Creato da: giampi1966 il 13/03/2006
Questo blog si propone di promuovere la politica come servizio e la coerenza dei politici con gli obbiettivi programmatici. Troppo spesso l'agire del politico è distante anni luce dal suo programma e da ciò che professa. Per poter rinascere la politica deve sapersi imporre alle varie pressioni e deve guardare lontano.

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GUERRA - FINANZIARIA - INDULTO - INCOERENZA POLITICA - ERA MEGLIO RIMANERE IN VACANZA

Post n°45 pubblicato il 25 Luglio 2006 da giampi1966
 
Foto di giampi1966

Purtroppo sono rientrato dalle vacanze, intendiamoci non che sia stato in un posto meraviglioso (Cattolica), ma in vacanza tutte le notizie ti arrivano filtrate, come ovattate, purtroppo al rientro torni a vedere tutto ciò che ti circonda nella pienezza del suo squallore, in particolare mi colpisce la tragedia del Libano, questa coraggiosa e tollerante nazione che sempre ha saputo rialzarsi e sempre gli hanno fatto chinare la testa a suon di bombe, certo che indipendentemente da chi ha torto e chi ha ragione, Israele avrà un ritorno economico dalla distruzione di un concorrente scomodo ed efficiente come il Libano.

La legge sull'indulto passata ieri alla camera è un'altro regalo alla solita Italia, quella dei furbi ed inciucioni, viene data l'ennesima spallata alla certezza del diritto in questo paese, viene scelta la strada più semplice ma più densa di effetti negativi per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri che è certo un problema reale ma che andava risolto in modo strutturale, velocizzando i processi, condannando i mandanti politici dei delitti mafiosi, depenalizzando alcuni reati minori, costruendo se necessario nuove carceri, utilizzando lo strumento degli arresti domiciliari e dei servizi sociali, favorendo il reinserimento dei carcerati nel tessuto sociale, mettendo in pratica realmente la parte della legge Gozzini che parla di recupero del detenuto.

La scelta dell'indulto è una scorciatoia che non risolverà i problemi delle carceri e che peggiorerà ulteriormente i problemi della giustizia italiana alimentando quel sentimento di impunità che grazie a condoni, indulti, senteze annacquate (vedi ad esempio calciopoli) si è radicata nella morale degli italiani. Probabilmente tra qualche mese una buona parte dei 12.000 beneficiari dell'indulto torneranno in carcere (tranne i 50 condannati per reati di corruzione) e molti saranno incentivati a commettere altri reati visto il clima ipergarantista imperante in Italia, faccio i complimenti a Previti, ha risolto la sua situazione in pochissimo tempo.

L'incoerenza politica interna sta assumendo una dimensione da tragedia greca, Rinfondazione, il PDCI, i verdi e l'Italia dei valori stanno facendo dei giochi di equilibrismo politico incredibili per appoggiare questo governo, come si farà a digerire i rospi legati alla finanziaria dopo che abbiamo digerito l'Afganistan e l'indulto? Come reagiranno i verdi quando constateranno la pochezza della politica ambientale di questo governo che non può contraddire gli interessi delle potenti lobbies del cemento, dell'industria, dei cacciatori e dello smaltimento dei rifiuti?, forse tenteranno la solita pezza per salvare la faccia e conservare le poltrone appena conquistate, peccato che a mio modesto parere la politica deve essere lo strumento per perseguire dei fini utili alla società e non il mezzo per ottenere il potere e per far vincere la propria squadra, pubblico la lettera di Gino Strada che è molto esplicativa riguardo al dramma che la coscienza politica di noi sinistroidi sta attraversando.

da Gino Strada - 1 luglio 2006 ( dal sito www.peacereporter.net )

 

