Messaggi del 16/08/2014

LA VITA COMINCIA A 70 ANNI ? racconto (505) di Dino Secondo Barili

Post n°14935 pubblicato il 16 Agosto 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto della Domenica

505

La vita comincia a 70 anni?

E’ noto che una vita sana, una dieta equilibrata, ginnastica e impegno intellettuale allungano la vita. In quanto alla ginnastica basta ascoltare i ciclisti che, di qualsiasi età, esaltano lo loro prestazioni. Qualche tempo fa, l’amico Giuseppe, settantaquattro anni esponeva la sua  teoria ad un gruppo di conoscenti. “La bicicletta è un ottimo sistema per tenersi in forma perfetta. Io, settantaquattro anni, pratico la bicicletta da sempre, con allenamenti regolari tutti i giorni. Tre volte alla settimana posso fare la mia passeggiata di “settantaquattro chilometri” (come i miei anni) senza sforzo e fatica…” Naturalmente, gli altri ciclisti presenti hanno garantito lo stesso risultato. Non parliamo poi, dei camminatori. Giampiero, settantadue anni, al Mercato Piazza Petrarca a Pavia, una settimana fa, elencava le sue prestazioni “marciatorie”. Anche per la ginnastica nelle Palestre i risultati non sono inferiori… Le prestazioni sono quasi da primato. L’amico Domenico, settant’anni partecipa alle competizioni per “la terza età” , quali duecento e quattrocento metri piani e a ostacoli, con risultati più che soddisfacenti. Insomma, la vita si allunga ed è giusto che le persone si sentano impegnate nelle più disparate discipline. Una di questi discipline è sicuramente il ballo. Frotte di settantenni frequentano le Sale da Ballo per le “gare” di ballo liscio. Anche in questo settore si registrano ottimi risultati. Basta vedere quanti settantenni mostrano il loro fisico longilineo, asciutto, con movimenti scattanti, “attenzione” sempre accesa. Quello del “prolungamento della vita” era anche l’argomento di uno dei quei “gruppetti di pensionati” che si sono ritrovano sotto i portici di Piazza della Vittoria a Pavia. Non passa giorno che in tali gruppetti si “dibattono” gli argomenti più vari. Alfredo, 80 anni, Camillo, 79 anni, Giacomo, 77, Valerio, 74 anni, ieri mattina, erano alle prese con “la ginnastica ad ogni età”. Diceva Alfredo. “Da parecchi anni tengo fede alla mia passeggiata quotidiana per le vie della città. Ogni giorno seguo un percorso diverso per tener accesa l’attenzione, sia sull’itinerario, sia sulle “bellezze di Pavia”. E’ una ginnastica fisica e mentale, continua e regolare. Ogni tanto la suggerisco anche a mia moglie, 78 anni… ma lei non ha la mia stessa costanza.” Camillo ha colto l’osservazione. “Lo dico sempre anch’io a mia moglie Caterina, 77 anni. Devi fare ginnastica tutti i giorni. La ginnastica fa bene, aiuta i vasi sanguigni e le cellule a rinnovarsi. Purtroppo è tempo perso. Dice che noi “vecchietti” siamo andati fuori di testa. Crediamo di essere ancora dei giovanotti… e non vi dico il resto.” Giacomo, 77 anni non ha perso l’argomento. “Gli uomini, in fatto di ginnastica, sono avanti rispetto alle donne. Anche mia moglie è piuttosto pigra. Si è chiusa nelle sue idee antiquate. Quando propongo qualche passeggiata mi apostrofa dicendo. “Vai, vai… credi ancora di avere vent’anni, ma gli anni sono passati anche per te. Preferisco giocare a briscola con le mie amiche al ritrovo della “terza età”. Naturalmente non valgono niente i miei discorsi sulla ginnastica.” Valerio, 74 anni, aveva ascoltato senza parlare. Ormai toccava a lui dire la sua. La disse. “Io e mia moglie siamo dello stesso parere. Pratichiamo la ginnastica da sempre. Una dieta sana ed equilibrata aiuta a mantenere il fisico asciutto e nelle migliori condizioni per tutte le prestazioni. L’altro giorno, mia moglie, Cleofe, 72 anni, ha voluto che l’accompagnassi nel Negozio di biancheria intima dove solitamente fa i suoi acquisti. Ha visto un coordinato intimo rosso fiammante. (mutandine e reggiseno). Mi ha detto. “Posso acquistarlo?” Cosa dovevo rispondere? “Certo… che poi? Quando l’inauguri?” Mi ha risposto decisa. “Quando vuoi! … Io sono sempre pronta.” (505)

