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ROSSELLA, PARIGI, E UN FILM PER LA TV racconto (815) di Dino Secondo Barili

Post n°16659 pubblicato il 25 Novembre 2014 da dinobarili
 

25 NOVEMBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 25 novembre 2014 – Martedì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

815

Rossella, Parigi … e un film per la TV

Chi è quella persona che un mattino … dopo essersi alzata dal letto e guardata allo specchio … non ha sentito il desiderio di fare un bel viaggio a Parigi? … Desiderio legittimo, dirà qualche lettore. E’ stato proprio il desiderio della Dott. Rossella, cinquant’anni, single, bellissima, Dirigente di una Agenzia Commerciale di Milano, abitante a Pavia … un anno fa. Era novembre …  Il tempo non era dei migliori, ma al tempo non bisogna dare troppo peso. In ogni persona esiste un tempo meteorologico … e un tempo “così detto individuale e personale” … quello che una persona sente dentro di sé. Quel che conta è il tempo che la persona “sente dentro di sé” … Almeno, questo, era il punto di vista della Dott. Rossella, la quale “covava” da molto un simile pensiero. Parigi, poi, è a un tiro di schioppo, da Milano. Per la cinquantenne è stato un attimo decidere. Ha telefonato al suo Ufficio a Milano. Ha detto alla sua Segretaria che si sarebbe assentata alcuni giorni per ferie arretrate. A Pavia ha preso il Bus che porta a Linate e via … Si è imbarcata sul primo volo disponibile per Parigi. Detta così sembra una storia comune, di tutti i giorni. Non era così. Rossella, a cinquant’anni, aveva un sogno … l’amore. L’amore vero, il grande amore, unico nel suo genere … quell’amore che nella vita capita una sola volta. Nella vita di Rossella l’amore c’era stato … ma era durato troppo poco. Prima la Laurea. Poi il posto di lavoro. Poi, gli aggiornamenti continui … A Parigi Rossella c’era già stata quattro o cinque volte … Sempre di corsa … con il fiato in gola. Sempre di corsa per prendere l’aereo … ora per partire … ora per tornare. Un anno fa, invece, no. E’ stato un lampo. Un fulmine a ciel sereno. “Vado a Parigi”.  E’ stato quasi un sogno … un sogno che covava da tempo. Poi, tutto ad un tratto, il sogno si era svegliato … Se Rossella a Parigi c’era stata varie volte … perché sentiva il desiderio di ritornarci? Ogni persona ha i suoi “grilli per la testa” e nessuno può giudicare e tanto meno discutere. Rossella voleva andare a Parigi da sola … per visitare Notre Dame  e per un incontro con il Destino. Qualche lettore arriccerà il naso. Rossella era innamorata di Nostre Dame … Voleva visitare Notre Dame come voleva lei. Soffermandosi nel piazzale della Cattedrale di Parigi.  Immaginare i suoi “personaggi”. Quelli descritti da Victor Hugo nell’omonimo romanzo. Non era solo quello il motivo. Rossella aveva la sensazione che nella Piazza di Notre Dame, avrebbe incontrato l’amore, quello vero, quello che si incontra  una sola volta nella vita. Dopo aver raggiunto Linate col Bus da Pavia, Rossella si era trovata, quasi in trance, sull’aereo in partenza per Parigi. Le Hostess chiusero i portelloni e … “I Signori viaggiatori sono pregati gentilmente di allacciare le cinture”  Solo in quel momento Rossella si è resa conto che stava finalmente andando a Parigi. Avrebbe visitato Notre Dame come voleva lei. Con calma … immaginando cose che, senza calma, non è possibile immaginare. Oggi la vita si è velocizzata. Una persona parte da Pavia e dopo qualche ora è già nel centro di Parigi. Per coloro che conoscono la Capitale francese … è un gioco da ragazzi. Il metrò è uno dei mezzi più facili, comodi e rapidi. Basta avere le idee chiare. A