Messaggi del 23/08/2014

SAVERIA racconto (512) di Dino Secondo Barili

Post n°15051 pubblicato il 23 Agosto 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Domenica

512

Saveria, la Segretaria del Presidente

Un anno fa, l’impiegata Saveria era in crisi. Aveva appena compiuto quarant’anni. Era una bellissima donna, ma era entrata in “un mare di dubbi”. Al primo posto stava il fatto che non era “ancora” riuscita ad avere un rapporto sentimentale stabile. Cioè avere un proprio uomo… una spalla sulla quale poggiare la testa e sentirsi capita e protetta. Se non protetta… almeno una spalla sulla quale “scaricare” le proprie tensioni. Tutte le persone hanno bisogno di una persona alla quale confidare le proprie “perplessità quotidiane”. Saveria, no. La quarantenne aveva avuto tre relazioni… finite male. Sembrava che tutto filasse liscio … poi, il magico momento, si interrompeva e le “cose” precipitavano velocemente. Al compimento del quarantesimo compleanno, un anno fa, Saveria, era in crisi profonda. Ne parlò con la sua amica del cuore, Carla, la quale era anche la sua Pettinatrice di fiducia. La confidenza è basata prima di tutto sulla fiducia e sulla stima. Saveria, essendo coetanea di Carla poteva esprimersi come pareva… anche svelando i segreti pensieri. “Carla … sono delusa dalla vita. Non riesco più a capirci niente. Qualche tempo fa ho “rotto” definitivamente con Giovanni. Dopo momenti favolosi, ha cominciato ad accusarmi che “al primo posto” mettevo sempre il mio lavoro di “Segretaria del Presidente”. Non ci ho visto più. E’ vero. Sono la Segretaria del Presidente… questo che cosa c’entra con l’amore? Il lavoro è il lavoro … l’amore è l’amore. Invece, no. Giovanni, non mi vedeva per come sono… ma per quella che non sono.” Carla, la Pettinatrice di fiducia aveva capito in quale labirinto era finita la sua amica del cuore. “Saveria, due anni fa, sono finita anch’io nel tuo stesso labirinto. Sono stata accusata da alcune clienti di “favoritismi”. Cioè, trattavo meglio alcune clienti rispetto ad altre. Mi sono fatta l’esame di coscienza ed ho capito che effettivamente il lavoro mi riusciva meglio con alcune clienti rispetto ad altre. Dopo varie ricerche mi sono iscritta ad un Corso di Teatro dove ho capito che, per evitare di essere fraintesa, è indispensabile mandare i messaggi chiari e giusti. Cioè devi essere “tu” ad esprimere il “tuo” personaggio secondo le situazioni. Noi non dobbiamo preoccuparci di come “gli altri ci vedono”, ma come “noi vogliamo essere visti”. Saveria afferrò al volo il suggerimento dell’amica. “Intendi dire che ognuno di noi deve recitare la propria parte … secondo i casi e le situazioni?” – “Certo.” Rispose Carla “Non mi sono preoccupata delle Clienti che si sono lamentate… ma ho cercato la strada giusta per accontentarle tutte nel modo più corretto possibile.” Saveria chiese alla sua Pettinatrice di trovarle una nuova soluzione per i suoi capelli. Più originale ed estrosa. Quello stesso pomeriggio, a Pavia, Saveria, doveva partecipare ad un importante evento. Si preparò nel modo migliore. Ormai la sua testa era fermamente intenzionata a fare colpo. Il primo a “cascare nella rete” è stato il Dott. Francesco, un cinquantenne noto come “uno sciupa femmine”. Altri, cinquantenni fecero la stessa fine… Saveria, però, non aveva tempo da perdere. Il suo obbiettivo era quello di incontrare l’uomo giusto. Al termine dell’evento ... si scatenò un furioso temporale. La quarantenne non lo aveva previsto e si trovò in difficoltà. Il Dott. Paolo, un cinquantenne single, le offrì un passaggio. Anzi, fece molto di più. Chiese a Saveria se era disposta a prendere un caffè sulla Costa Azzurra. La quarantenne, si dimenticò di essere la Segretaria del Presidente. Accettò volentieri. Anche perché… le occasioni perdute… sono come il tempo che passa… non tornano più. (512)

 
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L'ALBERO DEL DRAGO di Teresa Ramaioli