 
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SAN ROCCO di Teresa Ramaioli

Post n°14934 pubblicato il 16 Agosto 2014 da dinobarili
 

SAN ROCCO 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 16/08/14 alle 08:59 via WEB
SAN ROCCO---Rocco di Montpellier, universalmente noto come san Rocco (Montpeiller, anno tra il 1346 ed il 1350- Voghera notte tra il 15 e il 16 agosto anno imprecisato tra il 1376 ed il 1379), fu un pellegrino e taumaturgico francese , è venerato come santo dalla Chiesa cattolica ed è patrono di numerose città e paesi.E' il santo più invocato, dal Medioevo in poi, come protettore dal terribile flagello della peste. La sua popolarità è molto diffusa. E' conosciuto nel mondo contadino, protettore degli animali, delle grandi catastrofi come i terremoti, le epidemie e gravi malattie. Durante le epidemie di peste in Italia, nel 1367- 1368,andava a soccorre i contagiati anziché fuggire i luoghi ammorbati. La peste mieteva a migliaia le sue vittime, i colpiti non si contavano più e aumentavano i cadaveri insepolti; le città e le campagne erano abbandonate, preda di saccheggiatori e depravati; i medici non erano in grado di curare gli infermi, i sacerdoti erano insufficienti nel prestare conforto. In questa tragedia Rocco, allora ventenne, nonostante la sua persona debolissima ,piccolo di statura, pelle bianca, mani sottili ed eleganti, capelli biondi e arricciati, occhi dolci e pensosi , si sentiva capace ad affrontare il pericolo di un lungo viaggio e dedicarsi alla sua vera vocazione: la carità, senza alcun limite di tempo e spazio. Nel suo pellegrinaggio mai si confuse nella folla intenta a visitare ed ammirare le chiese e i monumenti delle città.Ciao Teresa Ramaioli

 
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IL CASTELLO DI PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°14933 pubblicato il 16 Agosto 2014 da dinobarili
 

IL CASTELLO DI PAVIA 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 16/08/14 alle 14:09 via WEB
PAVIA---Il castello di Pavia iniziato nel 1360 per volontà dei Visconti, Signori di Milano, fu completato nel 1366 con un giardino, concepito come “luogo di delizia” destinato allo svago della corte. Da qui, su iniziativa di Gian Galeazzo Visconti, prese avvio la formazione di un grande parco riservato ai principi, per la caccia e lo svago, e soprattutto per rappresentare la magnificenza della dinastia e stupire per l’estensione e per la ricchezza della fauna e della flora. Fu progettato in una località ampia, pianeggiante, fertile, ricca di acque e di vegetazione, attraversata da una roggia perenne; era circondato da mura provviste di porte in corrispondenza delle vie di transito e di mezzeporte per lo scorrimento dei corsi d’acqua. I Visconti lo avevano popolato di ogni tipo di selvaggina e di animali esotici seguendo il modello dei parchi di caccia di Federico II, ma probabilmente anche i suggerimenti di Bernardo da Venezia, l’architetto progettista del Castello, che doveva conoscere i racconti delle battute di caccia del Gran Khan con i cani, i falconi ed il leopardo, riferiti da Marco Polo. All’interno del Parco vi erano anche zone coltivate a segale, frumento e vite; boschi di varie essenze come ontani, olmi, roveri, salici castagni e costruzioni come il castello di Mirabello sede del guardiano del Parco, la villa di delizie La Torretta e cascinali. Il Parco Visconteo è stato il primo parco principesco interamente “progettato”, e fu preso a modello per tutti i parchi reali realizzati fino al XVIII secolo in Europa. Ciao Teresa Ramaioli

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°14932 pubblicato il 16 Agosto 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Mai rimandare a domani

 ciò che si può

(si deve) fare oggi”

Dino

 

 

 
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RICAMIAMO ...E IL BUON WEEKEND

RICAMIAMO ...

