dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 22/04/2014
ANNAMARIA ...
E
LA FORTUNA
(Rispondi) (Rispondi)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
LA SEMPLICITA'
di
Dino Secondo Barili
Nella vita attuale molte persone hanno la capacità di complicarsi l’esistenza. Dopo una cosa ne vogliono un’altra… così, senza chiedersi mai perché lo fanno. Per il gusto di farlo? Forse. Fatto sta … che parecchie persone … i guai se li vanno a cercare. Invece, la regola principale per vivere bene….è proprio la semplicità. Evitare il superfluo dovrebbe essere la prima regola per… essere veramente felici. Dino
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
ANNAMARIA ...
E
LA PASQUETTA DEL DOTT. CAMILLO
(Rispondi) (Rispondi)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
PAPERINOPA 1974...
E
LA FORTUNA
(Rispondi) (Rispondi)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
ANNAMARIA ...
E
LA PRIMA CATTEDRALE DI FOGGIA
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
MENEGI53...
E
I RACCONTI POSITIVI
(Rispondi) (Rispondi)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
ANNAMARIA ...
E
LA CHIESA DELLA BEATA VERGINE MARIA
DI FOGGIA
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Sabato
Valentina (385)
Quando in un ufficio arriva una nuova impiegata nascono molte “problematiche”. Dire problematiche è dire poco. Il Dott. Roberto lo sapeva e prima di muoversi aveva organizzato il piano. Infatti, gestire un Ufficio di dieci impiegate donne non è solo difficile, qualche volta è impossibile. Per farlo bisogna essere dei diplomatici veri. Il Dott. Roberto aveva sessant’anni, una lunga esperienza di Commercialista ed una indiscussa fama di Dirigente esperto e sensibile. Quando, tuttavia, si ha a che fare con impiegate donne… l’esperienza non basta. Ci vuole anche molta fortuna. In Ufficio, il Dott. Roberto, conosceva tutte le impiegate, soprattutto, la Signora Ivana, sua coetanea, la quale oltre ad essere la più anziana era anche la prima assunta…quella che “tirava i fili” dell’Ufficio Conosceva “vita, morte e miracoli” di tutte le altre… “Una parola qua… una parola là”. Alla fine si faceva quello che voleva l’Ivana”. Il Dott. Roberto lo sapeva e lasciava fare. Anzi, faceva dire all’Ivana ciò che “lui” aveva pensato. Del resto se le stesse cose le avesse dette direttamente… tutte le impiegate si sarebbero ribellate. Non era finita. Nel corso degli anni, il carattere delle persone emerge con una infinità di sfumature. C’era l’impiegata Cesira, per esempio, che effettivamente era una bella donna… purtroppo facile alle depressioni. L’unico rimedio erano i complimenti del Dott. Roberto… il quale si era prima consultato con l’Ivana. Anche in questo caso, quando la Cesira andava in crisi per qualche “amore” giunto al capolinea… era il Dott, Roberto che interveniva con un rituale quasi sempre uguale. Il Dirigente si presentava alla scrivania della Cesira con un fascicolo in mano e l’aria sconsolata. “Signora Cesira solo lei è la mia salvezza (non era vero). Questa pratica è ferma da troppo tempo. Se non interviene lei… non si arriva a capo di niente.” L’impiegata Cesira si scioglieva. Riprendeva il suo colorito abituale. L’occhio diventava vigile e attento. Riassumeva il suo atteggiamento da “persona importante” (come dire…”se non ci fossi io in questo Ufficio”). Così riprendeva il tran tran dell’Ufficio con il suo ritmo di sempre. Dopo aver superato diversi ostacoli, finalmente, il Dott. Roberto poteva inserire una nuova unità. Un anno fa, è stata la volta dell’impiegata Valentina (anzi, della Dott. Valentina appena laureata… al suo primo impiego). Il rituale con l’Ivana ha avuto un supplemento di raccomandazioni. “Signora Ivana, mi raccomando, la affido a lei… che sa tutto di questo Ufficio. Mi raccomando la sua delicatezza nelle osservazioni. E’ una nuova assunta … ha bisogno di fare esperienza. Mi raccomando ai “pettegolezzi”… Ogni persona ha la sua vita personale che va rispettata e compresa…” La Signora Ivana aveva capito che la “nuova assunta” era una persona di riguardo. Poteva riservare delle sorprese. Non erano passati sei mesi… e la Dott. Valentina affiancava il Dott. Roberto nella Direzione dell’Ufficio… era la fidanzata di suo figlio Alberto. (385)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
