Messaggi del 12/07/2014

ANNAMARIA ... E IL SALE DELLA DOTT. PAOLA

Post n°14355 pubblicato il 12 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL SALE

DELLA DOTT. PAOLA

annamariamennitti
annamariamennitti il 12/07/14 alle 10:44 via WEB
Non tutti i mali vengono per nuocere se la Dott Paola avesse avuto il sale in casa l'opportunità di conoscere il Dott Carlo non l'avrebbe avuta e ne di potersi permettere di andare in un ristorante con la "FERRARI" però questa sciagurata di dottoressa ha spento i fornelli dove stava cuciinadosi la pastina o l'euforia del dottor Carlo l'ha mandata in visibilio ..Succede durante il percorso della vita anche senza la Ferrari CIAO DINO
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/07/14 alle 19:08 via WEB
Ciao Annamaria - Hai ragione. Speriamo che la Dott. Paola abbia spento i fornelli sui quali stava cuocendo la "pastina"... Però, che Fortuna ha avuto. Per mezzo del sale...è... sal..ita sulla Ferrari rossa fiammante. Dino
(Rispondi)

 

 
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TERESA RAMAIOLI... E LA FERRARI ROSSA FIAMMANTE

Post n°14354 pubblicato il 12 Luglio 2014 da dinobarili
 

TERESA RAMAIOLI...

E

LA FERRARI ROSSA FIAMMANTE

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 12/07/14 alle 15:26 via WEB
Non c'è nulla di male nel cercare di essere i migliori nel proprio lavoro, ma non è necessario sfidare tutti per sentirci appagati in quello che stiamo facendo. Il continuo confronto può stancare anche il più in gamba di noi, anche il migliore. Se lavoriamo senza l'ossessione di "essere il primo" ci permette di fare le cose con meno ansia e più serenità. Ora Paola, la protagonista del tuo racconto, ha trovato l'amore, l'amore ci fa sembrare imbattibili, lo stare insieme ci fa sentire più forti, quindi insieme, l'uno con l'altro, possiamo arrivare a raggiungere qualsiasi obiettivo (poi con la Ferrari...) . Ciao Teresa
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/07/14 alle 19:00 via WEB
Ciao Teresa - Certo che Paola ha avuto una bella fortuna a trovare il Dott. Carlo con la Ferrari rossa fiammante. Anche questo contribuisce. Dino
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ...E AMORE CHIAMA AMORE

Post n°14353 pubblicato il 12 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

AMORE CHIAMA AMORE

annamariamennitti
annamariamennitti il 12/07/14 alle 11:13 via WEB
l'Amore chiama Amore come si fa a sentirsi fra loro?.....deve essere reciproco io do amore e pretendo averlo trattandosi di amore amore...poi c'è l'amore verso gli altri in specialmodo i figli è amore che parte da solo senza porre domande dai sempre senza stancarti .....ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/07/14 alle 18:56 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. "Amore chiama Amore" e senza si vive male. Molte volte dipende dalla nostra volontà. Dino
(Rispondi)

 

 
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RICAMIAMO... E I RACCONTI

Post n°14352 pubblicato il 12 Luglio 2014 da dinobarili
 

RICAMIAMO ...

E

I RACCONTI

RicamiAmo
RicamiAmo il 12/07/14 alle 17:51 via WEB
sereno weekend , un racconto piacevole .
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/07/14 alle 18:51 via WEB
Ciao - Grazie del giudizio. Sereno weekend e tanta felicità
(Rispondi)

 

 
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MARION...E LE LEGGENDE

Post n°14351 pubblicato il 12 Luglio 2014 da dinobarili
 

MARION ...