Post n°15050 pubblicato il 23 Agosto 2014 da dinobarili
 

L'ALBERO DEL DRAGO

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 23/08/14 alle 09:43 via WEB
L'ALBERO DEL DRAGO--La Dracaena draco è una pianta conosciuta in passato con un nome straordinario : l’Albero del Drago I romani e i greci conoscevano un reagente chimico che utilizzavano in medicina e tintura, il cui colore e la cui densità, faceva loro pensare a qualcosa di magico, come :il sangue di un drago. Mercanti e carovanieri vendevano nelle grandi città del bacino mediterraneo come sangue del drago sostanze di diversa origine e natura. Una sostanza contraffatta che veniva venduta ai clienti che volevano risparmiare ed era composta da sangue di bue e polvere di terracotta. La maggior parte dei carichi di sangue di drago “originale” erano composti dalle resine essiccate o semiliquide estratte dalle differenti specie di quattro distinti generi botanici: Pterocarpus, Croton, Daemonorops e la Dracaena. L’incisione del tronco della Dracaena draco delle isole Canarie e della Dracaena cinnabari di Socotra (isola a sud dello Yemen) era la più diffusa fonte di sangue del drago dell’antichità. Il sangue del drago viene nominato da Plinio il Vecchio nel suo testo la Naturalis Historia . Ciao Teresa Ramaioli

 
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ANNAMARIA ...E IL RACCONTO DI CORNELIA

Post n°15049 pubblicato il 23 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL RACCONTO DI CORNELIA

annamariamennitti
annamariamennitti il 23/08/14 alle 13:54 via WEB
Dino....Dino tu ci fai impazzire ....i tuoi racconti ci fanno veramente sognare..io sinceramente non desidero il milionario ,ma i milioni del milionario..la prima cosa che farei andrei in pensione e farei ciò che non ho fatto fino ad oggi per impegni e poi vivrei tranquilla sistemando anche la settima generazione....devo sognare !!!! e va bene sognamo....ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/08/14 alle 18:58 via WEB
Ciao Annamaria - Bel commento. Vero. reale... Tutti noi abbiamo bisogno di sognare, di stare bene, di avere tanti soldi, e di vivere meglio che si può. Allora vanno bene anche i racconti come quello di Cornelia... Dino
(Rispondi)

 

 
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RICAMIAMO ...E LA FELICE SERATA

Post n°15048 pubblicato il 23 Agosto 2014 da dinobarili
 

RICAMIAMO ...

E

LA FELICE SERATA

RicamiAmo
RicamiAmo il 23/08/14 alle 15:29 via WEB
Ciao Dino felice pomeriggio
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/08/14 alle 18:53 via WEB
Ciao - felice pomeriggio a te....e buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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MESSAGGIO DI TERESA ... PER ANNAMARIA

Post n°15047 pubblicato il 23 Agosto 2014 da dinobarili
 

MESSAGGIO DI TERESA ...

PER

ANNAMARIA

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 23/08/14 alle 15:40 via WEB
Ciao Annamaria,se ti piace,puoi usare l'articolo "Penna e calamaio"per il tuo libro. Grazie,Ciao Teresa
(Rispondi)

 

 
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ANNAMARIA ...E IL SENSO DEI RACCONTI

Post n°15046 pubblicato il 23 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL SENSO DEI RACCONTI

annamariamennitti
annamariamennitti il 23/08/14 alle 14:09 via WEB
La vita specialmente in amore è una scatola cinese che all'improvviso si apree ne esce la marionetta che ti fa girare in bene o in male.....In bene,ecco pronto il principe azzurro e la felicità..in male ti arriva anche all'improvviso ,proprio nel momento in cui sei così convinta del tuo amore ecco la !scatascio" meno male che abbiamo te Dino che guidi la scatola verso il bene .......ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/08/14 alle 18:45 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Bisogna sempre pensare bene ...per avere bene. I racconti sono sogni... e i sogni sono i desideri di tante persone.... "in racconto". Dino
(Rispondi)

 

 
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GIRAMONDO595... E IL BUON WEEKEND

Post n°15045 pubblicato il 23 Agosto 2014 da dinobarili
 

GIRAMONDO595...