Questa mattina ho visto due blindati italiani passare davanti all'ospedale
di  Emergency, nel pieno centro di Kabul. I militari spuntavano dalla
torretta, ruotando la mitragliera da destra e sinistra, lentamente, a
"coprire" entrambi i lati della strada. Mi sono chiesto che penseranno i
cittadini di Kabul della loro citta' attraversata da carri armati stranieri.
E che sensazione avranno i passanti nel vedersi puntate addosso quelle
mitraglie?
Ho avuto il piacere di conoscere il Ministro Parisi qui a Kabul, e ne ho
apprezzato l'interesse per il nostro lavoro. Tornato a casa, leggo sul
"Corriere" di oggi una sua dichiarazione che suona cosi': "Se Emergency puoí
agire a Kabul, e' grazie alla protezione dei militari".
*
Domanda secca: perche' un Ministro dice bugie?
Una bugia sciocca, tra l'altro, banale, facilmente confutabile: Emergency
era a Kabul gia' nel 2000, quando non c'erano truppe italiane e perfino la
nostra l'Ambasciata era chiusa da anni. Gia', eravamo a Kabul, nella Kabul
talebana. E dal 1999 inPanchir, con un ospedale che curava chi viveva da
quella parte del fronte. Banalmente, per non fare torto a nessuno e
occuparci il piu' possibile di chi aveva bisogno, senza chiedere
appartenenze. A Kabul come in Panchir, abbiamo lavorato per anni senza
protezione militare.
Dal 7 ottobre 2001 per oltre un mese Kabul e dintorni sono stati bombardati.
Lotta al terrorismo, sicurezza internazionale? La nuova guerra in
Afghanistan, signor Ministro, e' iniziata cosi', con i B52  a sganciare
bombe anche da sette tonnellate, da quarantamila piedi. Molte migliaia di
civili sono morti sotto quelle bombe, signor Ministro. Possiamo fornirle
nomi e indirizzi, se le interessa. Piu' morti, molti di piu', che alle Torri
Gemelle: hanno fatto "giustizia" quei bombardamenti? O la "guerra al
terrorismo" non e' stata invece un altro atto di terrorismo? Moltiplicare le
vittime, nella macabra rincorsa ad uccidere di piu', ciascuno per le sue
ragioni, non mi sembra una strada ragionevole. La trovo perfino disumana.
Ma torniamo a Kabul. Neanche in quella occasione abbiamo avuto bisogno dei
militari a proteggerci (anzi i militari di ogni sorta erano in verita' il
pericolo). E abbiamo continuato cosi', a Kabul e nel resto dell'Afghanistan.
Nei cinque anni di "guerra alterrorismo" abbiamo fatto il nostro lavoro -
curare persone ferite o ammalate - senza bisogno dei militari.
*
E allora, Ministro Parisi, perche' quella bugia?
Pero' in qualche modo la capisco: lei "deve" dire bugie sull'Afghanistan. Vi
e' obbligato dall'avere scelto di partecipare a una operazione di guerra
cammuffandola e spacciandola per operazione di pace.
Non si puo' fare senza raccontare bugie. E senza apparire ridicoli. Gli
Stati Uniti chiamano Gwat quello che stanno facendo in Afghanistan (con
Enduring Freedom prima, con l'Isaf poi, infine con la Nato): guerra globale
contro il terrorismo. Il nostro Ministro della Difesa tende invece a far
credere che le truppe italiane (che hanno partecipato a tutte le operazioni
lanciate in Afghanistan) siano qui a fare la guardia ai medici.
Mi spiace contraddirla signor Ministro, ma non siamo qui grazie ai suoi
soldati, ne' ad altri militari. Anzi la loro presenza e' per noi motivo di
seria preoccupazione, per la sicurezza nostra, del nostro staff e dei nostri
pazienti. Provi a trovare altre scuse, per giustificarla. Per quanto mi
riguarda, e per quanto riguarda Emergency, puo' riportare a casa le sue
truppe domani mattina. Anzi ci spingiamo a pensare che lei dovrebbe farlo.
Per molte ragioni, la piu' evidente essendo che lei ha giurato di rispettare
la Costituzione Italiana, articolo 11 compreso.

 
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