Messaggi del 02/10/2014

INGRID racconto (51) di Dino Secondo Barili

Post n°15709 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

51

Ingrid… e il fascino del teatro

Ci sono momenti nella vita in cui la nostalgia prende il sopravvento… Anche per la Dott. Ingrid era giunto quel momento… La sua vita trascorreva tra casa e lavoro a Monaco di Baviera, ma aveva conseguito la Laurea in Italia, a Pavia … e a Pavia aveva lasciato il cuore. Non in senso reale, ma in senso “sentimentale”. I cinque anni passati a Pavia, per Ingrid, erano stati, a dir poco, meravigliosi. Aveva trovato casa presso una famiglia pavese in Borgo Ticino…ed aveva vissuto in quella casa come fosse la sua. Trattata alla pari, anzi molto di più. La proprietaria, la Signora Gelinda, aveva dato la stanza in affitto e non solo...anche tutto l’affetto e la disponibilità necessaria. Ogni sabato sera, la Signora Gelinda, preparava il risotto con la salsiccia… ed ogni volta Ingrid s’abbuffava. Inoltre, Ingrid aveva fatto parecchie amicizie femminili e maschili a Pavia… Il motivo era semplice: amava il teatro… amava fare teatro. A Pavia, all’epoca in cui Ingrid studiava economia, c’era una compagnia teatrale amatoriale “spontanea”, nel senso che non aveva alcuna “struttura” organizzativa. Federico, il capo-comico riconosciuto come tale, era un improvvisatore. Ogni tanto giungeva al Bar dove si incontravano gli “amici del teatro”, con un pacco di fotocopie sotto il braccio. Era la nuova commedia… e c’era sempre la parte per Ingrid. Dopo una breve illustrazione della trama e del progetto, Federico dettava i tempi… L’appuntamento era sulla riva sinistra del fiume Ticino, in uno spazio attrezzato… per i cani. Lì si facevano le prove della commedia…all’aria aperta. Cosa c’era di più bello? di più estroso? …Per ridere… si chiamava anche “compagnia teatrale dei fuori di testa”. Ingrid studiava ed era felicissima… allora. Ora viveva a Monaco di Baviera, la sua città… da un milione di abitanti…dove, però, non c’era l’aria di Pavia. Inoltre, il suo rapporto con Joseph (compagno da un paio d’anni) non andava tanto bene. Anzi, avevano deciso di comune accordo di prendersi un periodo di “ripensamento”. Ognuno era ritornato alla propria famiglia d’origine. Ingrid, però, aveva voglia di fare un tonfo nel “passato”… nel suo passato e Pavia era la meta. Una mattina di agosto, Ingrid, salì sul treno … destinazione Pavia. In dieci anni, Pavia è cambiata e la dottoressa tedesca se ne accorse immediatamente. Oggi, Pavia, è una città ben tenuta (se non fosse per quegli orribili scarabocchi che offendono la città… anche in Corso Cavour) … A Pavia si respira un’aria sonnolenta, molto diversa rispetto a Monaco di Baviera..: Vige il tranquillo tran tran provinciale, la pigrizia prettamente pavese… Giunta a Pavia, Ingrid, volle rivedere la stanza in cui aveva vissuto per cinque anni. Non c’era più. L’appartamento era stato trasformato in un ufficio… davanti al cui ingresso campeggiava la scritta “affittasi”…E fu proprio nei pressi di “quell’affittasi” che Ingrid rivide Federico. “Cosa fai tu qua?” Chiese l’ex-capo comico. “Ho voluto rivedere la stanza dei miei studi pavesi. Come va?” – “Male” – rispose Federico e si vedeva che era giù di corda per mancanza di lavoro. Ingrid ebbe un’illuminazione. “Federico te la sentiresti di lavorare a Monaco di Baviera? Un posto per te lo posso trovare subito…” Federico cambiò colore e disse “si”… Ingrid aveva già in mente altre cose… (51)

