« GIACOMO PUCCINI di Tere...PENSIERI SPARSI DEL 14 S... »

MAURA, GIANSIRO E IL CASTELLO DELLE ALLODOLE racconto (743) di Dino Secondo Barili

Post n°15393 pubblicato il 14 Settembre 2014 da dinobarili
 

13 SETTEMBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 14 Settembre 2014 – Domenica - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconti di settembre

743

Maura, Giansiro e il Castello delle Allodole

Un anno fa, la Prof. Maura, quarant’anni, bellissima Docente di Lettere presso un Liceo del milanese, abitante a Pavia, aveva la testa in ebollizione. Era settembre. L’anno scolastico era appena iniziato… ma non era quello il pensiero della quarantenne. Nei mesi precedenti aveva rotto, dopo cinque anni, con il fidanzato Gabriele, e voleva rifarsi velocemente una nuova vita. Aveva ragione. La Prof. Maura, si era accorta che, restando con Gabriele, il suo spirito estroso si sarebbe spento. La sua vivacità, la sua voglia di vivere sarebbero andati a farsi benedire. Ecco, quindi, il nuovo sogno. Organizzare una Compagnia Teatrale Itinerante e cercare un nuovo amore. La Prof. Maura, alta, bionda, occhi azzurri, e gambe da fine del mondo non faceva mistero delle sue aspettative. La sua amica Elisabetta, l’aveva, però, messa in guardia. “Maura non divulgare troppo le tue idee… altrimenti incontrerai persone, uomini o donne, che ti metteranno il bastone tra le ruote. Come donna e come amica ti do un consiglio. Applica la regola delle nonne di una volta… “fai tutto quello che vuoi… ma non dire mai niente” Con tale sistema, le donne (di una volta) hanno sempre governato il Mondo… lasciando agli uomini l’illusione di essere il sesso forte” Maura era una ascoltatrice attenta. Aveva una memoria superlativa… e ne avrebbe tenuto conto. Tuttavia, era di parere diverso. “Elisabetta, i tempi sono cambiati. In passato le iniziative le prendevano gli uomini… Ora è venuto il nostro momento. Le iniziative devono essere prese dalle donne in prima persona. Le donne sono diventate il “motore della società”. Solo in questo modo riusciremo a superare l’attuale crisi… e le crisi che verranno” Dopo lo scambio di vedute tra le due amiche, la Prof. Maura, si era data da fare. Aveva riunito alcune mamme con figli alla scuola media ed ha proposto loro di organizzare una “Scuola di teatro”. Scopo. Creare una Compagnia Teatrale Itinerante. La mamme si sarebbero suddivise il compito di creare i costumi di scena. L’idea ha avuto successo ed è stata accolta con entusiasmo. Del resto è noto che soltanto la partecipazione vera, reale delle persone produce effetti straordinari. Per esempio. Il palcoscenico è sempre stimolante per tutti, ad ogni età. Specialmente per i ragazzi e le ragazze i quali hanno la possibilità di mettere in mostra le proprie capacità e il proprio sapere. Inoltre, quando in un Teatro sono coinvolte le mamme, il successo è garantito. L’iniziativa della Prof. Maura, però, non si è fermata. E’ giunta fino nell’Oltrepò Pavese. Precisamente alle orecchie del Conte Giansiro, un cinquantenne dal fisico atletico, proprietario del Castello delle Allodole. L’antico maniero aveva bisogno di idee nuove per il rilancio. Il Conte Giansiro ha preso contatto con la Prof. Maura per sentire se era disposta ad usare il Castello delle Allodole per le proprie iniziative. Per la quarantenne è stato un colpo da fortuna. Entusiasta lei …e soprattutto entusiaste le mamme dei ragazzi e delle ragazze della Compagnia Teatrale Itinerante. Si sa che le idee sono come le ciliegie … dopo una… ne arriva un’altra. Prima ancora di incontrare il Conte Giansiro, la Prof. Maura aveva già elaborato nuovi ed originali progetti. E venne il giorno del grande incontro tra Maura e Giansiro. Il Conte voleva fare le cose in grande. Un sabato del mese di settembre di un anno fa, Giansiro invitò Maura ad un pranzo nel Castello delle Allodole. La Professoressa vedeva per la prima volta il Castello delle Allodole. Si era preparata in modo perfetto, ma non si aspettava di essere accolta da un caratteristico gruppo musicale con… rullo di tamburi e squilli di tromba… Alcune giovani damigelle l’hanno accolta all’ingresso del Castello e l’hanno scortata fino al grande Salone delle Feste dove il Conte Giansiro era pronto a dare il benvenuto all’ospite. Un grande Salone preparato solo per due… Maura e Giansiro… e un’ orchestrina per allietare l’evento. Se la coreografia è importante…. Sono sempre le persone che fanno la differenza. Appena Maura vide Giansiro rimase allibita. Un uomo così non l’aveva mai visto…o, forse, solo nei film di cappa e spada. Ora, invece, quell’uomo era lì, in carne ed ossa. Un Dio greco… tutto per lei… per la favolosa Prof. Maura, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Anche per Giansiro… cinquantenne scapolo, Conte del Castello delle Allodole nell’Oltrepò Pavese è stata una sorpresa. Si sa che ha cinquant’anni si ha bisogno di emozioni forti ed esagerate… Maura era l’emozione di cui Giansiro aveva bisogno… Anche il Castello delle Allodole. Quello che è successo quel sabato di un anno fa… merita, però, di essere raccontato per filo e per segno. Ecco perché, domani… i lettori di questo Blog potranno leggere ciò che è avvenuto tra Maura e Giansiro. - Questo è il racconto 743, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/paviastoria/trackback.php?msg=12952852

