dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 23/08/2014
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
racconto del Domenica
512
Saveria, la Segretaria del Presidente
Un anno fa, l’impiegata Saveria era in crisi. Aveva appena compiuto quarant’anni. Era una bellissima donna, ma era entrata in “un mare di dubbi”. Al primo posto stava il fatto che non era “ancora” riuscita ad avere un rapporto sentimentale stabile. Cioè avere un proprio uomo… una spalla sulla quale poggiare la testa e sentirsi capita e protetta. Se non protetta… almeno una spalla sulla quale “scaricare” le proprie tensioni. Tutte le persone hanno bisogno di una persona alla quale confidare le proprie “perplessità quotidiane”. Saveria, no. La quarantenne aveva avuto tre relazioni… finite male. Sembrava che tutto filasse liscio … poi, il magico momento, si interrompeva e le “cose” precipitavano velocemente. Al compimento del quarantesimo compleanno, un anno fa, Saveria, era in crisi profonda. Ne parlò con la sua amica del cuore, Carla, la quale era anche la sua Pettinatrice di fiducia. La confidenza è basata prima di tutto sulla fiducia e sulla stima. Saveria, essendo coetanea di Carla poteva esprimersi come pareva… anche svelando i segreti pensieri. “Carla … sono delusa dalla vita. Non riesco più a capirci niente. Qualche tempo fa ho “rotto” definitivamente con Giovanni. Dopo momenti favolosi, ha cominciato ad accusarmi che “al primo posto” mettevo sempre il mio lavoro di “Segretaria del Presidente”. Non ci ho visto più. E’ vero. Sono la Segretaria del Presidente… questo che cosa c’entra con l’amore? Il lavoro è il lavoro … l’amore è l’amore. Invece, no. Giovanni, non mi vedeva per come sono… ma per quella che non sono.” Carla, la Pettinatrice di fiducia aveva capito in quale labirinto era finita la sua amica del cuore. “Saveria, due anni fa, sono finita anch’io nel tuo stesso labirinto. Sono stata accusata da alcune clienti di “favoritismi”. Cioè, trattavo meglio alcune clienti rispetto ad altre. Mi sono fatta l’esame di coscienza ed ho capito che effettivamente il lavoro mi riusciva meglio con alcune clienti rispetto ad altre. Dopo varie ricerche mi sono iscritta ad un Corso di Teatro dove ho capito che, per evitare di essere fraintesa, è indispensabile mandare i messaggi chiari e giusti. Cioè devi essere “tu” ad esprimere il “tuo” personaggio secondo le situazioni. Noi non dobbiamo preoccuparci di come “gli altri ci vedono”, ma come “noi vogliamo essere visti”. Saveria afferrò al volo il suggerimento dell’amica. “Intendi dire che ognuno di noi deve recitare la propria parte … secondo i casi e le situazioni?” – “Certo.” Rispose Carla “Non mi sono preoccupata delle Clienti che si sono lamentate… ma ho cercato la strada giusta per accontentarle tutte nel modo più corretto possibile.” Saveria chiese alla sua Pettinatrice di trovarle una nuova soluzione per i suoi capelli. Più originale ed estrosa. Quello stesso pomeriggio, a Pavia, Saveria, doveva partecipare ad un importante evento. Si preparò nel modo migliore. Ormai la sua testa era fermamente intenzionata a fare colpo. Il primo a “cascare nella rete” è stato il Dott. Francesco, un cinquantenne noto come “uno sciupa femmine”. Altri, cinquantenni fecero la stessa fine… Saveria, però, non aveva tempo da perdere. Il suo obbiettivo era quello di incontrare l’uomo giusto. Al termine dell’evento ... si scatenò un furioso temporale. La quarantenne non lo aveva previsto e si trovò in difficoltà. Il Dott. Paolo, un cinquantenne single, le offrì un passaggio. Anzi, fece molto di più. Chiese a Saveria se era disposta a prendere un caffè sulla Costa Azzurra. La quarantenne, si dimenticò di essere la Segretaria del Presidente. Accettò volentieri. Anche perché… le occasioni perdute… sono come il tempo che passa… non tornano più. (512)
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L'ALBERO DEL DRAGO
di
Teresa Ramaioli
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ANNAMARIA ...
