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ROSABELLA racconto (845) di Dino Secondo Barili

Post n°17093 pubblicato il 25 Dicembre 2014 da dinobarili
 

25 DICEMBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 25 dicembre 2014 – Giovedì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

845

Rosabella e i tre anici d’uva bianca

Un anno fa, la Dott. Rosabella, quarant’anni, single, bellissima, Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia, era giù di corda. Era il periodo delle Feste Natalizie ed aveva un malessere generale che non riusciva a scacciare. Il motivo principale era il fatto che si era lasciata con il compagno degli ultimi quattro anni, Federico. La separazione era avvenuta consensualmente … ma aveva lasciato il segno. Ne parlò con la sua amica e coetanea Dott. Luisa, di professione Psicologa. “Luisa, sto attraversando un periodo negativo. Non è tanto il passato che mi disturba, quanto il futuro. Non so proprio che pesci prendere …” La Dott. Luisa trattava un’infinità di casi, ma nessuno che assomigliasse a quello dell’amica Rosabella. Inoltre, da parecchi mesi si stava occupando di una ricerca sui riti scaramantici del periodo natalizio. E’ noto che molti riti scaramantici sono nati proprio nel periodo natalizio … un periodo “di transizione” di passaggio da una situazione ad un’altra. La Dott. Luisa, pensò, che Rosabella avrebbe potuto approfittare di uno dei tanti riti scaramantici in uso in Lomellina, una delle zone più ricche della provincia di Pavia. “Rosabella, secondo me, dovresti tentare qualche rito scaramantico di quelli in uso nella zona di Mortara (Pavia)” La Dott. Rosabella era una mente matematica. Una di quelle donne che “se non vedo … non credo”. Per la quarantenne … due più due doveva fare sempre e solo quattro. Reagì immediatamente. “Luisa, non dirmi che adesso usi la Psicologia per proporre dei “riti” preistorici del tempo che fu. Guarda che adesso le persone sono emancipate. Tra non molto ci saranno più laureati … di quelli senza laurea …” La Dott. Luisa non era di quelle che perdono la pazienza. ”Rosabella cosa vuol dire il tuo ragionamento con l’uso dei riti scaramantici del periodo natalizio? Con tutti i tuoi numeri per la testa … stai male. Non riesci a trovare una via d’uscita. Quel che conta nella vita è il risultato. Non i pregiudizi (anche intellettuali). Una persona deve cercare tutti i mezzi per stare bene … il resto sono solo chiacchiere” Rosabella cominciò ad andare in crisi. Con tutti i suoi studi … il suo compagno Federico se ne era andato. A quarant’anni si trovava sola. Sola come un cane (si diceva una volta). Inoltre aveva la testa in confusione. Recepì il messaggio dell’amica. “Luisa, cosa dovrei fare?” La Psicologa aveva aperto il varco. Ora, doveva trovare le parole giuste. “Rosabella, secondo una tradizione di Mortara (Pavia) tu dovresti mangiare nello stesso giorno … tre acini di uva bianca … a Milano … a Firenze … e a Roma. A Roma troverai la sorpresa” Detta così sembra una favola bella e buona, ma Luisa era un’esperta in materia e pronunciò la formula con Autorità. Rosabella arricciò subito il naso … ma non disse nulla. In fondo, lo scopo era proprio la sorpresa. Una sorpresa è sempre una sorpresa. Il periodo natalizio è propizio per viaggi di ogni genere. La quarantenne pavese decise per un viaggio in treno da Pavia Roma … con tappe a Milano e Firenze. A Milano  Rosabella si fermò per uno spuntino (e mangiare tre acini di uva bianca). Lo stesso ha fatto a Firenze a mezzogiorno. Così a Roma per la cena. Quando si attuano i riti scaramantici l’attenzione delle persone è massima. Dopo aver mangiato i tre acini di uva bianca a Firenze, la quarantenne si era dimenticata il portafoglio sul tavolo. Per fortuna che il Cameriere gentile l’ha subito rincorsa prima che uscisse dal Ristorante. Rosabella è rientrata subito in possesso del suo portafogli. Durante la cena a Roma, invece, la quarantenne pavese si trovò un portafogli sul tavolo … ma questi non era suo. Chiamò il Cameriere il quale rimase di stucco. Non immaginava di chi potesse essere il portafogli. E’ stato dopo aver mangiato i tre acini di uva bianca, che Rosabella ha avuto la sorpresa. Alla Reception si era presentato un Signore cinquantenne dal fascino superlativo a chiedere il suo portafogli. Il Cameriere presentò Rosabella al Signore cinquantenne e la conoscenza dei due è stata immediata. Era l’importante Regista francese, Marcel … a Roma per i sopraluoghi di un film in cantiere. Il Regista appena vide Rosabella fu soddisfatto. Primo, perché aveva ritrovato il portafoglio. Secondo, perché aveva trovato la donna protagonista del film che stava preparando. Ne approfittò subito. “Rosabella sono certo che tu sei la donna che stavo cercando. Sei esattamente la donna che avevo immaginato quando ho scritto la trama del film” Per Rosabella è stato come un “fulmine a ciel sereno”. Un prospettiva mai neanche pensata. Marcel e Rosabella hanno passeggiato per Roma tenendosi per mano … come se si fossero sempre conosciuti e frequentati. Dopo una serata passata a chiacchierare e a camminare su e giù per le romantiche vie di Roma, i due decisero di passare la notte nello stesso Albergo, nella stessa stanza, nello stesso letto. Durante la passeggiata romana alcuni fugaci baci avevano fatto la loro comparsa qua e là … a letto, però, i baci si sono moltiplicati per mille … forse per duemila … forse più. -  Questo è il racconto 845, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

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alba.estate2012
alba.estate2012 il 25/12/14 alle 22:01 via WEB
Carissimo Dino, è un racconto fantastico! I baci...per mille... per duemila... a non finire... Merito dei tre acini di uva bianca... a Milano, a Firenze e a Roma... Benedetta uva bianca! Un abbraccio e felice serata, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 26/12/14 alle 07:40 via WEB
Ciao Antonella - a volte tre acini di uva bianca fanno miracoli ... specialmente in amore. Buon Santo Stefano. Dino
(Rispondi)
DoNnA.S
DoNnA.S il 26/12/14 alle 21:29 via WEB
A volte bisogna credere per vedere. Non è il portafortuna o il rito magico che provoca ciò che si desidera ma crederci veramente senza dubbi e domande.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/12/14 alle 07:17 via WEB
Ciao Donatella - hai ragione. Credere è importante ... "il portafortuna o il rito magico" è solo la rappresentazione reale del "credere". E' importante avere dei portafortuna o dei riti magici ... sono reali, non hanno controindicazioni ... e fanno vivere momenti felici. Buona e felicissima giornata. Dino
(Rispondi)
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