Messaggi del 16/04/2014

APPUNTI FOGGIANI DI ANNAMARIA

Post n°13297 pubblicato il 16 Aprile 2014 da dinobarili
 

APPUNTI FOGGIANI DI ANNAMARIA

annamariamennitti
annamariamennitti il 16/04/14 alle 18:45 via WEB
annamariamennitti il 16/04/14 alle 18:23 via WEB Però… chissà perché di questi foggiani, ce ne ricordiamo sempre quando non ci sono più… ..La FOGGIA che vale..." vuole dare spazio e visibilità a tutti quei Foggiani “viventi” o comunque residenti che danno lustro alla città e che purtroppo non vengono riconosciutI .....storia, le curiosità, gli aneddoti e tutto ciò che possa esprimere ad ogni livello l'orgoglio dell'essere foggiano! "La frase "Foggia fuggi ecc"...solo perchè fa rima, inoltre è concessa solo a noi foggiani....ciao Dino
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ...E IL RACCONTO DI PAOLA

Post n°13296 pubblicato il 16 Aprile 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL RACCONTO DI PAOLA

annamariamennitti
annamariamennitti il 16/04/14 alle 14:03 via WEB
Certo da fiore nasce fiore, e poi c'è l'altro detto che il pesce puzza dalla testa .Paola ha cominciato per le carte, che poteva farne di meno invece di lamentarsi ,poi per il misero stipendio ,ma cosa si aspettava lo stipendio dei nostri politici !!!!veramente da capogiro .E vero non si vive di solo pane ,ma anche di soddisfazioni ,meno male che Gesiro le ha dato una mano ....Come insegnante lascia a desiderare ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/04/14 alle 19:05 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. La vita è dura. Dino
(Rispondi)

 

 
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AN520... E L'ARTE DI IMPARARE

Post n°13295 pubblicato il 16 Aprile 2014 da dinobarili
 
Tag: an520

AN520...

E

L'ARTE DI IMPARARE

an520
an520 il 16/04/14 alle 10:30 via WEB
hai ragione,DINO,c'è sempre da imparare!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/04/14 alle 19:01 via WEB
Ciao Anna - ogni giorno si impara una cosa nuova... Ecco perché è bello vivere. Dino
(Rispondi)

 

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°13294 pubblicato il 16 Aprile 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Meglio

le certezze dell’oggi…

anziché le illusioni

 del domani”

Dino

 

 

 
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EMANUELA racconto (379) di Dino Secondo Barili

Post n°13293 pubblicato il 16 Aprile 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

racconto della Domenica

Emanuela (379)

