dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 30/01/2015
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
232
Lorenzo e la donna del cuore
Chi è che non ha sognato, almeno una volta, di provare una “emozione straordinaria”? Chi più, chi meno… tutti, o quasi. Non si dice qualcosa di eccezionale, ma la realizzazione di un “piccolo sogno”… l’attuazione di un “progetto segreto”. Lorenzo, impiegato presso una ditta commerciale a Milano, era giunto all’età di quarant’anni con un “sogno nel cassetto”. Incontrare la sua compagna della quinta Liceo, Veronica, con la quale aveva fatto coppia fissa per oltre un anno. Dopo la Maturità, Lorenzo, per condizioni famigliari, aveva dovuto cercarsi un impiego, mentre Veronica aveva proseguito gli studi all’Università. La relazione tra i due si era interrotta. Lorenzo, pur lavorando a Milano, non aveva mai voluto lasciare Pavia, la città dov’era nato. Soprattutto non aveva dimentico Veronica. Anzi, a mano a mano che gli anni passavano, il ricordo di lei diventava un’ossessione. Dentro di sé, Lorenzo, sperava in un incontro fortuito con l’antica fiamma, ma non era mai accaduto. Pavia, come tante altre città ricche di millenni di storia, è unica nel suo genere. Certe vie sono fatte apposta per gli incontri imprevisti. Il sabato mattina, Lorenzo si dedicava a lunghe passeggiate nelle vie intorno a San Michele Maggiore e a San Teodoro con la segreta speranza di incontrare Veronica. In realtà non sapeva cosa stesse cercando, ma aveva la sensazione che in una di quella vie, strette e sghembe, Veronica sarebbe ricomparsa. Tre anni fa, durante una di quelle passeggiate, Lorenzo, girando l’angolo di una via nel pressi di San Michele, aveva avuto la sensazione di aver scorto Veronica. O meglio… la sua figura. Fece quattro passi veloci per raggiungerla, ma la figura era scomparsa dentro ad un portone. La stessa cosa era accaduta nel pressi della Chiesa di San Teodoro due anni fa. Anche in quella occasione … Veronica, o la sua figura, era sfumata… come un’illusione. Un anno fa, però, Lorenzo, camminava solo in una stretta via nei pressi di San Michele, quando sentì una mano leggera posarsi sulla sua spalla. “Come ti sembro?” Lorenzo si sentì gelare. La voce era quella di Veronica, ma non aveva il coraggio di muoversi. Temeva che fosse la sua mente che era andata fuori di testa. E’ stata Veronica a continuare il discorso. “Allora non mi vuoi guardare?” A quel punto non c’erano più dubbi. Era proprio lei. Lorenzo si girò di scatto e per poco non svenne. Era Veronica, ma non era più la ragazzina minuta, quasi fragile della quinta Liceo. Era una donna vistosa, con lo sguardo da strega, vestita con un ampio e variopinto vestito a colori sgargianti…come fosse una chiromante. Lorenzo si rese conto che la donna che aveva sognato per tanti anni, che aveva immaginato e costruito nella sua mente non corrispondeva alla realtà. “Veronica, cosa ti è successo?” L’antica studentessa della quinta liceo si aspettava la domanda. “Lorenzo, ti ho fatto impressione? Non temere sono ancora la stessa di tanti anni fa. Soltanto che in questo momento sto girando un film. Sono in costume.” – “Allora sei un’attrice?” – chiese Lorenzo. “Sono un’attrice da parecchi anni… solo che la gavetta è stata dura. In questi giorni sono a Pavia per girare una fiction ed ho pensato a te, Lorenzo. Ricordi? Ricordi quando abbiamo recitato, te ed io, per la Professoressa di italiano? Ricordi gli applausi che abbiamo ricevuto dai nostri compagni di classe? Ora, se tu sei d’accordo, mi piacerebbe riprendere quella nostra collaborazione. Ho avuto parecchie offerte per “recite in case private” di persone altolocate. Mi piacerebbe che io e te ritornassimo a fare coppia fissa.” Lorenzo capì che era giunto il “suo” momento magico… la “sua” campana stava per suonare. Recitare era la sua passione segreta… come pure… baciare Veronica. (232)-
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VIGEVANO
di Teresa Ramaioli
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CIAO DONATELLA ...
DONATELLA DI MILANO
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CIAO...
IMMAGINIRCFO
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CIAO ANTONELLA ...
