« PENSIERI SPARSI DEL 2 MARZO 2015CIAO DONATELLA ... DONAT... »

SALUTI DA PAVIA

Post n°18229 pubblicato il 03 Marzo 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA

buon martedì 2 marzo 2015

Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/paviastoria/trackback.php?msg=13135761

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 03/03/15 alle 16:53 via WEB
Bianca Maria Visconti--La mattina del 25 ottobre 1441, la gente si era ritrovata lungo la strada che conduce alla Chiesa di San Sigismondo, a Cremona, per festeggiare Bianca Maria Visconti..Francesco Sforza, doveva sposare Bianca Maria Visconti, sua promessa sposa da 12 anni,e aveva scelto quella chiesa di periferia, anziché il Duomo di Cremona.per motivi di sicurezza. La differenza d'età fra gli sposi, 40 anni lui, 17 lei, aveva messo in dubbio, tra gl'invidiosi, la tenuta di quell'unione. Invece, fu un'unione felice, allietata dalla presenza di otto figli. Bianca Maria era l'unica figlia legittima di Filippo Maria Visconti, la sola, ad avere il diritto di succedere al trono. A causa di un testamento lasciato dal bisnonno, ma non più ritrovato, il regno sarebbe dovuto passare di padre in figlio, solo per via maschile. Francesco era figlio naturale di Jacopo degli Attendoli, uno dei più celebri capitani di ventura italiani, che si era meritato il soprannome di Sforza dal suo maestro d'armi, per la tenace resistenza. Il Visconti, non avendo figli maschi legittimi, aveva adottato Francesco, facendogli poi sposare sua figlia. Bianca Maria fu promessa in sposa quando aveva solo cinque anni, mentre lui era già un uomo di ventotto anni. Filippo Maria Visconti ,in attesa che la figlia crescendo fosse pronta per il matrimonio, mandò la piccola e la madre, sua moglie, nel castello di Abbiate (la futura Abbiategrasso); perché più sicuro, rispetto la rocca milanese, e inespugnabile dagli attacchi del popolo. Il Castello di Milano, all'epoca Rocca di Porta Giovia, era stato costruito dal nonno di Filippo Maria, Galeazzo II Visconti, negli anni 1358 - 1368; .(a Galeazzo II si devono la costruzione di due opere simbolo di Pavia: il Castello Visconteo e l' Università degli Studi.).Il Duca considerava il Castello di Abbiate poco confortevole, così decise di farlo rinforzare, fece allestire stanze che fossero state degne di accogliere la sua figlioletta e la sua consorte. Dopo il restauro avvenne il fidanzamento per procura tra Bianca di sette anni e Francesco di trenta. Bianca Maria e sua mamma partirono per il castello di Abbiate. I fidanzati si vedranno al giorno del matrimonio, quando Bianca avrà compiuto 17 anni, l'età minima ritenuta conveniente per sposarsi . Bianca Maria visse dieci anni racchiusa tra solide mura, sognando , come tutte le ragazze, il principe azzurro. Venne così il giorno fatidico del matrimonio. Marco Antonio Coccio, detto Sabellico, quarant'anni dopo narrò di quel rito nuziale, e del discorso che Francesco fece alla ragazza: "Confesso d'essere entrato in asprissima guerra per mostrare che tutto quello che facevo era per amor vostro; certo io deliberai con animo caldo di morire non potendo acquistarvi. Non cercavo d'offendervi ma di difender me, perchè il duca non mi facesse ingiuria: ora io gli dono la pace e benché mi vediate cinto d'armi pensate d'esser mandata a un quieto et amorevolissimo sposo". Nel discorso accenna alle armi ,segno di un periodo burrascoso vissuto dallo sposo,ma dovuto anche al carattere instabile del duca padre,(promesse e ripensamenti nel concedergli la figlia in sposa). Le armi sono il segno che anche quel giorno, pur trovandosi a casa della sua promessa sposa (Cremona era il suo piccolo regno, che aveva ricevuto in dono dal padre, quando era ancora in tenera età), temeva agguati da parte di sicari inviati dal futuro suocero. La scelta, all'ultimo momento, di quella chiesa nel mezzo di una campagna, - anziché il Duomo, situato in una serie di vie, che avrebbero reso facile la fuga di sicari, rientrò in una strategia di difesa .La storia tra Francesco e Bianca incominciava e… sarebbe stata una storia d'amore. Finalmente le nozze .La sposa, vestita di rosso, colore nuziale, (segno zodiacale dell’Ariete)era giunta a cavallo di un destriero bianco dalla gualdrappa dorata. Lo sposo,fece il tragitto che lo condusse alla chiesa, preceduto da duemila cavalieri in squadre ornate d'oro e d'argento, tutte formate da capitani e condottieri. Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 03/03/15 alle 16:55 via WEB