E

IL BUON WEEKEND

RicamiAmo
RicamiAmo il 16/08/14 alle 12:18 via WEB
Ciao Dino è sempre un piacere leggere i tuoi racconti ,perchson scritti benissimo un salutoni Delia felice weekend
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/08/14 alle 19:09 via WEB
Ciao Delia - buon weekend a te. Grazie per la visita e il commento. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14930 pubblicato il 16 Agosto 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Pavia story…

l’uomo (maschio) e le sue stagioni

I poeti hanno spesso “raccontato l’estate…” come una stagione di grandi riflessioni e… amori appassionati. Un po’ perché, i poeti, hanno il “vezzo di esagerare”, un po’ perché l’estate stessa, “obbliga” la persona a momenti di ozio…di inattività. Il caldo soffocante, infatti, spinge a cercare angoli freschi e momenti di completo relax. Così l’uomo riflette sui grandi temi della vita… sul tempo che passa, sul modo in cui la vicenda umana è stata affrontata, e sul modo in cui i fatti si sono svolti. Storie personali, quindi, che riportano a casi personalmente vissuti. All’uomo (maschio) spesso, ritornano alla mente volti femminili… amori “mai nati”, amori che hanno preso una “piega diversa” rispetto a quella sognata, desiderata… o forse solo immaginata. Ecco perché l’estate e l’amore sono i temi che ricorrono spesso sulla pagine dei giornali (specialmente) femminili nei mesi d’estate. Anche per le donne, l’estate è la stagione dell’amore… ma con un’altra valenza rispetto all’uomo. Ne parlerò in prossimo post. Buona giornata a tutti. Dino

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°14929 pubblicato il 16 Agosto 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buona Domenica...a tutti"

DIARIO CORALE

del

17 agosto 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 16 AGOSTO 2014

Post n°14928 pubblicato il 16 Agosto 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 16 AGOSTO 2014

“Diceva una vecchia canzone:

nella storia tutto è gloria …passa e va”

Dino

 
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FERRAGOSTO E I RACCONTI DELLE CASCINE racconto (714) di Dino Secondo Barili

Post n°14927 pubblicato il 16 Agosto 2014 da dinobarili

16 AGOSTO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 16 agosto 2014 – Sabato - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Sabato

