dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 03/04/2014
ANNAMARIA ...
E
IL MISTERIOSO AMORE
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ANNAMARIA ...
E
IL RACCONTO DEL DOTT. CORNELIO
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GIOVANNA CATTANEO ...
E
L'AMORE DEL DOTT. CORNELIO
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GIOVANNA CATTANEO ...
E
L'AMORE MISTERIOSO
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Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto della Lunedì
Napoleone a Pavia (366)
Il primo settembre segna la fine fisica, morale e definitiva delle vacanze. Sembra l’inizio di un nuovo anno… un invito a ricominciare… La voglia, però, di prendersi ancora qualche momento di relax è troppo forte... Basta vedere la quantità di persone che affollano le “serate da ballo” organizzate da enti pubblici e privati”, oppure le manifestazioni per grandi e piccini. La crisi economica, tuttavia, ha lasciato il segno. Le persone (tutte le persone) aguzzano l’ingegno e “le studiano tutte pur di vivere e sopravvivere”. Per esempio. Le piccole e grandi città creano richiami per attirare visitatori e turisti. Pavia, città di 70mila abitante non fa differenza… Però, uno differenza c’è. Pavia non ha bisogno di fare troppo clamore per farsi apprezzare. Ieri mattina, domenica, primo settembre, parecchi turisti “fai da te” giravano per la città. Il clima ideale… la città domenicale …senza traffico… sembrava fatta apposta per essere “vissuta e goduta”. Ormai, parecchi turisti sono diventati “visitatori abituali” di Pavia. Sono, in genere, milanesi in “fuoruscita” dalla metropoli lombarda. A Pavia hanno trovato ciò che cercavano: serenità, benessere e molto di più. Ieri mattina, domenica, il Signor Amilcare, sessant’anni, milanese doc, insieme alla moglie Rosanna, non ha perso l’occasione per fare “una passeggiata a Pavia”. Diceva. “Ormai, quando vogliamo fuggire da Milano sappiamo dove andare. Io e la mia Rosanna, non usiamo neppure l’automobile. Prendiamo il treno della “Linea S13” (Milano Bovisa – Passante – Pavia) che passa sotto la nostra casa a Milano…e siamo subito nella città del Ticino. Mia moglie prepara l’itinerario e la cosa è fatta. A noi due piace camminare… Pavia è la città per fare “molti passi a piedi” (una volta si diceva “a misura d’uomo”). Pavia… non è una città. Più che una città… è un museo a cielo aperto. Ovunque ti giri, ovunque ti volti, c’è sempre qualcosa di nuovo da vedere. Sono fortunato perché la mia Rosanna, Ricercatrice di Storia, è una patita di Pavia… Quasi, quasi ho imparato a memoria i personaggi storici che hanno passeggiato nella città del Ticino. Da Alboino a Federico Barbarossa, da Francesco I Re dei Francesi (quello della Battaglia di Pavia del 1525) a Napoleone … A volte, girando (anzi, bighellonando) per la città mi sembra di incontrarli… Non nella loro veste ufficiale… ma come erano nella realtà. In Piazza Botta, per esempio, mi sembra di “vedere” Napoleone quando, al mattino della domenica, esce dal Palazzo che lo ha avuto Ospite e porta a spasso il cane… Gentilmente lo fermo… tanto per fare quattro chiacchiere e… “Allora, Signor Napoleone… come vanno le cose oggi?” Quando una persona porta in giro il cane la domenica mattina è sempre disponibile a sfogarsi, a liberare i propri pensieri… Ed ecco la risposta. “Ah, sapesse… Questa mattina mi sono alzato con un cerchione alla testa che non le dico. Si vede che il vino con il quale ho consumato la cena ieri sera non era dei migliori… E poi, questa mattina non volevo uscire. Ho dovuto fare ciò che vuole mia moglie. Sa come sono le donne… o fai come dicono loro “o non sei un uomo”. Per la pace in famiglia si fa questo ed altro. Pensi che la domenica mattina, sono contento di uscire con il cane … perché posso liberarmi la mente… e “non” mangiarmi il fegato con i soli “cortigiani” leccapiedi. Almeno con il cane mi sento alla pari. Non ho bisogno di fingere (come bisogna fare di solito)… con lui posso essere quello che sono… cioè un vero uomo vero. Non come quello che “gli altri” pretendono che tu sia…” Il Signor Amilcare tacque … Forse, si era immedesimato nella parte di Napoleone Buonaparte.(366)
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3 APRILE 2014
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 3 aprile 2014 – Giovedì - ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
racconto del Giovedì
579
I racconti di Primavera
Il giardino del Dott. Cornelio
