Messaggi del 09/08/2014

EMANUELE racconto (498) di Dino Secondo Barili

Post n°14821 pubblicato il 09 Agosto 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto della Domenica

Emanuele (498)

La vita è ricca di sorprese. Ogni giorno può accadere ciò che una persona non immaginerebbe mai. Un anno, fa è stato così anche per Emanuele, cinquant’anni. Da trent’anni (cioè da quando aveva vent’anni) lavorava come grafico presso una Tipografia a Milano. Per anni… stesso lavoro, stessi orari, stesso tran tran. Treno Pavia – Milano e viceversa. Ormai ci aveva fatto talmente l’abitudine che avrebbe potuto prevedere cosa avrebbe fatto il mercoledì, il giovedì… e ogni altro giorno della settimana e del mese. Un anno fa, nel giro di una settimana tutto è cambiato. La Tipografia è stata assorbita da una Azienda più grande e tutto il personale trasferito in altra sede. Altra organizzazione, altri Dirigenti e altri metodi di lavoro. Per Emanuele è stato un colpo, un “salto nel buio”. Come minimo avrebbe dovuto “studiare” per aggiornarsi. Fare Corsi, adeguarsi ai nuovi metodi e sistemi di lavoro, nuove idee, nuovi obiettivi… E la sicurezza alla quale era abituato? Non c’era più. Neppure il treno Pavia – Milano. Per raggiungere la nuova sede di lavoro era necessario usare l’autobus di linea. E già si parlava di nuovi cambiamenti. Di nuove tecniche. I primi momenti sono stati terribili. Emanuele, aveva la “morosa”… ma non si era ancora sposato. Siccome, ha dovuto cambiare la sede di lavoro, il cinquantenne, si è trovato a disagio. Michela, “la morosa”, strinse i tempi. Anche lei voleva qualcosa. Sposarsi! Nacquero le prime discussioni, i primi battibecchi. Le cose tra i due precipitarono. Discussioni “esagerate”… Nell’arco di una settimana la “rottura”. I due si sono lasciati. Ormai, Emanuele era solo. Solo di fronte all’ignoto. I giorni si prospettavano incerti. Emanuele aveva un amico di vecchia data, Daniele, con il quale si confidava spesso. “Daniele sono nella confusione più completa…” Daniele lo guardò e lo riprese. “Non cominciare a vedere nero, ciò che nero non è. Abbi fiducia in te stesso e vedrai che il mondo ritornerà come prima. Anzi, meglio di prima.” Emanuele prese la frase come un incoraggiamento, un messaggio di augurio. Nella nuova Sede il cinquantenne cominciò a conoscere nuovi compagni e compagne di lavoro. La Direzione organizzò Corsi di Aggiornamento presso la Sede di lavoro. I dipendenti dovevano garantire la loro presenza. Ad un Corso “di Creatività” molto complicato venne assegnato come “incentivo”: la visita ad una Mostra d’Arte a Milano per i due dipendenti, primi classificati nei test e nelle idee “più originali”. Emanuele e Martina, una trentenne bellissima, dal fisico mozzafiato, risultarono vincitori indiscussi. Per Emanuele è stata una sorpresa. Non si era mai sognato di competere con i propri colleghi di lavoro. Inoltre, c’era pure una donna, Martina che da sola richiamava l’attenzione di tutto il personale. Durante la visita alla Mostra d’Arte, Emanuele e Martina sono stati accompagnati dai due Docenti del “Corso di Creatività”, il Dott. Danilo, cinquant’anni, un fusto, e la Dott Desideria, una trentenne alta, bionda, con gli occhi azzurri. Inevitabilmente Emanuele mise gli occhi su Desideria … e non li tolse più. Anche il Dott. Danilo cadde nella rete di Martina la quale sembrava pendere dalle labbra del Docente. Tra “creativi” non esistono limiti e confini… L’innamoramento è stato totale e immediato. Dopo la visita alla Mostra, le due coppie hanno fatto quattro passi per Milano. Pioveva. Adagio… ma pioveva. Le due coppie decisero di rifugiarsi in Bar in attesa di passare la serata al Ristorante – Caffè-Concerto. Il fascino della notte fece il resto … Emanuele si trovò tra le braccia di Desideria e Danilo in quelle di Martina… con tutto quello che ne consegue. (498)

 
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CRISTINA DI BELGIOIOSO TRIVULZIO di Teresa Ramaioli

