TV.Cosa vedo in TV/ Nuovo cinema tedesco:da Herzog a Wenders, da Fassbinder a Kluge.Ma anche EdgarReitz con la sua Heimat, fino a Margarethe von Trotta

E la meravigliosa, “incantevole” Hanna Schygulla

Le lacrime amare di Petra von Kant

Citiamo da Cinematografo:

Attrice. Nasce nei sobborghi di Katowice a Königshütte , durante l’occupazione nazista in Polonia, quando l’Alta Slesia faceva ancora parte del territorio tedesco, motivo per il quale l’attrice si considera a tutti gli effetti di origini tedesche. Il padre, commerciante di legname, durante la seconda guerra mondiale si arruola nell’esercito tedesco e, catturato dagli americani, viene fatto prigioniero in Italia. Terminati gli studi dell’obbligo,la giovane Hanna si trasferisce a Monaco di Baviera per studiare filologia germanica e qui comincia a prendere lezioni di recitazione e ad appassionarsi al teatro sperimentale, inserendosi, successivamente, nella compagnia teatrale dell’Action-Theater. E’ in questo periodo che instaura un rapporto di grande confidenza e amicizia con il futuro il regista Rainer Werner Fassbinder. Il loro affiatamento si trasformerà in un prolifico sodalizio artistico e la Schygulla diventerà per il regista una sorta di attrice feticcio. Con Fassbinder infatti, realizzerà 23 film in 12 anni, compreso il lungometraggio “L’amore più freddo della morte” (1969), esordio cinematografico per entrambi. La sua fisionomia e il suo modo di recitare riflessivo e lento produce un effetto di straniamento che pare essere innato nell’attrice più che derivato da una volontà registica, proprio in linea con le tecniche teatrali sperimentali a cui si era accostata precedentemente. Si specializza nei ruoli di donna dal pugno di ferro, acida, ingannatrice e dominatrice. Non solo per Fassbinder, ma anche per molti altri registi internazionali: per Wim Wenders lavora nel film “Falso movimento” (1974) e con l’americano Douglas Sirk in “Sylversternacht” (1977, cortometraggio che il regista firma con Hajo Gies ). Raggiunge la fama internazionale grazie con una delle sue migliori prove attoriali in “Il matrimonio di Maria Braun” (1978) che la fa emergere definitivamente dai ristretti circuiti dei cineclub e che trova una distribuzione anche in Italia. Questo film la rende agli occhi del mondo, e soprattutto della critica, un’attrice di prim’ordine nella cinematografia europea, tanto che per quest’ultimo le viene conferito l’Orso d’argento al Festival di Berlino e il premio come miglior attrice straniera ai David di Donatello del 1980. “Lili Marleen” (1981), consolida la fama acquistata dall’attrice, ma sarà l’ultimo film che interpreterà per Fassbinder […]

 –Muoveva, “agiva” la Schygulla e mi soffermavo più sull’attrice che sul regista
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Note e appunti tra i ricordi: tra passato e presente…

l’Heimat di Edgar Reitz.

Titolo originale Heimat – Eine deutsche Chronik
quel racconto o quei racconti lunghi, interminabili: ore e ore di cinema lento, stregato,minuzioso, preciso sino all’ossessione

Werner Herzog – Wikipedia

https://it.wikipedia.org › wiki › Werner_Herzog
Werner Herzog (Monaco di Baviera, 5 settembre 1942) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, scrittore, attore e documentarista tedesco.
grandioso, affascinante, totale: quando in piena notte posso riattraversare con lui e i suoi soldati e personaggi, fiumi e foreste e montagne invalicabili con navi dei primi del Novecento  trainate da funi per imprese impossibili… faccio l’alba ogni volta con la follia di Klaus Kinski- attore feticcio per Herzog, come la Schygulla per Fassbinder- senza pentimento.
Alexander KLUGE
1968 ‧ Drammatico ‧ 1h 44m
 *Chissà perché questo titolo fu il primo a chiedere un ritorno di riflessione: accidenti! quegli artisti sotto la tenda del circo  -in pieno Sessantotto- perplessi! La perplessità me la godetti tanto nella versione doppiata in italiano quanto nell’originale tedesco.
Myriam Muhm: “Sorelle, non ci illudiamo la felicità è molto lontana” – Margarethe von Trotta parla di sé, dei suoi film e di come i colleghi maschi considerano la figura femminile – la Repubblica, 29 aprile 1981