714

I racconti dell’estate

Ferragosto e racconti delle Cascine

Spesso il Ferragosto delude e lascia insoddisfatti. I motivi possono essere tanti. Il Ferragosto fa parte delle “Feste fisse” dell’anno, come Natale, Capodanno, Pasqua… cariche di significati. Ovvio, che quando si carica di troppi significati un “data fissa” ci si aspetta da essa cose impensate e impossibili. Risultato. La delusione è garantita. Un anno fa, si sfogava così anche il Dott. Carmelo, cinquant’anni ben portati, scapolo… in Piazza della Vittoria a Pavia… con il suo Collega e coetaneo, Dott. Carlo. “Carlo, secondo me, Ferragosto dovrebbe venire una volta ogni dieci anni. Anche ieri, giorno di Ferragosto, sono rimasto deluso. Avevo fatto tanti progetti…e nessuno di tali progetti è andato in porto” Il Dott. Carlo, Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia, ha preso la palla al balzo. “Carmelo, io invece, sono rimasto soddisfatto. Un Ferragosto da favola. Non ho fatto programmi… e non ho preso impegni. Mi sono alzato all’ora degli altri giorni. Mi sono preparato per una lunga passeggiata lungo le rive del fiume Ticino. Conoscendo le abitudini dei camminatori pavesi, mi sono trovato alle sette del mattino al Ponte Coperto di Pavia. C’erano già parecchie persone. Inaspettatamente (la Fortuna cosa vuol dire!), c’era pure la Dott. Flavia, una trentenne, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo… abitante nel mio Palazzo. Con lei ho fatto quattro chiacchiere e la lunga passeggiata è diventata un divertimento. Mi ha raccontato della sua passione per la ricerca dei vecchi “cascinali” sparsi per la Provincia di Pavia. Cascinali abbandonati ricchi di storia e di storie. Anzi, La Dott. Flavia sta scrivendo un libro sull’argomento. Mi ha fatto visitare una vecchia Cascina abbandonata lungo la riva del Ticino. Una Cascina dove tanti anni fa, si è svolta una bellissima storia d’amore tra il figlio unico del Proprietario e la figlia del Salariato. Naturalmente la Famiglia del Proprietario si è opposto ad una tale unione… ed ha cercato di contrastarla in tutti i modi. Al punto che la famiglia del Salariato è stata scacciata dalla Cascina. Il figlio unico del Proprietario, che si chiamava Michele, è caduto in depressione ed ha avuto bisogno di molte cure. Dopo tali cure, però, ha avuto bisogno anche di un’infermiera che seguisse il decorso della malattia. A Pavia non c’era disponibile alcuna infermiera. Si è offerta Stefania, la figlia del Salariato scacciato dalla Cascina. Il rospo era troppo grande per essere ingoiato facilmente… tuttavia necessità non vuol legge. Stefania e Michele si sono ritrovati ancora uno accanto all’altro. Michele si è dichiarato guarito solo quando la Famiglia ha acconsentito al loro matrimonio… Dopo una simile storia, anch’io sono rimasto affascinato. La Dott. Flavia mi ha promesso la visita ad altre Cascine abbandonate nella quali si sono svolte altre storie e avventure di ogni genere” Il Dott. Carmelo si è sentito subito interessato. “Carlo sei stato proprio fortunato ad aver incontrato una donna così. A volte “non serve correre… basta arrivare al momento giusto”. Il Dott. Carlo era in vena di “idee pazze”. “Carmelo, se vuoi, domani, puoi venire anche tu. La Dott. Flavia ha un sorella gemella, Iris, perfettamente identica a lei… alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine mondo… Così saremo due coppie alla ricerca delle storie più belle del tempo che fu… ma degne di essere ricordate” Il Dott. Carmelo è andato in fibrillazione. “Carlo domani sarò dei vostri…Dove ci troviamo? Dove andiamo?” Il Dott. Carlo è un fantasioso, uno che non si tira mai indietro. “Preparati, Carmelo. Domani andiamo all’Osteria delle Streghe all’incrocio delle antiche strade che portano al fiume. Ormai delle antiche strade è rimasto ben poco. Anche la vecchia Osteria è ridotta da un rudere. La Dott. Flavia, però, mi ha promesso che mettere in atto alcuni “vecchi sortilegi” attraverso i quali … saranno le stesse “antiche Streghe” a raccontare le loro storie. Un’esperienza da non perdere, però, devi portare con te… una mela… “ Il Dott. Carmelo è rimasto sorpreso. “Una mela? Per fare cosa?” – Il Dott. Carlo è un cinquantenne che prende le cose sempre sul serio. “Così, mi ha raccomandato Flavia. Dopo che le Streghe hanno raccontato la loro storia devono mangiare una mela… Ognuno di noi porta la sua mela. La lascia sul rudere dell’Osteria… dopo il racconto…mani invisibili prendono le mele …e il silenzio ritorna sovrano” Un anno fa, Carmelo e Carlo con Flavia e Iris hanno passato i giorni di Ferragosto in modo splendido. Anzi, Carlo si è innamorato perdutamente di Flavia e Carmelo di Iris… Ormai le due coppie non hanno più un momento libero. Sono sempre in giro per i Cascinali abbandonati della Provincia di Pavia alla ricerca di nuove storie. (Questo Blog ne ospiterà altre nei prossimi giorni) - Questo è il racconto 714, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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DANTE E IL NUMERO TRE di Teresa Ramaioli

Post n°14926 pubblicato il 16 Agosto 2014 da dinobarili
 

DANTE E IL NUMERO TRE 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 15/08/14 alle 15:52 via WEB
DANTE E IL NUMERO TRE- Gli antichi vedevano nel numero tre il simbolo della perfezione. Dante sul numero Tre e i suoi multipli costruì il poetico edificio della Divina Commedia: Tre cantiche, ciascuna di 33 canti (totale 99, + uno d’introduzione), i versi raggruppati in terzine. Tre sono le fiere incontrate nella selva oscura (sono la Lonza, il Leone e la Lupa simboli rispettivamente della lussuria, della superbia e ella cupidigia), Tre le donne che dal cielo cron in suo aiuto: la Vergine, Lucia e Beatrice. Tre per Tre , cioè nove i cerchi dell’inferno, nove i cieli, nove i cori angelici. Nel Cristianesimo il numero Tre assume un duplice significato sia di “famiglia divina”, composta da Maria, Giuseppe e Gesù, sia di Trinità, nelle persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Un riferimento al Tre c’è anche nella Luna, infatti viene descritta come triplice: piena, assente o parziale, metafora di vita, morte e rinascita. Tre sono le Parche, le Furie , le Grazie, i Re Magi, i moschettieri di Dumas e le caravelle di Colombo. In ogni fiaba, l’eroe, nel suo viaggio iniziatici, deve superare Tre prove , magia ed essoterismo spesso prevedono ritualità e formule ripetute Tre volte, triplice è lo scorrere del tempo dal passato al presente al futuro, triplice il fondamento del principio generativo che, dall’unione del maschile e del femminile , origina un nuovo essere. Nel Cristianesimo Tre sono le virtù cardinali su cui si fonde la perfezione della vita umana: fede, speranza e carità. Tre è il primo numero di armonia, di soluzione del conflitto dualistico, ed è per questo considerato un numero perfetto. Ciao Teresa Ramaioli