E

LE LEGGENDE

Marion20
Marion20 il 12/07/14 alle 11:56 via WEB
Davvero molto bello ed interessante questo post... Bravissima! Vi segnalo anche il mio ultimo post, che parla di una notizia molto importante per le donne. Ciao Marion
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/07/14 alle 18:45 via WEB
Ciao Marion - Teresa ringrazia. Le leggende sono significative e danno la "dimensione del problema". Passo da tuo Blog. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANNAMARIA ...E IL TEMPO LIBERO

Post n°14350 pubblicato il 12 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL TEMPO LIBERO

annamariamennitti
annamariamennitti il 12/07/14 alle 17:16 via WEB
Noi il tempo lo perdiamo lo stesso ,quello libero non esiste e mnon è mai esistito....Si sa in casa una donna ha molto da fare...però carpiamo il momento opportuna per trasformarlo in libero e sai cosa dico ..le. donne trovano sempre il tempo libero....se si aspetta a quando esce il tempo..".aspetta e spera" ciao
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/07/14 alle 18:41 via WEB
Ciao Annamaria - ricordi il tempo in cui si parlava di "tempo libero"? Io si. Ci hanno fatto un testone tale... Oggi, quell'illusione è finita. Anzi, non è mai esistita. Dino
(Rispondi)

 

 
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DEBORA racconto (467) di Dino Secondo Barili

Post n°14349 pubblicato il 12 Luglio 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Giovedì

Debora (467)

Debora era superstiziosa. Cercava di nasconderlo, non darlo a vedere, ma era così. Inoltre, Debora, quarant’anni, single, bella donna, invidiata, lavorava in una Agenzia Assicurativa del milanese. Era il posto giusto per accentuare la sua tendenza a credere all’influsso di fattori extraterreni o magici nelle vicende umane. Si fa presto a dire che la superstizione è retaggio di un antico passato. Una persona è superstiziosa… ed un’altra no. Dove sta la differenza? Inoltre, Debora non aveva ancora trovato l’uomo della sua vita e questo fatto la rendeva ancora più attenta ai fatti “particolari” di ogni giorno. Un anno fa, Debora era particolarmente giù di corda per il fatto che vedeva passare gli anni e non riusciva a trovare l’uomo “come voleva lei”. Già. Il problema era sempre quello. La quarantenne aveva dei gusti singolari. Preferiva in assoluto uomini alti, capelli biondi, possibilmente lunghi e ondulati, gli occhi chiari… sui cinquant’anni. (qualche lettore dirà… e poi, cosa voleva ancora?). Quando una donna ha gusti così particolari, la ricerca “dell’uomo dei sogni” diventa difficile, se non impossibile. Era anche l’opinione del Titolare dell’Agenzia Assicurativa presso cui lavorava. “Debora, “non” devi partire dal fatto che l’uomo della tua vita deve essere per forza alto, biondo, con i capelli lunghi, e gli occhi chiari…La tua è una fissazione. Ci sono altre qualità che rendono affascinante un uomo.” Debora, ascoltava, sorrideva… ma rimaneva della sua opinione. “O così, o niente” diceva a sé stessa. Una mattina, Debora era in Ufficio. Era un Lunedì mattina di un anno fa. Già il fatto di essere Lunedì “non” era il giorno migliore. Inoltre, la settimana precedente era stata “da incubo”. Debora aveva dovuto fare delle ricerche in archivio molto laboriose. Tali ricerche avevano messo in luce una pratica vecchia di decenni e molto complicata per via degli eredi. Ora. Tale pratica era riemersa dall’oblio…con contendenti litigiosi. Una simile circostanza “annunciava sorprese”. Debora lo aveva sentito dire da “vecchi assicuratori”. Cosa fare? La cosa migliore era attendere e affidarsi al Destino. Il Titolare dell’Agenzia Assicurativa, il Dott. Tommaso, aveva una lunga esperienza e cercava di infondere tranquillità, ma quando ci sono pratiche complicate, si crea sempre un certo nervosismo. Debora era appena entrata in Ufficio quando un Signore cinquantenne alto, biondo, capelli lunghi e ondulati, occhi chiari si presentò alla sua scrivania. “Sono il Dott. Daniele. Avrei bisogno un consiglio. Desidererei attivare una polizza simile a questa copia.” Debora cercò di leggere la copia, ma i suoi occhi erano attratti irresistibilmente dall’uomo che aveva davanti. L’uomo che aveva sempre sognato. Si rese conto che doveva chiedere aiuto al Titolare, il quale aveva capito al volo che la quarantenne era andata in estasi. Il Dott. Tommaso invitò il Dott. Daniele nel suo Ufficio e cercò di avere maggiori informazioni sulla pratica in corso. Debora, intanto, cercava di riprendere il controllo di sé stessa. In quell’istante entrò nell’Ufficio l’abituale fattorino dell’Agenzia di recapito con un pacchetto tra le mani. “Questo pacchetto è per l’impiegata Debora…(e con un sorriso malizioso) Ha vinto il primo premio.” La quarantenne si rese subito conto che le stava accadendo qual cosa di strano. Il pacchetto conteneva alcuni CD e recava un titolo a grandi lettere: “Primo premio a Debora per “il canto della quarantenne”. L’impiegata non resistette e corse nell’Ufficio del Dott. Tommaso per renderlo partecipe dell’avvenimento. Non era finita. Anche il Dott. Daniele, il cinquantenne, alto con i capelli biondi e ondulati, volle congratularsi. Era il Presidente della Casa Discografica che aveva indetto il concorso. Il resto è facile immaginarlo. Debora e Daniele fecero amicizia… e dopo pochi mesi partirono per un viaggio di piacere nelle più belle città degli Stati Uniti d’America. (467)

