Messaggi del 20/07/2014

PENSIERI SPARSI DEL 20 LUGLIO 2014

Post n°14466 pubblicato il 20 Luglio 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 19 LUGLIO 2014

“in amore … non esiste il troppo”

Dino

 
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ALESSIA E LA FORTUNA IN AMORE racconto (687) di Dino Secondo Barili

Post n°14465 pubblicato il 20 Luglio 2014 da dinobarili
 

20 LUGLIO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 20 Luglio 2014 – Domenica - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto della Domenica

687

I racconti dell’estate

Alessia e la fortuna in amore

L’estate ha il profumo del mare… diceva un poeta. Un anno fa… è stato così anche per Alessia, trentacinque anni, bellissima impiegata presso una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia. Il profumo del mare si sente soprattutto quando in Ufficio le tensioni si accumulano. Una volta perché… il Capo Ufficio ha litigato con la moglie. Un’altra volta perché… il lavoro è diventato improvvisamente caotico. E’ nel caos che gli eventuali errori non mancano… Poi ci sono sempre i motivi personali. Una volta ancora perché … Alessia ha avuto una “notte bianca” nel senso che non riusciva a chiudere occhio… Le notti bianche, però, hanno sempre una ragione molto complessa. Alessia non era il tipo da nascondersi la verità. Infatti , un anno fa, si era resa improvvisamente conto che i rapporti con il moroso non erano dei migliori. Di comune accordo avevano convenuto di prendersi un “periodo di riflessione”. Quando si comincia a parlare di “periodo di riflessione” è come dire … addio, mio bell’addio … ci vedremo domani… forse… o forse, mai più. Cosi, quasi inavvertitamente, Alessia era diventata libera.. e sola. Cosa fare? Non era il caso di piangere sul latte versato. E, neppure, di farci una malattia. A trentacinque anni … “dopo che un Papa ha dato le dimissioni… ne viene eletto un altro”. Un anno fa, però, l’estate era alle porte e Alessia, alta, bionda, occhi azzurri, e gambe da fine del mondo… doveva ancora darsi da fare. Era luglio. Il profumo del mare si faceva sentire…e Alessia non voleva andarci da sola. Telefonò alla sua amica e coetanea. “Donatella, cosa fai domenica?” L’amica aveva appena concordato con il moroso Angelino la gita al mare  ….ed aveva un problema. Era arrivato a Pavia dall’America un suo cugino, quarantenne, il quale conosceva solo l’inglese. Quale migliore occasione di contattare proprio Alessia? La sola che parlava perfettamente inglese? Detto fatto le due amiche si trovarono subito d’accordo. A volte, la mano del Destino, risolve tutti i problemi. Anche in questa occasione. La domenica mattina Donatella e il suo moroso Angelino sono passati dalla casa di Alessia con la loro automobile diretti al mare… sulla Riviera Ligure. Sul sedile posteriore dell’automobile c’era già, il quarantenne Frank , il cugino americano di Donatella. Quando Alessia gli mise gli occhi addosso si rese conto che si trovava di fronte ad un Dio greco, con tutte fattezze di un giocatore di basket … alto tre metri (si fa per dire). Anche per Frank è stato un colpo di fulmine. Non si immaginava che a Pavia ci fossero delle bellissime donne bionde, alte, occhi azzurri …e gambe da fine del mondo … come Alessia. Nulla, però, sarebbe successo, se la trentacinquenne non avesse parlato perfettamente l’inglese. Infatti, tra un’espressione ed un sorriso, i due si sono intesi alla perfezione. Nell’abitacolo dell’automobile… c’erano due “mondi”. Uno che parlava italiano, Donatella e Angelino…e uno che parlava inglese, Alessia e Frank. Al resto ha pensato nuovamente il Destino. La comitiva era diretta al mare, ma un improvviso temporale ha cambiato i programmi. Per dare la possibilità al temporale di sfogarsi, le due coppie hanno trovato riparo presso un’Osteria… l’Osteria della Strega dove era in corso la Manifestazione per l’assegnazione del Premio alle più belle coppie (uomo-donna) che dovevano partecipare a due premi regionali. “La coppia del vino novello” e  “la coppia della torta di mele”. Donatella e Angelino vinsero con facilità il primo premio per “la coppia della torta di mele”. Alessia e Frank ebbero maggiore fortuna. Oltre al primo premio per “la coppia del vino novello”… vennero scelti per rappresentare il “vino novello” in America… con viaggio e accessori gratis. Si sa che quando le cose vanno bene … tutto fila via come l’olio. Infatti, Frank ha cominciato ad abbracciare e a baciare Alessia la quale, in un primo tempo, considerava la cosa come un piacevole modo di essere apprezzata… Ad un tratto, però, si è accorta, che le coccole erano piacevolissime …e Frank ci sapeva fare. Era un artista nel vero senso della parola. Cosa c’era di meglio di metterci del suo …e di darci l’anima. Quando, una trentacinquenne ed un quarantenne, cominciano a correre per la stessa strada e nella stessa maniera … la vita diventa piacevolissima. Per esempio. I baci di Alessia, sulla bocca e sul collo… mandavano in visibilio Frank… il quale non solo gradiva, ma ricambiava in maniera esagerata. Per la verità, in amore, non si esagera mai abbastanza… E’ un delitto non lanciarsi nelle più spericolate esperienze amorose. Diceva un Filosofo, molto tempo fa, che “ogni occasione sprecata in amore… è un delitto contro natura. La natura stessa ne tiene conto”… Alessia e Frank conoscevano la filosofica sentenza e non volevano lasciare nulla di intentato… (e hanno fatto bene) - Questo è il racconto 687, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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CESARE ANGELINI di Teresa Ramaioli