 

TV, Cosa vedo in TV / Il nostro Generale: Rai 1ore 21,30. Sergio Castellitto, 12 gennaio 2023. Rif. Carlo Alberto dalla Chiesa 2) DI MARTEDì 3) Piazza Pulita 4) Eden,Un pianeta da salvare

cosa vedo in TV, il nostro generale

Dalla Chiesa e le Brigate rosse, l’ultima vittoria dell’antipolitica

Dalla Chiesa e le Brigate rosse, l'ultima vittoria dell'antipolitica

(ansa)
La serie interpretata da Castellitto* offre una sintesi storica corretta ma in alcuni passaggi cede alla vulgata complottista anti partiti. Eppure il terrorismo fu sconfitto anche perché a Roma c’era una politica degna di questo nome
*Sergio Castellitto.

-A proposito di BR/ vedi. cfr.  Marco Bellocchio, Esterno notte, con Fabrizio Gifuni.

FILMOGRAFIA di Marco BELLOCCHIO da I PUGNI IN TASCA a oggi. §IMMAGINI.

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DI MARTEDì

 

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PIAZZA PULITA

 

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EDEN,Un pianeta da salvare

 

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8 1/2 FELLINI,

Otto e mezzo, Gruber.

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Appunti. Da Maigret a Camilleri, da J. Gabin e Gino Cervi a Luca Zingaretti.

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FUORI ORARIO. Cose (mai) viste /§Enrico Ghezzi in Google, IMMAGINI.

Manoel de Oliveira – Wikipedia

https://it.wikipedia.org › wiki › Manoel_de_Oliveira
È considerato il maggiore cineasta portoghese di tutti i tempi, nonché uno degli autori più significativi della storia del cinema mondiale.

Citiamo da la Repubblica:

L’annuncio della sua morte è arrivato via Twitter, un mezzo che lui ignorava: Manoel Cândido Pinto de Oliveira è scomparso questa mattina. Nato a Porto l’11 dicembre 1908, nonostante i suoi 106 anni continuava a essere considerato il più grande regista e sceneggiatore che il Portogallo avesse mai avuto. Fino agli ultimi suoi giorni, aveva scelto di stare dietro la cinepresa: aveva infatti festeggiato il 106° compleanno con l’uscita in patria di quello che rimane il suo ultimo cortometraggio, O Velho do Restelo (Il vecchio di Restelo), girato in primavera e presentato all’ultima Mostra di Venezia. Quel cinema che, in poche parole, aveva descritto come “una riflessione sull’umanità” e che usava anche le altri arti come ispirazione, il teatro e la letteratura prima di tutto. Un tarlo che non lo aveva mai abbandonato e che metteva in ogni suo lavoro, considerato tra i più significativi ma anche emblematici del cinema mondiale. “Il cinema è immateriale”, raccontava. “La macchina da presa, la sala, lo schermo, sono materiali, ma le immagini sono immateriali. Quando dico che il cinema è anche teatro, voglio dire che il teatro è la rappresentazione della vita, mentre il cinema è anche la rappresentazione della vita ma in questo senso è sempre teatro, perché riproduce l’essenza stessa della vita: le convenzioni. Se mi tolgo il cappello per salutare, questa è una convenzione, una cortesia, ma se esulo dalla convenzione, questo gesto non ha più alcun significato. Le convenzioni rappresentano la vita sia nel cinema che nel teatro”.

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EDUARDO DE FILIPPO


CARMELO BENE


VITTORIO GASSMAN

Mario Monicelli, La Grande Guerra.

-Dino Risi, Il sorpasso.

