Messaggi del 22/05/2012

IL SANTO DEL GIORNO 22 MAGGIO 2012 - SANTA RITA - di vice450

Post n°4935 pubblicato il 22 Maggio 2012 da dinobarili
 

IL SANTO DEL GIORNO 22 MAGGIO

SANTA RITA

di

vice450

vice450
vice450 il 21/05/12 alle 21:45 via WEB
Ciao Dino,…domani 22 maggio si festeggia Santa Rita da Cascia, “Santa dell’impossibile”, Santa del dolore e mediatrice delle più straordinarie grazie. Santa Rita, al secolo Margherita Lotti nacque nel 1381 a Roccaporena, da Antonio e Amata Ferri. Fanciulla aveva accettato, per obbedienza ai vecchi genitori, e contro la vocazione religiosa, il matrimonio con Paolo di Ferdinando, giovane violento e collerico. L’indole rissosa di Paolo non impedì a Rita, con molta fatica e con molte preghiere, di aiutarlo a cambiare il suo spigoloso carattere fino alla conversione e alla dolcezza. Dal loro amore nacquero due gemelli, Giacomo Antonio e Paolo Maria, che ebbero tutta la tenerezza e l’amore di Rita. Ma intorno a Paolo non si spensero le antiche inimicizie, e una sera fu trovato ucciso sull’argine di una strada. Le ultime parole di Paolo furono d’amore verso Rita e i suoi figli. Il messaggio del perdono è l'espressione più alta della sapienza della croce e, nell'animo di Rita si accese una sconfinata pietà verso coloro che le avevano ucciso il marito. Intraprese subito un'azione efficace per raggiungere la pacificazione, incominciando dai propri figli, che sentivano come un dovere vendicare la morte del padre. I sentimenti di perdono e di mitezza di Rita non riuscivano però a persuaderli. Allora Rita pregò il Signore offrendo la vita dei suoi figli, pur di non vederli macchiati di sangue. Essi morirono a meno di un anno dalla morte del padre. Rita ormai sola, e con il cuore straziato da tanto dolore, si adoperò alle opere di misericordia e, soprattutto, a pacificare gli animi e riconciliare la famiglia di suo marito con quella dell’assassino, condizione necessaria per essere ammessa in monastero, a coronazione del grande desiderio che serbava in cuore sin da fanciulla. Rinfrancata dalla preghiera e dalla fiducia in Dio, Rita bussò alla porta del monastero di Santa Maria Maddalena in Cascia, e per ben tre volte quella stessa porta rimase chiusa. Ma il buon Dio realizza sempre la sua volontà. Nel 1417 fu accolta nel monastero, fra le Religiose Agostiniane e li rimase per 40 anni nella preghiera, per servire con amore Dio. Rita divenne ben presto un amante della croce e fece di questo amore il segreto della sua santità. La sera di un Venerdì Santo, dopo la tradizionale processione del Cristo Morto, avvenne il prodigio, Rita ricevette in dono una spina sulla fronte, che portò per quindici anni, fino alla morte avvenuta nel 1457, come un sigillo d'amore, ne sopportò il dolore con gioiosa ed eroica fierezza. La sua beatificazione è del 1627, con Papa Urbano VIII, dopo 180 anni dalla morte, e solo il 24 Maggio del 1900 Papa Leone XIII, la canonizzò solennemente come Santa… Si racconta che al momento della morte, una parente andò a trovarla e, trovatola sul letto di morte, le domandò cosa potesse fare per lei. La Santa le chiese di tornare a Roccaporena, suo paese natale e di recarsi nella casa dove lei era stata sposa di Paolo, per andare in giardino e prendere la rosa che lei lì avrebbe trovato. Era inverno, c’era la neve ed era impossibile trovare delle rose. La parente avrà pensato che la povera Rita delirasse, ma volle ugualmente andare e fare ciò che le era stato chiesto. Nel giardino, fra la neve, trovò la rosa, come aveva detto Rita. Quella rosa simboleggerebbe il cuore del marito, che la Santa , in qualche modo, aveva raddolcito. Da tale fatto deriva l’uso delle rose benedette.... Vice
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PENSIERI SPARSI DEL 22 MAGGIO 2012

Post n°4934 pubblicato il 22 Maggio 2012 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 22 MAGGIO 2012

 

“Pensare al futuro (con ottimismo)

aiuta a vivere meglio.”