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
annamariamennitti
annamariamennitti il 14/09/14 alle 15:26 via WEB
Solo dall'inizio del Seicento in poi fu gradatamente "regolarizzata", anche a causa della costruzione del nuovo palazzo Reale, opera di Domenico Fontana[3]. A questa graduale trasformazione si successero, dalla metà del Settecento in poi, degli interventi sempre più radicali, attuati dagli architetti che lavoravano sulla vicina residenza reale. Fu solo all'inizio dell'Ottocento, durante il periodo napoleonico, che la piazza cambiò completamente volto. Per ordine dei monarchi francesi, essa fu interamente ridisegnata e ripensata: furono demoliti i due edifici religiosi che ne limitavano lo spazio ed impedivano di inserirla al meglio nel contesto urbano circostante: la chiesa di San Luigi di Palazzo e la chiesa di Santo Spirito. In luogo di essi vennero eretti palazzi di stato, a cornice del famoso emiciclo dorico in pietra lavica e marmo, voluto da Gioacchino Murat su disegno di Leopoldo Laperuta, al centro del quale avrebbe dovuto essere un altro edificio civile, consacrato ai fasti dei napoleonidi[4]. Una riproduzione che descriva l'aspetto della piazza, lo si può intravedere da diversi dipinti paesaggistici di Napoli. Per esempio la Veduta del largo di palazzo, di Gaspar van Wittel (dipinto oggi conservato al palazzo Zevallos di Napoli), grazie al quale si può notare anche l'ubicazione originaria della fontana del Gigante, oggi in via Partenope.
(Rispondi)
annamariamennitti
annamariamennitti il 14/09/14 alle 15:35 via WEB
BEllissimo racconto tra Maura Giansiro e il Castello delle allodole , musica, orchestra , e ballo ... bene ...conclusione inevitabile....tra i due ,ma le allodole? ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 14/09/14 alle 20:21 via WEB
Ciao Annamaria - il racconto di Maura e Giansiro è un racconto a puntate... vedremo come andrà a finire. Buona serata. Dino
(Rispondi)
RicamiAmo
RicamiAmo il 14/09/14 alle 16:18 via WEB
FELICE DOMENICA
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 14/09/14 alle 20:12 via WEB
Ciao - Buon inizio settimana a te. Dino
(Rispondi)
annamariamennitti
annamariamennitti il 15/09/14 alle 07:09 via WEB
L'ULTIMO STORMO G'D'ANNUNZIO RACCONTO .. La partenza delle rondini è una vicenda che si ripete a ogni anno, ma suscita sempre un senso di malinconia. Gabriele D'Annunzio descrive con naturalezza lo sfondo triste di quei nidi abbandonati e l'ordine preciso con cui le rondini si preparano al gran viaggio. Quando il loro istinto le avverte che lo stormo è completo, come ad un segnale di partenza, si levano rapide nel cielo: per un attimo sembrano terme sulle case, poi si allontanano unite e, rimpicciolendo, scompaiono alla vista. ANNAMARIA ...
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 72
 

Ultime visite al Blog

cassetta2saturno_leofosco6dinobarilidanielemi13acer.250Dott.Ficcagliaamorino11communitywindil.passovulnerabile14BeppeCassismariateresa.savinodiego2020200
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963