Messaggi del 23/03/2015

NICOLETTA E CLAUDIA racconto (302) di Dino Secondo Barili

Post n°18567 pubblicato il 23 Marzo 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

302

Nicoletta e Claudia

La Professoressa Nicoletta, un anno fa, stava per compiere il quarantesimo compleanno, ma non era contenta di ciò che aveva realizzato. Non era contenta “solo” in parte. Molte cose erano andate bene. Era andato bene il corso di studi fino alla Laurea in Lettere. Era andato bene l’inserimento nel mondo della Scuola. Dopo il normale tirocinio, aveva avuto il “posto” che le consentiva tranquillità e un futuro… “prevedibilmente sereno”. Il tempo, però, era volato via. Gli anni erano stati… una “corsa unica”. Ed ora, a quarant’anni, non aveva ancora trovato il “suo uomo ideale” con il quale condividere … sogni e progetti. Anzi, a dirla come va detta, dal punto di vista sentimentale era proprio sfiduciata… al limite della depressione. Ne aveva parlato con la sua amica e coetanea Prof. Claudia la quale, pur essendo sposata, faceva girare la testa a tutti gli uomini che incontrava e voleva. Inoltre, Claudia, non aveva mezzi termini: “Nicoletta, svegliati. Non fare la moralista. Con il tuo fisico puoi avere tutti gli uomini che vuoi… Cosa sono tutte quelle “fantasie dell’amore romantico”?. Sono tutte “balle” dei poeti. Come la famosa frase del Carducci “… Contessa che mai è la vita? E’ l’ombra di un sogno fuggente… “ Col cavolo… “è l’ombra di un sogno fuggente”. Carducci ha amato tutte le più belle donne che gli sono capitate a tiro… E noi donne dovremmo stare a guardare? Anche noi donne abbiamo diritto all’amore, all’amore vero. E se un uomo non è “efficiente”… abbiano il diritto di avere il sostituto…” La Prof. Nicoletta, a quel modo di pensare, si mostrava offesa… e rifiutava un simile atteggiamento verso l’amore. Al compimento dei quarant’anni, però, se una donna non si sveglia… ci pensa la natura. Un anno fa è stato così anche per “la puritana”. La Professoressa Nicoletta cominciò ad avere un sogno ricorrente. Ogni notte sognava un bel uomo cinquantenne, alto, moro, robusto… e dai capelli leggermente brizzolati. Tutte le notti, nel sogno, l’uomo suonava il campanello della porta della Prof e diceva: “Sono qui. Mi chiamo Umberto…” In quel momento la Prof. Nicoletta si svegliava di soprassalto come fosse in preda ad un incubo… Ormai, era al limite della sopportazione. Ne parlò con l’amica Prof. Claudia. Come al solito, la collega, non usò mezzi termini. “Claudia... ci vuole un uomo! E quando ci vuole, ci vuole.” Questa volta, Nicoletta, volle saperne di più. Schietta la risposta di Claudia. “Non hai un amico con il quale sei in confidenza?” Nicoletta fu altrettanto schietta e sincera. “Sono in confidenza con il Prof. Vincenzo… il Professore di Filosofia…. ma quello parla solo “dei grandi sistemi filosofici”…e vede solo gli uomini. Anzi, parla degli uomini (maschi) come fossero bocconcini prelibati…” La Prof. Claudia andò su tutte le furie. “Ecco l’errore. Parecchie donne sono attratte da uomini dai modi gentili, quasi effeminati… dalle parole languide nelle quali “cuore… fa rima con amore”. Svegliati Claudia. Gli uomini devono essere uomini… non femminucce. Devono essere uomini con la U maiuscola… Sai cosa voglio dire?” Il dialogo tra Claudia e Nicoletta si svolgeva in Piazza Della Vittoria a Pavia. Ad una tratto Claudia sentì una mano sulla spalla. “Posso salutarti?” Claudia si girò per osservare. Era un amico… che non vedeva da qualche anno e del quale conosceva tutto… vita morte e miracoli. Un cinquantenne, alto, moro, robusto, dai capelli leggermente brizzolati…un uomo con U maiuscola! Il tipo d’uomo adatto alla sua collega di Lettere… a voce alta. “Nicoletta ti presento il mio amico Umberto…. Ora, devo assentarmi. Mi auguro che il caffè… sia quello desiderato da entrambi…” (302)-