Ettore Scola, La famiglia.


GILBERTO GOVI

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Giochi, prove e altre utilità: se vi capita un interlocutore saccente e presuntuoso provate a chiedergli se conosce l’elaliite ed elkinstantonite…

LA SCOPERTA

Meteorite caduto in Somalia, scoperti due nuovi minerali: elaliite ed elkinstantonite

La scoperta di Natale. Citiamo da  “la Repubblica”:

Meteorite caduto in Somalia, scoperti due nuovi minerali: elaliite ed elkinstantonite – la Repubblica

A individuarli lo scienziato Chris Herd: “Fenomenale”. I nomi scelti in onore della città di El Ali e di Lindy Elkins-Tanton, vicepresidente della Interplanetary Initiative
25 DICEMBRE 2022 ALLE 17:32 [grassetto redazionale (N.d.R.)]
Mi chiedo perché siamo bombardati in continuazione da mille sondaggi agganciati più o meno alla politica nostrana e nessun sondaggio venga fatto “fuori posto”: salvo poi a lamentarci di quanto gli italiani ignorino i fatti scientifici…
Ebbene, mi sembra che nella sua asciuttezza l’articolo emani quasi una sua commovente poetica astrale, direi natalizia -celestiale-  nel senso più profondo e religioso di legame tra tutti gli uomini, legati e destinati a una sorte comune. Il materiale è piovuto dagli astri e viene da noi registrato il giorno di Natale. Lo spazio, gli Astri riguardano il nostro futuro -come il nostro passato remoto e il presente… Probabilmente la consapevolezza di un destino segnato, legato alla Madre Terra… O  al contrario la possibilità di sfuggirvi attraverso nuovi progressi, acquisizioni scientifiche, viaggi spaziali…
Quando lo scienziato appura che alcune parti del campione non sono identificabili al microscopio, non è forse questo un momento di intrinseca poesia, degno dell’ultimo periodo del grande Novecento musicale: da Alban Berg a Luciano BerioLuigi Nono, da StockausenSylvano Bussotti?
Leggete e rleggete l’articolo come fosse un Messaggio nella bottiglia, in un Oceano d’Indifferenza:
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Scoperti due nuovi minerali. Gli scienziati li hanno scovati in un meteorite del peso di 15,2 tonnellate, trovato in Somalia, e li hanno chiamati  elaliite ed elkinstantonite. In base a quanto riferito dalla Cnn, a fare la scoperta è stato Chris Herd, professore di scienze della Terra e dell’atmosfera all’università di Alberta, che ha analizzato campioni del meteorite rinvenuto nel Paese africano nel 2020.

Lo scienziato ha appurato che alcune parti del campione non erano identificabili al microscopio. Herd, aiutato da un altro esperto, ha così identificato i due nuovi minerali. “Fenomenale – ha detto – il più delle volte ci vuole molto più lavoro per dire che c’è un nuovo minerale”.

Uno dei minerali è stato chiamato elaliite, dal nome della stessa roccia spaziale ribattezzata El Ali, perché trovata vicino alla città di El Ali, nella Somalia centrale, e il secondo è stato ribattezzato elkinstantonite, in onore di Lindy Elkins-Tanton, la vicepresidente della Interplanetary Initiative dell’Arizona State University.

La scoperta ha ricevuto l’approvazione lo scorso novembre dall’International Mineralogical Association.

“Asor Rosa”: è morto un palindromo! Ancorché critico eccellente

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Bla bla bla? “O tre bla, Alberto?” (palindomo dedicato ad Alberto Asor Rosa).