Rossella le idee non mancavano e neppure la volontà. In pochissimo tempo aveva raggiunto la sua meta: Notre Dame. La Cattedrale è il cuore della città. E’ posta sull’Ile de la Cité … il luogo del primo insediamento umano … quello che sarebbe diventato il cuore della Francia. Ed è proprio nel cuore della Francia che si sono svolti i fatti più salienti della sua storia. Rossella ha voluto soffermarsi davanti alla Cattedrale. Girarvi intorno. Osservare la Senna quando si divide in due rami come se volesse abbracciare “l’Isola”… Rossella però non poteva dimenticare l’interno della Cattedrale. Ha individuato l’altare dove, nel periodo rivoluzionario, sono stati tolti i simboli della religione cattolica ed è stata posta una donna nuda … simbolo della Ragione … e di un nuovo modo di pensare. Rossella era incantata. Immaginava quella donna nuda e pensava che la storia ha bisogno di essere capita … non solo studiata. E’ proprio nei momenti in cui la tensione emotiva è al massimo che i pensieri assumono un grande valore. Rossella si convinse che “con la sola ragione non si può comprendere la vita … e il perché siamo qui” E’ stato proprio in quel momento che Rossella sentì una voce sussurrarle. “Rossella cosa fai a Parigi?” Era, il suo ex- compagno di Liceo, Francesco, che non vedeva  da trent’anni. L’ultimo pensiero di Rossella era che, a Parigi, avesse incontrato proprio Francesco, il compagno di Liceo che non aveva più rivisto. “Francesco la domanda ora la faccio a te … Cosa ci fai a Parigi?” L’ex- compagno di Liceo accennò ad un sorriso. “Rossella sarà meglio che cerchiamo un Caffè. Al tavolino di un Caffè ci si spiega meglio” Rossella e Francesco uscirono dalla Cattedrale. Cercarono un Caffè. Francesco raccontò perché si trovasse a Parigi. “Rossella, sono uno sceneggiatore di una TV francese e sto preparando le scene di un film per la TV” Francesco estrasse dalla borsa un copione … “Ecco, Rossella, vedi? C’è solo la bozza, ma ti posso dire a grandi linee cosa racconta” A Rossella vennero i brividi. Francesco si mise a leggere. “Una mattina di novembre la Dirigente di una Agenzia Commerciale di Milano si sveglia e decide di fare un viaggio a Parigi … Vuole visitare Notre  Dame e l’altare dove è stata posta una donna nuda simbolo della Ragione. In quell’istante …” – “No. No. Francesco, non dirmi niente. Non voglio sapere il seguito della storia … altrimenti perdo interesse per la vita” Rossella aveva capito che si sarebbe innamorata di Francesco.  - Questo è il racconto 815, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

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alba.estate2012
alba.estate2012 il 25/11/14 alle 20:40 via WEB
Questo è un racconto magico carissimo Dino, quel copione può svelare il segreto... ma Rossella vuole VIVERLO! Un abbraccio affettuoso per ringraziarti della lettura di questo racconto fantastico. Ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 26/11/14 alle 08:37 via WEB
Ciao Antonella - l'amore va vissuto ... tutti giorni ... in ogni momento della giornata. Bel commento. Buona giornata. Dino
(Rispondi)
DoNnA.S
DoNnA.S il 25/11/14 alle 21:14 via WEB
Parigi è sempre Parigi, città romantica, ma non solo. Ricordo una breve vacanza. peccato vederla di corsa in pochi giorni.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 26/11/14 alle 08:40 via WEB
Ciao Donatella - hai ragione. Parigi è sempre Parigi ... città dell'amore per eccellenza. Parigi è nei pensieri di chi c'è stato (anche per pochi giorni) e chi desidera andarci... perché è ...la città di tutti gli innamorati. Buona giornata. Dino
(Rispondi)
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