 
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ORSACCHIOTTI E BAMBINI di Teresa Ramaioli

Post n°14925 pubblicato il 16 Agosto 2014 da dinobarili
 

ORSACCHIOTTI E BAMBINI 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 15/08/14 alle 15:50 via WEB
ORSACCHIOTTI E BAMBINI----L’orsacchiotto appartiene all’immaginario infantile, ma non sempre è stato così. La sua diffusione è anzi piuttosto recente, si riconduce a un episodio accaduto al Presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt, soprannominato Teddy, amante della caccia grossa. Nel 1902 Roosevelt si rifiutò di sparare a un esemplare adulto di orso bruno, durante una battuta di caccia organizzata appositamente per lui in Louisiana, poiché l’orso era stato palesemente portato là appositamente per essere abbattuto dal Presidente. Roosevelt si indignò, dicendo che sparare a un orso in quelle condizioni non sarebbe stato sportivo. La sua presa di posizione fu particolarmente apprezzata dal vasto pubblico che la apprese attraverso i quotidiani, e che soprannominò l’orso “Teddy Bear”. Nei giorni a seguire, il disegnatore satirico Clifford K. Berryman pubblicò sulla prima pagina del Washington Post una vignetta e con la didascalia ”stabilire un confine sul Mississippi” metteva in relazione l’accaduto con una disputa territoriale in corso all’epoca (fra Louisiana e lo stato del Mississippi). L’orso della vignetta conquistò sempre più lettori e, astutamente, Berryman ne modificò gradualmente le sembianze, addolcendone le linee, fino a renderlo un cucciolo. Sulla scia della vera e propria “passione” risvegliata negli americani da Teddy Bear, due commercianti russi misero in vetrina un paio di orsetti di pezza -nel loro negozio di Brooklyn- con il cartello “Teddy’s bears”. Era il 1903. L’operazione fu commercialmente vincente, al punto da far fondare alla coppia una società specializzata nella produzione di orsacchiotti, la Ideal Toy Company. La passione si estese trasversalmente ad abiti, servizi di porcellana, musiche, poesia sopravvivendo anche ai giorni nostri. Ciao Teresa Ramaioli

 
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MARION ... PER TERESA

Post n°14924 pubblicato il 16 Agosto 2014 da dinobarili
 

MARION ...

PER

TERESA

Marion20
Marion20 il 16/08/14 alle 01:32 via WEB
Davvero molto bella ed interessante questa storia, che parla do una malattia temuta e diffusa, la peste... Brava! Buonanotte Marion
(Rispondi)

 

 
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MARION ...E IL DISEGNO DI TERESA

Post n°14923 pubblicato il 16 Agosto 2014 da dinobarili
 

MARION ...

E

IL DISEGNO DI TERESA

Marion20
Marion20 il 16/08/14 alle 01:34 via WEB
È musica sotto forma di immagine! Ciao buonanotte Marion
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/08/14 alle 09:14 via WEB
Ciao Marion - Teresa ringrazia. Buona vacanze. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANNAMARIA ...E I COMPLIMENTI

Post n°14922 pubblicato il 16 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

I COMPLIMENTI

annamariamennitti
annamariamennitti il 16/08/14 alle 07:52 via WEB
I complimenti fanno sempre piacere,per qualsiasi età ,ma giustamente gli uomini se ne astengono ,perchè non si sa mai come la prendono.....però se non si fanno è meglio ,anche perchè non si sa mai se dicono la verità ..... ciao
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/08/14 alle 09:11 via WEB
Ciao Annamaria - la questione è controversa. Se da una parte i complimenti fanno sempre piacere... dall'altra ... non si sa mai. Ecco il nostro tempo. Dino
(Rispondi)

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°14921 pubblicato il 16 Agosto 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Non importa sapere quante volte si cade…

Quel che conta è sapere

quante volte ci si rialza

e si riprende a camminare”

Dino

 

 

 
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ANNAMARIA ...E I COMPAGNI DI SCUOLA

Post n°14920 pubblicato il 16 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