Ottetto

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Sottofondo musicale:

Haydn – Sinfonia n. 47 “Palindroma” – diesis&bemolle

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Composta probabilmente nel 1772, per l’orchestra del principe Esterházy, la Sinfonia è scritta per un organico formato dalla sezione degli archi più due oboi, un fagotto e due corni, e si articola nei seguenti quattro movimenti: (Allegro); Un poco adagio e cantabile; Minuetto e Trio; Presto assai

Bibliografia su Asor Rosa (citiamo: copia e incolla da Google)

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Critica letteraria[modifica | modifica wikitesto]

  • Scrittori e popolo, Roma, Samonà e Savelli, 1965.
  • La cultura della Controriforma, Bari, Laterza, 1974.
  • La cultura, in Storia d’Italia, vol. IV: Dall’Unità ad oggi, tomo II, Torino, Einaudi, 1975.
  • La lirica del Seicento, Bari, Laterza, 1975.
  • Sintesi di storia della letteratura italiana, Firenze, La Nuova Italia, 1979.
  • Intellettuali, in Enciclopedia Einaudi, vol. VII, 1979.
  • (curatore) Letteratura Italiana Einaudi, 16 voll., Torino, Einaudi, 1982-2000.
  • Ungaretti e la cultura romana scritto con L. De Nardis, L. Piccioni e L. Silori, Roma, Bulzoni, 1983.
  • Genus italicum. Saggi sulla identità letteraria italiana nel corso del tempo, Collana Biblioteca, Torino, Einaudi, 1997.
  • Un altro Novecento, Firenze, La Nuova Italia, 1999.
  • Letteratura italiana del Novecento. Bilancio di un secolo, Torino, Einaudi, 2000.
  • Stile Calvino. Cinque studi, Collana Biblioteca, Torino, Einaudi, 2001, ISBN 978-88-061-5951-1.
  • Storia europea della letteratura italiana, 3 voll., Collana Piccola Biblioteca. Nuova serie, Torino, Einaudi, 2009.
  • Le armi della critica. Scritti e saggi degli anni ruggenti (1960-1970), Collana Piccola Biblioteca. Nuova serie, Torino, Einaudi, 2011, ISBN 978-88-062-0867-7.
  • Breve storia della letteratura italiana. I. L’Italia dei Comuni e degli Stati, Collana Piccola Biblioteca. Nuova serie, Torino, Einaudi, 2013, ISBN 978-88-062-0882-0.
  • Breve storia della letteratura italiana. II. L’Italia della Nazione, Collana Piccola Biblioteca. Nuova serie, Torino, Einaudi, 2013, ISBN 978-88-062-1678-8.
  • Scrittori e popolo (1965). Scrittori e massa (2015), Collana Piccola Biblioteca, Torino, Einaudi 2015, ISBN 978-88-062-2597-1.
  • Machiavelli e l’Italia. Resoconto di una disfatta, Collana Saggi, Torino, Einaudi, 2019, ISBN 978-88-062-4058-5.
  • Scritture critiche e d’invenzione, a cura di Luca Marcozzi, con uno scritto di Massimo Cacciari, saggio introduttivo di Corrado Bologna, Collana I Meridiani, Milano, Mondadori, 2020, p. 2000, ISBN 978-88-047-2382-0.
  • L’eroe virile. Saggio su Joseph Conrad, Collana Saggi, Torino, Einaudi, 2021, ISBN 978-88-061-7164-3.

Saggistica politica e memorialistica[modifica | modifica wikitesto]

  • Le due società. Ipotesi sulla crisi italiana, Collana Nuovo Politecnico n.95, Torino, Einaudi, 1977.
  • L’ultimo paradosso, Collana gli Struzzi n.295, Torino, Einaudi, 1985.
  • La Repubblica immaginaria. Idee e fatti dell’Italia contemporanea, Milano, A. Mondadori, 1988.
  • Fuori dall’Occidente ovvero ragionamento sull’apocalissi, Collana Contemporanea n.6, Torino, Einaudi, 1992.
  • La sinistra alla prova. Considerazioni sul ventennio 1976-1996, Collana Contemporanea n.46, Torino, Einaudi, 1996, ISBN 978-88-061-4278-0.
  • La guerra. Sulle forme attuali della convivenza umana, Collana gli Struzzi, Torino, Einaudi, 2002.
  • Il grande silenzio. Intervista sugli intellettuali, a cura di Simonetta Fiori, Roma-Bari, Laterza, 2009. Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante[14]

