dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 06/04/2014
LA ZONA OSCURA ...
E
IL RACCONTO DI FORTUNATA
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PIERLUIGI VALLI ...
E
IL RACCONTO DI MARTA E MAURA
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ANNAMARIA ...
L'ARTE E L'AMORE VANNO A BRACCETTO
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MENEGI53...
E
IL RACCONTO DI MARTA E MAURA
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Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Giovedì
Gli Artisti (369)
Ci sono persone che non vanno mai in vacanza. Sono gli Artisti. Non parliamo degli Artisti di grido, coloro che vengono pagati a “peso d’oro”. Parliamo degli Artisti piccoli, piccoli. Come quelli che operano nei piccoli centri urbani della provincia di Pavia. Nei paesi di pianura o di collina… dove la vita trascorre lenta e monotona. Monotona, si… ma non per gli Artisti… Tali persone sono in movimento tutto l’anno per preparare spettacoli adatti alla popolazione del territorio. Un anno fa, terminata l’estate, gli Artisti di un paese della Lomellina si sono riuniti per dare una “occhiata” al calendario degli spettacoli. Si sono accorti che il Capo Comico e autore dei testi, il Signor Giandomenico, non aveva ancora preparato niente… Borbottio generale… “Come mai?” Si chiedevano tutti i componenti della Compagnia Comico Dialettale locale… “Possibile? Che il Giandomenico sia andato in crisi? Che gli sia successo qualcosa? Che si sia innamorato?” Sembravano domande banali, ma mancavano risposte convincenti. Giandomenico osservava, ascoltava e non rispondeva. Una Sfinge… una persona impassibile… osservava i volti e gli atteggiamenti, pensava … ma non parlava. La Costumista, Signora Gigia, ha preso in mano la situazione. Era la più anziana del Gruppo Dialettale. Aveva abbastanza autorità per essere ascoltata ed aveva un ascendente su Giandomenico… “Ragazzi, non cominciamo a fare casino. Adesso… adagio, adagio cerchiamo di capire cosa è successo. Giandomenico lo conosco bene. Ha un anno più di me, 72 anni. Con quella faccia da bronzo che si ritrova dubito che sia andato in crisi. In crisi ci vanno i giovani che non hanno ancora “la pellaccia dura” come noi anziani. Non credo neppure che gli sia successo qualcosa… Ad una certa età, ne ha viste di tutti i colori … Nessuna cosa può essere veramente nuova. Sul fatto che si sia innamorato… ho i miei dubbi. Beh… non fatemi ridere (anche se siamo un Compagnia Comico Dialettale)… E’ vero che “gallina vecchia fa buon brodo”…ma si tratta sempre di “una vecchia gallina”… e quando viene a mancare la materia prima …neppure il viagra può far miracoli. Una cosa, invece, alla quale voi tutti non avete pensato è che il nostro Giandomenico ha trovato qualcosa di interessante per iniziare la nuova stagione teatrale…” Tutti i componenti la Compagnia si sentirono coinvolti, interessati, curiosi di sapere cosa “bolliva in pentola”. Effettivamente, Giandomenico, Capo comico, autore dei testi teatrali della Compagnia aveva in serbo della novità. E quali? Da artista navigato attese che “il ciarlamento” terminasse… Si alzò in piedi come fosse un antico Dio greco. Si sistemò la cravatta come fosse un rito ancestrale…e parlò. “Cari colleghi, quest’anno sarà dura. Dobbiamo contare sulle sole nostre forze (come abbiamo sempre fatto…del resto) e non dobbiamo abbandonarci alle banalità. Il teatro è bello e utile fino a quando è espressione del nostro tempo. Espressione dei sentimenti e dei risentimenti, delle ansie e delle aspettative della persone, cioè degli spettatori. Anzi, un teatro è “vero e utile” quando gli spettatori si riconoscono nelle storie, nei personaggi, nelle situazioni… Ecco perché il prossimo spettacolo sarà un collage di storie. Ognuno di voi racconterà una sua storia, la sua o quella di cui è venuta conoscenza. Storie di amori, di matrimoni, di eredità, di fatti e misfatti quotidiani… Le storie devono essere raccontate in positivo… per farci riflettere e farci fare una risata. Come sapete la nostra Compagnia Comico Dialettale è nata molti anni fa. In tanti anni abbiamo capito che, in ogni caso, è meglio ridere che piangere… Non come quella giovane donna che, rimasta vedova, girava per il paese sempre vestita di nero, con le lacrime agli occhi… e pretendeva che tutte le persone piangessero con lei… Poi, si è saputo cosa stava dietro…” Tutti i componenti la Compagnia chiesero il finale della storia…Giandomenico ritornò a fare la Sfinge… “Il finale della storia… ve la racconterò la prossima volta.” (369)
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6 APRILE 2014
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 6 aprile 2014 – Domenica - ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
racconto della Domenica
582
I racconti di Primavera
Marta e Maura