5 FEBBRAIO 1887—Giuseppe Verdi scelse, dal 1872 in poi, di soggiornare nella Suite 105 di quello che allora si chiamava “Albergo di Milano”, in modo da poter alternare la vita cittadina a quella più tranquilla della sua tenuta di campagna di Sant’Agata di Villanova d’ Arda .Fu in questa suite che fu a lungo impegnato nella composizione dell’Otello e in seguito dal Falstaff. In occasione della prima di Otello, il 5 febbraio 1887, la carrozza che riportava Verdi dalla Scala all’albergo fu staccata dai cavalli e, come si usava allora per i trionfi teatrali, fu trainata a braccia dalla folla in delirio. Acclamato dal popolo adorante, il Maestro dovette affacciarsi al balcone del suo appartamento con il tenore Tamagno che, senza accompagnamento musicale, intonò alcune romanze dell’opera .Ciao ciao Teresa
(Rispondi)
alba.estate2012
alba.estate2012 il 03/03/15 alle 17:37 via WEB
Saluti dal Cremonese.. Buona serata, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 03/03/15 alle 19:01 via WEB
Ciao Antonella - Buona serata. Dino
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 03/03/15 alle 18:03 via WEB
Il paese dei campanelli----In un’immaginaria isola olandese è ambientato il Paese dei Campanelli. Questo nome è dovuto dal fatto che su ogni casa c’è un piccolo campanello. La leggenda narra che se una moglie tradisce il marito, il campanello della casa in questione suonerà e tutti verranno a sapere quello che è successo. Anche se nessuno li ha mai sentiti suonare, gli abitanti non hanno il coraggio di dimostrare il contrario. Tutto, nel paese dei campanelli, resta tranquillo fino all’arrivo di una nave militare inglese, costretta all’attracco nel porto dell’isola da un incendio sviluppatosi a bordo. Gli ufficiali scendono a terra e… accade l’inevitabile! Hans, il comandante, fa suonare il campanello con Nela, Tom lo fa suonare con BonBon e La Gaffe, per un imperdonabile errore, con Pomerania, la donna più brutta del paese. La Gaffe purtroppo combina un’altra gaffe arrivano sull’isola le mogli degli ufficiali e, senza colpa, rifanno suonare i campanelli con mariti di Nela, BonBon, Elena e Pomerania. La leggenda narra che se un giorno ogni cento anni i campanelli resteranno muti, non suoneranno mai più. TUTTI sono avvertiti, nessuno vuole trasgredire, ma c’è La Gaffe che, suo malgrado, riesce a rovinare tutto. Gli ufficiali ripartono con le mogli e sull’isola per altri cento anni esisterà ancora l’incubo dei campanelli. Ciao Teresa
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 03/03/15 alle 18:05 via WEB
Basilica di Santa Maria Lomello (Pavia) Nel 590 d.C. nella chiesa di Lomello furono celebrate le nozze tra Agilulfo e Teodolinda ,regina dei Longobardi. Queste nozze avrebbero unito due popoli e segnato la fine delle guerre tra questi, ma provocò l'ira del Diavolo, che secondo la leggenda si era innamorato di Teodolinda. La rabbia del Maligno fu tale da distruggere la Chiesa il giorno prima delle nozze. La chiesa di Lomello era una costruzione straordinaria, poggiata alle mura Romane costruite attorno alla città. La facciata stessa era una sezione della mura, e dietro di essa una lunga serie di forti arcate ospitava l'altare di Santa Maria Maggiore. Alla vigilia del matrimonio il Diavolo scatenò una violenta tempesta sopra la pianura circostante, con spaventosi fulmini diretti alla chiesa che fecero presto crollare le belle arcate. Alla vista di tale desolazione Teodolinda pianse e pregò il Signore .L’Arcangelo Gabriele ordinò al Diavolo di ricostruire la Chiesa, mettendogli a disposizione illustri architetti: la chiesa doveva essere ricostruita in una notte di intenso lavoro. Per celare la sua vergogna, il Diavolo avvolse l'intera zona in una fitta nebbia dietro cui nascondersi mentre lavorava alla ricostruzione. Al sorgere del sole le forti arcate erano nuovamente lì ad ospitare l'altare, e il matrimonio venne celebrato: Agilulfo fu talmente toccato da ciò a cui aveva assistito che decise di convertirsi al Cristianesimo. Oggi la Basilica , consta di Battistero a pianta ottagonale, un campanile visibile da ogni punto di Lomello, e affascinanti rovine, una sezione della mura Romane parzialmente crollate (una serie di gradini conduce a quelli che erano una volta i bastioni), grandi archi si proiettano verso l'alto sbucando dalle macerie davanti alla chiesa .Il Diavolo non è un buon architetto, e in una notte di lavori forzati, non fu in grado di ricostruire tutto come era prima. Questa è una leggenda, (la chiesa è stata costruita 4 secoli dopo Teodolinda, la sezione frontale è stata rovinata da un terremoto durante il secolo successivo.), ma… avvicinandosi alle rovine in una nebbiosa notte d'autunno, si ha la sensazione di camminare tra ombre antiche di mito e magia. Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 72
 

Ultime visite al Blog

cassetta2saturno_leofosco6dinobarilidanielemi13acer.250Dott.Ficcagliaamorino11communitywindil.passovulnerabile14BeppeCassismariateresa.savinodiego2020200
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963