Post n°14820 pubblicato il 09 Agosto 2014 da dinobarili
 

CRISTINA DI BELGIOIOSO TRIVULZIO

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 09/08/14 alle 09:11 via WEB
CRISTINA BELGIOIOSO TRIVULZIO---Si è scritto molto di Cristina, si è detto il bene e tutto il male possibile, quand'era in vita e anche dopo la sua morte, oggi esistono numerose sue biografie che la dipingono come un'eroina lombarda, inflessibile e tenace. La piccola Cristina cresce gracile e malaticcia. Il padre muore a 32 anni quando Cristina ne ha solo quattro, lasciandola unica erede del suo ramo. La madre si risposa subito con Alessandro Visconti d'Aragona, dal quale avrà tre figlie e un figlio. Cristina passa l'infanzia a studiare, si trova bene con il patrigno finché questi, coinvolto negli arresti dei Carbonari, pur scampando allo Spielberg, resta profondamente scosso dalla disavventura . La madre, dal canto suo, si consola subito con un conte napoletano. A sedici anni, destinata ad un triste cugino, figlio del tutore, si ribella e sposa (24 settembre 1824) invece Emilio di Belgioioso, bello, giovane e grande conquistatore di cuori femminili. L'enorme dote di una delle più ricche ereditiere d'Italia convince subito il giovanotto, che aveva già intaccato seriamente il proprio patrimonio. Cristina si accorge presto dello sbaglio. Già soffriva di crisi epilettiche, un male che la tormenterà a fasi alterne per tutta la sua esistenza, ora si aggiunge la sifilide contratta dal marito (1826). Quando quest'ultimo le propone di convivere con la sua nuova amante, Cristina si ribella, lascia Milano e inizia a vivere davvero la propria vita (dicembre 1828). Viaggia per l'Italia incontrando persone interessanti e interessate alla sua persona. E' bella, una bellezza che affascina e incuriosisce. I capelli neri circondano un viso ovale pallidissimo. Ciao Teresa
(Rispondi)
 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 09/08/14 alle 09:34 via WEB
CRISTINA BELGIOIOSO--Soggiorna a Genova, Roma (aprile-maggio 1829), Napoli e Firenze (1830) a Ginevra. Frequenta personaggi sospetti . Le spie austriache si interessano a lei, già colpevole per avere abbandonato il marito. A Lugano (giugno-luglio 1830), manifesta aperta simpatia nei confronti del partito repubblicano vincitore delle elezioni (settembre 1830) e le viene imposto di rientrare a Milano. Cristina teme di venire rinchiusa in convento e scappa in Francia. Confiscati i beni, Cristina si ritrova a ricamare la bandiera per la spedizione nella Savoia organizzata dai patrioti esuli. A Parigi, dal 1831 al 1840, è corteggiata da tutti, abita in rue Vignon 7 accanto alla Madeleine, scrive articoli sul “Constitutionel” e dà lezioni di disegno e pittura. Apre un salotto famoso in rue d’Anjou. De Musset, Balzac, Listz, Heine, Bellini sono innamorati di lei, ma tutti vengono respinti . Le simpatie si rivolgono a personaggi più austeri, agli intellettuali e ai politici. François Mignet era un giovane bellissimo, grande oratore e storico. Quest'uomo molto schivo e riservato, diventerà prima l'amico più fedele e poi il marito segreto di Cristina. Da questo rapporto, il 23 dicembre 1838 nascerà una bambina: Maria. La paternità di Mignet non sarà mai rivelata apertamente, oggi è accettata da tutti. Ufficialmente, Maria sarà sempre figlia di Emilio di Belgioioso, che proprio in quel periodo era ospite di Cristina a Parigi.La nascita di Maria segna l'inizio della seconda vita di Cristina. Nel luglio 1840 ritorna a Milano. Cristina, a causa della bambina, teme le maldicenze. Si stabilisce a Locate, a sud di Milano, feudo dei Trivulzio. La povertà, l'ignoranza, le malattie dei contadini di Locate mettono davanti agli occhi di Cristina una realtà molto diversa da quella dei salotti parigini. Pensava di chiudersi nella sua grande casa a studiare e a crescere la sua bambina, invece si lascia prendere dai problemi dell'ambiente che la circonda . La principessa dal fascino misterioso, diventa una donna dai modi pratici e decisi. La sua attenzione prima è rivolta ai bambini, apre un asilo che verrà giudicato in modo positivo da Ferrante Aporti, poi vengono le scuole, maschili e femminili, con grande scandalo dei nobili lombardi e del Manzoni che non capisce perché si debbano istruire i contadini. Cristina studia e pubblica le sue prime opere, questi libri rendono ancora più ostile nei suoi confronti l'ambiente milanese e non solo milanese. Questa donna dà lezioni di economia agraria e di buona amministrazione ai proprietari terrieri lombardi, invade anche il campo della filosofia e della teologia. Ciao Teresa
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ...E LA SFIDA QUOTIDIANA