22 APRILE 2014
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 22 aprile 2014 – Martedì - ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
racconto del Martedì
598
I racconti di Primavera
Mara, Giusy e la Serata da Ballo
Pasqua e Pasquetta passano in fretta. In fondo si tratta di due soli giorni. I giorni, invece, corrono via veloci. Ecco perché il “Dopo Pasqua” è una corsa contro il tempo. “recuperare… il più velocemente possibile”. Alcune persone lo fanno automaticamente… Altre, invece, hanno bisogno di aiuto. Sono quelle persone che per un verso o per un altro stanno attraversando un periodo poco felice. Un anno fa, ne sapeva qualcosa la trentenne Mara, impiegata presso una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia. Da un po’ di tempo le cose non andavano bene. A completare l’opera c’era stata la “rottura” con il “moroso”. Si sa che le questioni sentimentali sono pesanti e si portano dietro vari malesseri. Mara, cercava di farsi forza, ma ogni tanto doveva sfogarsi con la sua collega e coetanea, Giusy, la quale faceva di tutto per aiutarla. Anche Giusy, sul lato sentimentale non era al top, ma almeno non ne faceva un dramma. Un anno fa, capì che era giunto il momento di agire. Era appena passata Pasquetta. La ripresa in Ufficio stava ingranando, ma Mara era giù di corda. Giusy intervenne. “Mara, così non va. Non puoi continuamente piangerti addosso. Questa mattina ho letto l’oroscopo sul giornale e racconta di incontri favolosi… Siccome te ed io abbiamo lo stesso segno zodiacale dobbiamo aspettarci grandi novità.” Mara fece una smorfia, come dire. “E tu, a trent’anni, credi ancora agli oroscopi?” Giusy comprese l’antifona. “Guarda Mara che senza speranza non si va da nessuna parte. E’ la speranza che fa correre le persone. L’oroscopo potrebbe essere un mezzo… Infatti, parla di un favoloso incontro durante una Serata da Ballo.” Questa volta Mara sbottò. “Ecco, vedi? E quando andiamo noi due a ballare?” Giusy non si diede per vinta. “Mara, oggi è venerdì. Domani è sabato … ecco la giornata giusta per tentare la sorte. Non voglio scuse. Domani preparati …e domani sera è il nostro momento” Mara si rese conto che non aveva nulla da controbattere. Del resto, andare dalla Parrucchiera, mettersi in ordine, indossare un abito nuovo è già una carica di vitalità. Il sabato è stato impegnativo sia per Mara che per Giusy. Alla sera sembravano due Vamp. Una più bella e affascinante dell’altra. La Serata da Ballo si svolgeva in un Castello nell’Oltrepò Pavese, luogo magico… per magici incontri. Giusy aveva telefonato ad un suo amico il quale aveva prenotato i biglietti. Quel sabato sera di un anno fa, alle 21 precise, Giusy e Mara si presentarono all’ingresso del Castello… Sembrava non ci fosse nessuno. Tutto buio, tutto silenzio. Invece, la Serata da Ballo si svolgeva in una “dependance” immersa nel bosco a qualche centinaio di metri dal Castello. La dependance sembrava il luogo delle meraviglie. Un Salone stupendo illuminato a festa. Riccamente decorato e addobbato nel migliore dei modi. L’Orchestrina sembrava uscita da “una favola” diventata realtà. Il Direttore d’Orchestra era un omino piccolo tutto nervi. I musicanti tutti giovani in costume del settecento. E il repertorio? Solo valzer, valzer di Strauss. Giusy gioì. Mara, invece, si sentì a disagio. Il valzer non era il suo forte. Ormai, però, era in ballo e doveva ballare. Il Salone