Messaggi del 22/04/2014

ANNAMARIA ... E LA FORTUNA

Post n°13366 pubblicato il 22 Aprile 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LA FORTUNA

annamariamennitti
annamariamennitti il 22/04/14 alle 17:31 via WEB
La fortuna che ci scende dal cielo,io personalmente non ci credo e mai ho creduto La fortuna ce la costruiamo noi .. l'importante è sapere ciò che si vuole dalla vita ,che poi la fortuna appare in una piccola dose a completare l'opera, iniziata... ben venga. Secondo me non esistono persone fortunate ne sfortunate .ma persone con la testa sulle spalle e persone che perdono tempo a dire "IO SONO" oppure "Io Sarò" CIAO Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/04/14 alle 19:27 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Però, sono convinto che ha ragione un proverbio pavese: "Meglio nascere fortunati... che ricchi". Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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LA SEMPLICITA' di Dino Secondo Barili

Post n°13365 pubblicato il 22 Aprile 2014 da dinobarili
 

LA SEMPLICITA' 

di

Dino Secondo Barili

Nella vita attuale molte persone hanno la capacità di complicarsi l’esistenza. Dopo una cosa ne vogliono un’altra… così, senza chiedersi mai perché lo fanno. Per il gusto di farlo? Forse. Fatto sta … che parecchie persone … i guai se li vanno a cercare. Invece, la regola principale per vivere bene….è proprio la semplicità. Evitare il superfluo dovrebbe essere la prima regola per… essere veramente felici. Dino

 
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ANNAMARIA ...E LA PASQUETTA DEL DOTT. CAMILLO

Post n°13364 pubblicato il 22 Aprile 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LA PASQUETTA DEL DOTT. CAMILLO

annamariamennitti
annamariamennitti il 22/04/14 alle 11:42 via WEB
ciao Dino sono qui ,sono tornata all'ovile ,ho appena letto un racconto....,ma perchè il Dott Camillo non ha fatto la Pasquetta con la sorella visto che aveva bisogno della favola di Cappuccetto Rosso? Povera trentenne ....hai visto che fine fanno quelli che hanno solo la bocca per parlare ...a scartare le cinquantenne ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/04/14 alle 19:20 via WEB
Ciao Annamaria - ben tornata. I tuoi commenti sono sempre piacevoli e meritano attenzione. Il Dott. Camillo, però, a mio parere, ha fatto bene ad andare a Vienna. Vienna è una città romantica. C'è il valzer che trasuda dai pori della pelle della città. Se poi c'è anche Delizia... Dino
(Rispondi)

 
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PAPERINOPA 1974... E LA FORTUNA

Post n°13363 pubblicato il 22 Aprile 2014 da dinobarili
 

PAPERINOPA 1974...

E

LA FORTUNA

paperinopa_1974
paperinopa_1974 il 22/04/14 alle 18:31 via WEB
hola Dino scusa ma non to trovato per le feste auguri un po' in ritardo un grande abbraccione io ci credo alla fortuna e mi servirebbe proprio di questi tempi buona giornata un sorriso
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/04/14 alle 19:13 via WEB
Ciao - Tutti quanti, nella vita, abbiamo bisogno di fortuna. Pertanto... Buona Fortuna a te. Dino
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ... E LA PRIMA CATTEDRALE DI FOGGIA

Post n°13362 pubblicato il 22 Aprile 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LA PRIMA CATTEDRALE DI FOGGIA

annamariamennitti
annamariamennitti il 22/04/14 alle 12:37 via WEB
La prima Cattedrale di Foggia è stata questa cripta, costruita per volere di Roberto il Guiscardo nel 1080, il quale voleva avere una chiesa, dove poteva riporre l'Iconavetere; successivamente è stata costruita la Cattedrale. Nella cripta si trovano capitelli che sormontano le colonne centrali, opera di Nicola di Bartolomeo. Originariamente la cripta era a croce greca e a tre navate, tuttora conserva le tre navate sull'asse degli ingressi, è a cinque navate sull'asse che dalle absidi va al nuovo Succorpo. Vi sono vari affreschi, come quello raffigurante Gesù Maestro. L'antico altare è stato eliminato per far posto al nuovo collocato al centro del piccolo presbiterio. Sono visibili gli antichi ingressi che consentivano, con delle scalinate, il passaggio dalla Chiesa superiore alla Cripta, prima che fosse demolito l'antico impianto a tre navate ed elevato il piano della navata della Chiesa superiore. A reggere quest'ultima fu creato il nuovo Succorpo, a tre navate dove si conservano l'urna in legno dorato del Cristo morto e le statue della Passione. Inoltre vi sono delle tombe di vescovi.