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°18566 pubblicato il 23 Marzo 2015 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 22/03/15 alle 09:37 via WEB
MILANO----Al Carrobbio ,vecchia zona di Milano vicino a via Torino,sorgeva la Porta Ticinensis delle mura romane e c’era un ponticello che scavalcava il Nirone, ruscello oggi sparito; da qui partiva la strada che collegava Mediolanum con il Ticino e con Pavia; nel mezzo del crocicchio nel 1577 San Carlo fece porre la croce di San Materno, per consentire ai malati di peste di seguire dalle proprie case la messa che vi si celebrava. Nel 1658 venne aggiunta una colonna sormontata da due angeli recanti una croce e la dedica venne estesa a S. Carlo. Nel 1786 venne rimossa Si racconta che al “Carrobbio”, nelle ore notturne, si possono sentire i lamenti dei malati di lebbra che provengono da una delle due torri che nel ‘500 affiancavano Porta Ticinese, chiamata “Torre dei Malsani” ,nelle vicinanze vi era il lebbrosario dove venivano ricoverati gli appestati per evitare la diffusione della lebbra Il Carrobbio fu sede della Santa Inquisizione, sede dove si ufficializzava la libertà degli schiavi Il Manzoni nei “Promessi Sposi” descrive il Carrobbio come “una delle parti più desolate di Milano”. La zona fu rifugio di truffatori, briganti, prostitute ,ma veniva anche scelto come luogo di incontri per cause di amore. Al Carrobbio,si narra la storia d’amore di due ragazzi Regilda e Roberto sono due giovani innamorati contrastati dal padre di lei. Roberto denunciato per stupro dal genitore di Regilda dovrà lasciare Milano.Anche Regilda abbandona Milano alla ricerca di Roberto ma subirà , violenze, ingiustizie e solo dopo lungo tempo riuscirà a ritrovare l’amato. Troppo tardi , Regilda muore, il tempo del loro amore è finito. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO DONATELLA ... DONATELLA DI MILANO

Post n°18565 pubblicato il 23 Marzo 2015 da dinobarili
 
Tag: DoNna.S

CIAO DONATELLA ...

DONATELLA DI MILANO

DoNnA.S
DoNnA.S il 23/03/15 alle 13:29 via WEB
ciao Dino, mi è piaciuto molto questo racconto. Mi ricorda quando andavo al dopo scuola e come attività manuale ci avevano insegnato ad intrecciare i cesti. Ero diventata brava e veloce. Mi è piaciuto anche il finale di condividere la fortuna. buon pomeriggio, un abbraccio
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/03/15 alle 16:29 via WEB
Ciao Donatella - bel commento. Imparare l'arte è un piacere ... condividere la fortuna è il massimo della felicità. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO LEICA ... TOCCO DI PRINCIPESSA

Post n°18564 pubblicato il 23 Marzo 2015 da dinobarili
 

CIAO LEICA ...

TOCCA DI PRINCIPESSA

 
tocco_di_principessa
tocco_di_principessa il 23/03/15 alle 10:04 via WEB
Ti auguro che questa settimana possa essere per te perfetta, indimenticabile, che tu possa goderne ogni istante, ogni giorno di caos, di fretta, di tenerezza, di suspense, di attesa, di gioia, ti auguro di cuore che possa essere splendida!... Kiss Leica ^_*****
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/03/15 alle 16:25 via WEB
Ciao Leica - grazie del commento e della visita. Ricambio settimana perfetta. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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SALUTI DA PAVIA

Post n°18563 pubblicato il 23 Marzo 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA

buon lunedì

23 marzo 2015


 
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PENSIERI SPARSI DEL 22 MARZO 2015

Post n°18562 pubblicato il 23 Marzo 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 22 MARZO 2015

“La felicità incomincia

dove inizia l’amore”

Dino

 
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ROBERTO E IL SEGRETO DELLA FELICITA' racconto (932) di Dino Secondo Barili

Post n°18561 pubblicato il 23 Marzo 2015 da dinobarili
 

22 MARZO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 22 marzo 2015 – Domenica - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