Dino

 
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INTRIGO A PAVIA - Chicchi e la Milano dell'EXPO' 2015 (1) - racconto a puntate di Dino Secondo Barili

Post n°4933 pubblicato il 22 Maggio 2012 da dinobarili
 

22 MAGGIO – ALMANACCO DI STORIA PAVESE

 

Trivolzio – 22 maggio 2012 – martedì – 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che ved

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

INTRIGO A PAVIA

racconto a puntate –

“Chicchi e la Milano dell’EXPO’ 2015” (1)

L’Imperatrice Maria Teresa d’Austria tacque, ma Candida e Giovanna erano pronte a parlare. Volevano dire la loro. “E cosa ci dice, Imperatrice, del ruolo delle donne?” – chiese Candida – Giovanna, non si lasciò scappare l’occasione… “Quale ruolo possono avere, oggi, le donne nell’attuale società?” – L’Imperatrice colse l’occasione per affermare (anzi, ri-affermare) un principio che era stato il “suo personale modo di vivere”. “Le donne hanno sempre avuto un ruolo primario in tutte le società… e nel corso della storia. E’ la donna che tiene in piedi la società attraverso l’amministrazione della famiglia e … del proprio uomo. Si sa che gli uomini sono portati a fare cose molto importanti, ma è la donna che tiene le redini della società. La donna lo fa attraverso il quotidiano rapporto con il cibo, con la salute della famiglia, con il sesso, con i figli… con il condurre la vita di tutti i giorni… fatta di moltissime cose. Anche oggi, se non ci fossero le donne a tenere in piedi la società… la società chissà dove andrebbe a finire. Sono le donne con il loro lavoro, il loro ingegno, il loro impegno, la loro lungimiranza che permettono alla società di risolvere i problemi primari… e secondari. Anche se la società è cambiata, è sempre la donna che detta “le leggi… e l’uomo si adegua.” – Carlo si sentì toccato sul vivo… “Ma, oggi, gli uomini sono diventati casalinghi…” – “Si è vero” – rispose Maria Teresa d’Austria – “Ma la famiglia la fa ancora e sempre… solo la donna… e i figli pure.” In quell’istante arrivò Chicchi con un messaggio personale e urgente per l’Imperatrice. Diceva: “Gentile Imperatrice, il Comitato di Volontariato per la buona riuscita dell’EXPO’ 2015, sarebbe onorato di averla illustre ospite e consigliera. Maria Teresa d’Austria si era sempre distinta in vita per le opere di promozione e assistenza, era sottinteso che non avrebbe rinunciato a dire la sua e dare il proprio contributo. Infatti, per la L’Italia e per la Lombardia in particolare, “Milano EXPO’ 2015” è un’occasione unica… un’occasione da non perdere. Si prevede l’arrivo di venti milioni di visitatori in sei mesi. Ogni città della Lombardia è coinvolta e impegnata a dare il massimo… ma a dare il “massimo” sono (devono essere) anche tutti i cittadini. Venti milioni di visitatori significano lavoro e benessere per tutti… per coloro che arrivano in visita… e per coloro ospitano una tale affluenza. Ecco perché l’Imperatrice Maria Teresa ha voluto prima di tutto farsi aggiornare sull’evento da Chicchi. Chicchi era la persona giusta… Infatti… (prima puntata) “Chicchi e la Milano dell’EXPO’ 2015”Buona giornata a tutti Dino

 
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