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°14348 pubblicato il 12 Luglio 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“La varietà

è fonte di piacere”

Dino

 

 

 
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ANNAMARIA ...E LA FANTASIA

Post n°14347 pubblicato il 12 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LA FANTASIA

annamariamennitti
annamariamennitti il 12/07/14 alle 17:02 via WEB
Certo con un po di fantasia si va dovunqe,visto che non ci tassano possiamo usare molta fantasia e andare più lontano possibile....visitare quei meravigliosi posti che solo con la fantasia ,viaggeremo tranquilli....e felici Io per esempio vorrei trovarmi al Polo Nord non fa niente se fa freddo sempre con la fantasia riscirò a riscaldarmi ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/07/14 alle 18:33 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Con la fantasia si può andare ovunque...a costo zero. Lo facevano già i nostri nonni. Dino
(Rispondi)

 
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D'ANNUNZIO di Annamaria Mennitti

Post n°14346 pubblicato il 12 Luglio 2014 da dinobarili
 

D'ANNUNZIO 

di

Annamaria Mennitti 

annamariamennitti
annamariamennitti il 12/07/14 alle 14:18 via WEB
Terra vergine (D'Annunzio)a raccolta ne seguirono altre due Il libro delle vergini (1884) e San Pantaleone (1886) unite poi in Le novelle della Pescara. D'Annunzio rappresenta in Terra vergine situazioni e vicende dei primitivi d'Abruzzo, prende come modelli i primitivi di Verga insistendo sui colori paesaggistici e sul linguaggio dialettale. D'Annunzio crede di essere in linea con la poetica verista ma in realtà non è così infatti i personaggi di D'Annunzio sono quasi sempre bruti privi di consistenza psicologica, mentre quelli di Verga (in Vita dei Campi) sono creature umanissime che lottano per la vita in tragiche condizioni....

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14345 pubblicato il 12 Luglio 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Piante in casa e … benessere

E’ noto che avere piante in casa …fa bene alla salute. Non lo dicono solo coloro che sono appassionati di “natura”, ma tutti coloro che, avendo avuto dei problemi psicologici o affettivi, ne hanno saputo apprezzare il valore. Una pianta in casa è un “essere vivente” di grande valore… Primo: è vivo… Secondo… ci puoi parlare. Già, quella di parlare alle piante è storia vecchia… Coloro che lo fanno … non sono presi molto sul serio. Invece, No! Se non sei tu che parli alle piante … sono le piante che parlano a te. Provare per credere. Tutto dipende dal “saper ascoltare le piante”… tutta questione di sensibilità e di educazione. La natura si ama e si difende così!  Buona giornata a tutti. Dino

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°14344 pubblicato il 12 Luglio 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buona Domenica ...a tutti"