Post n°14464 pubblicato il 20 Luglio 2014 da dinobarili
 

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 20/07/14 alle 09:32 via WEB
Pensieri e riflessioni di Cesare Angelici---Non badare mai al lato amaro delle cose che ti accadono: cioè non dargli mai troppo peso. Non ne vale la pena; e poi ti toglierebbe le forze che occorrono per camminare, per continuare: e nella vita bisogna continuare, camminare. Riflettici: chi ne parlerà più domani del tuo piccolo infortunio? chi se ne ricorderà più? In quanto a te... Basta aprire, al mattino, gli occhi nella luce fresca, perché tutto il mondo cominci da capo. Quell’apertura che si chiama mattino, alba, aurora... Nomi, parole come medicine, liberazioni. È quello che devo fare oggi, che mi interessa; non quello che non m’è riuscito ieri. (Se poi ci badi bene: quell’amaro che ci senti, è il tuo amor proprio offeso, umiliato; solo quello. Devi, dunque, dire: — ti sta bene, se t’aiuta a liberartene. L’amor proprio: cioè la tentazione che ti segue — ci segue — ogni ora e momento. La parte più pericolosa di noi.) Dopo parecchia “esperienza di Collegio”, sono profondamente persuaso che i giovani — sopra tutto studenti — non li “formano” i “superiori”, o i regolamenti; ma maturano dall’interno. Dall’interno si sviluppano e, se ne hanno le capacità , si perfezionano. Non obbligare mai a fare una cosa; se mai, invitare; e lasciare che essi stessi, persuasi, vi si obblighino. Ciao Teresa

 
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MANUELA racconto (474) di Dino Secondo Barili

Post n°14463 pubblicato il 20 Luglio 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Giovedì

Manuela (474)