Ci sono persone che aspettano la Primavera per prendere decisioni importanti. Un anno fa, è stato così anche per il Dott. Cornelio, cinquant’anni, Commercialista in Milano, abitante a Pavia. A cinquant’anni, però, si era reso conto che aveva speso tutta la sua vita per l’Ufficio con dieci impiegate bravissime e fidatissime. Un bel nome. Grande fiducia e prestigio da parte della clientela assistita. E per il Dott. Cornelio? Una solida posizione… ma sul piano sentimentale zero al quoto. Per tutta la vita… stesso appartamento in condominio. Stessa Colf… e pochi amici. Solo Commercialisti come lui. Un anno fa, invece, è stato l’anno della svolta. Il Dott. Cornelio si è messo in mente di cambiare casa. Aveva da sempre sognato una villetta con giardino appena fuori Pavia dove tornare a sera stanco… ma desideroso di osservare i fiori che fiorivano e gli uccellini che facevano il nido. Come può “vivere” una villetta così… senza una donna? La sua donna! In fatto di donne … si era scordato persino come erano fatte. L’unica morosa del Dott. Cornelio era stata, Valentina… ma allora aveva vent’anni. Stava per avere un Ufficio tutto suo a Milano. Non poteva impegnarsi anche nel matrimonio. E, invece, Valentina voleva sposarsi… e sposarsi subito. Su quel frangente i due si erano scontrati e lasciati. Ognuno era andato per la propria strada. Valentina aveva trovato l’uomo da sposare e Cornelio aveva dato anima e corpo per costruire il “suo” Ufficio di Commercialista a Milano. Ora, però, a cinquant’anni… quel periodo gli tornava alla mente… Cosa fare?. Il Dott. Cornelio ne parlò con la sua fidata impiegata, Signora Paola, una sessantenne tutto pepe… e molto di più. Paola ha risposto subito ciò che pensava. “Dott. Cornelio. Attenzione. Oggi lei è un’ambita preda. La fortuna di un uomo è sempre la donna che gli sta al fianco. Se sbaglia la scelta della donna Lei è finito. Ci pensi bene prima di pronunciare il fatidico “Si”. Se vuole il consiglio di una sessantenne… Scelga una donna giovane… con le idee chiare (si fa per dire)”. Il Dott. Cornelio memorizzò ogni parola. Già aveva pensato alla donna giovane… in quanto subiva l’assalto di alcune sue Colleghe Commercialiste che gli avevano messo gli occhi addosso e lo tapinavano di telefonate. Il cinquantenne diede la precedenza all’acquisto di una bella villetta con giardino appena fuori Pavia. Anzi, vista l’occasione… c’era pure la piscina. Villetta da sogno… fatta apposta per sognare. Ora, mancava solo la donna dei sogni. Cosa fare? Il Dott. Cornelio, con la scusa di cercare un quadro per il salotto, cominciò a visitare tutte le Gallerie d’Arte di Milano. Guardava e cercava il quadro… ma il suo vero scopo era … una ragazza alta, bionda, occhi azzurri, gambe da fine del mondo… e amante dei fiori. Si, i fiori da giardino, quelli un po’ speciali… che fanno sognare… La ricerca si presentava ardua. Le Galleriste incontrate avevano tutte pressappoco la sua età. Avevano un matrimonio fallito alle spalle…e una voglia matta di avere un nuovo amore. Cornelio era testardo… non voleva un amore qualsiasi. Dalle Gallerie d’Arte, il cinquantenne passò alle Mostre Personali… e lì trovò veramente delle Artiste vere, donne dal fascino misterioso. Pochissime erano Artiste giovani… e per Cornelio era diventato un “sogno”. Era quasi sul disperato… ma non voleva cedere. O così… o nessuna donna. Un sabato mattina, il Dott. Cornelio si trovava ad un Convegno di Commercialisti a Milano. Accanto a lui c’era una ragazza trentenne… bellissima. Alta, bionda, occhi azzurri, gambe da fine del mondo Si vedeva che seguiva il Convegno senza alcun interesse. Cornelio non resistette. “Scusi. La vedo annoiata. Non le interessa l’argomento?” La ragazza reagì. “Il mio sogno è dipingere. Dipingere fiori… curare giardini. Non mi piace fare la Commercialista.” E’ stato come dare fuoco alle ceneri. Erano mesi che Cornelio cercava una donna così. Decisero entrambi di andare a prendere un caffè. Si presentarono. “Mi chiamo Rosalba.” – “Io, Cornelio” La confidenze volarono. In meno di un’ora si erano detto tutto l’un dell’altro. Anzi, si erano detto molto di più. Entrambi avevano bisogno di una vacanza sulla Costa Azzurra. Giorni e giorni da passare bighellonando da una spiaggia all’altra. Con il vento tra i capelli, sul viso… e qualcosa che libera la mente. Rosalba ci sapeva fare. Era dolce come il miele. Si vedeva lontano un miglio che il cinquantenne era il suo tipo, l’uomo che aveva sempre desiderato. Il primo bacio non si fece attendere. Per Cornelio è stato come l’arrivo dell’arcobaleno … dopo il temporale. Si sentì inorgoglito persino di alcuni suoi capelli bianchi che avevano incominciato a fare capolino sulla sua folta chioma. Ormai si sentiva in pista… poteva chiedere qualche informazione in più, ma non lo fece. I baci si sommavano ai baci… le carezze alle carezze… e non era il caso di occuparsi di altri argomenti. Rosalba e Cornelio decisero di lasciare il Convegno. Il Commercialista prese la sua lussuosa automobile e con Rosalba partì per la Costa Azzurra. Le verdi colline della Liguria erano all’orizzonte. Cornelio era infervorato. Fece una domanda alla donna che le stava accanto e mandando in estasi. “Rosalba di dove sei?” Risposta immediata. “Di Pavia… sono. Mia mamma si chiama Valentina…” Cornelio volle saperne di più. Era proprio la figlia del suo primo e unico amore. Valentina l’amore dei suoi vent’anni. - Questo è il racconto 579, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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LUCIA VISCONTI
di
Teresa Ramaioli
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MADDALENA ...
E
IL VERBO OSARE
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MADDALENA ...
E
IL TROPPO IN AMORE
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