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ROBERTO E LA CANTANTE UNGHERESE racconto (478) di Dino Secondo Barili

Post n°14527 pubblicato il 24 Luglio 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Lunedì

Roberto (478)

Il Dott. Roberto ha compiuto cinquant’anni, un anno fa. Dottore Commercialista in Milano, abitante a Pavia, ha festeggiato il compleanno in un Ristorante pavese con alcuni colleghi titolari loro stessi di Studi affermati nella metropoli lombarda. Erano in sette, ma solo Roberto “non” era spostato. Gli altri avevano famiglie e figli. Durante il pranzo il Collega più anziano, Giovanpietro, ha declamato il “discorso ufficiale”. Dopo aver elogiato ed aver fatto i complimenti a Roberto per aver raggiunto il cinquantesimo anno (di età)… ha voluto togliersi uno “sassolino”. “Caro Roberto noi ci congratuliamo con te per il bel traguardo raggiunto. Hai fatto una brillante carriera. Hai un Ufficio di venti impiegate all’avanguardia sul piano tecnologico. Hai una bella villa in Pavia ed un’altra sulla Riviera Ligure… Perché non fai come noi? Ti sposi ed entri a far parte nel “club degli ammogliati”?” Il Dott. Roberto, si mise a ridere. Ringraziò il Collega anziano per le gentili parole e aggiunse una frase sibillina. “Forse, un giorno mi sposerò… forse.” I Colleghi lo presero come una promessa. Un anno fa cominciarono a tempestarlo di domande e di mail. “Allora? Quando ti sposi? Noi vogliamo mangiare i confetti.” Roberto sorrideva, ma non parlava. Faceva finta di niente e andava avanti sulla sua strada. In effetti, Roberto, una mezza idea di sposarsi l’aveva. L’aveva avuta anche in passato. Solo che, il Commercialista, aveva delle pretese un po’ troppo “azzardate”. A quarant’anni, Roberto, aveva messo gli occhi su una fanciulla (sui fa per dire) di vent’anni. Si chiamava Roberta ed aveva i capelli rossi. La ventenne dopo aver ricevuto la proposta di matrimonio dell’allora quarantenne, aveva risposto candidamente. “E no, caro Roberto. Sono troppo giovane per sposarmi. Ho ancora bisogno di conoscere il mondo e di divertirmi un po’… E, poi, tu, sei troppo vecchio. Coloro che ci vedono insieme potrebbero prendermi… per tua figlia.” Roberto prese la risposta con molta filosofia. In fondo il discorso di Roberta non faceva un grinza. A quarantacinque anni, Roberto ha dovuto “sopportare la corte spietata” della Dott. Clementina, Commercialista, pure lei, della sua stessa età. Allora, era stato la volta di Roberto a mettere i “punti sugli i”. “Vedi, Clementina, sono schietto con te. Sei una bella donna… ma i miei occhi cercano una donna molto più giovane di me. Non voglio illuderti…deve avere almeno… vent’anni di meno.” Così, anche in quel caso, tutto finì nel nulla. Ora, però, a cinquant’anni, il Dott. Roberto era sotto il tiro dei suoi amici Commercialisti milanesi, sposati… i quali non vedevano l’ora di vederlo ammogliato. Lo volevano nelle loro stesse condizioni. Con ordini dettati (dalla moglie) ad ogni ora del giorno e della notte. Perché, è vero che la moglie è la “dolce metà” (con la quale si divide il letto), ma è anche vero che da sposati è… come essere a militare: “vincere o morire”. Ormai, però, il Commercialista di Milano abitante a Pavia, non poteva più sfuggire alla “morsa dei Colleghi”. Nove mesi fa, il Dott. Roberto era in Piazza della Vittoria a Pavia. Aveva deciso di prendere un caffè in un Bar della Piazza. Era appena entrato nel locale quando si vide chiamare dal suo Collega Federico. “Vieni, Roberto. Devo presentarti Jenny. E’ ungherese ed è una famosa cantante.” Il cinquantenne si inorgoglì. Roberto aveva sempre avuto un debole per le cantanti. Quando osservò Jenny, si rese conto che il destino aveva combinato l’incontro. Era proprio il tipo di donna che aveva sempre sognato. Non tanto alta, fisico mozzafiato, capelli rossi e un’eleganza da rimanere allibiti. Inoltre, doveva avere venticinque anni (o giù di lì). Per Roberto è stato “un colpo di fulmine”, come mettere un fiammifero acceso in un pagliaio… un incendio! Infatti, il cinquantenne si impegnò in una “spietata corte” alla cantante… la quale (lei pure) era in cerca del “principe azzurro” (da sposare). Quando la domanda e l’offerta si incontrano tutto diventa facile. Roberto propose a Jenny una visita alla città di Pavia… e visto che tutti e due volevano la stessa cosa, il cinquantenne propose una “crociera nel Mediterraneo”… Si sa che le crociere sono fatte apposta per far innamorare…ma Jenny e Roberto non ne avevano bisogno… lo erano già (con quel che ne consegue). (478)