In questa nostra attuale società, molte persone di ogni età, hanno la sensazione che il tempo corra via troppo veloce. Inoltre, la crisi economica e l’uscita di sempre nuovi prodotti tecnologici, lascia nelle persone la “quasi certezza” di non poter approfittare di tutte le “occasioni” che la vita offre. Primo fra tutti: l’amore. Ecco uno dei motivi del “malessere generale”, dell’ansia di non arrivare… e avere tutto. Anche la Dott. Emanuela, quarant’anni, single, Dirigente presso una Agenzia Commerciale di Milano, era in tale convinzione. Aveva lavorato… e lavorava come una matta per… non arrivare a “nulla” o quasi. A volte si chiedeva cosa stesse cercando… Una risposta, in fondo alla “sua” mente, l’aveva: l’amore. Ma, l’amore per Lei voleva dire togliere spazio al lavoro, agli impegni, agli orari impossibili e senza regole. Non era lei che “lavorava”… era il lavoro che “imponeva” a lei di “non” avere spazi propri…. E, senza spazi … niente amore! La Dott. Emanuela un anno fa stava per avere un collasso… una di quelle “cadute” davanti alle quali una persona deve prendere decisioni drastiche. In tale occasione si era recata dal suo diretto superiore ed aveva parlato chiaro. “Dottore, sono nelle condizione di non poter più reggere il carico di lavoro nel quale sono stata coinvolta. Nell’arco di una settimana, sono salita e scesa dall’aereo dieci volte. Se continuo così finirò la mia carriera… al manicomio. Chiedo un permesso di due settimane per sottopormi a cure mediche.” Il diretto superiore di Emanuela era un cinquantenne all’apparenza “umano”, ma non lo era affatto. Guardò la sua diretta collaboratrice. Accennò ad un assenso. Infine parlò. “Dott. Emanuela, in via del tutto eccezionale, le posso concedere una settimana. Non di più.” La Dottoressa incassò il colpo. Ringraziò e lasciò l’Ufficio del Capo Supremo. Dal modo in cui era stata trattata capì che aveva solo due strade. Finire stritolata dal sistema… oppure, scegliere la libertà. Libertà voleva dire, pensare prima di tutto a sé stessa. Capire che la carriera è un miraggio nel deserto. Un’evanescente immagine che appare e scompare… a seconda del punto in cui la si guarda. Emanuela aveva quarant’anni. Il suo “orologio biologico” la stava avvisando che “il treno della vita era alle ultime fermate (per lei)…Che la vita, per una donna voleva dire, amore. Ormai, Emanuela, aveva capito che… il lavoro non era tutto, ma l’amore, si. Prese i necessari appuntamenti con i medici con i quali avrebbe dovuto effettuare visite ed esami. Poi scrisse una mail al suo diretto Superiore. “Gentile Dottore. La ringrazio per tutte attenzioni che ha avuto per me. Le sue parole mi saranno di monito per il mio futuro percorso professionale. Chiedo di poter usufruire del periodo previsto dal contratto per “il conseguimento di master” in Gran Bretagna. Al mio ritorno, l’Azienda ne trarrà un notevole beneficio. Colgo l’occasione per ringraziala anticipatamente.” La Dott. Emanuela aveva pesato le parole e calcolato i tempi. Voleva volare a Londra dove c’era il suo “spasimante” Dott. Liberato, il quale più volte l’aveva contattata per una relazione sentimentale. Ora, era giunta l’opportunità di decidere… e, forse… di rimanere a Londra per sempre. - (379)

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°13292 pubblicato il 16 Aprile 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Giovedì ...a tutti"

DIARIO CORALE

del

17 aprile 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 16 APRILE 2014

Post n°13291 pubblicato il 16 Aprile 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 16 APRILE 2014

“Il sapere è un fiore che non ha età”

Dino

 
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PAOLA E LA SCUOLA racconto (592) di Dino Secondo Barili

Post n°13290 pubblicato il 16 Aprile 2014 da dinobarili
 

16 APRILE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 15 aprile 2014 – Mercoledì - ore 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Mercoledì

