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COME SI DIVENTA CANTASTORIE racconto (144) di Dino Secondo Barili

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

144

Come si diventa Cantastorie

Il 23 gennaio del 1935, il Cantastorie Carlin era nella stalla di Pasqualina e Giovanni Manfredi in Torradello di Battuda (Pavia). Erano appena suonate le sei della sera e già la stalla era piena di gente. Le persone erano in attesa che Carlin raccontasse una “sua” nuova storia…. Fu, allora, che un ragazzino mingherlino di otto anni si avvicinò al Cantastorie e fece seguente domanda: “Carlin, come hai fatto a diventare Cantastorie?” Carlin guardò il ragazzino… Si rivide quand‘era bambino alla stessa età. Allora, Carlin, prese la parola e raccontò ciò che gli era accaduto. “Avevo l’età di questo ragazzino. Ero affascinato da ciò che raccontava e dal modo in cui raccontava mio nonno. Un giorno ho fatto la stessa domanda e dissi che volevo diventare “Cantastorie” . Il nonno mi guardò. Mi prese per mano e mi condusse su una strada di campagna poco lontano da Torradello (Pavia). Arrivati sopra un ponte, il nonno parlò. “Carlin ricordati ciò che ti dico. Questa è “l’antica strada delle “monache” che ormai non si usa più. E’ una strada misteriosa e… magica. Ciò che avviene su questa strada non avviene in nessuna altra parte del mondo.” Effettivamente la strada incuteva terrore. Era una strada sterrata quasi buia, fiancheggiata da corsi d’acqua e da due filari di piante grossissime. I rami delle piante si congiungevano all’altezza dei rami più alti … come fosse una galleria. I tronchi delle piante erano talmente vecchi che erano pieni di buchi. Nei buchi nidificavano uccelli di ogni specie. Il nonno continuo. “Carlin, sono poche le persone che si azzardano a percorrere questa strada da soli. Tu lo puoi fare… se vuoi diventare un Cantastorie. Devi percorrere questa strada fino alla “fontana del ranocchio d’oro”… dove la strada ha termine. Fermarti davanti alla fontana. Chiudi gli occhi. Quando sentirai una voce di donna che dice… “apri gli occhi”. Ascolta e fai ciò che la voce ti ordina. Se hai il coraggio… puoi partire anche subito… Io ti aspetto qui.” Fu allora che mi prese una grande paura… ma ormai avevo deciso. Il nonno mi aveva insegnato che con “la paura non si vive e non si va da alcuna parte”. Percorsi la strada fino alla fontana. Ogni tanto mi tremavano le gambe, ma non cedetti. Giunto alla “fontana del ranocchio d’oro” ho chiuso gli occhi. Dopo un po’ ho sentito una voce di donna… Disse: “Apri gli occhi e apri la bocca…” Non ho fatto in tempo ad aprire la bocca che “un ranocchio d’oro” mi è entrato in bocca. Mi si è infilato in la gola ed finito nel mio stomaco… Da quel giorno non è più uscito…Così sono diventato un Cantastorie” Tutte le persone che erano presenti nella stalla cominciarono a mugugnare. “Non è possibile raccontare una simile cosa…” – “Come si possono raccontare certe storie nel 1935?”…- “Non siamo più nel medioevo”. “Oggi le persone leggono, studiano, sono istruite… non accettano più le favole del tempo che fu…” Per un po’parlarono tutti. Si sfogarono. Carlin, si alzò in piedi e riprese la parola. “Non è cambiato nulla dal lontano… bel tempo che fu. State zitti e guardatemi in faccia…” Carlin aprì la bocca e dalla bocca usci un “ranocchio d’oro”. Il ranocchio cominciò a saltellare sulla testa di ogni singola persona presente nella stalla. Dopo aver toccato la testa a tutti i presenti… ritornò nella bocca di Carlin… Il Cantastorie concluse: “La verità la conosce solo chi la vive… La vita non è solo quella spiegata dagli scienziati e dai sapienti” (144)

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Commenti al Post:
menegi53
menegi53 il 24/11/14 alle 09:33 via WEB
Buongiorno Dino! In fondo anche tu sei un cantastorie perché quello che scrivi ha ogni volta una morale ed è fantasia che si tocca anche con il cuore. Un abbraccio e buon inizio di settimana!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 24/11/14 alle 18:29 via WEB
Ciao Giovanni - grazie per avermi "promosso" cantastorie ... Non mi dispiacerebbe affatto esserlo. Riunire tre o quattro amici e amiche. Preparare le caldarroste ...e intanto che amici e amiche sgranocchiano ... raccontare della figlia della Signora Maria, la Giovanna ... Adesso sto esagerando. Buona serata
(Rispondi)
alba.estate2012
alba.estate2012 il 24/11/14 alle 11:27 via WEB
Ciao Carissimo Dino! Quest'ultima frase è una perla di saggezza " La verità la conosce solo ci la vive." Verissimo!!!!! Bravo Carlin!!!! Ti abbraccio affettuosamente per augurarti una giornata splendida. Ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 24/11/14 alle 18:31 via WEB
Ciao Antonella - se tu pensi che su Napoleone sono stati scritti duecentomila libri ... Mi dici in quanti, il vero Napoleone, si riconoscerebbe? Buona serata. Dino
(Rispondi)
danielina07
danielina07 il 24/11/14 alle 14:29 via WEB
Hai ragione Dino.. la vita è quella che sentiamo dentro di noi.. i sapientoni che ne sanno di quello che c'è dentro il nostro cuore? Buon lunedì ciao daniela
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 24/11/14 alle 18:34 via WEB
Ciao Daniela - sono d'accordo con te. La verità la conosce solo chi la vive ...e, a volte, l'interessato/a non ha nessuno voglia di raccontarla. Buona serata. Dino
(Rispondi)
maddamark
maddamark il 24/11/14 alle 16:08 via WEB
....oh i racconti di stalla...ci sono stati scritti meravigliosi libri..... quanti corredi sono stati ricamati e quante paure di noi ragazzi ai racconti di fantasmi.....io ne ho un ricordo vivissimo quando Giulio raccontava del ragazzo e "della sua gambina d'oro". E' vero la vera verità è di chi la vive. Ciao Maddalena
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 24/11/14 alle 18:39 via WEB
Ciao Maddalena - bellissimo commento. Anch'io ho quel ricordo e lo considero tra i più preziosi. ... la stalla di Pasqualina e Giovanni Manfredi ... erano i miei nonni materni. E la stalla era la loro ... e la mia. Carlin non l'ho conosciuto. Me ne parlava mio nonno. Buona serata. Dino
(Rispondi)
franzkline
franzkline il 24/11/14 alle 18:35 via WEB
Ti faccio i miei complimenti e anche da parte del Movimento di Corrente hai portato alla luce i misteri che vivono ancora in mezzo a noi ma che quasi tutti hanno dimenticato… Ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 24/11/14 alle 18:52 via WEB
Ciao Stefano - Grazie dei complimenti. Anche se oggi si va alla ricerca delle novità ad ogni costo, troppi studiosi ignorano che "l'uomo (cioè ognuno di noi) è un autobus sul quale viaggiano i propri antenati" (l'affermazione non è mia). Buona serata. Dino
(Rispondi)
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