 
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MANEGI53... E I RACCONTO POSITIVI

Post n°13361 pubblicato il 22 Aprile 2014 da dinobarili
 

MENEGI53...

E

I RACCONTI POSITIVI

menegi53
menegi53 il 22/04/14 alle 09:24 via WEB
Ciao Dino, sei sempre simpatico tu coi tuoi post da sogno! A te l'augurio di una splendida giornata di sole! Giovanni
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/04/14 alle 19:07 via WEB
Ciao Giovanni - grazie. La vita va vissuta bene... Servono anche storie e pensieri positivi. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANNAMARIA ... E LA CHIESA DELLA BEATA VERGINE MARIA DI FOGGIA

Post n°13360 pubblicato il 22 Aprile 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LA CHIESA DELLA BEATA VERGINE MARIA

DI FOGGIA

annamariamennitti
annamariamennitti il 22/04/14 alle 12:29 via WEB
La chiesa della Beata Maria Vergine Assunta in Cielo o chiesa della Santa Maria di Foggia più comunemente chiamata cattedrale di Foggia è stata costruita nel 1170 in forme romanico-pugliesi, con influenze pisane soprattutto al primo ordine di archi ciechi decorati con losanghe, è stata danneggiata e successivamente restaurata in stile prettamente barocco dopo il terremoto del 1731. La cattedrale di Foggia è strettamente collegata al ritrovamento dell'Iconavetere, una tavola che rappresenta una rarissima Vergine Kiriotissa, la cui storia si fonda con quella della nascita della città. Secondo la tradizione l'immagine, avvolta da sette veli (da cui deriva il nome della Madonna dei Sette Veli), è stata ritrovata nel 1062 (altre fonti riportano il 1073) da un pastore, in un pantano, l'attuale piazza del Lago a Foggia.

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°13359 pubblicato il 22 Aprile 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“La conoscenza

non è mai troppa”

Dino

 

 

 
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VALENTINA racconto (385) di Dino Secondo Barili

Post n°13358 pubblicato il 22 Aprile 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

racconto del Sabato

 Valentina (385)