 
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VITTORIO NECCHI di Teresa Ramaioli

Post n°15708 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

VITTORIO NECCHI 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo il 01/10/14 alle 18:01 via WEB
VITTORIO NECCHI-industriale-(Pavia,1898-1975).Industriale,"Cavaliere del Lavoro" e fondatore dell'omonima fabbrica di macchine x cucire(un tempo vanto delle produzioni pavesi). Nel 1902 il padre Ambrogio(Pavia 1860-1916)fondò nella città natale una pccola fondeia artigiana di ghisa malleabile che, sotta la direzione di Vittorio, subentratogli,cominciò a produrre impanti x radiatori.Nel 1926 uscirono i primi esemplari di macchine x cucire, che resero possibile un rapido sviluppo della fabbrica, che arrivò ad occupare anche seimila dipendenti.Parte dell'azienda fu portata in dote da una delle sorelle di Vittorio, Gigina, alle nozze con l'industriale Angelo Campiglio. La fonderia assunse perciò una nuova denominazioe :NE.CA.(NEcchi CAmpiglio). Molto attivo nel sociale, fondò una scuola professionale e istituì un Fondo di Assistenza Interna (F.A.I.), molto avanzato x quei tempi. A fonte della tattenuta dell'1%, le maestranze potevano fruire di notevoli prestazioni integrative dell'assistenza sanitaria pubblica o potevano trascorrere le vacanze in case di soggiorno . Divideva il suo tempo libero tra una villa vicino a Nervi e la tenuta Portalupa (tra GAMBOLO' e il ponte di BEREGUARDO nell'attuale Parco del Ticino).Nel 1955 gli fu conferita la laurea honoris causa in Fisica. Negli ultimi anni dovette assistere al declino della sua fabbrica nonostante i tenativi di divesificazione dei prodotti:gruppi elettromeccanici,compressori x frigoriferi elettrodomestici. Ciao Teresa Ramaioli

 
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ANNAMARIA...E I PENSIERI SPARSI

Post n°15707 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

I PENSIERI SPARSI

annamariamennitti
annamariamennitti il 02/10/14 alle 13:56 via WEB
PRIMA di trovare il Principe Azzurro lo sognamo su misura alto, bello, intelligente...simpatico, affascinante insomma una persona pieno di virtù inoltre anche ricco.....tanto per completare...L'amore fa brutti scherzi ,ci si innamora proprio della persona privo di tante virtù ,visto con i propri occhi ci appare il Dio dell'Universo
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/10/14 alle 19:09 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Hai ragione... c'è sempre un prima e un dopo. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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MADDALENA ...E LA SIGNORA LIDIA

Post n°15706 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

MADDALENA ...

E

LA SIGNORA LIDIA

maddamark
maddamark il 02/10/14 alle 18:17 via WEB
E' proprio vero, come si dice da noi "ogni lasciata è persa". Carissima Lidia hai solo qualche rimpianto.... pensa se i baci fossero stati una delusione. Così puoi sognare ancora. Un salutone Maddalena
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/10/14 alle 19:05 via WEB
Ciao Maddalena - hai ragione... a volte è proprio come dici tu. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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STEFANO BROCCA ...E IL FASCINO DI BUDAPEST

Post n°15705 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

STEFANO BROCCA ...

E

IL FASCINO DI BUDAPEST

franzkline
franzkline il 02/10/14 alle 17:33 via WEB
Ottimo racconto Dino sul fascino misterioso di Budapest ma di tutte le capitali dell'est Europa che dentro le loro mura nascondono segreti che catturano la fantasia dei visitatori. Anche noi pittori siamo rapiti da questi fascini misteriosi e li mettiamo spesso volentieri nei ns quadri...
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/10/14 alle 19:02 via WEB
Ciao Stefano - bel commento. Mi piace il fascino dei quadri ... con Budapest. Dino
(Rispondi)

 
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MADDALENA ...E IL RACCONTO DI LAMBERTA

Post n°15704 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

MADDALENA ...