Post n°14819 pubblicato il 09 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LA SFIDA QUOTIDIANA

annamariamennitti
annamariamennitti il 09/08/14 alle 12:43 via WEB
La vita è si una sfida quotidiana una lotta continua, Teresa DI Calcutta disse che la vita oltre ad essere un dono è anche una croce che bisogna abbracciare ed io aggiungo che non bisogna arrendersi, senza farsi prendere dal panico, superare gli ostacoli lottare per un ideale Se poi non ci si riesce ..."hai tentato" lottato sperato senza rancore ti rassegni ,ma lotta ciao
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 09/08/14 alle 19:21 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento, chiaro e molto ponderato. Sono d'accordo. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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FERRARIO GISELLA ... E LA BUONA SERATA

Post n°14818 pubblicato il 09 Agosto 2014 da dinobarili
 

FERRARIO GISELLA ...

E

LA BUONA SERATA

ferrariogisella
ferrariogisella il 09/08/14 alle 15:16 via WEB
Vero, verissimo!!! Un abbraccio e un pensiero di LUCE! GISELLA***
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 09/08/14 alle 19:16 via WEB
Ciao Gisella - grazie del commento. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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FOGGIA di Annamaria Mennitti

Post n°14817 pubblicato il 09 Agosto 2014 da dinobarili
 

FOGGIA 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 09/08/14 alle 13:10 via WEB
annamariamennitti il 18/07/13 alle 08:28 via WEB Spesso si parla di Foggiani illustri e dell’enorme contributo che questi hanno dato al mondo dell’arte e della cultura. Foggiani che hanno tenuto alto il nome di questa bistrattata città ! Però… Però… chissà perché di questi foggiani, ce ne ricordiamo sempre quando non ci sono più… "...La FOGGIA che vale..." vuole dare spazio e visibilità a tutti quei Foggiani “viventi” o comunque residenti che danno lustro alla città e che purtroppo non vedono riconosciuto il proprio merito. Raccogliamo in questo spazio le schede con le biografie personali dei concittadini che hanno legato il proprio nome alla città di Foggia e che si distinguono nel campo della cultura, dell'arte, dello sport, per l'impegno civico, imprenditoriale, ecc. pertanto meritevoli della stime che "...La FOGGIA che vale..." vuole loro tributare.

 
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DONADAM68...E LE SFIDE DEL CUORE

Post n°14816 pubblicato il 09 Agosto 2014 da dinobarili
 

DONADAM68...

E

LE SFIDE DEL CUORE

donadam68
donadam68 il 09/08/14 alle 09:26 via WEB
..la vita è un meraviglioso cammino tra sogni e sfide del cuore :)D
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 09/08/14 alle 19:10 via WEB
Ciao - hai ragione. Ogni giorno, però, bisogna raccogliere la sfida. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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FOGGIA di Annamaria Mennitti

Post n°14815 pubblicato il 09 Agosto 2014 da dinobarili
 

FOGGIA 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 09/08/14 alle 12:53 via WEB
annamariamennitti annamariamennitti il 05/10/13 alle 07:21 via WEB Vi ripeto che la frase "fuggi da Foggia " è permesso solo a noi foggiani,non vi permettete di divulgarla.. è solo perchè fa rima ...Amo la mia gente...sapete perché... perchè ho conosciuto le altre città .. Rispondi

 
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ANNAMARIA ...E IL RACCONTO 707

Post n°14814 pubblicato il 09 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL RACCONTO 707

annamariamennitti
annamariamennitti il 09/08/14 alle 12:33 via WEB
ciao Dino ,mi piacciono molto i racconti dove oltre l'amore anche le monete d'oro Lacia è stata una donna molto forte ,coraggiosa chissà cosa avrei fatto io al posto suo,da sola per il sentiero manco a pensarci....Però è giusto che Lucia ora goda , del benessere e poi dimenticavo c'è anche Alfredo..."La forza del destino" è al completo ....mi sa che le vipere portano bene ,,,cioè sono di buon auspicio Viva la vita ciao
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 09/08/14 alle 19:00 via WEB
Ciao Annamaria - Hai ragione. Quando oltre all'amore ci sono anche i soldi è il massimo della felicità. Lucia e Alfredo ne sanno qualcosa. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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PAOLA110 ... E LA BUONA SERATA

Post n°14813 pubblicato il 09 Agosto 2014 da dinobarili
 

PAOLA110...