E

IL BUON WEEKEND

giramondo595
giramondo595 il 23/08/14 alle 14:09 via WEB
buon fine settimana..un abbraccio
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/08/14 alle 18:40 via WEB
Ciao - grazie a te... buon weekend. Dino
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ...E LE CHIACCHIERE DI OGGI

Post n°15044 pubblicato il 23 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LE CHIACCHIERE DI OGGI

annamariamennitti
annamariamennitti il 23/08/14 alle 14:41 via WEB
.....e ci credo avevano chiacchierato per tutta la giornata anche lavorando ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/08/14 alle 18:37 via WEB
Ciao Annamaria - le chiacchiere del cortile di una volta... erano molto diverse dalle chiacchiere che si fanno oggi. Basta vedere ciò che avviene oggi al Bar. Tutto ... tranne che chiacchiere. Dino
(Rispondi)

 

 
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TARANTELLA di Annamaria Mennitti

Post n°15043 pubblicato il 23 Agosto 2014 da dinobarili
 

TARANTELLA 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 23/08/14 alle 14:38 via WEB
annamariamennitti il 23/08/14 alle 14:24 via WEB Narratore: Tarantella, tarantella tarantella di Pulcinella. Pulcinella era povero in canna e viveva in una capanna senza porta e senza tetto e la paglia era il suo letto. In quel letto poi dormivano in tanti: Pulcinella, sua moglie, i loro bambini, perfino il gatto! Pulcinella stava così stretto e scomodo che non riusciva a dormire, e spesso di notte andava in riva al mare e provava a pescare qualche pesce... Pulcinella:“Eh, sì, ma non prendo mai neanche un pesciolino, son senza fortuna!” Moglie di Pulcinella: “Senza fortuna e senza cervello!! Sono tre giorni che non mangiamo e tu balli la tarantella... Se questa notte non mi porti un pesce, per te saranno botte!” Narratore: Giunge la notte, non c'è la luna forse stavolta avrà più fortuna. Sente uno stratto: e in quel momento appare dal mare un pesce d'argento: con questo pesce, se non m'inganno, mangeranno per tutto un anno!

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°15042 pubblicato il 23 Agosto 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Cortile … story

A distanza di sessant’anni, sorge spontanea una domanda: erano più contente “le donne del cortile”… oppure le donne di oggi? Qualcuno ha scritto che la storia è un continuo ripetersi di errori e sbagli… Forse, siamo di fronte ad un’altra “ripetizione”. Le donne del cortile di sessant’anni fa avevano una famiglia… un marito a disposizione (“finché morte non vi separi”)… dei figli che sono la realizzazione della donna e la sua ragione di vita (anche in età avanzata). Oggi, molte donne hanno la libertà, lo stipendio, la carriera…l’indipendenza economica…Spesso non hanno famiglia, non hanno i figli e il marito… Il marito (o il compagno) se vogliono lo possono cambiare secondo le esigenze. Però, molte donne sono sole, in una casa vuota, dove al massimo possono parlare e coccolare il gatto o il cane… E questa sarebbe la realizzazione della donna? E gli affetti (veri) dove sono finiti?   Buona giornata a tutti. Dino

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°15041 pubblicato il 23 Agosto 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buona Domenica ...a tutti"

DIARIO CORALE

 del

24 agosto 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 23 AGOSTO 2014

Post n°15040 pubblicato il 23 Agosto 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 23 AGOSTO 2014

“L’amore è fatto di sorprese…” Dino

 
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CORNELIA E IL MILIONARIO racconto (721) di Dino Secondo Barili

Post n°15039 pubblicato il 23 Agosto 2014 da dinobarili
 

23 AGOSTO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 23 agosto 2014 – Sabato - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Sabato