E

IL RACCONTO DI LAMBERTA

maddamark
maddamark il 02/10/14 alle 17:17 via WEB
Fortunato.......ma chi? Ma certo il libro anche se ancora da scrivere!!!Che bella fantasia. Un salutone Maddalena
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/10/14 alle 18:56 via WEB
Ciao Maddalena - bel commento. Grazie del complimento. Dino
(Rispondi)

 
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RICAMIAMO ... E IL RACCONTO DI LAMBERTA

Post n°15703 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

RICAMIAMO ...

E

IL RACCONTO DI LAMBERTA

RicamiAmo
RicamiAmo il 02/10/14 alle 09:55 via WEB
Ciao Dino ti auguro una felice giornata con un sorriso delia
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/10/14 alle 18:40 via WEB
Ciao Delia - grazie della visita e del commento. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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MADDAMARK... E LA LOMELLINA

Post n°15702 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

MADDAMARK...

E

LA LOMELLINA

maddamark
maddamark il 02/10/14 alle 17:36 via WEB
Mi hai incuriusito.....la Lomellina, da come scrivi, è terra di maghi e di veggenti. Insomma una terra piena di magia. Auguri a Carmen....ciao Maddalena
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/10/14 alle 18:37 via WEB
Ciao Maddalena - la Lomellina è magica... da oltre settemila anni. Dino
(Rispondi)

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°15701 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

L’uomo vero…

è quello che è,

non quello

“del posto”…

 che occupa”

Dino

 

 

 
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MADDAMARK ...E LE GITE DELLA SIGNORA PIERA

Post n°15700 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

MADDAMARK...

E

LE GITE DELLA SIGNORA PIERA

maddamark
maddamark il 02/10/14 alle 17:26 via WEB
Si potrebbe anche dire, come una volta, morto un papa se ne fa un altro. Però che farfallina.....Ciao Maddalena
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/10/14 alle 18:30 via WEB
Ciao Maddalena - Bel commento. Non tutte possono attendere. Dino
(Rispondi)

 
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NON SOLO PAVESINI di Teresa Ramaioli

Post n°15699 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

NON SOLO PAVESINI 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 01/10/14 alle 18:00 via WEB
NON SOLO PAVESINI-Sull'autostrada MIlano- Torino, all'altezza di Novara, nel 1947, MARIO PAVESI aprì un chiosco dove gli automobilisti potevano fermarsi x prendere un caffè o u dolcetto.Nel 1962 quel chiosco fu sostituito da una ardita costruzione a ponte che attraversava le corsie dell autostrada . Era nato il primo "AUTOGRILL PAVESI"con bar e ristorante con servizio al tavolo. Ciao TERESA Ramaioli

 
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GLI SCAGLIOZZI DI FOGGIA di Annamaria Mennitti

Post n°15698 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

GLI SCAGLIOZZI DI FOGGIA 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti il 01/10/14 alle 22:36 via WEB
GLI SCAGLIOZZI DI FOGGIA darli ,mestiere ereditato Quando si rischiò di perdere gli scagliozzi si attribuì al canonico Filippo Rezzilli singolare figura di un sacerdote foggiano che amava firmare i suoi scritti come "DIALETTOLOGO" mori subito dopo lasciando tutto sospeso.Nell'800 un Assessore proibì di chiamarli Scagliozzi.ma frittelle, caso contrario sarebbero stati multati i venditori. Fino agli anni 60 i garzoni delle friggetterie di scagliozzi andavano in giro con un cappotto spirtusato( non capisco il significato ,forse significa sbottonato)per meglio trasportare il contenitore di latta aggangiato ad una cinghia ove si mantenevano caldi gli scagliozzi,mentre in una tasca dello stesso cappotto portavano la saliera Questi triangolini dovevano combattere con le patatine fritte e riuscirono a conquistaruna fetta del nostro gusto e della nostra tradizione . Volevo aggiungere che Filippo Bellizzi dicava :<PASTA FATA RESURGO> cioè dopo la mia morte tornerò ad alzarmi Questa frase non mi ha impressionata , perchè signori miei .....mi piacciono molto....ha saputo tramandare ancora oggi resiste nel mondo della cucina foggiana Signori anche noi siamo dei polentoni...del Nord