592

I racconti di Primavera

Paola e la Scuola

Dice un vecchio detto: “L’uomo non vive di solo pane” (per “uomo” si intende… sia l’uomo, sia la donna). Un anno fa, la Prof. Paola, quarantenne, single, Docente di Lettere presso un Liceo del milanese, abitante a Pavia, non era contenta di come andavano le cose. Dopo mesi di insegnamento, tra alti e bassi, aveva trovato poche soddisfazioni dal lavoro eseguito. Gli studenti erano quelli che erano…e il resto non variava da un anno all’altro. Al massimo c’era qualche adempimento in più. Carte su carte… da compilare. Si dice che la burocrazia è un’insaziabile divoratrice di carta... da compilare, ammucchiare, dimenticare… A volte “anche carte” perfettamente inutili La Prof. Paola ne era perfettamente cosciente… ma, cosa poteva fare? Niente. Al massimo poteva lamentarsi. Infatti, in varie occasioni si lamentava con la sua Collega Alessandra, anche lei Docente di Lettere la quale reagiva in modo diverso.”Paola, non farti tanti problemi. Per quello che prendiamo di stipendio facciamo anche troppo. La compilazione delle carte serve a “qualcuno” per tenerci sotto pressione. Come dire. “Vedete la Scuola è soprattutto fatta di “carte da compilare”. E il sapere di chi deve imparare, cioè gli studenti, dove è andato a finire? Quello non ha importanza. Quel che conta sono le carte, carte da compilare… perché quelle fanno statistica.” Si vedeva lontano un miglio che Alessandra aveva il dente avvelenato. Con chi poteva prendersela? Con le carte… Ben diverso era l’atteggiamento della Prof. Paola, la quale cercava qualcosa in più. Qualche via d’uscita ad una situazione “kafkiana”. “Alessandra… sullo stipendio hai perfettamente ragione. Più che uno stipendio sembra una carità. Colpa della crisi? Forse. A quel che si vede… c’è crisi e crisi… Basta fare il confronto con certi stipendi da nababbo. Per i comuni mortali come noi, c’è “sempre” la crisi… per altri no. Tuttavia, non è possibile continuare così. Bisogna, darsi da fare. Cercare altri sbocchi. La Scuola è di tutti e tutti hanno il dovere di fare qualcosa…” Sembrava che Paola avesse parlato al vento. Alessandra era presa da una circolare… che prevedeva un altro numero di carte da compilare. La Prof. Paola ritornò ai suoi pensieri e alla sua idea per aiutare i propri studenti ad appassionarsi al “sapere”. Come fare? Un anno fa, La quarantenne, single, Docente di Lettere al Liceo ha cominciato a seguire tutte le Mostre e le Manifestazioni culturali del territorio. Alcune erano delle vere e proprie “perdite di tempo”. Per altre, no. Anzi, si trattava di ottime iniziative. Ogni giorno la Prof. Paola citava tali iniziative in coda a qualche lezione. Anzi, legava le lezioni alle manifestazioni culturali del territorio. Cercava riferimenti storici locali per coinvolgere gli studenti. Diceva. “Vedete, non basta studiare la botanica… Conoscere centomila notizie particolareggiate su piante e fiori (spesso mai visti)… La pratica è indispensabile quanto la grammatica…forse di più. Il sapere è un fiore che ha bisogno di fiorire in ogni luogo. Per fiorire (il sapere) deve trovare il terreno adatto sul territorio… il territorio in cui viviamo. Solo così il sapere diventa vita, vita reale” La Prof. Paola ha trovato un valido aiuto nel suo Collega della classe parallela, il Prof. Giansiro, un cinquantenne che stava cercando fiducia in sé stesso dopo diverse vicissitudini poco piacevoli. Ora, Giansiro aveva trovato un appiglio. Si era affiancato a Paola nella realizzazione di un sogno… far piacere lo studio agli studenti. Si sa che i primi passi sono sempre difficili. Così è stato per i due Docenti i quali hanno visto i risultati del loro impegno. Parecchi studenti hanno cominciato a seguire le loro orme. Dopo breve tempo essi stessi (cioè gli studenti) hanno cominciato a creare manifestazioni culturali locali… Perché un giardino è vivo se ci sono parecchi fiori…e si sa che da fiore nasce fiore. …- Questo è il racconto 592, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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BIANCA MARIA VISCONTI di Teresa Ramaioli