E
IL RACCONTO DI CORNELIA
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RICAMIAMO ...
E
LA FELICE SERATA
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MESSAGGIO DI TERESA ...
PER
ANNAMARIA
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ANNAMARIA ...
E
IL SENSO DEI RACCONTI
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GIRAMONDO595...
E
IL BUON WEEKEND
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ANNAMARIA ...
E
LE CHIACCHIERE DI OGGI
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TARANTELLA
di
Annamaria Mennitti
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Viaggio in Lombardia
Cortile … story
A distanza di sessant’anni, sorge spontanea una domanda: erano più contente “le donne del cortile”… oppure le donne di oggi? Qualcuno ha scritto che la storia è un continuo ripetersi di errori e sbagli… Forse, siamo di fronte ad un’altra “ripetizione”. Le donne del cortile di sessant’anni fa avevano una famiglia… un marito a disposizione (“finché morte non vi separi”)… dei figli che sono la realizzazione della donna e la sua ragione di vita (anche in età avanzata). Oggi, molte donne hanno la libertà, lo stipendio, la carriera…l’indipendenza economica…Spesso non hanno famiglia, non hanno i figli e il marito… Il marito (o il compagno) se vogliono lo possono cambiare secondo le esigenze. Però, molte donne sono sole, in una casa vuota, dove al massimo possono parlare e coccolare il gatto o il cane… E questa sarebbe la realizzazione della donna? E gli affetti (veri) dove sono finiti? Buona giornata a tutti. Dino
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23 AGOSTO 2014
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 23 agosto 2014 – Sabato - 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
racconto del Sabato
721
I racconti dell’estate
Cornelia e il milionario
Quando le ferie d’Agosto sono finite… in molte persone affiora il rammarico per le cose “non” fatte. Non è stato così, un anno fa, per la Dott. Cornelia, quarant’anni, bellissima, la quale non vedeva l’ora di ricominciare a lavorare… e sperare in una nuova stagione di benessere. Cornelia lavorava in un Ufficio a Milano… e Pavia le stava stretta. Inoltre, la prima parte dell’anno non aveva portato niente di buono. Il moroso Ferdinando, si era trasferito all’estero e lei era rimasta sola. Sola, e… più decisa che mai a rifarsi una vita. “A quarant’anni la vita sorride sempre - diceva il Saggio - ma non bisogna stare con le mani in mano” Cornelia era di pasta buona. Non si dava mai per vinta. Il lavoro non mancava … c’era solo il lato sentimentale che faceva acqua da tutte le parti. Ogni tanto si confidava con la sua coetanea e amica. “Elisabetta, questo nostro tempo, non ci permette di dormire sonni tranquilli. Per una cosa che va… ce ne sono cento che hanno bisogno di una regolata. Primo fra tutte, l’amore. Se fai tanto di perdere il ritmo… è come perdere il treno…non lo prendi più. Inoltre non sai quando passa il prossimo (treno). Dopo le ferie di Agosto, ho deciso di frequentare un Corso a Milano“Come sposare un milionario”… e di sposarne uno” Elisabetta si è messa a ridere. “Mi auguro che la tua sia solo una battuta…e non lo dica sul serio… altrimenti ti prendono per una fuori di testa” Cornelia si è data un contegno.”Ti sembro una che scherzi? C’è chi aspetta il treno…e chi lo va a prendere dove passa! Quella sono io” L’amica fece gli auguri… ma in modo ironico. Come dire… “se non son matti non li vogliamo”. Un anno fa, Cornelia non vedeva l’ora che terminassero le ferie d’Agosto per riprendere il lavoro nell’Ufficio a Milano. La data di inizio del Corso si stava avvicinando e la quarantenne era ansiosa. Una mattina della prima settimana di lavoro dopo le ferie di Agosto, Cornelia ricevette una telefonata dalla Segretaria del Corso Come sposare un Milionario. Annunciava l’arrivo di una mail. Cornelia cominciò ad andare in estasi. Anche le College se ne accorsero e vollero conoscere le ragioni. La quarantenne sorrideva con fare enigmatico… ma non parlava. Alla fine anche il Dirigente volle conoscere i motivi di tanta agitazione. “La Cornelia aspetta una mail…” dicevano. Il Dirigente