721

I racconti dell’estate

Cornelia e il milionario

Quando le ferie d’Agosto sono finite… in molte persone affiora il rammarico per le cose “non” fatte. Non è stato così, un anno fa, per la Dott. Cornelia, quarant’anni, bellissima, la quale non vedeva l’ora di ricominciare a lavorare… e sperare in una nuova stagione di benessere. Cornelia lavorava in un Ufficio a Milano… e Pavia le stava stretta. Inoltre, la prima parte dell’anno non aveva portato niente di buono. Il moroso Ferdinando, si era trasferito all’estero e lei era rimasta sola. Sola, e… più decisa che mai a rifarsi una vita. “A quarant’anni la vita sorride sempre - diceva il Saggio - ma non bisogna stare con le mani in mano” Cornelia era di pasta buona. Non si dava mai per vinta. Il lavoro non mancava … c’era solo il lato sentimentale che faceva acqua da tutte le parti. Ogni tanto si confidava con la sua coetanea e amica. “Elisabetta, questo nostro tempo, non ci permette di dormire sonni tranquilli. Per una cosa che va… ce ne sono cento che hanno bisogno di una regolata. Primo fra tutte, l’amore. Se fai tanto di perdere il ritmo… è come perdere il treno…non lo prendi più. Inoltre non sai quando passa il prossimo (treno). Dopo le ferie di Agosto, ho deciso di frequentare un Corso a Milano“Come sposare un milionario”… e di sposarne uno” Elisabetta si è messa a ridere. “Mi auguro che la tua sia solo una battuta…e non lo dica sul serio… altrimenti ti prendono per una fuori di testa” Cornelia si è data un contegno.”Ti sembro una che scherzi? C’è chi aspetta il treno…e chi lo va a prendere dove passa! Quella sono io” L’amica fece gli auguri… ma in modo ironico. Come dire… “se non son matti non li vogliamo”. Un anno fa, Cornelia non vedeva l’ora che terminassero le ferie d’Agosto per riprendere il lavoro nell’Ufficio a Milano. La data di inizio del Corso si stava avvicinando e la quarantenne era ansiosa. Una mattina della prima settimana di lavoro dopo le ferie di Agosto, Cornelia ricevette una telefonata dalla Segretaria del Corso Come sposare un Milionario. Annunciava l’arrivo di una mail. Cornelia cominciò ad andare in estasi. Anche le College se ne accorsero e vollero conoscere le ragioni. La quarantenne sorrideva con fare enigmatico… ma non parlava. Alla fine anche il Dirigente volle conoscere i motivi di tanta agitazione. “La Cornelia aspetta una mail…” dicevano. Il Dirigente ironizzò. “… per una mail?... mi sembra esagerato” Per la quarantenne non era esagerato affatto. Infatti, dopo un paio d’ore, la mail è arrivata. Diceva. “Gentile Dott. Cornelia , siamo lieti di invitarla questa sera alla cena per festeggiare l’iscrizione del nostro nuovo Socio, il Dott. Faustino, il quale entra a far parte del Club dei Milionari di Milano. La preghiamo di non mancare. L’invito è strettamente individuale e personale. In attesa di fare la sua conoscenza. Il Presidente del Club dei Milionari” La Dott. Cornelia fece finta di non averla ricevuta. Le Colleghe si chiusero in un mutismo allarmato. La quarantenne si era stampata in viso una maschera anonima che… “diceva tutto… e non diceva niente”. Persino il Dirigente se ne era accorto, ma non aveva il coraggio di chiedere il perché. La mente della quarantenne si era messa girare a velocità supersonica. Quella sera sarebbe sta la serata del Destino. “Adesso o mai più” Appena uscita dall’Ufficio, Cornelia, si recò al Salone di Bellezza per una revisione totale dell’immagine e la Parrucchiera di fiducia ha fatto il resto. La Serata si presentava elettrizzante. Quando Cornelia si presentò all’appuntamento lasciò tutti i presenti (uomini affermati dai cinquant’anni in su) senza parole. Una Star così… non l’avevano mai vista. Cornelia dimostrava venti anni di meno… un fascino da restare senza fiato. Il Presidente del Club dei Milionari fece gli onori di casa e presentò il nuovo Socio, il Dott. Faustino, un cinquantenne che assomigliava ad un attore del cinema… bello come il sole. Per Cornelia è stato come aver preso… un fulmine a ciel sereno. “Quello era l’uomo che aveva sempre sognato…” Ora, dipendeva da lei (e dal Destino). Infatti… la cena era appena iniziata quando il Dott. Faustino svenne per le forti emozioni. E’ stato necessario il ricovero in Ospedale per accertamenti. La Dott. Cornelia, volle seguirlo ed assisterlo… senza mai perderlo di vista. Il Dott. Faustino ha gradito le premure e le attenzioni della quarantenne… e non volle più separarsene. La volle sempre accanto a sé… La mattina successiva, in Ufficio c’era una postazione di lavoro vuota. Era proprio quella della Dott. Cornelia… Le colleghe fecero mille illazioni. Alla fine il Dirigente volle sapere la verità. La Segretaria dell’Ufficio telefonò alla Dott. Cornelia per avere informazioni al riguardo. La risposta è stata lapidaria. “Forse … non vengo più a lavorare in Ufficio … Ho deciso di sposare un milionario… questa mattina stessa” …e così è avvenuto. - Questo è il racconto 721, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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AMELIA EARHART di Teresa Ramaioli