Narrativa[modifica | modifica wikitesto]

 

Mi piacerebbe un Natale un po’ spoglio ma partecipe -non dico austero- con il Presepe dei padri e dei nonni e bisnonni: quello napoletano o quello salentino, con i pupi di cartapesta

Citiamo,purtroppo velocemente

Arte nel 600 e 700

Il Presepe e Napoli, due “realtà” difficilmente divisibili perché così legate fra loro che vivono nella memoria di ognuno: memoria del passato e del presente, che però si proietta nel futuro. La storia del Presepe (o Presepio, si trova anche questo termine nell’Enciclopedia Treccani) – da quello di Greccio, realizzato da San Francesco d’Assisi a quelli di oggi – ha visto un’evoluzione del tutto particolare che ha trovato nel Seicento e il Settecento la sua massima gloria, il suo più grande sviluppo, la sua più grande diffusione.

E continuiamo a citare velocemente, linkando

Le origini della Cartapesta Salentina

Tra il XVII e il XVIII secolo furono costruite in Salento moltissime chiese e nacque la necessità di decorarle, senza potersi tuttavia permettere addobbi e statue troppo onerose. Le tradizionali statue in bronzo, marmo o legno, infatti, risultavano essere troppo costose e pesanti e quindi non adatte al trasporto o per l’avvaloramento artistico delle numerose chiese di ogni città.

Gli artigiani locali decisero allora di sperimentare nuove tecniche riguardanti la lavorazione della carta, mescolandola con gesso, paglia, stracci ed altri materiali poveri.

Pochi attrezzi rudimentali che, uniti ad un forte sentimento religioso, hanno portato all’introduzione della cartapesta come arte del sacro nel territorio salentino, dando vita ad una nuova espressione religiosa che non avrebbe conosciuto, da allora in poi, alcuna battuta di arresto. Le numerose opere religiose in cartapesta affascinarono i fedeli divenendo delle vere e proprio icone:  esse caratterizzano tutt’ora le più celebri processioni o feste religiose di tutta la zona.

(Continua)

§ IMMAGINI.


Lecce, il laboratorio di cartapesta del maestro Mario Di Donfrancesco

di

 

Ricordando, infine, la Fiera di Santa Lucia della mia infanzia:

Fiera di Santa Lucia a Lecce: il regno della cartapesta

https://www.salentoweb.tv › video › fiera-santa-lucia-lecc…
2:14
Ecco un assaggio dello spettacolo che ogni anno cattura l’attenzione degli appassionati. Arte e Cultura · Fiera di Santa Lucia · Lecce · cartapesta · presepi.
Salentoweb.tv · salentowebtv · 23 dic 2018
In Google…

Ha aperto i battenti la Fiera di Santa Lucia a Lecce, l’evento che dà il via al periodo natalizio. E l’atmosfera è già di festa nel cuore del centro storico del capoluogo salentino. Quest’anno infatti gli artigiani e le loro splendide opere sono in Piazza Sant’Oronzo. Protagonista indiscussa la cartapesta: creazioni suggestive e preziose, rigorosamente fatte a mano e dipinte come fossero quadri naturalistici. Ecco un assaggio dello spettacolo che ogni anno cattura l’attenzione degli appassionati.

Se questo è un virologo! Variazioni sul tema. Curiosità sulle varianti.

I.Una pandemia pazzesca.

1.-La depressione per il Covid nelle parole di Paolo Crepet. 2.-Aldo Carotenuto  (1933-2005). 3.-Umberto Galimberti, filosofo, accademico e psicoanalista. *Teoria e pratica del “copia e incolla” filosofico. (Se questo è un plagio! Cfr. Avvenire.it) 3.2/ Galimberti e la pandemia.  4.-Massimo Recalcati, psicoanalista.   5.-Massimo Fagioli, psicanalista (analisi collettiva)*, psichiatra, psicoterapeuta.   6.-Giovanni Battista Cassano.

 

*Una “notte tv” indimenticabie con MassimoFagioli.