Quando in un ufficio arriva una nuova impiegata nascono molte “problematiche”. Dire problematiche è dire poco. Il Dott. Roberto lo sapeva e prima di muoversi aveva organizzato il piano. Infatti, gestire un Ufficio di dieci impiegate donne non è solo difficile, qualche volta è impossibile. Per farlo bisogna essere dei diplomatici veri. Il Dott. Roberto aveva sessant’anni, una lunga esperienza di Commercialista ed una indiscussa fama di Dirigente esperto e sensibile. Quando, tuttavia, si ha a che fare con impiegate donne… l’esperienza non basta. Ci vuole anche molta fortuna. In Ufficio, il Dott. Roberto, conosceva tutte le impiegate, soprattutto, la Signora Ivana, sua coetanea, la quale oltre ad essere la più anziana era anche la prima assunta…quella che “tirava i fili” dell’Ufficio Conosceva “vita, morte e miracoli” di tutte le altre… “Una parola qua… una parola là”. Alla fine si faceva quello che voleva l’Ivana”. Il Dott. Roberto lo sapeva e lasciava fare. Anzi, faceva dire all’Ivana ciò che “lui” aveva pensato. Del resto se le stesse cose le avesse dette direttamente… tutte le impiegate si sarebbero ribellate. Non era finita. Nel corso degli anni, il carattere delle persone emerge con una infinità di sfumature. C’era l’impiegata Cesira, per esempio, che effettivamente era una bella donna… purtroppo facile alle depressioni. L’unico rimedio erano i complimenti del Dott. Roberto… il quale si era prima consultato con l’Ivana. Anche in questo caso, quando la Cesira andava in crisi per qualche “amore” giunto al capolinea… era il Dott, Roberto che interveniva con un rituale quasi sempre uguale. Il Dirigente si presentava alla scrivania della Cesira con un fascicolo in mano e l’aria sconsolata. “Signora Cesira solo lei è la mia salvezza (non era vero). Questa pratica è ferma da troppo tempo. Se non interviene lei… non si arriva a capo di niente.” L’impiegata Cesira si scioglieva. Riprendeva il suo colorito abituale. L’occhio diventava vigile e attento. Riassumeva il suo atteggiamento da “persona importante” (come dire…”se non ci fossi io in questo Ufficio”). Così riprendeva il tran tran dell’Ufficio con il suo ritmo di sempre. Dopo aver superato diversi ostacoli, finalmente, il Dott. Roberto poteva inserire una nuova unità. Un anno fa, è stata la volta dell’impiegata Valentina (anzi, della Dott. Valentina appena laureata… al suo primo impiego). Il rituale con l’Ivana ha avuto un supplemento di raccomandazioni. “Signora Ivana, mi raccomando, la affido a lei… che sa tutto di questo Ufficio. Mi raccomando la sua delicatezza nelle osservazioni. E’ una nuova assunta … ha bisogno di fare esperienza. Mi raccomando ai “pettegolezzi”… Ogni persona ha la sua vita personale che va rispettata e compresa…” La Signora Ivana aveva capito che la “nuova assunta” era una persona di riguardo. Poteva riservare delle sorprese. Non erano passati sei mesi… e la Dott. Valentina affiancava il Dott. Roberto nella Direzione dell’Ufficio… era la fidanzata di suo figlio Alberto. (385)

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°13357 pubblicato il 22 Aprile 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon mercoledì ...a tutti"

DIARIO CORALE

del

23 aprile 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 22 APRILE 2014

Post n°13356 pubblicato il 22 Aprile 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 22 APRILE 2014

“La fortuna aiuta chi ci crede”

Dino

 
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MARA, GIUSY E LA SERATA DA BALLO racconto (598) di Dino Secondo Barili

Post n°13355 pubblicato il 22 Aprile 2014 da dinobarili
 

22 APRILE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 22 aprile 2014 – Martedì - ore 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Martedì