E

LA BUONA SERATA

PAOLA11O
PAOLA11O il 09/08/14 alle 10:34 via WEB
Salve, che questo splendido giorno ci porti tanta gioia di vivere
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 09/08/14 alle 18:55 via WEB
Ciao - grazie del commento. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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STORIA DI FOGGIA di Annamaria Mennitti

Post n°14812 pubblicato il 09 Agosto 2014 da dinobarili
 

STORIA DI FOGGIA 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 09/08/14 alle 15:53 via WEB
L'età federiciana Fondamentale per la storia di Foggia fu Federico II, il Puer Apuliae. Amava a tal punto la città che fece erigere, nel 1223, un maestoso palazzo imperiale, in cui spesso soggiornò con tutta la sua corte. Il Palatium, realizzato dal protomagister Bartolomeo da Foggia, si estendeva su una vasta area, nei pressi di via Arpi, e contemplava giardini con fontane e sculture e ampi saloni rivestiti di marmi. In questo edificio Federico istituì uno studium nel quale insegnò anche Michele Scoto, confermando per quegli anni un ruolo centrale della città nel territorio daunio. Del palazzo sopravvivono soltanto il pozzo (in massima parte ricostruzione di fantasia) e il sontuoso archivolto lapideo del portale d'ingresso, inserito in un prospetto esterno del Museo civico. L'iscrizione del portale, alto 7,40 m e largo 3,20, recita: Hoc fieri iussit Federicus Cesar ut urbs sit Fogia regalis sede inclita imp(er) ialis (Ciò comandò Federico Cesare che fosse fatto affinché la città di Foggia divenisse reale e inclita sede imperiale). Nel 1223 la capitale del Regno di Sicilia fu trasferita da Palermo a Foggia, poiché la posizione geografica assegnava alla Puglia un ruolo strategico anche rispetto.....

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14811 pubblicato il 09 Agosto 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

L’amore in alternativa al disagio attuale

Non bisogna essere dei geni per capire che stiamo vivendo

un momento difficile dal punto di vista economico e sociale.

Come antidoto all’attuale disagio,

 l’amore è ancora l’alternativa più facile

da attuare… e può far rinascere

la voglia e gioia di vivere in ogni uomo o donna.

Dino

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°14810 pubblicato il 09 Agosto 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buona Domenica ...a tutti"

DIARIO CORALE

del

10 agosto 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 9 AGOSTO 2014

Post n°14809 pubblicato il 09 Agosto 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 9 AGOSTO 2014

“La vita è una sfida quotidiana”

Dino

 
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LUCIA E IL SENTIERO DEL DESTINO racconto (707) di Dino Secondo Barili

Post n°14808 pubblicato il 09 Agosto 2014 da dinobarili
 

9 AGOSTO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 9 agosto 2014 – Venerdì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Sabato