SEGNALAZIONI di Fulvio Iannaco

TV&TV 11.10.2005
http://tvetv.blog.excite.it/archive/month/200510

Quando appare la siglata luna di Sottovoce, Massimo Fagioli polverizza l’inutile dottoressa Laurelli e il… fotografo Nanni Moretti!

 

 

Simpaticissimo, affascinante, dirompente -consulente “clamoroso” di set cinematografici di spessore- sguscia con smagliante e personalissimo sorriso e grande gestualità della mobilissima mano destra, occhi pungenti espressivi tra la solita rete marzulliana predisposta però a maglie larghe…

Nell’edizione appena vista -non escludo possano esservene di successive o precedenti, con ritocchi al montaggio, aggiustamenti o marzulliani furbi rifacimenti- sono state esibite, come spesso accade, insignificanti, scarse e brutte foto dell’album personale dello psichiatra. Ma… che ne sappiamo? potrebbe averne portate molte,e qualcuna anche significativa e bella… Una l’abbiamo intravista e abbiamo imprecato contro la fretta e superficialità marzulliane: era una foto del set de La condanna di Marco Bellocchio, film profondo, di notevole valore, che meriterebbe molti approfondimenti…
Massimo Fagioli ha abolito da trent’anni le analisi individuali (“L’analisi individuale è una truffa!”). Fa soltanto analisi collettive… “Non si guarisce con l’analisi individuale”.
(gipo, Milano)

 

NOTE.- 1.-Bisogna aggiungere, a onor del vero, che il confronto tra cotanto personaggio e la quasi inerme dott. Laurelli era impari… Marzullo ha anche tentato di “avvertire” la sua collaboratrice del rischioso cliente che le toccava in sorte l’altra notte: Che notte, quella notte! E che botte,e che ossa rotte! Ne fece Fagioli di crude e di cotte! Insomma, fu persino simpatico nel segnalarle il pericolo.Ma Fagioli aprì subito il fuoco sull’attività interpretativa della Malcapitata. Quell’interpretazione non serviva a nulla,era irrilevante dal punto di vista scientifico e inservibile a livello terapeutico. La Laurelli capì che non era il caso di aprire un contenzioso a livello di dottrina. Fece un rapido,disperato volteggio dottrinario per difendere un minimo l’onorabilità del suo sapere specialistico, dopo di che spostò con una certa abilità il discorso sul piano “mass-mediatico”. L’osservazione aveva un certo fondamento. Affermò grosso modo -la Laurelli- che prima del suo Avvento le masse erano abituate a considerare i Sogni soltanto materia, oggetto della classica Smorfia, manuale per il Gioco del Lotto. Il suo lavoro invece aveva,per così dire, introdotto una certa vulgata analisi simbolica… Fagioli non accettò minimamente questo “riduzionismo laurelliano” servito alle masse nel binario oscuro, morto e obbligato del Marzullo. I Sogni richiedono Ben Altro.I ferri del mestiere sono in mano a Massimo Fagioli, dentro gli acconci spazi scientifici, reali e metaforici, esposti ai venti,ai tormenti e ai serpenti [Il corsivo è mio (N.d.R.)]. Ovviamente non se ne parlava nemmeno di fornire alla Laurelli uno straccetto di sogno, un sognino diciamo, un bisognino un quasi-sogno da dormi-veglia. Non rimaneva che raccogliere i cocci. Del resto a Nanni Moretti era andata persino peggio… (gipo)

 

1.- Massimo Fagioli, psichiatra, in Google. 2.- mawivideo. 3.- Il coraggio delle immagini. 4.- Massimo Fagioli e Il diavolo in corpo, in Google. 5.- Marco Bellocchio. Cfr. Religione, politica e psichiatria. 6.- Massimo Fagioli a Sottovoce, in Google. 6.1.- Massimo Fagioli in Tv,in Google. 7.- Cfr.Il sogno della farfalla. 8.- G.Marzullo, prima maniera. 8.2.- G.Marzullo,varie “ed” eventuali…
by remohomer @ 16:44 [category:: Analisi collettiva, analisi di gruppo]

 

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Filosofi, scrittori e altri ladri di parole.