598

I racconti di Primavera

Mara, Giusy e la Serata da Ballo

Pasqua e Pasquetta passano in fretta. In fondo si tratta di due soli giorni. I giorni, invece, corrono via veloci. Ecco perché il “Dopo Pasqua” è una corsa contro il tempo. “recuperare… il più velocemente possibile”. Alcune persone lo fanno automaticamente… Altre, invece, hanno bisogno di aiuto. Sono quelle persone che per un verso o per un altro stanno attraversando un periodo poco felice. Un anno fa, ne sapeva qualcosa la trentenne Mara, impiegata presso una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia. Da un po’ di tempo le cose non andavano bene. A completare l’opera c’era stata la “rottura” con il “moroso”. Si sa che le questioni sentimentali sono pesanti e si portano dietro vari malesseri. Mara, cercava di farsi forza, ma ogni tanto doveva sfogarsi con la sua collega e coetanea, Giusy, la quale faceva di tutto per aiutarla. Anche Giusy, sul lato sentimentale non era al top, ma almeno non ne faceva un dramma. Un anno fa, capì che era giunto il momento di agire. Era appena passata Pasquetta. La ripresa in Ufficio stava ingranando, ma Mara era giù di corda. Giusy intervenne. “Mara, così non va. Non puoi continuamente piangerti addosso. Questa mattina ho letto l’oroscopo sul giornale e racconta di incontri favolosi… Siccome te ed io abbiamo lo stesso segno zodiacale dobbiamo aspettarci grandi novità.” Mara fece una smorfia, come dire. “E tu, a trent’anni, credi ancora agli oroscopi?” Giusy comprese l’antifona. “Guarda Mara che senza speranza non si va da nessuna parte. E’ la speranza che fa correre le persone. L’oroscopo potrebbe essere un mezzo… Infatti, parla di un favoloso incontro durante una Serata da Ballo.” Questa volta Mara sbottò. “Ecco, vedi? E quando andiamo noi due a ballare?” Giusy non si diede per vinta. “Mara, oggi è venerdì. Domani è sabato … ecco la giornata giusta per tentare la sorte. Non voglio scuse. Domani preparati …e domani sera è il nostro momento” Mara si rese conto che non aveva nulla da controbattere. Del resto, andare dalla Parrucchiera, mettersi in ordine, indossare un abito nuovo è già una carica di vitalità. Il sabato è stato impegnativo sia per Mara che per Giusy. Alla sera sembravano due Vamp. Una più bella e affascinante dell’altra. La Serata da Ballo si svolgeva in un Castello nell’Oltrepò Pavese, luogo magico… per magici incontri. Giusy aveva telefonato ad un suo amico il quale aveva prenotato i biglietti. Quel sabato sera di un anno fa, alle 21 precise, Giusy e Mara si presentarono all’ingresso del Castello… Sembrava non ci fosse nessuno. Tutto buio, tutto silenzio. Invece, la Serata da Ballo si svolgeva in una “dependance” immersa nel bosco a qualche centinaio di metri dal Castello. La dependance sembrava il luogo delle meraviglie. Un Salone stupendo illuminato a festa. Riccamente decorato e addobbato nel migliore dei modi. L’Orchestrina sembrava uscita da “una favola” diventata realtà. Il Direttore d’Orchestra era un omino piccolo tutto nervi. I musicanti tutti giovani in costume del settecento. E il repertorio? Solo valzer, valzer di Strauss. Giusy gioì. Mara, invece, si sentì a disagio. Il valzer non era il suo forte. Ormai, però, era in ballo e doveva ballare. Il Salone delle Feste era pieno di gente, uomini e donna. In maggioranza uomini sui quaranta – cinquant’anni. Mara e Giusy cosa potevano sperare di più? Prima di entrare nella Sala da Ballo, le due trentenni ricevettero un numero da conservare per il sorteggio del “Premio Felicità”. Giusy cominciò a sospirare… “Che fosse la volta buona?” Anche Mara era stata contagiata dall’ambiente e dall’accoglienza. Inoltre, quando Mara mise piede nella Sala da Ballo, un affascinante cinquantenne le aveva chiesto subito un ballo…Non erano ammessi rifiuti. Il ballerino cinquantenne si presentò. “Mi chiamo Sergio… con chi ho l’onore di ballare?” La trentenne divenne leggermente rossa. “Mi chiamo Mara… Mara di Pavia” Mara e Sergio si lanciarono nel valzer che era appena iniziato… al quale seguirono altri balli. Mara, però si accorse che Giusy era sempre ferma sui suoi piedi. Ne parlò con Sergio il quale si diede da fare. Chiamò un amico coetaneo che si trovava appartato in un angolo. Così anche Giusy trovò il suo ballerino. La serata sembrava promettere bene. Le due pavesi ballavano e quando si incontravano sorridevano soddisfatte. Gli incentivi, tuttavia, servono sempre … anche nelle Serate da Ballo. Gli Organizzatori ne erano coscienti. Quasi al termine della Serata il Direttore dell’Orchestrina fece il grande annuncio. “In questo momento ci sarà una pausa per dare la possibilità al Presidente del Comitato Organizzatore di proclamare i vincitori del “Premi Felicità” In Sala si fece silenzio. Il Presidente prese la parola. “Ringrazio tutti i partecipanti a questa Serata da Ballo. Come stabilito è stato fatto il sorteggio del “Premio Felicità”. Il premio è stato vinto dalle due ballerine che recano il numero “tre” e “cinque”. Tali ballerine vincono una vacanza di sette giorni a Londra. Le ballerine vincenti potranno scegliere il loro compagno di viaggio tra i ballerini presenti in questa Sala” Tre e Cinque erano i numeri di Mara e Giusy le quali per poco non svennero. Mai e poi mai si sarebbero immaginate una simile fortuna. Inoltre, potevano scegliersi il compagno di viaggio che non poteva essere che il ballerino con il quale aveva passato una serata da sogno. - Questo è il racconto 598, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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