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GIUSEPPE VERDI A MILANO IL 5 FEBBRAIO 1887 di Teresa Ramaioli

Post n°14565 pubblicato il 26 Luglio 2014 da dinobarili
 

GIUSEPPE VERDI A MILANO

IL

5 FEBBRAIO 1887

di

Teresa Ramaioli

5 FEBBRAIO 1887—Giuseppe Verdi scelse, dal 1872 in poi, di soggiornare nella Suite 105 di quello che allora si chiamava “Albergo di Milano”, in modo da poter alternare la vita cittadina a quella più tranquilla della sua tenuta di campagna di Sant’Agata di Villanova d’Arda .Fu in questa suite che fu a lungo impegnato nella composizione dell’Otello e in seguito dal Falstaff. In occasione della prima di Otello, il 5 febbraio 1887, la carrozza che riportava Verdi dalla Scala all’albergo fu staccata dai cavalli e, come si usava allora per i trionfi teatrali, fu trainata a braccia dalla folla in delirio. Acclamato dal popolo adorante, il Maestro dovette affacciarsi al balcone del suo appartamento con il tenore Tamagno che, senza accompagnamento musicale, intonò alcune romanze dell’opera .Ciao ciao Teresa

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 26/07/14 alle 12:41 via WEB
PALAZZO BOTTA_ Edificato nel 1702 dal marchese Luigi Botta fu una delle + eleganti dimore cittadine e, come scriveva Luigi Malaspina ,” destinata all’alloggio de’Principi”. Ospitò, oltre a Napoleone Bonaparte, Francesco I d’Austria, l’arciduca Ferdinando d’Asburgo, il maresciallo Josepl Radetzky, Vittorio Emanuele II di Savoia. L’attuale edificio è frutto dell’adattamento a istituti universitari quando nel 1885, l’intero complesso fu ceduto dai marchesi Cusani, discendenti dei Botta, al demanio dello Stato e all’Università di Pavia. La facciata su piazza Botta, di gusto neoclassico, risale al 1892, ed è frutto dei lavori dell’ing. Leopoldo Mansueti. All’interno, rimaneggiato x le nuove destinazioni d’uso, si sono conservate alcune testimonianze degli sfarzi settecenteschi con stucchi e affreschi che decorano le stanze del piano nobile. Il vero gioiello del palazzo è la”Stanza di Napoleone”che ospitò il Bonaparte con la consorte Giuseppina in visita a Pavia nel 1805. Oltre agli affreschi e agli stucchi, della camera si mantengono il camino marmoreo recante lo stemma dei Botta Adorno, le porte ad anta unica dipinte con figure simboliche. Ciao a tutti gli AMICI DEL BLOG. Teresa Ramaioli
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