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 24/07/14 alle 09:27 via WEB
PIAZZA DELLA REPUBBLICA --MILANO--Fino al periodo di dominio degli austriaci, Piazza della Repubblica,che è fuori dalle mura spagnole, era sede di cascine e osterie: cascina Gandolfina, cascina Cusanella, cascina della Misericordia, cascina Campo de’ Fiori. Nel 1857 fu posata la prima pietra della “vecchia” stazione Centrale che fu completata nel 1864, avvenuta dopo l’unione d’Italia. L’edificio della stazione fu progettato dall’architetto francese Louis-Jules Bouchot. L’edificio era ben strutturato, con sei binari di cui quattro ad uso dei convogli per il servizio viaggiatori e con una funzionale separazione dei servizi al pubblico da quelli tecnici e di uso interno Nonostante fosse lunga 235 metri e larga più di 40, la stazione cominciò a soffrire di limitazioni di spazio. Tanto è vero che il 30 giugno del 1931 fu l’ultimo giorno di esecizio della vecchia stazione e fu posata la prima pietra della nuova stazione Centrale. Ma in questi anni di esercizio della vecchia stazione, il piazzale della Stazione Centrale (questo era il toponimo ufficiale), poi piazzale Fiume e infine piazza della Repubblica, cominciò a sviluppare una serie di servizi per i viaggiatori come ristoranti e alberghi, molti dei quali sono anora presenti ai nostri giorni. Buon Viaggio Teresa
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 24/07/14 alle 10:39 via WEB
MUSEO ARCHEOLOGICO LOMELLINO—GAMBOLO’---La prima sala illustra la Preistoria e la Protostoria della Lomellina e vi sono esposti reperti del: Mesolitico Recente (7500-5500 a.c.)-Neolitico (5500-3300 a.C.)-Eneolitico (3300-2300 a.C.)-Età del Bronzo (2300-900 a.C.)-Prima Età del Ferro (900-396 a.C.)-Seconda Età del Ferro (396-25 a.C.) Interessanti sono i reperti in selce (Mesolitico Recente) rinvenuti a Vigevano, Gambolò e Gravellona, in quanto testimoniano l’inizio della frequentazione del territorio. Reperti in pietra, bronzo e terracotta (1600-1400 a.C.) scoperti lungo i terrazzi fluviali del Ticino e del Terdoppio. Quattro tombe a cremazione scoperte a Garlasco-Madonna delle Bozzole il percorso della sala si conclude con sei corredi funerari , disposti in ordine cronologico, e comprendenti ceramica comune, ornamenti personali, armi e attrezzi di lavoro.La seconda sala è dedicata ai riti funerari nel territorio della Lomellina dove, dalla fine della Media Età del Bronzo sino alla metà del II secolo d.C.,. prevale la pratica della cremazione del cadavere. Sono espose le ricostruzioni di cinque sepolture: quattro a cremazione e una, romana, a inumazione(sepoltura).La terza sala permette di conoscere gli aspetti della vita e del costume nel periodo celtico, attraverso l’esposizione di corredi funebri, di elementi di abbigliamento femminile e di equipaggiamento militare.La quarta sala offre corredi funerari (esposti in ordine cronologico) che presentano caratteristiche comuni a quelli delle necropoli delle rive lombarde e piemontesi di Ticino e Lago Maggiore, e del Canton Ticino, infatti si parla di “civiltà del Ticino”. Interessanti sono i reperti in vetro,. le figurine in terracotta (raffiguranti divinità, coniugi abbracciati, figure di animali ) monete, lucerne, vetrine sull’abbigliamento e sugli oggetti da toletta femminile.Ciao Teresa.
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