932

Roberto e il segreto della felicità

Un anno fa, il Dott. Roberto, cinquant’anni, single, Commercialista nel milanese, abitante a Pavia era in crisi. Crisi profonda, di quelle che capitano una ogni tanto … per fortuna. Nell’ultimo anno non gliene era andata bene una. Da ultimo, qualche mese prima, la moglie l’aveva piantato … e con lei la donna che era il suo braccio destro nella casa coniugale. Infatti. Il Dott. Roberto, quando aveva bisogno qualcosa, si rivolgeva a Maria, una sessantenne tutto fare, la sua colf … dalla quale otteneva tutto. Camice stirate alla perfezione, bottoni attaccati in un lampo … Insomma Maria era l’ancora di salvezza del Commercialista. Del resto l’ex-moglie era sempre impegnata in qualche Riunione, Convegno, Meeting … Non aveva tempo per certe cose. Sono ormai lontani i tempi in cui il Dott. Roberto otteneva tutto da sua madre … la quale sapeva fare tutto. Ora, se non ci fossero le Colf, parecchie famiglie non starebbero in piedi … e, nonostante le Colf, molte famiglie vanno a rotoli. Dopo la consorte, però, anche la Maria se ne era andata (aveva sposato un Conte benestante) ... e, questa è stata la goccia che ha mandato ancora di più in crisi il Dott. Roberto, il quale ha capito che doveva chiedere aiuto a qualcuno. A chi? Al suo Collega e amico Federico … no! Aveva già, i suoi guai. Anche lui era stato piantato dalla moglie … Il cinquantenne ci pensò … e gli venne una brillante idea. Andare in Lomellina, al suo Paese natale, e chiedere della Signora Iris … la donna che in tutto il territorio lomellino veniva chiamata Maga. Nell’epoca di Internet super veloce, del tutto … e tutto subito, sembra un’idea fuori dal tempo … ma non è così. Il Dott. Roberto non ha dovuto prendere l’appuntamento. Si è recato a casa della Maga Iris e … “Buongiorno … Signora Iris posso chiederle un consiglio?” La Maga Iris stava togliendo la polvere dai mobili della sua sala con l’apposito panno e si è sentita inorgoglita di essere stata chiamata Signora. “Roberto … vieni, vieni … Va bene che ho qualche anno più di te … ma se mi chiami Signora … mi fai sentire vecchia … ed io vecchia non la voglio essere. “Vecchio” è una brutta parola … è di persona che ha perso molte capacità … mentre, io, le capacità le ho ancora tutte e ne ho acquistate altre … Dimmi Roberto … cosa hai bisogno?” I Commercialista si sentì a casa sua … nel suo mondo … in quel mondo di paese dove, parecchi anni fa, si conoscevano tutti … e nessuno aveva la “puzza sotto il naso”- “Iris … ho bisogno di te. La moglie mi ha piantato e pure la Colf se ne è andata … Sono in crisi profonda e non riesco ad uscirne. Cosa devo fare?” La Maga Iris sorrise … “Roberto non fartene meraviglia. Nessun uomo è veramente uomo se non va in crisi almeno tre volte nella sua vita … e più va in crisi e più diventa uomo. Sono i dispiaceri e i guai che rendono forte un uomo e lo fanno crescere in sensibilità e sapere. Coloro che trovano tutto facile e non devono sudare, faticare, pensare … sono dei bambolotti. Belli di fuori … poveri di dentro. E, magari, sono pure superbi … come se fossero al centro del mondo. Ricordati Roberto … meglio un uomo in crisi … ma uomo. Meglio in crisi … con la voglia di rialzarsi ogni volta che cade … che essere dei poveri illusi, tronfi del proprio benessere, con la puzza sotto il naso … sempre pronti a dire … “Lei non sa chi sono io”. Quelli fanno sempre paura. Perché … bisogna diffidare dai superbi e dagli ignoranti” Sembrava che la Maga Iris avesse voglia di sfogarsi. Infatti, subito dopo la filippica, la Maga Iris ha offerto a Roberto un bel caffè fatto con la moka … Un caffè da Maga! Solo dopo il caffè Iris ha chiesto al Commercialista di esprimere un desiderio, ma di tenerlo per sé … nella mente, senza dirlo. E’ stata la Maga Iris a continuare il discorso. “Roberto, ora ti faccio un regalo. Tra pochi istanti entrerà da quella porta la Dott. Benvenuta. E’ una specialista che insegna “Come raggiungere la felicità” a Milano. Un Corso seguitissimo e richiestissimo in tutta Europa. In quell’istante nella casa di Iris è entrata Benvenuta, una trentenne bellissima … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Il cinquantenne Roberto non credeva ai propri occhi … Era convinto che certe donne esistessero solo nei suoi sogni e nelle sue fantasie … invece, no. Esistono. Esistono … e insegnano pure come essere felici. Sono bastati alcuni sguardi e Benvenuta si è innamorata di Roberto … e Roberto di Benvenuta. Qualche lettore si meraviglierà … ma deve pensare che i miracoli avvengono quando ci sono le condizioni ideali. Roberto e Benvenuta erano nella casa della Maga Iris la quale era la specialista dei sortilegi. E’ stato un attimo … il cinquantenne e la trentenne si sono abbracciati dolcemente … delicatamente … Roberto ha posato le labbra su quelle di Benvenuta per un bacio favoloso.  La casa della Maga Iris si è trasformata in un Castello … il Castello delle Sette Torri … una Torre per ogni giorno della settimana. Roberto e Benvenuta hanno capito che per essere veramente felici ci vuole sempre l’aiuto di una Maga. Questo è il racconto 932 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°18560 pubblicato il 23 Marzo 2015 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 22/03/15 alle 09:35 via WEB
DUOMO DI MILANO-----Nel 1386 fu posta la prima pietra del Duomo di Milano, dedicato a Santa Maria Nascente, per decisione dell’arcivescovo Antonio Saluzzo. Il Duomo è alto 108 metri e mezzo, lungo 158 e largo 96, con 150 doccioni, e 135 guglie.Gli artisti influenzati da testi sacri scolpirono dei doccioni bestiali e affascinanti. Le caratteristiche degli animali immaginari furono reinterpretate in chiave cristiana. Alcuni studiosi hanno teorizzato che le gargolle siano state utilizzate come guardiani delle chiese per tenere lontano i demoni. Altri pensano che questi doccioni simboleggiassero demoni, da cui i passanti avrebbero trovato scampo in chiesa. A volere la costruzione gotica fu il signore di Milano, Gian Galeazzo Visconti. La cattedrale fu consacrata dall’arcivescovo Carlo Borromeo nel 1572. Fino alla metà del XIX secolo, gli orologi di Milano erano regolati dalla meridiana del Duomo. Un foro sul soffitto cattura un raggio di luce che cade sul pavimento: quando la luce segnava mezzogiorno si dava un segnale e la campana del Cordusio, vicino a Piazza Mercanti, suonava. Nel Duomo c’è un quadro che raffigura la Vergine, detto della Madonna delle Rose. Nel quadro non ci sono fiori raffigurati, il suo nome è legato a una leggenda. Nel 1409 Milano era assediata dagli eredi di Bernabò, in lotta con Giovanni Maria Visconti, signore di Milano. La gente, non avendo più armi per difendersi, decise di rubare tutto ciò che trovava nel cantiere del Duomo. Una donna ogni giorno si recava davanti al quadro della Vergine, pregando per il figlio ferito e portava un mazzo di rose. Un giorno trovò le rose ,di alcuni giorni prima, appassite, si mise a piangere, e le rose rifiorirono. Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO STEFANO ... STEFANO BROCCA DI PAVIA