I COMPAGNI DI SCUOLA

annamariamennitti
annamariamennitti il 15/08/14 alle 21:51 via WEB
I compagni di scuola si devono ricordare come si sono lasciati ,per avere un bellissimo ricordo dell'adolescenza ,perciò io non sono d'accordo ,ci sarebbero sempre critiche ,perchè avremmo sempre da dire.....cinquant'ammi non sono pochi... Ha fatto bene Domenico che con tutta la sua timidezza si è scelta la mozzafiato...I miei li festeggerò con i sessanta ,settanta e anche ottanta provate a capire perchè? ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/08/14 alle 09:02 via WEB
Ciao Annamaria - vero. Verissimo. "I compagni di scuola si devono ricordare come..." Però, il tempo lascia i segni. Chi in un modo, chi nell'altro. A Domenico è andata bene ... Ha atteso tanti anni per avere "una mozzafiato"
(Rispondi)

 
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ARAGONENSI di Annamaria Mennitti

ARAGONENSI 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 15/08/14 alle 21:29 via WEB
Dagli Aragonesi al terremoto del Settecento « Settembre, andiamo. È tempo di migrare. Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare: scendono all'Adriatico selvaggio che verde è come i pascoli dei monti. » (Gabriele D'Annunzio, I pastori) Gli Aragonesi, sfruttando la centralità di Foggia nel passaggio della transumanza, stabilirono a Foggia la dogana delle pecore per gli armamenti transumanti dagli Abruzzi, con il compito di regolamentare il pascolo nel Tavoliere e riscuotere tasse derivanti dai diritti di passaggio[. L'imposizione di tale tassa a tutti i pastori, fece arricchire le casse regie, ma impoverì gli agricoltori del Tavoliere, portandoli ad abbandonare il territorio che, progressivamente, divenne paludoso.

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14918 pubblicato il 16 Agosto 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Pavia story…

le donne, l’estate e le canzoni

L’estate è una stagione “liberatoria e libertaria”, così diceva un saggio alcuni decenni fa… Ma i saggi non fanno scuola… sono “voci nel vento”… barchette di carta affidate alla corrente del fiume. Giovanna, 70anni, leggermente insoddisfatta della vita, ieri mattina in Piazza della Vittoria a Pavia era in vena di …sfoghi. “Ogni anno è la stessa storia. Aspetto l’estate per andare in vacanza e incontrare l’uomo della mia vita… l’uomo che mi avrebbe resa felice… ed io avrei reso felice. Ogni anno ho cambiato località di mare nella quale trascorrere le vacanze. Ogni anno mi sono innamorata di un uomo … sulla pista da ballo, all’aperto, sotto le stelle. Sono sempre stata una patita del ballo. Ogni stagione la stessa storia… un uomo, una canzone, un spiaggia… Poi, finita l’estate … l’uomo e la spiaggia svanivano come un miraggio… e rimanevo sola con la canzone. Adesso, quando riascolto quelle canzoni… mi ritorna in mente il volto di un uomo. Di quello che ho vissuto… Non mi lamento. Anzi, sono felice (si fa per dire) di non aver lasciato “in bianco” le pagine della mia vita. Buona giornata a tutti. Dino

 
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FOGGIA di Annamaria Mennitti

Post n°14917 pubblicato il 16 Agosto 2014 da dinobarili
 

FOGGIA 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 15/08/14 alle 21:23 via WEB
« Foggia è chella musica ca nasce int’e paise e ca more int’e ccase, addò se ferma 'o viento c’attraversa la campagna tutta spine e tutta rose, addò se ferma 'o tiempo c’addeventa tarantella addò nu santo dorme sott’e stelle. »traduco Foggia è quella musica che nasce nelle case e muore nel paese, dove si ferma il vento attraversa la campagna tutte spine e rose,dove il tempo si ferma e diventa una tarantella ,dove un santo dorme sotto le stelle

 
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ANNAMARIA ...E LA FESTA DEL 15 AGOSTO

Post n°14916 pubblicato il 16 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LA FESTA DEL 15 AGOSTO

annamariamennitti
annamariamennitti il 15/08/14 alle 21:11 via WEB
La festa del 15 agosto ha origini pagane, Ferragosto deriva dal latino “Feriae Augusti”, che significa appunto “Riposo di Agosto”. In questo giorno la Chiesa cattolica, ortodossa e armena festeggiano Maria Madre di Gesù accolta in Paradiso. l'impronta religiosa della festività si fa sentire nelle tante processioni religiose che si svolgono un pò ovunque. Ma Ferragosto è per definizione anche la giornata delle vacanze, delle escursioni e del divertimento. Qui di seguito alcune spunti per passare la festa nei migliori dei modi, in base ai propri gusti.

 
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