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OTTAVIA E IL MISTERO DELL'ULTIMA CENA racconto (762) di Dino Secondo Barili

Post n°15713 pubblicato il 03 Ottobre 2014 da dinobarili
 

3 OTTOBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 3 ottobre 2014 – Venerdì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconti di ottobre

762

Ottavia e  il mistero della Cena di Leonardo

Un anno fa, nel mese di ottobre, la Prof. Ottavia, quarant’anni, single, bellissima, Docente di Lettere presso un Liceo del Milanese, abitante a Pavia, era a disagio. La sua amica, coetanea e collega Federica aveva avuto il trasferimento, per ragioni familiari, a Roma. Si fa presto a dire trasferimento… Quando si lascia un’amica di tanti anni... la mancanza si sente e si fa sentire. Ottavia e Federica erano sempre insieme. Si confidavano tutto… anche il loro desiderio di incontrare l’uomo del cuore, l’uomo che le avrebbe rese felici… Sommando ogni cosa… Ottavia, un anno fa, dopo la partenza dell’amica, si sentiva spaesata, persa in mille pensieri. Un’amica è soprattutto una confidenza costante… non è come “quell’andare e quel venire” dei discorsi occasionali. Ottavia parlava anche con le sue Colleghe del Liceo, ma erano discorsi di circostanza, di poca importanza… personalmente (pensiero di Ottavia) delle perdite di tempo. Ora, però, la quarantenne doveva trovare una via d’uscita. L’ideale sarebbe stato incontrare l’uomo del cuore… ma quello è come la mosca bianca. Molti dicono che c’è… ma nessuno lo ha mai vista. La Docente di Lettere, un anno fa, pensò di iscriversi nuovamente all’Università per una seconda Laurea… ma l’idea durò il tempo di un mattino. Meglio dedicarsi a qualcosa di più concreto. Milano è a un passo da Pavia. Raggiungere Milano da Pavia è comodissimo … con un treno in partenza ogni mezzora. Un treno che attraversa, in sotterranea, tutta la Metropoli lombarda. Nella testa della Docente balenò un’idea. “…e se andassi alla scoperta di Milano?” Si fa presto a dire Milano… Si fa presto a dire Metropoli… Un conto è dire le cose … un conto è farle… Prima di tutto ci vuole una costanza senza limiti. Secondo… andare alla scoperta di Milano da soli? … oppure in compagnia?. Nel secondo caso, Ottavia, avrebbe voluto andarci in compagnia di un uomo. Quale? A volte basta avere un input…e la mente si mette in moto da sola. Il primo pensiero di Ottavia è corso a Fabiano, il suo compagno di Corso all’Università… Quello si era già sposato ed aveva dei figli. Inoltre, non lo vedeva da un anno… Il pensiero di Fabiano, Ottavia l’aveva formulato mentre camminava in Corso Cavour a Pavia… ed era diretta in Piazza della Vittoria. Si dice che la mente ha dei sistemi particolari per ricordare… Così è stato per Ottavia. Aveva pensato a Fabiano … e Fabiano era là, fermo all’angolo di una via a metà di Corso Cavour… Sembrava che stesse aspettando proprio lei, l’ex- compagna di Università. Quando la vide … le andò incontro. “Ottavia, ho bisogno proprio di te. Ho avuto l’incarico di fare delle ricerche storiche su Milano. Io, però, sono molto impegnato… la scuola … la famiglia… i figli. Volevo chiederti se sei disposta a farle tu. Inoltre, non le faresti sola. Si trova a Pavia un Professore di una delle Università di Parigi, il Prof. Julien… Cosa ne dici?” Per Ottavia è stata come il “cacio sulla pastasciutta”… una vera sorpresa … un vero piacere. La quarantenne, non solo accettò, ma fece di tutto per conoscere il Prof. Julien. Quando Ottavio e Julien si incontrarono è stato come se il sole fosse apparso dopo giorni e giorni di tempo nuvoloso. Un schiarita… un’illuminazione. D’altro canto il Prof. Julien era un affascinante cinquantenne … alto, bellissimo, gentile, raffinato… Insomma era proprio l’uomo che Ottavia aveva sempre sogno. Ed ora eccolo in carne ed ossa… perfettamente identico al sogno… Anche per Julien, Ottavia è stata una sorpresa … alta, bionda, occhi azzurri … e gambe da fine del mondo. Chi è quell’uomo che di fronte a d una simile bellezza non rimane incantato? Inoltre c’era Milano …. La scoperta della città, della Metropoli lombarda con le sue attrattive e i suoi “misteri”… Già i misteri di Milano. Chi è quella città con migliaia di anni di storia che non ha misteri? Sono proprio i misteri che affascinano… che spingono le persone a trovare le risposte giuste. Ottavia ne parlò con Julien il quale andò subito in estasi… A Milano come a Parigi, Leonardo da Vinci ha lasciato il segno… Si dice che lo spirito di Leonardo …in certi momenti dell’anno … si aggiri ancora nei pressi della Chiesa di Santa Maria delle Grazie nel cui Refettorio si trova “l’ultima cena”… Si aggira per osservare il pubblico che, su prenotazione, visita il suo capolavoro. L’ultima cena non è come il quadro della Gioconda del Louvre… è molto di più. E’ una serie di ritratti dove le persone dipinte si interrogano… sui misteri della vita. Per ogni visitatore c’è una risposta… Nessuno esce dal Refettorio senza la “sua” risposta. Quando Julien ha conosciuto il “mistero”… volle subito prenderne visione… Il Professore di Parigi comprese che una città non è mai quella che è… ma quella che ognuno vorremmo che fosse. Ottavia e Julien un sabato mattina del mese di ottobre di un anno fa… erano nei pressi della Chiesa di Santa Maria della Grazie a Milano. Entrambi speravano di incontrare Leonardo da Vinci… Ad un tratto un Signore, girato di spalle, stava spiegando ad una Signora il mistero dell’ultima cena. Diceva: “Le persone ritratte nell’affresco si pongono un’unica domanda: che cos’è l’amore?”… Ottavia e Julien non riuscirono a vedere in volto l’uomo … per loro… doveva essere Leonardo da Vinci in persona. - Questo è il racconto 762, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

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Commenti al Post:
franzkline
franzkline il 03/10/14 alle 18:39 via WEB
Tra i pittori circola una leggenda ed è quella che lo spirito degli artisti del passato guida il pennello dei giovani pittori, quindi è possibile che lo spirito di Leonardo si aggiri ancora per Milano. Bravo Dino un racconto originale.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 03/10/14 alle 19:57 via WEB
Ciao Stefano - bel commento. Mi piace immaginare il giovane pittore che si lascia guidare dallo spirito di un'altro Artista... Bello, proprio bello. Dino
(Rispondi)
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