La vita è fatta di emozioni… specialmente a Primavera. Non così per la Dott. Marta, trentacinque anni, bellissima, Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia. Un anno fa, era in Ufficio taciturna. Lo sguardo rivolto dentro sé stessa come se avesse qualcosa di cui rimproverarsi. L’amica e collega Dott. Maura la stava osservando da parecchio tempo. Decise di intervenire. “Marta cosa stai pensando? Stai facendoti dei problemi di cui puoi farne a meno? In genere è sempre così. Quando una donna ha trentacinque anni. E’ bella come te. Ha un bel posto di lavoro… Va sempre cercarsi dei guai di cui può farne a meno…” Marta, avrebbe voluto intervenire, ma Maura non le ha lasciato la presa. Sapeva che se Marta avesse preso in mano il discorso l’avrebbe stravolto a suo favore secondo le sue idee. “E, no. Marta. La devi finire di muoverti con quello sguardo pensieroso come nelle ultime settimane… Si tratta del fatto che il “moroso” ti ha lasciata? Fregate! Fregate due volte. E’ la tua fortuna. Ogni persona ha le sue ali …e spesso non le usa… Un po’ per pigrizia. Un po’ per mancanza di fiducia in sé stessa … Un po’ perché c’è sempre qualcuno che cerca gli “tagliargliele”. Marta, hai le ali? Usale….usale bene …subito! Domani potrebbe essere troppo tardi.” Marta capì che con Maura non l’avrebbe avuta vinta. Accennò ad una domanda. “E, come?” Per Maura era la domanda che si aspettava. “Ci penso io. Domani mattina è sabato. Ti porto dalla mia parrucchiera Elvezia. Nuovo taglio di capelli. Nuovo look. Vestiti nuovi come vuole il mio amico Liri, il più bravo stilista di Milano. Un ragazzo … Chiamalo ragazzo! Ha cinquant’anni… ma ha ancora la testa e la fantasia dei vent’anni. Ci pensa lui a trasformarti in una Dea … E, poi, alle cinque di domani pomeriggio, te ed io, andiamo all’inaugurazione di una Mostra di Pittura. Il resto è nelle mani del Destino, quel Destino che guida i nostri pensieri, i nostri atti… che sa dove portarci e perché farlo…” Marta accennò ad un sorriso. Non aveva altra scelta che seguire i consigli di Maura… la quale una la faceva e un’altra la pensava. Il giorno successivo era sabato e come “ordinato” da Maura, la trentacinquenne Marta, si presentò dalla Parrucchiera Elvezia, un tipino tutto nervi, “scattoso” e piena di idee estrose. “Lei, Dott. Marta, chiuda gli occhi… Si lasci trasportare dalla musica che ho scelto apposta per Lei… Mi lasci fare. Le Parrucchiere sono le migliori artiste dei giorni nostri. Riescono a trasformare le donne in evanescenti figure da sogno.” Quando Marta riaprì gli occhi non si riconobbe. Più che una donna era diventata una Vamp. C’era presente anche Maura che approvò all’istante. Era giunto il momento dello Stilista Liri il quale, appena vide Marta pronunciò un ordine categorico. “La voglio nuda!” La Dirigente dell’Agenzia Commerciale si irrigidì. La voce di Liri si ammorbidì. Diventò fluente come morbida crema… “Rilassati, ragazza, mica ti mangio… Ho altri gusti… ma con te faccio una eccezione.” Due Aiutanti Stiliste, denudarono Marta. In brevissimo tempo la rivestirono con “elementi” finissimi… elegantissimi… con il tocco finale di Liri che ormai aveva preso Marta come “oggetto… da far esplodere”… esplodere in bellezza, fascino, mistero… Era Liri l’Artista che avrebbe esposto i quadri alla Mostra di Pittura, quindi era lui l’Autore che avrebbe fatto risaltare la sue opere per mezzo di Marta. Maura non aveva perso un “passaggio” di tutta quella messa in scena. Marta indossò diversi abiti e finalmente Liri diede l’approvazione per un vestito rosso, svolazzante, trasparente… Marta si guardò allo specchio e si sentì rabbrividire… più che vestita sembrava nuda. Ormai non poteva fare o dire nulla. Era come un giocattolo nelle mani di Liri, un cinquantenne che sembrava un ventenne, elegantemente vestito di verde… specialmente la giacca… con quei particolari svolazzanti risvolti come fosse una figura “uscita” da un quadro del settecento veneziano. Tutto era pronto per l’inaugurazione della Mostra di Pittura alla Galleria d’Arte. Mancava solo il fotografo Adamo, il personaggio che avrebbe immortalato l’evento. Era proprio quello il momento della verità. Liri era tranquillo. Marta era la donna di cui aveva bisogno. I quadri erano già esposti in Galleria. Adamo non si fece attendere. Si presentò con tre macchine fotografiche appese al collo e una cinepresa. Più che un fotografo sembrava un venditore ambulante. Quando Adamo vide Marta andò in visibilio. Erano mesi che cercava una donna per un servizio fotografico per una Rivista americana. Ora, era lì davanti a lui…e da quel momento non l’avrebbe più persa di vista. Tutta la variegata comitiva si trasferì nella Galleria d’Arte per il seguito del lavoro. Adamo sistemò Marta accanto alle opere di Liri. Poi, un quadro dopo l’altro. creò l’atmosfera adatta. Nessuno osava parlare. Anche Marta aveva perso la voce. Ad un tratto sulla porta della Galleria si presentò uno Sceicco nel suo caratteristico costume. Si fermò a guardare… Alla fine parlò in perfetto italiano. “Compro tutto… Prossima tappa Dubai” (582)
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SAN COLOMBANO E LA REGINA TEODOLINDA
di
Teresa Ramaioli
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MARION ...
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LE DECISIONI RAGIONATE
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MADDALENA ...
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IL RACCONTO DI FORTUNATA
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