervento coronarico percutaneo nell’infarto miocardico acuto

HORIZONS-AMI è stato uno studio clinico randomizzato, prospettico, a doppio braccio, che ha valutato differenti regimi antitrombotici e tipi di stent in pazienti con infarto miocardico con sopr …

Confronto tra incidenza di sanguinamento e mortalità negli uomini rispetto alle donne con infarto miocardico con sopraslivellamento ST sottoposti a fibrinolisi

Le differenze correlate al sesso nella incidenza di sanguinamento e la sua relazione con la mortalità nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento ST ( STEMI ), trattati con fibri …

Aggiornamenti in aritmologia

Intervento coronarico percutaneo versus terapia medica ottimale per la prevenzione del infarto del miocardio spontaneo nei soggetti con cardiopatia ischemica stabile

Alcuni studi hanno dimostrato che l’infarto del miocardio spontaneo ma non-procedurale è correlato a successiva mortalità. Non è chiaro se l’intervento coronarico percutaneo ( PCI ) possa ridurre l’in …

Sopravvivenza senza aritmia a lungo termine nei pazienti con grave disfunzione ventricolare sinistra e nessuna tachicardia ventricolare inducible dopo infarto miocardico

Uno studio elettrofisiologico ( EPS ) negativo può delineare un sottogruppo di pazienti con grave compromissione della frazione di eiezione ventricolare sinistra ( FEVS ) la cui cura può essere gestit …

Aggiornamenti in aritmologia

Prognosi dopo primo infarto del miocardio in pazienti con malattia infiammatoria intestinale in base alla attività di malattia

La malattia infiammatoria intestinale ( IBD ) è associata a un aumento del rischio cardiovascolare. È stato esaminato l’effetto della malattia infiammatoria intestinale attiva sui principali eventi …

Rivascolarizzazione completa versus trattamento della lesione interessata nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento ST e malattia multivasale

I pazienti con infarto del miocardio acuto con sopraslivellamento del segmento ST ( STEMI ) e malattia coronarica multivasale hanno una prognosi peggiore rispetto agli individui con malattia di un sin …

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