DIARIO CORALE

 del

13 luglio 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 12 LUGLIO 2014

Post n°14343 pubblicato il 12 Luglio 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 12 LUGLIO 2014

“L’amore ha bisogno di amore”

Dino

 
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PAOLA E IL DOTT. CARLO racconto (679) di Dino Secondo Barili

Post n°14342 pubblicato il 12 Luglio 2014 da dinobarili

12 LUGLIO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 12 Luglio 2014 – Sabato - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Sabato

679

I racconti dell’estate

Paola e il Dott. Carlo

Ci sono persone che applicano alla lettera la regola: “chi fa da sé … fa per tre”. Come regola è buonissima e molto valida. Infatti, permette di evitare di ricorrere sempre ad altre persone per ogni e qualsiasi cosa. Una persona deve farsi da mangiare? Lo fa. Deve tenere in ordine la casa? Lo fa. Deve fare la spesa? Ok … basta recarsi al Supermercato e tutto è risolto. La Dott. Paola trent’anni aveva sempre applicato tale regola fin da quando andava alle scuole elementari. Ha raggiunto la Laurea nel minor tempo possibile e, a trent’anni, aveva già un bel posto di responsabilità, al decimo piano di un Palazzo di Milano. Certo bisogna anche essere assistiti dalla Fortuna… ma il fatto di fare tutto il possibile da soli… è già una bella soddisfazione. Fino ad un certo punto…(dirà qualche lettore). Infatti, un anno fa, la Dott. Paola, alta, bionda, occhi azzurri e gambe mozzafiato… non era contenta. Non era soddisfatta del suo continuare corre per essere sempre “al primo posto”. Per fare che cosa? La Dott. Paola, ogni mattina, lasciava la sua bella casa di Pavia per recarsi al lavoro a Milano…e non perdeva mai il treno. Anzi, era sempre la prima ad arrivare in Ufficio… anche rispetto a Colleghi che abitavano a poca distanza dal posto di lavoro. Tuttavia, un anno fa, non era contenta. Cercava di capire il proprio stato d’animo, ma non riusciva a trovare il “bandolo della matassa”. Ogni tanto si chiedeva. “Più di così cosa dovrei fare?”. Un sabato mattina al Bar di Piazza della Vittoria ne parlò con la sua amica Orsola la quale la richiamò all’ordine. “Paola, tu credi di fare la cosa giusta a fare tutto da te… ma, forse, stai sbagliando tutto” La trentenne si stupì. Non comprese il senso del richiamo. “Dov’è che sto sbagliando?” Orsola era un’amica vera che cercava con delicatezza di toccare i nervi scoperti della trentenne. “Paola, con il tuo sistema di far tutto da sola… senza chiedere aiuto a nessuno ti isola dalla società. Non ti vedo parlare mai con nessuno. Non hai un uomo che ti fa la corte. Mai vista a prendere il caffè con qualche persona, uomo o donna, oltre alla sottoscritta. Ma quale vita è la tua? Per essere efficiente? Autosufficiente? Per dimostrare cosa? Per raggiungere cosa?” Paola cominciò ad avere dei dubbi. Non sapeva quali… ma dei dubbi. “E, allora, Orsola… cosa dovrei fare?” L’amica aveva una sua idea dell’amicizia. Mai dire troppo… o troppo poco. “Paola, la vita si realizza con il rapporto con le altre persone. Una donna… con l’uomo. Tu, a quanto vedo, l’uomo non ce l’hai. Se continui così, ho dei dubbi che ne avrai uno. Il metodo migliore, nel tuo caso, è ritornare con i piedi sulla terra. Parlare con le persone. Magari, chiedere del… tempo… piove? non piove? forse pioverà?