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NAVIGLI MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°21280 pubblicato il 28 Novembre 2015 da dinobarili
 

NAVIGLI

  MILANO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 27/11/15 alle 13:52 via WEB
NAVIGLI---MILANO---Leonardo è sempre stato attirato dalle opere idrauliche e dall’acqua.Durante il primo soggiorno milanese, Leonardo disegna una pianta della città, annota le porte di Milano, con le loro distanze e appare nella cartografia anche il tratto del naviglio della Martesana, tra Porta Nuova e Piazza S. Marco. Tra tutti i navigli milanesi, quello a cui dedica maggiore attenzione, è il Naviglio Grande: « vale 50 ducati d’oro. Rende 125.000 ducati l’anno il Naviglio ed è lungo 40 miglia e largo braccia 20 ». Anche all’epoca di Leonardo, l’acqua di irrigazione veniva fatta pagare e per questo, una delle prime innovazioni (Leonardo che genio), fu quella di migliorare il funzionamento delle bocche, in modo da far corrispondere la quantità d’acqua erogata con il prezzo pagato. I navigli sono stati importanti anche per fornire energia alle molte ruote idrauliche che, nel XV secolo, contribuiscono a rendere il sistema produttivo milanese uno dei più sviluppati in Europa. Leonardo disegna e progetta numerose macchine utensili che sfruttano l’energia dell’acqua: basandosi sulle sue conoscenze di meccanica, produce movimenti sempre più complessi ed automatizzati applicando tali innovazioni, alle macchine tessili. In età sforzesca , l’industria tessile era molto sviluppata, e il commercio di tessuti aveva una grande importanza per l’economia del Ducato: è proprio grazie alle invenzioni di Leonardo, che si iniziano ad avere i primi telai automatici. Leonardo progettò una draga per “cavare la terra” dai fondali di conche e canali. La draga era costituita da quattro pale, le quali, mosse da una manovella, raccoglievano fango e detriti, per poi depositarli in una zattera ormeggiata al centro della draga. Leonardo realizzò due tipologie di ponte: il ponte-canale ed il ponte-mobile. I ponti-mobili (come spiega Leonardo) erano importanti per consentire la navigazione e isolare palazzi, borghi e città, avevano funzioni militari e venivano progettati per essere costruiti velocemente, utilizzando materiali di fortuna, come assi e barche. Leonardo apportò miglioramenti alla rete dei navigli, esempio al sistema delle conche, necessarie per permettere le comunicazioni fra bacini di diverso livello. La conca sfrutta il principio della chiusa che è uno sbarramento che separa due specchi d’acqua con differente livello. La funzione principale della conca è quella di consentire il passaggio di navi ed imbarcazioni tra due specchi d’acqua a quote diverse. Ciao Teresa Ramaioli

 

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