Manuela, impiegata presso un Ufficio Commerciale a Milano, ma residente a Pavia, era stanca di aspettare. Un anno fa, aveva ormai compiuto il quarantaduesimo anno di età e si sentiva “vecchia”. Ad avere una relazione con un uomo ci aveva provato diverse volte, ma tutte le volte era finita in una bolla di sapone. Ormai non si faceva più illusioni. Diceva a sé stessa. “Se non ho trovato l’uomo giusto fino ad ora … impossibile trovarlo negli anni a venire.” Ogni giorno si guardava allo specchio e trovava qualcosa che la metteva in allarme. Nel suo Ufficio di Milano, Manuela aveva una amica della sua stessa età, Jenny, con la quale si trovava bene ed era in confidenza. Un anno fa, Manuela era particolarmente giù di corda. “Jenny, mi piacerebbe essere come te… sempre allegra e spensierata. Inoltre, ci sai fare con gli uomini… e non ti fai mancare nulla.” Jenny non si aspettava una simile confidenza. Anche se all’apparenza, Jenny era spigliata ed aveva parecchie amicizie maschili, aveva anche lei i suoi guai. Per esempio, non amava gli uomini troppo “appiccicaticci”, uomini che anziché cercare una donna da amare… cercavano la mamma la farsi coccolare. La stessa mamma che avevano lasciata a casa. Purtroppo nella sua vita, Jenny, era incappata in due relazioni con “uomini mammoni” che le stavano addosso come dei “peluche”… in modo asfissiante. Dopo un po’ Jenny era stata costretta a dire “Basta! Questo non è da uomo vero… cioè l’uomo che voglio io.” Manuela, dopo aver saputo le disavventure amorose dell’amica, si lasciò andare ad altre confidenze. “Vedi Jenny. Spesso mi faccio dei problemi sul mio corpo e sul mio modo di sentirmi.” A questo punto, l’amica e collega Jenny scattò come se fosse stata punta da una vespa. “Manuela, non farti quei problemi. L’uomo è un “animale strano, imprevedibile”… vede ciò che vuol vedere. Non gli importa molto della “così detta bellezza femminile” come la intendiamo noi donne… L’uomo insegue le “sue fantasie erotiche”. Sta a noi donne individuare quali. A parte gli uomini farfalloni che è meglio lasciarli perdere… La ricerca dell’uomo giusto è come giocare alla lotteria. Tutto dipende dell’uomo che incontri.” Manuela si sentì sollevata. “Allora, Jenny, dici che a quarantadue anni posso ancora incontrare l’uomo della mia vita?” Alla domanda, però, seguì un sorriso ironico e interrogativo… Jenny capì che doveva darsi da fare. “Manuela, sai cosa ti dico? Questa sera, andiamo ad un Concerto con due amici cinquantenni, Flavio e Saverio. Sono due amici appassionati di musica classica. Dovevo dare loro la conferma proprio questa mattina.” Quella stessa sera, Manuela e Jenny si prepararono a dovere. Ormai le due donne erano in perfetta sintonia. Flavio e Saverio erano due cinquantenni, single, alla spasmodica ricerca dell’anima gemella. Non l’avevano ancora trovata perché avevano della donna una idea sbagliata. Un’idea un po’ fumosa, da intellettuali con “troppe fantasie” per la testa. Dopo il Concerto Saverio e Manuela, Jenny e Flavio, decisero di fare una sosta al Ristorante. Milano offre una infinità di Ristoranti. Ne scelsero uno dove c’era una pista da ballo fatta apposta per ospitare “innamorati”… o in attesa di diventare tali. Si sa che il romanticismo non è finito. Colpisce sempre. Durante il ballo, Saverio sentì Manuela assecondare i suoi passi di danza come mai gli era capitato. Flavio, aveva bisogno di una donna forte, che stesse al ritmo, ma avesse fantasia. Jenny era la donna desiderata. Al termine della serata Le due coppie decisero di aspettare l’alba a casa di Jenny. Si sa che le ore del mattino hanno il potere di incollare le palpebre ai più incalliti sonnambuli. Manuela si trovò addormentata tra le braccia di Saverio e… Jenny tra le braccia di Flavio. Saverio ogni tanto baciava Manuela. Così faceva Flavio con Jenny. Le due quarantaduenni, però, non erano completamente addormentate. Lasciavano fare… anche quando le mani dei due uomini accarezzarono dolcemente il viso per scendere fino alle morbide movenze del seno… (e qui lasciamo ai lettori le immagini successive… sicuramente eccitanti) -(474)

 
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BOLLE DI SAPONE di Teresa Ramaioli

Post n°14462 pubblicato il 20 Luglio 2014 da dinobarili
 

BOLLE DI SAPONE 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 20/07/14 alle 09:30 via WEB
Bolle di sapone--Che cosa hanno in comune un ciclone tropicale e una bolla di sapone? Niente? Be', gli scienziati - che hanno la vista lunga - hanno scoperto che in realtà i vortici che si formano sulla superficie delle bolle hanno un comportamento simile a quello dei vortici degli uragani. Un gruppo di ricercatori crea in laboratorio bolle di sapone che per le caratteristiche fisiche e strutturali - come la superficie molto sottile in relazione al diametro - possono rappresentare un modello della nostra atmosfera. Riscaldando l'equatore della bolla e raffreddandone i poli, sulla pellicola si creano vortici dai movimenti a prima vista casuali, che però, spiegano gli scienziati, sono descritti da una legge fisica (la superdiffusione). Dal confronto delle traiettorie di molti "celebri" uragani e dei vortici sulle bolle sono emerse somiglianze tali che, grazie al nuovo modello fisico, gli esperti hanno adesso fiducia di potere capire meglio come si sviluppa il moto di una delle più pericolose e spaventose forze della natura. Ciao Teresa

 
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PIERLUIGI VALLI...E LE OCCASIONE DEL BLOG

Post n°14461 pubblicato il 20 Luglio 2014 da dinobarili
 

"Ciao Dino - devo ammettere che il Blog è

un bel modo di stare insieme...

pur abitando in località lontane.

E' possibile leggere ...

ed essere letti"

Pierluigi Valli

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14460 pubblicato il 20 Luglio 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Troppi giardini… artificiali

Una delle cose più belle da osservare… è la natura… così, com’è! Invece, specialmente in città, ci sono troppi giardini artificiali, cioè con “mono-colture”, con… “solo rose”, solo piante verdi… irrigate artificialmente. Il bello della natura è …che ogni volta produce “fiori nuovi”. Basta un piccolo appezzamento di terreno… innaffiato ogni tanto e subito … diventa un giardino. Nella vita bisogna lasciar fare alla natura… L’uomo ha il (brutto) vizio di “mettere il naso “dappertutto” convinto di fare “delle opere d’arte”… Non è sempre così. Basta vedere i giardini di città… Buona giornata a tutti. Dino

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°14459 pubblicato il 20 Luglio 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buona Domenica ...a tutti"

DIARIO CORALE

del

20 luglio 2014

 
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