Tra_Donne

LA MERLA

Spesso mi capita che, proprio leggendo un post di qualcuno dei miei amici, mi venga l'illuminazione per scrivere... Oggi è stato l'amico Kremuzio ad offrirmi lo spunto, con il suo post dedicato alla sua domenica e ai piccioni (caro Kremuzio, spero che non ti dispiaccia se ti ho citato...). Anche io in questi giorni ho qualche problema con questi pennuti... Due piccioni in amore hanno deciso, per forza, di fare il loro nido sulla finestra del mio corridoio, che dà su una chiostrina... Quale posto migliore? devono essersi detti i due innamorati. E siccome io non amo molto i piccioni, che sporcano da morire e portano pure le malattie, è la quarta volta, in questi giorni, che li caccio via e ripulisco il davanzale da tutte le masserizie trasportate con tanta cura...

Succede spesso che qualche pennuto scelga il mio balcone per costruire il suo nido d'amore. Forse capiscono il mio amore per gli animali, che mi è stato trasmesso da mio padre.

Ricordo che, esattamente vent'anni fa, nella casa che abitavo prima, un anno una merla decise di fare il suo nido tra le piante del mio balcone. All'inizio pensavo che sarebbe stata disturbata dalla mia presenza, dato che il balcone lo vivevo parecchio. Ma così non fu... lei continuò imperterrita a portare ramoscelli e fili d'erba e a intrecciarli come solo gli uccelli sanno fare. Poi depose le uova... Io ero incinta del mio primo figlio, all'ultimo mese di gravidanza. Lei covava le sue uova...io covavo mio figlio. 

Ogni volta che uscivo sul balcone mi guardava da sotto il cespuglio nel quale si era sistemata... ma non volava via. Si era abituata alla mia presenza e non aveva più paura. Stranamente me la sentivo un po' amica... In fondo tutte e due aspettavamo una nascita.

Un giorno, uscendo sul balcone, mi accorsi che le uova si erano schiuse e i piccoli merli erano nati... Piccolissimi, tutti rosa e senza piume. Allora cominciò il via vai dei genitori per portare il cibo ai piccoli e quelli, con le bocche spalancate, aspettavano... Mi godevo lo spettacolo.

In pochi giorni i piccoli merli crebbero, finché una mattina, uscendo sul balcone, trovai il nido vuoto. Abitavo al primo piano e sotto il mio balcone c'era un'aiuola condominiale. I piccoli merli avevano tentato il volo ma, essendo ancora troppo piccoli, erano finiti tra l'erba... e un bel gatto, che non si era accorto ancora di loro, si stava avvicinando...

Di corsa, col mio pancione ormai agli ultimi giorni di gravidanza, mi precipitai giù per le scale... che a pensarci ora mi dico che sono stata una matta... riuscii a raccogliere i piccoli merli e a riportarli nel nido, salvandoli dal gatto.

Poi venne anche il mio giorno. Mio figlio Andrea decise che era ora di venire alla luce... ma per me non fu facile come per la merla... Il travaglio fu molto lungo e impegnativo e alla fine si risolse con un parto cesareo. Mio figlio ha rischiato la vita... e solo per un miracolo, credo, non ha avuto conseguenze. 

Questo è successo esattamente venti anni fa, come oggi... Mio figlio è nato, infatti, il primo giugno, ed oggi è il suo compleanno...

Al mio ritorno a casa, dei piccoli merli non c'era più traccia...avevano preso il volo e anche la loro mamma se ne era andata... Il suo compito era finito.

Per me, invece, cominciava l'avventura... essere madre...