Post n°18559 pubblicato il 23 Marzo 2015 da dinobarili
 

CIAO STEFANO ...

STEFANO BROCCA DI PAVIA

franzkline
franzkline il 22/03/15 alle 20:39 via WEB
P.zza Cavagneria è la più caratteristica di Pavia con un passato nobile. Ciao Dino oggi abbiamo inaugurato la mostra e ti aspettiamo.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/03/15 alle 08:48 via WEB
Ciao Stefano - ci vediamo oggi alla Mostra. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO GINO ... AVVBIA

Post n°18558 pubblicato il 23 Marzo 2015 da dinobarili
 
Tag: avvbia

CIAO GINO ...

AVVBIA

avvbia
avvbia il 22/03/15 alle 20:29 via WEB
Bella storia Dino.belle parole scusa mia assenza ma tu sforNi post a go go.ciao.gino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/03/15 alle 08:48 via WEB
Ciao Gino - hai ragione. Scrivo un racconto al giorno ... e mi sono prefissato di raggiungere il numero 1000 in 1000 giorni. Tutti hanno è loro obbiettivi. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO GINO ... AVVBIA

Post n°18557 pubblicato il 23 Marzo 2015 da dinobarili
 
Tag: avvbia

CIAO GINO ...

AVVBIA

avvbia
avvbia il 22/03/15 alle 20:28 via WEB
Bella storia Dino.belle parole scusa mia assenza ma tu sforNi post a go go.ciao.gino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/03/15 alle 08:46 via WEB
Ciao Gino - grazie del commento e della visita. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°18556 pubblicato il 23 Marzo 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 22/03/15 alle 19:48 via WEB
Si ne ho viste molte di donne con le ceste in testa sapessi come sono brave!!!!!!camminano con la testa in alto e non si girano , specialmente le contadine ,in abruzzo hanno ancora questa usanza ,dalle mie parti la cesta la chiamano (oh panaro) bravo Amilcare la cesta gli ha portato fortuna e Renata con la scusa della cesta........ciao buona serata
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/03/15 alle 08:45 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Bene per aver ricordato la cesta(e le donne) del tuo paese e quelle dell'Abruzzo. Mai dimenticare da dove siamo venuti. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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