Post n°13289 pubblicato il 16 Aprile 2014 da dinobarili
 

BIANCA MARIA VISCONTI 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 15/04/14 alle 17:14 via WEB
Bianca Maria Visconti--La mattina del 25 ottobre 1441, la gente si era ritrovata lungo la strada che conduce alla Chiesa di San Sigismondo, a Cremona, per festeggiare Maria Bianca Visconti..Francesco Sforza, doveve sposare Bianca Maria Visconti, sua promessa sposa da 12 anni,e aveva scelto quella chiesa di periferia, anziché il Duomo di Cremona per motivi di sicurezza. La differenza d'età fra gli sposi, 40 anni lui, 17 lei, aveva messo in dubbio, tra gl'invidiosi, la solidità di quell'unione. Invece, fu un'unione felice, allietata dalla presenza di otto figli. Bianca Maria era l'unica figlia legittima di Filippo Maria Visconti, la sola, ad avere il diritto di succedere al trono. A causa di un testamento lasciato dal bisnonno, ma non più ritrovato, il regno sarebbe dovuto passare di padre in figlio, solo per via maschile. Francesco era figlio naturale di Jacopo degli Attendoli, uno dei più celebri capitani di ventura italiani, che si era meritato il soprannome di Sforza dal suo maestro d'armi, per la tenace resistenza. Il Visconti, non avendo figli maschi legittimi, aveva adottato Francesco, facendogli poi sposare sua figlia. Bianca Maria fu promessa in sposa quando aveva solo cinque anni, mentre lui era già un uomo di ventotto anni. Filippo Maria Visconti ,in attesa che la figlia crescendo fosse pronta per il matrimonio, mandò la piccola e la madre, sua moglie, nel castello di Abbiate (la futura Abbiategrasso); perché più sicuro, rispetto la rocca milanese, e inespugnabile dagli attacchi del popolo, provocati da una sua politica spesso vessatoria. Il Castello di Milano, all'epoca Rocca di Porta Giovia, era stato costruito dal nonno di Filippo Maria, Galeazzo II Visconti, negli anni 1358 - 1368; (a Galeazzo II si devono la costruzione di due opere simbolo di Pavia: il Castello Visconteo e l' Università degli Studi.).Il Duca considerava il Castello di Abbiate poco confortevole, decise di farlo rinforzare, fece allestire stanze che fossero degne di accogliere la sua figlioletta e la sua consorte. Dopo il restauro avvenne il fidanzamento per procura tra Bianca di sette anni e Francesco di trenta. Bianca Maria e sua mamma partirono per il castello di Abbiate. I fidanzati si vedranno al giorno del matrimonio, quando Bianca avrà compiuto 17 anni, l'età minima ritenuta conveniente per sposarsi Bianca Maria visse dieci anni racchiusa tra solide mura, sognando , come tutte le ragazze, il principe azzurro. Venne così il giorno del matrimonio. Marco Antonio Coccio, detto Sabellico, quarant'anni dopo narrò di quel rito nuziale, e del discorso che Francesco fece alla ragazza: "Confesso d'essere entrato in asprissima guerra per mostrare che tutto quello che facevo era per amor vostro; certo io deliberai con animo caldo di morire non potendo acquistarvi. Non cercavo d'offendervi ma di difender me, perchè il duca non mi facesse ingiuria: ora io gli dono la pace e benché mi vediate cinto d'armi pensate d'esser mandata a un quieto et amorevolissimo sposo". Nel discorso accenna alle armi ,segno di un periodo burrascoso vissuto dallo sposo,ma dovuto anche al carattere instabile del duca padre,(promesse e ripensamenti nel concedergli la figlia in sposa). Le armi sono il segno che anche quel giorno, pur trovandosi a casa della sua promessa sposa (Cremona era il suo piccolo regno, che aveva ricevuto in dono dal padre, quando era ancora in tenera età), temeva agguati da parte di sicari inviati dal futuro suocero .La scelta, all'ultimo momento, di quella chiesa nel mezzo di una campagna,anziché il Duomo, situato in una serie di vie, che avrebbero reso facile la fuga di sicari, rientrò in una strategia di difesa. La storia tra Francesco e Bianca incominciava e…, sarebbe stata una storia d'amore. Finalmente le nozze .La sposa, vestita di rosso, colore nuziale, (segno zodiacale dell’Ariete)era giunta a cavallo di un destriero bianco dalla gualdrappa dorata. Lo sposo,fece il tragitto che lo condusse alla chiesa, preceduto da duemila cavalieri in squadre ornate d'oro e d'argento, formate da capitani, condottieri e capisquadra. Ciao Teresa

 
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MARION ...E LE MASCHERE

Post n°13288 pubblicato il 16 Aprile 2014 da dinobarili
 

MARION ...