 
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IL PROF VINCENT racconto (50) di Dino Secondo Barili

Post n°15697 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

50

Prof. Vincent … e l’acqua di Fortunago (50)

Questo racconto è dedicato a due bellissimi giovani, Manuela (italiana) e Niels (olandese), turisti a Pavia, il 20 ottobre 2012. Questo racconto vuole, anche, essere un omaggio alla loro giovinezza, al loro futuro… e nel contempo, ricordare quanto avvenuto a Pavia venti anni fa. Vent’anni fa, infatti, giunse da Amsterdam il Prof. Vincent, illustre studioso di storia, autore di parecchie pubblicazioni sui Musei della sua città. Da parecchio tempo soffriva di disturbi allo stomaco ed aveva forti bruciori e acidità. Nonostante i numerosi esami clinici i dolori e le acidità non passavano. A casa del Prof. Vincent prestava servizio come domestica una signora di origine italiana (pavese) la quale ricordò al Professore che a Fortunago, in provincia di Pavia, c’era il rimedio specifico contro bruciori e acidità di stomaco. In un primo tempo il Prof. Vincent prese la cosa con sufficienza… Ironizzò sull’informazione… pensando “Ecco… questi italiani… fantasiosi e creduloni”. Sotto tutti cieli della Terra, però, c’è un detto: “Necessità non vuol legge” ed il Professore si convinse che, forse, un viaggio a Pavia non era da scartare. Vincent, aveva cinquant’anni, una bella posizione e nella vita aveva avuto tante e belle soddisfazioni…. Se proprio voleva lamentarsi era il fatto… che non aveva ancora trovato la donna ideale, quella dei suoi sogni. Detto fatto, il Professore prese contatto con la traduttrice italiana dei suoi libri… la quale abitava proprio a Pavia. Il “botta e risposta” fu rapido e conciso. Per la Prof. Irene (questo… il nome della traduttrice) era l’occasione buona per conoscere di persona l’Autore dei libri da lei tradotti… Non aveva, però, la benché minima idea del perché della visita a Pavia. Solo quando il Prof. Vincent mise piede nella città pavese la Prof. Irene conobbe le ragioni della visita. Si rese conto che il volto del Professore era segnato dagli spasmi ogni qualvolta aveva dolori e bruciori di stomaco, Non immaginava, però, che avesse dato retta ai consigli della sua donna di servizio. La Prof. Irene non aveva mai sentito parlare dell’acqua di Fortunago e neppure delle sue specificità contro bruciori e acidità di stomaco. Scettica, come spesso sono le persone che svolgono attività intellettuale, la Prof. Irene non conosceva nulla di Fortunago e dintorni… Il Prof. Vincent, invece, insisteva per essere portato a Fortunago e la sua traduttrice l’accontentò. La Prof. Irene giunse a Fortunago con la sua automobile seguendo costantemente le indicazioni stradali. La prima (e unica) persona che incontrò nel piccolo caratteristico paese dell’Oltrepò Pavese fu una ragazza (venticinque anni) bellissima… la quale rispose alle domande della traduttrice. “A Fortunago c’è la sorgente dell’acqua contro i dolori e i bruciori di stomaco. Si trova in mezzo al Bosco Grande. Se volete vi posso accompagnare”. Così fecero. Irene, Vincent e la ragazza si avviarono a piedi al Bosco Grande. Dopo un po’ Irene ebbe una lussazione e si fermò. Vincent e la ragazza si addentrarono nel Bosco… Dopo parecchie ore i due uscirono sorridenti e felici. Al Professor Vincent era passato tutto…aveva ritrovato il piacere della vita. Dopo alcuni anni, la Prof. Irene venne a sapere che Vincent e la ragazza si erano sposati… e che la ragazza era una lontana parente della domestica del Professore. (50)