delle Feste era pieno di gente, uomini e donna. In maggioranza uomini sui quaranta – cinquant’anni. Mara e Giusy cosa potevano sperare di più? Prima di entrare nella Sala da Ballo, le due trentenni ricevettero un numero da conservare per il sorteggio del “Premio Felicità”. Giusy cominciò a sospirare… “Che fosse la volta buona?” Anche Mara era stata contagiata dall’ambiente e dall’accoglienza. Inoltre, quando Mara mise piede nella Sala da Ballo, un affascinante cinquantenne le aveva chiesto subito un ballo…Non erano ammessi rifiuti. Il ballerino cinquantenne si presentò. “Mi chiamo Sergio… con chi ho l’onore di ballare?” La trentenne divenne leggermente rossa. “Mi chiamo Mara… Mara di Pavia” Mara e Sergio si lanciarono nel valzer che era appena iniziato… al quale seguirono altri balli. Mara, però si accorse che Giusy era sempre ferma sui suoi piedi. Ne parlò con Sergio il quale si diede da fare. Chiamò un amico coetaneo che si trovava appartato in un angolo. Così anche Giusy trovò il suo ballerino. La serata sembrava promettere bene. Le due pavesi ballavano e quando si incontravano sorridevano soddisfatte. Gli incentivi, tuttavia, servono sempre … anche nelle Serate da Ballo. Gli Organizzatori ne erano coscienti. Quasi al termine della Serata il Direttore dell’Orchestrina fece il grande annuncio. “In questo momento ci sarà una pausa per dare la possibilità al Presidente del Comitato Organizzatore di proclamare i vincitori del “Premi Felicità” In Sala si fece silenzio. Il Presidente prese la parola. “Ringrazio tutti i partecipanti a questa Serata da Ballo. Come stabilito è stato fatto il sorteggio del “Premio Felicità”. Il premio è stato vinto dalle due ballerine che recano il numero “tre” e “cinque”. Tali ballerine vincono una vacanza di sette giorni a Londra. Le ballerine vincenti potranno scegliere il loro compagno di viaggio tra i ballerini presenti in questa Sala” Tre e Cinque erano i numeri di Mara e Giusy le quali per poco non svennero. Mai e poi mai si sarebbero immaginate una simile fortuna. Inoltre, potevano scegliersi il compagno di viaggio che non poteva essere che il ballerino con il quale aveva passato una serata da sogno. - Questo è il racconto 598, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
- omerostd
- bettina
- ricomincio da qui
- MASSIMO COPPA ZENARI
- Sempre Nomadi
- PAESAGGI DELLANIMA
- voglia di volare
- Chiara Pelizza
- ...andar per sogni..
- @Ascoltando il Mare@
- Jezabel
- 6 n m pnsieri cm DNA
- fable...
- MILLERICETTE
- MyLife
- Emozioni di vita
- il mio spazio
- jarod1951camaleonte
- DIARIOCARISSIMOAMICO
- Josephine Hart
- VolareLiberi
- Non per tutti
- madame
- Satine Rouge
- angoloprivato
- risatissime
- Immagini di Stella
- di arte e di poesia
- Emozione Inaspettata
- Suggestioni effimere
- Il mio Blog
- Pedro
- Epifanie
- le matite dellanima
- notizie dal mondo
- sous le ciel de ...
- Il labirinto
- JAMBOREE
- IL TAVOLO ROTONDO
- Orme dellAnima
- LUCI & OMBRE
- MyBlogNotes
- IL MIO MONDO BLOG
- MovimentodiCorrente
- LA DIETA ALLEGRA
- moralibertà
- MARCO PICCOLO
- Pensieri&emozioni
- Diario di Dora
- ...fini la comédie
- Donna, lavoro e casa
- Le note dellAnima !
- Femminile&Maschile
- Stupore
- bibo
- pensieri in libertà
- CHIACCHERE FRA AMICI
- Counselling di Yaris
- Alcatraz
- Le Mie Emozioni...
- Birillo
- Piacevole Ascolto...
- POESIA
- ..
- MIA NUVOLA DORATA
- Esistenza
- Pausa sorriso
- MAPPAMUNDI
- Un pò di Tutto
- black.whale
- Desperate Mammy
- Mondo Parallelo
- Setoseallegorie
- CARICO A CHIACCHIERE
- Il Diavolo in Corpo
- FOSCO
- Ali Della Fantasia
Inviato da: lascrivana
il 25/01/2017 alle 08:23
Inviato da: laura1953
il 24/01/2017 alle 16:51
Inviato da: laura1953
il 19/01/2017 alle 13:35
Inviato da: lascrivana
il 19/01/2017 alle 09:24
Inviato da: vulnerabile14
il 17/01/2017 alle 00:08
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.