Post n°15038 pubblicato il 23 Agosto 2014 da dinobarili
 

AMELIA EARHART 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 22/08/14 alle 18:55 via WEB
AMELIA EARHART -1928 – Atterra a Burry Port nel Galles, a bordo di un Fokker F7 Amelia Earhart. Era partita 21 ore prima insieme al pilota Stultz e al meccanico Gordon da Trepassey in Canada ed è la prima donna che attraversa l’Oceano Atlantico in volo. Quando ritorna negli Stati Uniti è ricevuta dal Presidente Coolidge alla Casa Bianca. E' ricordata come uno dei più capaci e celebrati aviatori del mondo. Nel 1932,Lady Lindy,come viene soprannominata,in quattordici ore e cinquantasei minuti vola da Terranova a Londonderry nell’Irlanda del Nord. Il 24 agosto 1932 è la prima donna a volare attraverso gli Stati Uniti senza scalo partendo da Los Angeles (California) a Newark (New Jersey). E' la prima persona ad attraversare il Pacifico da Oakland in California ad Honolulu nelle Hawaii. Nel 1937(ha quasi 40 anni), vuole essere la prima donna a fare il giro del mondo in aereo. Dopo un tentativo fallito, il 1º giugno dello stesso anno, insieme con il navigatore Frederick J. Noonan, parte da Miami e comincia la trasvolata di ben 29.000 miglia che la porterà a San Juan in Porto Rico e poi, seguendo la costa nord-orientale del Sud America, verso l’Africa e quindi in India. Il 29 giugno arrivano a Lae in Nuova Guinea, e mancano solo 7.000 miglia per arrivare alla conclusione del viaggio. Tutto quello che è superfluo nell’aereo viene abbandonato per far posto a più carburante . Le mappe che Noonan ha a disposizione non si sono dimostrate molto precise, ma sono vicini all’isola di Howland, dove si trova la guardia costiera con la quale sono in contatto radio. All’alba del 2 luglio Amelia Earhart chiama alla radio: “Dobbiamo essere sopra di voi ma non riusciamo a vedervi. Il carburante sta finendo…“. La guardia costiera perde i contatti .L’aeroplano si perde e precipita ad una distanza fra 35 e 100 miglia dall’isola di Howland. Il Presidente Roosevelt autorizza le ricerche con l’impiego di nove navi e 66 aerei. Le ricerche vengono interrotte il 18 luglio dopo aver cercato su una superficie di 250.000 miglia quadrate di oceano.Ciao Teresa Ramaioli

 
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ANNAMARIA ...E IL RACCONTO DI ROBERTA

Post n°15037 pubblicato il 23 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL RACCONTO DI ROBERTA

annamariamennitti
annamariamennitti il 22/08/14 alle 19:37 via WEB
Dino senti mi preoccpano le ova ,non è che nell'abbracciarsi hanno fatto un movimento storto e si sono rotte le uova e tutti i castelli in aria di Roberta e Roberto sono svaniti speriamo di no....ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/08/14 alle 09:04 via WEB
Ciao Annamaria - Hai ragione ad essere preoccupata. Roberta, però, è stata molto previdente. Ha messo al sicuro le uova biologiche. Ha messo Roberto a suo agio... il quale da parte sua aveva portato della pasticceria superlativa. Come vedi, le persone previdenti, cercano di prevenire ... anziché curare. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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FRANZKLINE - STEFANO BROCCA ... E I RACCONTI

Post n°15036 pubblicato il 23 Agosto 2014 da dinobarili
 

FRANZKLINE - STEFANO BROCCA ...

E

I RACCONTI

franzkline
franzkline il 22/08/14 alle 20:06 via WEB
Ciao Dino non finisci mai di stupire coi tuoi racconti e cmq sul blog libero c'è un gruppo di pittori pavesi molto interessante! Da seguire...
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/08/14 alle 08:55 via WEB
Ciao Stefano - grazie del commento e del tuo giudizio sui racconti. Aspetto altri commenti tuoi... per ogni singolo racconto. Sui pittori pavesi... fammi sapere. Dino
(Rispondi)

 
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LE CATACOMBE DI SAN GENNARO di Annamaria Mennitti