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°15696 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Venerdì ...a tutti"

DIARIO CORALE

del

3 ottobre 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 2 OTTOBRE 2014

Post n°15695 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 2 OTTOBRE 2014

“L’amore è sempre ciò che non ti aspetti”

Dino

 
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LAMBERTA E IL FASCINO DI BUDAPEST racconto (761) di Dino Secondo Barili

Post n°15694 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

2 OTTOBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 2 ottobre 2014 – Mercoledì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconti di ottobre

761

Lamberta e il fascino di Budapest

In tempo di grande crisi la gente non va tanto per il sottile. Cerca dove può e come capita. Le persone sono preoccupate per il loro futuro… e cercano sbocchi lavorativi ovunque. Un anno fa, ad ottobre, è stato così anche per la Dott. Lamberta, trentacinque anni, single, bellissima. Fino al mese di settembre aveva lavorato presso un Ufficio Commerciale di Milano. Poi, la Ditta ha ridotto drasticamente il personale… e la Dott. Lamberta si è trovata nella sua casa di Pavia… a far girar le dita. Ci sono persone che, in tali casi, si lasciano andare …non sanno più quali pesci prendere. Non così la Dott. Lamberta… la quale si è data subito da fare. Ha fatto molte telefonate ad amici e conoscenti … senza esito. Poi, ha riflettuto sul fatto che era bravissima nella lingua inglese ed ha finalizzato la ricerca su persone o Enti che potevano averne bisogno. Il settore si presentava in chiaro scuro. Almeno c’era la risposta. Era passata una settimana e la Dott. Lamberta ricevette una telefonata. “Sono la Dott. Amelia. Sono scrittrice di romanzi rosa. Dovrei andare a Budapest per un Convegno Europeo del mio settore. Purtroppo non conosco la lingua inglese… Mi servirebbe la compagnia di un’interprete per almeno una settimana. Volevo chiederle se disposta ad essere la mia assistente” Lamberta non poteva sperare di meglio. Una settimana a Budapest…. Certo che avrebbe accettato! Infatti, dopo neppure mezzora Lamberta era a colloquio con la scrittrice Amelia la quale aveva già steso il programma del Convegno… e fissato la proposta economica. Quando Lamberta ha visto la cifra accettò… ma in cuor suo era molto soddisfatta. Non avrebbe mai pensato… di fare una vacanza a Budapest e ricevere pure un tale compenso. La scrittrice Amelia era una donna sulla cinquantina… con le idee chiare. Infatti illustrò il programma con dovizia di particolari. “Lamberta… posso chiamarti così? Il Convegno durerà tre giorni …Ho deciso, però, di godermi Budapest… che non vedo da dieci anni. Per aggiornarti sul soggiorno nella Capitale ungherese, posso dirti che Budapest ha una vivacità particolare… può fare concorrenza a parecchie città europee. Ad ogni modo non voglio anticiparti nulla… altrimenti viene a mancare l’effetto sorpresa” Quella notte Lamberta non dormì. O, meglio, dormi… ma sognò di essere già a Budapest… sul Ponte che attraversava il Danubio e collega Buda con Pest. Non era un sogno come gli altri …era un sogno premonitore. Infatti, nel sogno, mentre Lamberta passeggiava sul Ponte del Danubio…incontra la sua bisnonna Caterina (che aveva fatto in tempo a conoscere per qualche anno) allegra e felice…in compagnia di un affascinante Signore cinquantenne. E’ stata la bisnonna Caterina a parlare nel sogno… “Lamberta… sei fortunata ad essere a Budapest…Ti presento il tuo futuro marito… il Dott. Renato…” E’ stato tale la sorpresa che Lamberta si svegliò all’istante. Si svegliò talmente di soprassalto che ha dovuto alzarsi e andare in cucina e farsi un caffè. Non si ricordava un sogno simile. Non disse nulla. Neppure alla Scrittrice Amelia la quale mostrava una gentilezza fuori del normale. Budapest poi, si presta a mille interpretazioni. E’ è una città che offre tutto e di più. Amelia, però, aveva anche lei i suoi segreti. Il soggiorno a Budapest era l’occasione per mettere a punto la traccia del suo nuovo romanzo. Dopo il Convegno, Amelia, aveva in programma la visita a parecchi luoghi dove avrebbe ambientato gli avvenimenti salienti dei romanzo. Alla fine parlò. “Lamberta… devo svelarti la seconda parte della nostra presenza a Budapest. Sto tracciando la trama di un nuovo romanzo d’amore. La storia di un uomo e di una donna che inizia a Milano …e si conclude a Budapest. Adesso dobbiamo camminare sul Ponte del Danubio che collega Buda con Pest. E’ sul quel ponte che avviene l’incontro tra i protagonisti del romanzo e si conclude il loro incontro d’amore” A Lamberta sono venuti i brividi. Non che avesse paura… ma aveva ancora nelle orecchie le parole della bisnonna Caterina: “Ti presentò il tuo futuro marito… il Dott. Renato” Non era questione di credere o non credere ai sogni… Sono le coincidenze che fanno rimanere con il fiato sospeso. Infatti, Amelia e Lamberta si incamminarono sul Ponte del Danubio che collega Buda con Post. A metà del Ponte … le due donne vedono avvicinarsi un bell’uomo sulla cinquantina… Amelia, trasalì. “Renato … cosa fai da queste parti? Non sapevo che eri a Budapest… Lamberta ti presento il mio fratello gemello. E’ un giornalista …è sempre in giro per il mondo. Non sapevo neppure che si trovasse qui” Baci, abbracci, effusioni di gioia … Alla fine Lamberta si rese conto che il Dott. Renato era proprio il suo tipo… l’uomo che avrebbe scelto per la vita… Anche il Dott. Renato si rese subito conto di aver incontrato la donna del cuore…In quel momento c’erano tre persone a Budapest… con tre aspettative di vita… tra sogni, desideri e realtà. . - Questo è il racconto 761, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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2 OTTOBRE FESTA DEI NONNI di Teresa Ramaioli