E

LE MASCHERE

Marion20
Marion20 il 15/04/14 alle 18:22 via WEB
A proposito di questo pensiero del giorno, devo dire che non frequento il web da tantissimo tempo, ma mi sono fatta l'idea che chi per esempio scrive un blog, finisce inevitabilmente per rivelare una parte importante della propria anima e della propria storia, nonostante abbia la possibilità di "nascondersi", per così dire, dietro un Nick name ed un profilo di fantasia. Io sono dell'avviso che le maschere, prima o poi, cadono in mille pezzi, rivelando sempre il volto che vi si nasconde dietro. Buona serata, Marion
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/04/14 alle 09:11 via WEB
Ciao Marion - hai perfettamente ragione. Le maschere non servono a niente. Chi è ... è ... e chi non è ...resta quel che è. Buona Pasqua. Dino
(Rispondi)

 

 
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LA PUGLIA DI ANNAMARIA

Post n°13287 pubblicato il 16 Aprile 2014 da dinobarili
 

LA PUGLIA DI ANNAMARIA

annamariamennitti
annamariamennitti il 15/04/14 alle 07:47 via WEB
cuore di Puglia culla di artisti dotti poeti, famosi musicisti falsi profeti A sera l'umil genti rinvangono le memorie di guerrier possenti decantano le glorie ...Il forestier che arriva resta meravigliato per questa Puglia Viva che e'un dono del Creato annamaria mennitti

 
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ANNAMARIA ... L'ARTE E L'AMORE

Post n°13286 pubblicato il 16 Aprile 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

L'ARTE E L'AMORE

annamariamennitti
annamariamennitti il 15/04/14 alle 14:59 via WEB
Io penso che parlino la stessa lingua ,le stesse emozioni lo stesso amore, come quando facciamo le coccole alla persona che ci interessa o perchè in quel momento se le meritano o perchè si ha bisogno di riceverle .Vi è mai capitato di vedere un disegno per la strada o in un posto solitario e di nascosto le facciamo i baffi le orecchie più lunghe ,insomma ci mettiamo del nostro è amore per l'arte....perciò vanno insieme ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/04/14 alle 09:06 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento, originale. Dino
(Rispondi)

 
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GLI AUGURI DI DALIAROSA10

Post n°13285 pubblicato il 16 Aprile 2014 da dinobarili
 

GLI AUGURI DI DALIAROSA10

daliarosa10
daliarosa10 il 15/04/14 alle 22:17 via WEB
Un semplice augurio di pace aspettando la Santa Pasqua
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/04/14 alle 09:02 via WEB
Ciao - grazie degli auguri. Auguri anche a te. Dino
(Rispondi)

 

 
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LA PUGLIA ... DI ANNAMARIA

Post n°13284 pubblicato il 16 Aprile 2014 da dinobarili
 

LA PUGLIA ... DI ANNAMARIA

annamariamennitti
annamariamennitti il 15/04/14 alle 18:11 via WEB
..se il Signore avesse conosciuto questa piana di Puglia, luce dei miei occhi, si sarebbe fermato a vivere qui..."
(Rispondi)
 
annamariamennitti
annamariamennitti il 15/04/14 alle 18:16 via WEB
Svevia entra di scena nella storia foggiana all’inizio del XIII secolo. Personaggio molto controverso, dotato di una personalità affascinante e di una cultura poliedrica, predilesse la Puglia per il sua dimora (famosa la costruzione della fortezza di Castel del Monte) e soprattutto la nostra città dove soggiornò per periodi anche molto lunghi e sempre nei mesi più freddi dell’anno.
(Rispondi)
 
annamariamennitti
annamariamennitti il 15/04/14 alle 18:21 via WEB
si tratta di Federico secondo di Svezia è saltato rattoppa i pezzi ciao
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ... E L'ARTE

Post n°13283 pubblicato il 16 Aprile 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

L'ARTE

annamariamennitti
annamariamennitti il 15/04/14 alle 14:05 via WEB
Bravo Dino hai scritto un racconto bellissimo "La PITTURA " tutto vero non ho proprio nulla da dire. Rosa Germana e Barbara non potevano mancare nel club sia perchè sono donne e penso anche giovane Noi vediamo il mondo diverso dai ragazzi e per quanto noi cercassimo di aggiornarci è difficile, perchè ognuno dipinge da come vede il mondo secondo l'età , bravo Dino questa volta mi arrendo, non borborò ciao...
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/04/14 alle 08:55 via WEB
Ciao Annamaria - grazie del complimento. L'arte è un linguaggio universale. Dino
(Rispondi)

 
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