ironizzò. “… per una mail?... mi sembra esagerato” Per la quarantenne non era esagerato affatto. Infatti, dopo un paio d’ore, la mail è arrivata. Diceva. “Gentile Dott. Cornelia , siamo lieti di invitarla questa sera alla cena per festeggiare l’iscrizione del nostro nuovo Socio, il Dott. Faustino, il quale entra a far parte del Club dei Milionari di Milano. La preghiamo di non mancare. L’invito è strettamente individuale e personale. In attesa di fare la sua conoscenza. Il Presidente del Club dei Milionari” La Dott. Cornelia fece finta di non averla ricevuta. Le Colleghe si chiusero in un mutismo allarmato. La quarantenne si era stampata in viso una maschera anonima che… “diceva tutto… e non diceva niente”. Persino il Dirigente se ne era accorto, ma non aveva il coraggio di chiedere il perché. La mente della quarantenne si era messa girare a velocità supersonica. Quella sera sarebbe sta la serata del Destino. “Adesso o mai più” Appena uscita dall’Ufficio, Cornelia, si recò al Salone di Bellezza per una revisione totale dell’immagine e la Parrucchiera di fiducia ha fatto il resto. La Serata si presentava elettrizzante. Quando Cornelia si presentò all’appuntamento lasciò tutti i presenti (uomini affermati dai cinquant’anni in su) senza parole. Una Star così… non l’avevano mai vista. Cornelia dimostrava venti anni di meno… un fascino da restare senza fiato. Il Presidente del Club dei Milionari fece gli onori di casa e presentò il nuovo Socio, il Dott. Faustino, un cinquantenne che assomigliava ad un attore del cinema… bello come il sole. Per Cornelia è stato come aver preso… un fulmine a ciel sereno. “Quello era l’uomo che aveva sempre sognato…” Ora, dipendeva da lei (e dal Destino). Infatti… la cena era appena iniziata quando il Dott. Faustino svenne per le forti emozioni. E’ stato necessario il ricovero in Ospedale per accertamenti. La Dott. Cornelia, volle seguirlo ed assisterlo… senza mai perderlo di vista. Il Dott. Faustino ha gradito le premure e le attenzioni della quarantenne… e non volle più separarsene. La volle sempre accanto a sé… La mattina successiva, in Ufficio c’era una postazione di lavoro vuota. Era proprio quella della Dott. Cornelia… Le colleghe fecero mille illazioni. Alla fine il Dirigente volle sapere la verità. La Segretaria dell’Ufficio telefonò alla Dott. Cornelia per avere informazioni al riguardo. La risposta è stata lapidaria. “Forse … non vengo più a lavorare in Ufficio … Ho deciso di sposare un milionario… questa mattina stessa” …e così è avvenuto. - Questo è il racconto 721, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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AMELIA EARHART
di
Teresa Ramaioli
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ANNAMARIA ...
E
IL RACCONTO DI ROBERTA
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FRANZKLINE - STEFANO BROCCA ...
E
I RACCONTI
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LE CATACOMBE DI SAN GENNARO
di
Annamaria Mennitti
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ANNAMARIA...
E
I RACCONTI CHE FINISCONO BENE
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PULCINELLA
di
Annamaria Mennitti
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Viaggio in Lombardia
Cortile .-.. story
Nel 1950 è iniziata la “fine del Cortile”. Per secoli il Cortile è stato il “cortile delle donne”… e dei bambini (una specie di asilo nido permanente). Dopo il 1950 tutto è cambiato. L’agricoltura si stava meccanizzando… e anziché chiamare le “mondine” per la monda del riso… si faceva largo uso di “prodotti chimici che selezionavano tutto”… anche le rane (che, infatti, sono scomparse). L’agricoltura, quindi, non aveva più bisogno di “braccia”…e tutte le persone (uomini e donne) si riversavano in città. Era il momento delle grandi fabbriche (che adesso non ci sono più). Da Trivolzio, al mattino alle 6, una o più corriere partivano stracariche di persone che tornavano alle 18 di sera… dodici ore in città. A quell’ora, stanche morte, le persone non avevano più voglia di mettersi sull’uscio di casa a chiacchierare… Buona giornata a tutti. Dino
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