Post n°15693 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

2 OTTOBRE 

FESTA DEI NONNI 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo il 01/10/14 alle 19:02 via WEB
FESTA DEI NONNI--2 ottobre-- Oggi abbracciate i vostri nonni più calorosamente del solito: è la loro festa. Una ricorrenza, introdotta in Italia nel 2005, con la Legge 159, “quale momento per celebrare l’importanza del ruolo svolto all’interno delle famiglie e della società in generale“. Anche la scelta del 2 ottobre è simbolica: è la data in cui la chiesa cattolica celebra gli Angeli Custodi. E chi meglio dei nonni ha saputo interpretare il ruolo di custodi, compagni di giochi. La festa è celebrata in tutto il mondo, ma secondo tradizioni è modalità diverse. La prima Festa dei Nonni è stata introdotta negli Stati Uniti nel 1978 durante la presidenza di Jimmy Carter su proposta di Marian McQuade, una casalinga del West Virginia, madre di quindici figli e nonna di quaranta nipoti. La McQuade iniziò a promuovere l’idea di una giornata nazionale dedicata ai nonni nel 1970, lavorando con gli anziani già dal 1956. Riteneva, infatti, obiettivo fondamentale per l’educazione delle giovani generazioni la relazione con i loro nonni, portatori di conoscenza ed esperienza. Il National Grandparents Day, si celebra la prima domenica di settembre dopo il Labor Day. Nel Regno Unito, introdotta nel 1990, dal 2008 viene celebrata la prima domenica di ottobre. In Canada viene celebrata dal 1995 il 25 ottobre. In Francia, i nonni e le nonne sono festeggiati ogni anno separatamente. La Festa della Nonna già dal 1987, la prima domenica di marzo. Dal 2008 è stata introdotta la Festa del Nonno la prima domenica di ottobre. Il fiore ufficiale è il Non-ti-scordar-di-me.Ciao Teresa Ramaioli