II.Virologi, immunologi, infettivologi italiani: Star Tv e quant’altro

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ABBONAMENTI

 

 

29 APRILE 2021

EMBED

                                                                      immaginetta/ Barbara Gallavotti

(gipo,Milano)

Collages politico-sociali/ sciamani italici: Hermes Ferrari come l’americano Jake Angeli ?

Roma, piazza Montecitorio/ Manifestazione 6 aprile: lo sciamano indigeno.

E’ il modenese Hermes Ferrari, ristoratore di oltre cinquant’anni ma deciso a dire la sua e a mettersi in mostra.

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I DUE SCIAMANI: JACKE ANGELI E HERMES FERRARI,

OVVERO LE CORNA PARALLELE.O GENERATE DA OSSESSIVA IMITAZIONE?

  • -Jacke Angeli, 32 anni,lo sciamano   di Capitol Hill seguace di Trump. Di                     origini italiane, vive a Phoenix,Arizona.
  • -Hermes Ferrari, 51 anni, lo sciamano italiano, è un ristoratore modenese.

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  • -6 gennaio 2021.
  • -Capitol Hill.
  • -6 aprile 2022.
  • -Roma, piazza Montecitorio.

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  • -Jacke Angeli, noto anche come  “Qannon Shaman” o “Q Shaman”,è      un teorico della cospirazione, autore e attivista statunitense che ha partecipato all’assalto del 2021 al Campidoglio degli Stati Uniti.Già sostenitore dell’ex presidente Donald Trump.

 

 

  • Hermes Ferrari aderisce al  movimento  di protesta “IO APRO“. Adotta travestimenti . Copia Jacke Angeli nel disperato tentativo di ereditarne la notorietà, con bandiera italiana dipinta sul volto. A quanto pare, con intervento domestico della moglie, esperta “nell’affrescargli”, diciamo così, la pelle                espressiva, il derma riformatore…

Basta così poco, una tal trovata, un piccolo carnevale?

 

 

“sciamano” Jake Angeli: pronto a testimoniare contro Trump

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Intanto Jacke Angeli -come in un romanzo-  avrebbe fatto sapere (cit.)…

L’uomo, sostenitore delle teorie di QAnon che ha partecipato all’attacco del 6 gennaio con un cappello vichingo e il volto dipinto, tramite il suo avvocato ha fatto sapere che la sua azione contro il Parlamento è stata incitata dall’ex presidente

!!!

Lo Sciamano Jake Angeli contro Trump: “Voglio testimoniare al processo sull’impeachment”

Quando gli avvocati consigliano il cliente assistito esegue…

Cit./ Copia e incolla dalla stampa d’informazione:

 

Adesso, però, oltre a sostenere, tramite il suo avvocato, di essere stato “ingannato” dall’ex presidente repubblicano, vorrebbe passare all’azione e finire tra gli accusatori per i fatti di Capitol Hill. Da valoroso condottiero della “causa Trump” a puntare il dito contro il proprio idolo politico, il passo, per lo Sciamano, è stato rapido.

Conclusione .

Tra qualche tempo, che ne sarà dello sciamano italico Hermes Ferrari?

 

 

(gipo)

Collage and collages / Immagini

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Umberto-Ecco estatua-de-eco-gritando

Passione antica? Propensione figurativa? Simpatia e/o affinita? Un po’ di tutto questo forse: e il desiserio di ritrovare qualcosa.