707

I racconti dell’estate

Lucia e il sentiero del Destino

Un anno fa, la Dott. Lucia, quarant’anni, bellissima, Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia, non sapeva come passare il mese di Agosto. Le ferie erano già iniziate e non aveva ancora deciso se andare al mare oppure in montagna. Veramente le cose non erano così semplici. La Dott. Lucia stava attraversando un periodo burrascoso della sua vita. Aveva chiuso la relazione con Roberto, suo fidanzato da sette anni, e non voleva ricominciare nuove relazioni. In Ufficio erano in corso dei cambiamenti e non aveva la benché minima idea di cosa sarebbe successo al suo rientro dopo le ferie. Risultato. Testa nel pallone …e aspettare per vedere. Agosto, però, non è un mese come gli altri. E’ il mese delle ferie. Il mese in cui una persona, anche se pensa di non fare nulla… fa sempre qualcosa. Per prima cosa, la Dott. Lucia aveva deciso di alzarsi presto al mattino e fare lunghe e salutari passeggiate sulle rive del fiume Ticino e in mezzo ai boschi. A Pavia ci sono tantissimi appassionati di questa attività. Basta recarsi alle sei del mattino al Ponte Coperto di Pavia per rendersene conto. Alla Dott. Lucia piaceva camminare… ma non da sola. Per fortuna che tra i camminatori ha incontrato la Dott. Lorenza, sua compagna di Università. Lucia e Lorenza hanno fatto subito coppia e le chiacchierate sono diventate il loro passatempo preferito. Il Ticino, però, è un fiume particolare. Non finisce mai di stupire. Dopo alcune passeggiate La Dott. Lucia sentì il desiderio di cambiare itinerario. Ne parlò con Lorenza la quale era di tutt’altro parere. Anzi, Lorenza aveva messo in guardia Lucia invitandola a non avventurasi da sola in mezzo ai boschi. A quarant’anni è difficile ascoltare i consigli… anche se ricevuti a fin di bene. Una persona di quarant’anni si sente adulta …e desidera fare di testa propria. Detto fatto Lucia decise di seguire un sentiero nel bosco che non aveva mai percorso. Il sentiero aveva un nome particolare: “Sentiero del Destino” Lucia era curiosa di sapere perché mai quel sentiero si chiamasse in quel modo. Una mattina, del mese di Agosto di un anno fa, la Dott. Lucia si avventurò da sola per il sentiero. Quando ci si avventura su un nuovo itinerario… mai percorso, si ha sempre un certo timore. Se poi… quel sentiero ha “un fascino strano e misterioso” diventa particolarmente intrigante. Intrigante, si… ma anche preoccupante. Dopo aver percorso alcune decine di metri, Lucia, cominciò a sentire delle voci… Pensò si trattasse di suggestioni e continuò il percorso. In effetti lungo il sentiero c’era una roggia. L’acqua scorreva rapida. Poteva essere l’acqua a produrre tali voci…pensò Lucia. Intanto la sua sensibilità era aumentata. L’udito in particolare coglieva ogni possibile suono. Lucia per l’attenzione eccessiva alle “voci”..aveva perso il senso del tempo. Le sembrava di aver percorso centinaia di metri. In effetti era solo all’inizio del sentiero. Cominciarono i dubbi. “Faccio bene o faccio male ad andare avanti?”. Stava cercando di darsi delle risposte… quando udì dei rumori strani. La quarantenne ebbe paura… Pensò di aver capito male …e proseguì il cammino. In quell’istante si accorse che un uomo era fermo su un ponticello di legno che attraversava la roggia. Lucia si fece forza. Chiese aiuto. “Scusi? Da quale parte porta questo sentiero?” Era una domanda di comodo… tanto per dire qualcosa. L’uomo parlò. “Ma tu, sei Lucia, la mia compagna di banco alla Scuola Elementare” Lucia si riscosse. Era Alfredo, il suo coetaneo e compagno di banco della quinta elementare. “Alfredo cosa ci fai tu qui?” la risposta non si fece attendere. “Lucia, a quarant’anni, un uomo dovrebbe aver già trovato la sua strada. Io, invece, non ci sono ancora riuscito. Un mese fa ho parlato con la Signora Giordana, Maga della Lomellina, la quale mi ha dato un consiglio. “Alfredo…una mattina di Agosto vai “sul sentiero del Destino”. Incontrerai una tua compagna di scuola. Percorrerai insieme a lei l’intero percorso ed avrai le risposte che cerchi” Ho ascoltato il consiglio. Ero dubbioso. Pensavo non accadesse… invece, sei proprio tu Lucia. Ora, non ci resta che continuare il cammino fino alla fine del Sentiero del Destino” Lucia si sentì sollevata. Non sapeva cosa l’aspettasse, ma il sentiero ormai non faceva più paura. Lucia e Alfredo erano quasi alla fine del percorso quando una vipera attraversò loro la strada. I due si fermarono allibiti. Non si erano ancora ripresi che una seconda vipera aveva seguito la prima andandosi a rintanare ai margini del bosco. Alfredo pensò subito ad “un segno del Destino. Volle vedere il luogo esatto dove le due vipere si erano rintanate. C’era una cassetta di ferro arrugginito. Alfredo l’aprì. Era piena di monete d’oro del 1500. Un tesoro. Una sorpresa. “Lucia, il tesoro è nostro … cosa potremmo farne?” La Dott. Lucia non ebbe dubbi. “Alfredo … facciamo ciò che il Destino ha previsto... Le alternative sono molto poche… anzi, quasi nulle” - Questo è il racconto 707, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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MILANO CHIESA DI SAN FEDELE di Teresa Ramaioli