… forse?... tra una settimana o due. Discorsi senza senso… solo in apparenza, ma di grandissimo valore sociale… quello del rapporto umano. Quando le persone “non parlano” tra loro… diventano introspettive. Si guardano sempre troppo dentro. Diventano vittime dei loro lugubri pensieri. Se, invece, una donna parla con un uomo … cerca di capire quale mondo sta dall’altra parte. L’uomo e la donna “non sono autosufficienti”… anzi, hanno bisogno un dell’altro. Paola… parla, parla sempre, con chiunque …avrai tutto da guadagnare” La Dott. Paola, trent’anni ben portati, si rese improvvisamente conto che se voleva dare una svolta alla propria vita… doveva diventare umana. Non le bastava essere alta, bionda… avere gli occhi azzurri…un corpo da far venire le vertigini. Doveva scendere dal piedistallo sul quale si era messa con il suo “chi fa sa sé … fa per tre”. Una sera di luglio di un anno fa, la Dott. Paola è rientrata nel suo bellissimo appartamento di Pavia… dopo una giornata d’inferno passata al decimo piano del Palazzo di Milano in cui lavorava. Quel giorno non era andato bene niente. Il Capo Supremo che “pontificava” dal ventesimo piano aveva problemi con la moglie dalla quale si stava separando. Ovvio che i problemi del Capo Supremo si riflettono sui “sottoposti”. Tali problemi avevano investito tutti i piani del Palazzo. Avevano toccato anche il decimo in cui lavorava la Dott. Paola… la quale ha avuto la sua dose di richiami e “lavate di capo”… per tutto ciò che, in teoria, avrebbe dovuto fare…e non ha fatto. Quando una persona da anima e corpo al lavoro… e si vede rifilare una miriade di “pesci in faccia”… rimane delusa e amareggiata. Quel giorno la Dott. Paola aveva saltato il pasto del mezzogiorno. Giunta a sera nel suo appartamento aveva bisogno di mangiare qualcosa. In casa aveva solo “pastina tipo grani di riso”. Perché non cuocere una pastina? La voglia di uscire per andare nella Pizzeria poco lontano non c’era. La Dott. Paola, dopo aver fatto cuocere la pastina si è messa a mangiare. Al primo cucchiaio si è resa conto che mancava il sale… era assolutamente insipida. Cosa c’è di peggiore di una pastina tipo grani di riso… senza sale? Prima di cadere in depressione la Dott. Paola pensò di mettere in pratica il consiglio dell’amica Orsola. Perché non chiedere il sale al vicino di casa, Dott. Carlo… benestante, affascinante cinquantenne dal fisico mozzafiato? Così ha fatto. “Scusi, Dott. Carlo, sono rimasta senza sale … non potrebbe...” Il Dott. Carlo non le ha permesso neppure di finire la frase. Era un benestante a tutto tondo. Un cultore delle gioie della vita. “Dott. Paola… non si preoccupi. Ci sono io. So come intervenire in certi momenti” Il Dott. Carlo invitò la Dott. Paola a salire sulla sua rossa Ferrari e la portò al Ristorante del suo Club Privato, poco lontano da Milano, dove si riunivano “i Collezionisti di Monete d’Oro del 1500”. A volte non basta la pastina… Ci vuole molto, molto di più…Il Dott. Carlo, aveva le carte in regola… come fosse “genio della lampada”… “Dimmi cosa vuoi… ed io te lo darò”- Questo è il racconto 679, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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UNA LEGGENDA DI GIAN GALEAZZO II VISCONTI di Teresa Ramaioli