Appunti (in ordine alfabetico) :

  1. Collage
  2. Collage Maker
  3. Google Photo
  4. Inshoot
  5. Layout
  6. Layout Importa
  7. Photo Collage (”  “)
  8. Photo Editor
  9. Pics Collage (p. Android)
  10.  Whats App. W.
  11. ecc.
  12. *Importa WordPress
  13. **Vecchio sito  [Nota
    Copyright   ©
    dicembre 2002-2004
    Tutti i diritti sono riservati.
    All rights reserved.]: ciò che è sopravvissuto al logorio e alle distruzioni del tempo/   polyweb link-collage

    “corsi e ricorsi” / percorsi… “carsici”

    Q uesto Sito è un invito a viaggiare nel Web in lungo e largo, con curiosità, senza preclusioni di sorta, ma attenti a non disperdersi nel mare delle cose volgarmente inutili, stupide e ripetitive. Alcuni siti sono per così dire  strategici, simili a nodi ferroviari di straordinaria importanza, che portano in molte e vitali direzioni.  Il sito rappresenta gli orientamenti e le scelte attuali”  di remohomer“,  nome-palindromo (che può leggersi cioè nei due sensi sinistra-destra e viceversa) che invita a un viaggio attento  alla polivalenza dei nodi e modi d’incontro.
    Il sito vuole essere un  vademecum che  si può consultare  con frequenza e  rapidità, ma  che contiene anche pause  di riflessione e approfondimento. Il virtuale e il reale di   remohomer [memo-link ] si   intrecciano a formare il  filoconduttore/pretesto di una visitazione geografica e temporale attraverso le diverse stagioni del tempo e dei luoghi  vissuti o immaginati.

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  1. il libraccio /NEGOZI LIBRACCIO

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Milano, lungo la darsena, sul Naviglio Pavese.Posticino piccolo, minuscolo ma accogliente, con una sua autenticità. Potrete gustare i bao Maoji… maiale sfilacciato, granelli di nocciole, salsa della Casa e erba cipollina o i ravioli o altre sorpresine del lontano e pur vicino Paese amato da Marco Polo.

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Un’espressione significativa dell’elegante e impareggiabile J.Tati.

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Orgasmo calcistico.Riti tribali collettivi.

kafka-doodleUn disegno di Franz Kafka  (da Google).*Con altri inchiostri, fa parte di una nota serie volta a  “illustrare” alcune opere a mo’ di appunti interiori ovvero come “mente grafica” dello scrittore praghese.Cfr. Lettera al padre.

 

 

 

 

 

 

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Siamo al ritorno, bellezza! E il Milan, fluviale, ricomincia a vincere maestoso: vi tocca inseguire…

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Ibra è tanta roba. Può combinarne tante, alla fine qualcosa di tangibile, di poderoso, di consistente resta. Non si pensi che a Bologna sia facile o semplice “passare”… ha ben  sintetizzato Mihailovich dicendo “Se avessimo avuto noi Ibra, avremmo vinto!”. Lo stesso straordinario allenatore del Bologna ha tentato di suggestionare i protagonisti dei rigori con  commenti scaturiti da comuni esperienze e sarcastiche sedimentazioni… Ibra è tanta roba… Può battere e sbagliare, riprendere o far riprendere al compagno-amico  Ante Rebic, quel rigore appartiene al fiume maestoso che deve lasciar traccia e così è stato.Qualche sconfitta (quanto attesa!) è arrivata in Coppa Italia a punteggiare il percorso dei rossoneri come “non più immacolato”. E sia pure! Ma squadra, società,allenatore, e tifosi “sanno” che qualcosa di consistente è stato creato: non diciamo di “invincibile”: i tempi delle leggende sono lontani… e perciò sappiamo bene che l’errore è dietro l’angolo e il primato  è tutt’altro che irreversibile! Ma insomma andiamo avanti, abbiamo “dichiarato le nostre legittime intenzioni”…

SETTE SQUADRE PER QUATTRO POSTI: 3 RIMARRANNO FUORI!!!

Milan e Inter -le due milanesi come ai bei tempi di Facchetti e Rivera, Corso e Suarez- seguite dall’immancabile Juve del ruminante Pirlo… le due romane e siamo a 5, il Napoli di  Ringhio Gattuso e la straordinaria Atalanta dello stratega Gasperini… Accidentaccio, a chi toccherà non vincere nulla e restar fuori dalla Champions?…

 

 

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(gipo)

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