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29 GENNAIO 2015
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 29 gennaio 2015 – Giovedì - 12.00
Intrigo …
… a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
880
Gerardo e psicologia femminile
Quando in un Ufficio lavorano tante persone la vita non è facile. Nasce sempre qualche malinteso, dissidio, incomprensione che turba l’atmosfera. Un anno fa, ne sapeva qualcosa, il Dott. Gerardo, cinquant’anni ben portati, single (non per sua volontà), impiegato presso una Agenzia Commerciale di Milano, abitante a Pavia. Nell’Ufficio di incomprensioni ne erano già accadute, ma un anno fa è stata la più pesante. L’incomprensione era degenerata in battibecco tra la Vice Capoufficio, Dott. Dolores e la Dott. Albertina, sua Collega di stanza, due bellissime cinquantenni, single. Gerardo aveva cercato di spiegarsi e di spiegare che era stato un equivoco. La Dott. Dolores non ha voluto sentire ragioni ed è andata sopra le righe … per non dire in escandescenze. Il Dott. Gerardo ci è rimasto male. Per tre notti ha dormito malissimo. Alla fine ne ha parlato con il suo coetaneo e amico Psicologo, Dott. Gaetano, il quale è stato molto comprensivo. “Gerardo non prendertela. Oggi, molte persone hanno problemi personali complessi e complicati che scaricano sulla società. Ognuno cerca il proprio sfogo e finisce per essere frainteso … quando non nascono dei veri e propri equivoci. Il tuo caso non è l’unico … e poi, tu, Gerardo hai cinquant’anni … e sei single” Gerardo non comprese il nesso. “Scusa Gaetano. Cosa c’entrano i dissidi e le incomprensioni nell’ambito dell’Ufficio con il fatto che io sono single?” – “C’entra, c’entra, mio caro Gerardo. Sicuramente nel tuo Ufficio ci sono in maggioranza donne. Gli uomini sono pochi e ancora meno gli uomini single. Vuoi che, a tua insaputa qualche donna non abbia messo gli occhi su di te? Ricordati che sono sempre le donne a scegliere … anche se gli uomini pensano di essere dei conquistatori …” Gerardo tacque. Cominciò a farsi un rapido esame di coscienza. Effettivamente nel suo Ufficio c’erano parecchie donne, anche molto carine. Gerardo ha cercato sempre di mantenere un comportamento corretto, ma qualche parolina o complimento ci scappava. Risultato. Da più parti arrivava qualche frecciatina che il Dott. Gerardo non raccoglieva. Un giorno era girata la voce in Ufficio che il Dott. Gerardo avesse un amico (uomo). Nulla di più sbagliato. A Gerardo piacevano immensamente le donne. Inutile, però, cercare di opporsi ad una simile voce. Da quel giorno Gerardo aveva deciso di parlare il meno possibile. Eppure non era abbastanza. A volte le persone stanno sulla difensiva quando sarebbe meglio andare all’attacco. Lo Psicologo Dott. Gaetano dopo essersi fatto raccontare altri episodi si sentì in dovere di proporre all’amico Gerardo una soluzione al suo problema. “ Gerardo, perché non porti fuori a cena qualche tua Collega? Ci sarà pure una Collega che ti piace più delle altre?” Gerardo aveva già pensato ad una simile operazione, ma si era sempre astenuto. Non sapeva decidere se proporre la cena alla Dott. Dolores oppure alla sua Collega di Stanza, Dott. Albertina. Entrambe cinquantenni … entrambe bellissime. La Dott. Dolores rossa di capelli … la Dott. Albertina capelli neri … anzi, nerissimi. Il Dott. Gerardo ebbe dei dubbi. Non voleva che una simile operazione scatenasse le ire tra le due Colleghe. Passarono giorni. Un giorno entrò in Ufficio una Stagista, la Dott. Evelina. Una trentenne che era la fine del mondo. Alta, bionda, occhi azzurri e gambe da far perdere i sensi. A quel punto Gerardo non ha avuto alternative. Doveva buttarsi … e si è buttato. “Evelina … stanotte mi sono sognato che avrei invitato a cena la donna della mia vita. Cosa dici se iniziassimo stasera?” La trentenne Evelina aveva l’occhio lungo. Sapeva che le occasioni capitano poche volte nella vita e non bisogna lasciarsele sfuggire. Il Dott. Gerardo poi era un bell’uomo, con posizione solida e patrimonio consolidato. Tutte cose che pesano nel rapporto tra due persone. Evelina accettò, ma ebbe una pensata. “Gerardo, perché, anziché una cena, non ci prendiamo una bella vacanza a Valencia in Spagna? Mi hanno detto che è una bellissima città. Si mangia bene. Ci sono molte cose da vedere. Poi ci sono numerosissimi spettacoli interessanti. Cosa ne dici?” Gerardo guardò negli occhi Evelina. Si immaginò al suo fianco mentre passeggiava per le vie di Valencia, romantica città dove i baci valgono il doppio. Si disse subito d’accordo. Per suggellare il patto i due si baciarono lungamente, appassionatamente. Si sa che i baci sono il primo passo verso l’amore … quello vero … quello al quale non si può assolutamente rinunciare. - Questo è il racconto 880 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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MILANO
di Teresa Ramaioli
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TERESA
PER
DELIA
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TERESA
PER ANTONELLA DI CREMONA
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CIAO GIOVANNI ...
MENEGI53
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CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
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CIAO DONATELLA ...
DONATELLA DI MILANO
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