Post n°14807 pubblicato il 09 Agosto 2014 da dinobarili
 

MILANO

CHIESA DI SAN FEDELE

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 08/08/14 alle 14:17 via WEB
CHIESA DI SAN FEDELE ---MILANO---La Chiesa di San Fedele prende il nome dell'antica Chiesa affidata nel 1567 dal cardinale Carlo Borromeo alla Compagnia di Gesù. Situata nel cuore di Milano, fra Palazzo Marino e la Galleria Vittorio Emanuele II, nell'omonima piazza San Fedele, la Chiesa fu dedicata in origine a san Fedele, e destinata ai Gesuiti. Dopo la soppressione dell'ordine nel 1773, la chiesa fu affidata ai canonici provenienti dalla vicina chiesa trecentesca di Santa Maria alla Scala, abbattuta (1776) per far posto al Teatro alla Scala. La chiesa assunse allora il titolo di Santa Maria della Scala in San Fedele e si arricchì di molti degli addobbi e delle opere d'arte provenienti dal distrutto edificio. San Fedele è popolare fra i milanesi per la sua posizione e per essere chiamata il "Santuarietto delle ballerine della Scala." Qui troviamo l'antica immagine detta un tempo Madonna delle Ballerine e dei Cantanti. Si dice che le ballerine della Scala non mancavano mai, passando da queste parti, di visitare la loro "Madonnina" e di accendere una candela o un lumino. Ciao Teresa

 
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ANNAMARIA ...E LA CRISI DEI CINQUANTA/SESSANTENNI

Post n°14806 pubblicato il 09 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LA CRISI DEI CINQUANTA/SESSANTENNI

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 08/08/14 alle 21:37 via WEB
La crisi sta portando alla disperazione non si è più sicuri di nulla ,Ilaria certo era disperata anche per la sua età difficile trovare altro lavoro....infatti se ci fai caso parlano sempre di occupazione per i giovani e i cinquantenni cosa fanno? l'arte di "arranciarsi" ma non bisogna mai disperare c'è sempre la Provvidenza Divina...A Ilaria le è venuta bene il vecchio lavoro resterà un sogno ciao
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 09/08/14 alle 08:35 via WEB
Ciao Annamaria - Hai ragione. Hai toccato il tasto giusto. La crisi imperversa ... soprattutto tra le persone (uomini e donne) tra i cinquanta e i sessant'anni. Troppo giovani per andare in pensione... troppo vecchie per andare a lavorare. Così non va. Servono meno chiacchiere e più fatti. Intanto il disagio si allarga. Dino
(Rispondi)

 
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FOGGIA di Annamaria Mennitti

Post n°14805 pubblicato il 09 Agosto 2014 da dinobarili
 

FOGGIA 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 08/08/14 alle 21:22 via WEB
Di Alberto Mangano Lo stemma di Foggia…tre o più fiammelle di Carmine de Leo Lo stemma di Foggia è considerato quello delle tre fiammelle sull’acqua, ma in origine le fiamme erano molte di più; infatti, nella pianta cinquecentesca di Foggia conservata presso la Biblioteca Angelica di Roma, sono disegnate vere e proprie fiamme che coprono quasi interamente il campo superiore dello stemma. Nella didascalia posta sotto la pianta è anche spiegato: “ Il campo di sotto tutt’all’acqua è segno” e “ Il campo di sop' a fiamme di fuogo” , concetti ripetuti anche accanto al disegno dello stemma, posto in alto sulla pianta: “ l’arma è acqua, et fuoco, perché sotto ogni poco, che si cava sottoterra, si trova acqua, di sopra é caldo fa da mille fuochi”.

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14804 pubblicato il 09 Agosto 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Innamorarsi ad ogni età…

E’ noto da sempre … che l’amore non ha età. L’amore è sentimento, e come tale, non risponde alle “leggi della razionalità”. Premesso questo, uomini e donne possono innamorarsi ad ogni età. Quando lo ritengono “necessario o assolutamente necessario” … specialmente nell’età avanzata… E’ ora e tempo che si smettesse con l’equivoco che “l’uomo anziano non può innamorarsi di una giovane donna”… Perché non dovrebbe farlo? Anzi, è proprio nell’età avanzata che si apprezza maggiormente la bellezza… e la gioia di vivere. Anche per le donne, naturalmente, è la stesa cosa. Felicissima giornata a tutti. Dino 

 
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