Post n°14341 pubblicato il 12 Luglio 2014 da dinobarili
 

UNA LEGGENDA DI

GIAN GALEAZZO II VISCONTI

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 11/07/14 alle 17:36 via WEB
Una leggenda narra che Gian Galeazzo Visconti, mentre stava cacciando, non riuscì più a rimettere in piedi il suo cavallo che era caduto in un pantano e venne per quel motivo deriso da alcune nobildonne: prese quindi la decisione di edificare una Certosa, di modo che nessuna donna potesse mai più posar piede in quei luoghi (in accordo ad una regola dei certosini che vieta alle donne di entrare nei loro edifici di culto). Verosimilmente Gian Galeazzo, più che dal sentimento cristiano, fu mosso dall'ambizione di consolidare la propria egemonia nell'Italia Settentrionale e di acquistarsi la fama di protettore dell'arte e della religione: infatti vedeva il progetto del monastero con basilica come imponente sepolcro destinato ad accogliere le tombe della famiglia Visconti, ideale completamento al Castello di Pavia, sua residenza favorita, e all'immenso Parco. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa

 
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IL CASTELLO VISCONTEO DI PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°14340 pubblicato il 12 Luglio 2014 da dinobarili
 

IL CASTELLO VISCONTEO DI PAVIA 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 11/07/14 alle 17:30 via WEB
Castello Visconteo di Pavia Il complesso fu concepito come dimora di caccia e di svago nel 1360, all'inizio della signoria di Galeazzo II Visconti, che pensò anche ad un collegamento con Milano attraverso un canale navigabile, quello che sarà più tardi il Naviglio. Non si sa chi fu esattamente l'ingegnere militare che assecondò il progetto di Galeazzo II di creare un grande palazzo, di 142 m. di lato e 4 torri angolari, in forma militare: vi era contenuto infatti accanto alla più grande biblioteca del tempo (circa 2000 incunaboli) e alle residenze signorili anche la più grande armeria del periodo. Fu ultimato alla fine del XIV sec., ma pesantemente danneggiato durante la battaglia di Pavia del 1525, combattuta nel parco retrostante, per l'egemonia sul ducato, tra Spagnoli e Francesi. Andò distrutta insieme alle due torri posteriori l'ala settentrionale, vera espressione del vivere cortese visconteo, con le sale affrescate dal Pisanello e con i finestroni sulla tenuta di caccia. Dal 1525 al 1921 fu adibito a caserma. Oggi gli spazi interni ospitano i Musei Civici. Saluti da Pavia Teresa

 
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AGOSTINO FARAVELLI ...E I RACCONTI AUTOBIOGRAFICI

Post n°14339 pubblicato il 12 Luglio 2014 da dinobarili
 

AGOSTINO FARAVELLI ...

E

I RACCONTI AUTOBIOGRAFICI

agostinofaravelli
agostinofaravelli il 11/07/14 alle 19:08 via WEB
Caro Dino, in ogni racconto l'autore mette sempre qualcosa di autobiografico. Leggendo questo racconto mi sono fatto la convinzione che tu sei stato l'ultimo figlio della tua nidiata. Ergo, il genio della famiglia!! Evviva!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/07/14 alle 09:17 via WEB
Ciao Agostino - troppo buono. Essere "genio" è ben altra cosa... Comunque è vero. L'Autore mette in ogni scritto qualcosa di autobiografico... E non può essere altrimenti. Dino
(Rispondi)

 

 
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DONADAM68... E LA FANTASIA PER SOGNARE

Post n°14338 pubblicato il 12 Luglio 2014 da dinobarili
 

DONADAM68...

E

LA FANTASIA PER SOGNARE

donadam68
donadam68 il 11/07/14 alle 19:00 via WEB
...un pizzico di magia e fantasia sarà , colorerà ogni dove al suo passaggio e in alto si volerà :)D
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/07/14 alle 09:12 via WEB
Ciao - la fantasia non deve mai mancare ... è un ingrediente per sognare. Dino
(Rispondi)

 

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14337 pubblicato il 12 Luglio 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Il tempo libero? … un’idea!

Per coloro che hanno i capelli bianchi… il tempo libero è stato “vissuto” come un “Eldorado … da raggiungere”… Ora non più. Da qualche anno a questa parte nessuno parla più di “tempo libero” come si faceva parecchi decenni fa… quando sono stati scritti parecchi libri. Segno che il “segno dei tempi” si fa sentire in ogni momento e in ogni settore. Che cos’è, infatti, il tempo libero? E’… (o dovrebbe essere) “il tempo liberato dal lavoro e dagli altri impegni … d’obbligo”. Invece, No. Quando mai una donna è “liberata” dagli impegni di casa? Se poi ha famiglia (marito, figli ecc.) … altro che “tempo libero”… E l’assistenza alle persone anziane magari con problemi? Addio quindi ad una “bella illusione” del tempo che fu… Nella vita non c’è tempo libero… anche perché quello a disposizione è abbastanza limitato. Buona giornata a tutti. Dino

 
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