Post n°15035 pubblicato il 23 Agosto 2014 da dinobarili
 

LE CATACOMBE DI SAN GENNARO 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 22/08/14 alle 19:10 via WEB
Catacomba di S Gennaro La catacomba di S. Gennaro si compone di due livelli non sovrapposti. Il nucleo originario è da individuare nell'utilizzo e nell'ampliamento, avvenuto tra la fine del II e gli inizi del III secolo, di un ambiente cosiddetto "vestibolo inferiore". Da esso si sono sviluppati, nei periodi successivi al III secolo, gli ambulacri della catacomba inferiore secondo uno schema di scavo ampio ed orizzontale. La catacomba superiore ebbe varie fasi di sviluppo: anch'ssa ebbe origine da un antico sepolcro che oggi chiamiamo "vestibolo superiore", noto essenzialmente per gli affreschi della volta della fine del II secolo. Gli elementi che caratterizzano maggiormente la catacomba superiore, sono la piccola "cripta dei vescovi" e la maestosa "basilica maior" (una vera e propria basilica sotterranea); la prima, ubicata presso la tomba di San Gennaro dove vennero sepolti alcuni dei primi Vescovi napoletani, la seconda è il frutto di un'ampia trasformazione dei vicini ambienti realizzata quando, nel sec. V, fu traslato San Gennaro. La "basilica maior" è a tre navate, conserva numerosi affreschi

 
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ANNAMARIA ...E I RACCONTI CHE FINISCONO BENE

ANNAMARIA...

E

I RACCONTI CHE FINISCONO BENE

annamariamennitti
annamariamennitti il 22/08/14 alle 18:56 via WEB
Quando si è giovane e si va in una festa da ballo lì che avvengono gli incontri, anzi si va con il preciso scopo (se si è single) di trovare l'uomo giusto.....aveva ragione Maurizia ,oggi il rapporto di coppia è molto difficile, non si rispettano le parole del prete "finchè morte non vi separa"anzi ora si dice "finchè dura dura" Le due quarantenne ora godranno domani si vedrà ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/08/14 alle 08:47 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Proprio così ..."finché dura dura... poi si vedrà". Altro che crisi ... questo è un cataclisma. Speriamo bene. Meno male che ci sono i racconti che finiscono sempre bene... Dino
(Rispondi)

 
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PULCINELLA di Annamaria Mennitti

Post n°15033 pubblicato il 23 Agosto 2014 da dinobarili
 

PULCINELLA 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 23/08/14 alle 07:07 via WEB
Una teoria plausibile deriva il suo nome dal diminutivo della lingua italiana Pulcino ('pulcino'), a causa di un naso lungo beaklike, come teorizzato da storico della musica Francesco Saverio Quadrio ( esso ), o per la voce nasale e stridula "impotenza timoroso" in il suo contegno, secondo Giuseppe (Joseph) Baretti . Secondo un'altra versione, Pulcinella derivato dal nome di Puccio d'Aniello, un contadino di Acerra , che è stata ritratta in un quadro famoso attribuito a Annibale Carracci , e in effetti caratterizzato da un lungo naso. È stato anche suggerito che la figura è una caricatura di un malato di acromegalia . Caratteristiche [ modifica ] Sempre vestita di bianco con una maschera nera (quindi conciliare gli opposti della vita e della morte), che si distingue per la sua particolare voce, il cui tagliente e vibrante qualità prodotti con uno strumento chiamato un swazzle contribuire intenso ritmo dello spettacolo. Pulcinella porta spesso in giro maccheroni e un cucchiaio di legno. Secondo Pierre-Louis Duchartre , il suo temperamento tradizionale è quello di essere cattivo, feroce, e il furbo e il suo principale mezzo di difesa è quello di fingere di essere troppo stupido per sapere cosa sta succedendo. In alcune versioni di Pulcinella ha un fratello Cucurucu . ]

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°15032 pubblicato il 23 Agosto 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Cortile .-.. story

Nel 1950 è iniziata la “fine del Cortile”. Per secoli il Cortile è stato il “cortile delle donne”… e dei bambini (una specie di asilo nido permanente). Dopo il 1950 tutto è cambiato. L’agricoltura si stava  meccanizzando… e anziché chiamare le “mondine” per la monda del riso… si faceva largo uso di “prodotti chimici che selezionavano tutto”… anche le rane (che, infatti, sono scomparse). L’agricoltura, quindi, non aveva più bisogno di “braccia”…e tutte le persone (uomini e donne) si riversavano in città. Era il momento delle grandi fabbriche (che adesso non ci sono più). Da Trivolzio, al mattino alle 6, una o più corriere partivano stracariche di persone che tornavano alle 18 di sera… dodici ore in città. A quell’ora, stanche morte, le persone non avevano più voglia di mettersi sull’uscio di casa a chiacchierare… Buona giornata a tutti. Dino

 
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