 
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I REMIGINI di Teresa Ramaioli

Post n°15692 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

I REMIGINI 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo il 01/10/14 alle 18:41 via WEB
I REMIGINI--1 ottobre--Fino alla legge n.517 del 4 agosto 1977 il primo ottobre era in Italia la data di inizio di tutte le scuole e, poiché in questo giorno veniva celebrato San Remigio, i bambini di prima elementare (scuola primaria) erano detti "remigini". Mi piace ricordare la scena iniziale del delizioso libro Cuore, capolavoro letterario di Edmondo de Amicis. Oggi primo giorno di scuola. Passarono come un sogno quei tre mesi di vacanza in campagna! Mia madre mi condusse questa mattina alla Sezione Baretti a farmi inscrivere per la terza elementare: io pensavo alla campagna e andavo di mala voglia. Tutte le strade brulicavano di ragazzi; le due botteghe di libraio erano affollate di padri e di madri che compravano zaini, cartelle e quaderni, e davanti alla scuola s’accalcava tanta gente che il bidello e la guardia civica duravan fatica a tenere sgombra la porta. Vicino alla porta, mi sentii toccare una spalla: era il mio maestro della seconda, sempre allegro, coi suoi capelli rossi arruffati, che mi disse: – Dunque, Enrico, siamo separati per sempre? – Io lo sapevo bene; eppure mi fecero pena quelle parole. Entrammo a stento. Signore, signori, donne del popolo, operai, ufficiali, nonne, serve, tutti coi ragazzi per una mano e i libretti di promozione nell’altra, empivan la stanza d’entrata e le scale, facendo un ronzio che pareva d’entrare in un teatro. (Edmondo de Amicis, Cuore, prima giornata) Ciao Teresa Ramaioli

 
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ANNAMARIA...E LE NOTTI FOLLI

Post n°15691 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LE NOTTI FOLLI

annamariamennitti
annamariamennitti il 01/10/14 alle 21:08 via WEB
Bel racconto tratto dal vero,27 anni sembrano tanti ,ma il ricordo di Marrakech ancora fresco per Andrea... mi piace...anche perchè c'è il mio motto " ASPETTA E VEDRAI"prova evidente della figlia....ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/10/14 alle 09:12 via WEB
Ciao Annamaria - bella considerazione la tua... "aspetta e vedrai". Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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STEFANO BROCCA ..E LE ATTESE DI OGGI

Post n°15690 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

STEFANO BROCCA ...

E

LE ATTESE DI OGGI

franzkline
franzkline il 01/10/14 alle 21:57 via WEB
Per questo racconto calza il detto "Si chiude una porta e si apre un portone" a volte nella vita si rimpiange quello che si appena perso ma basta attendere per avere di meglio nella vita...
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/10/14 alle 09:08 via WEB
Ciao Stefano - oggi la vita è cambiata...e sono cambiate anche le attese. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ...E I PENSIERI DI PIERLUIGI VALLI

Post n°15689 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA...

E

I PENSIERI DI PIERLUIGI VALLI

annamariamennitti
annamariamennitti il 02/10/14 alle 08:41 via WEB
Non bisogna stare con le mani in mano , ci si forma la ruggine Se i muscoli non sono più belli e forti bisogna che intervenga il "cervello"a quasi cinquant'anni il sonno viene a ridursi, che fai cominci a pensare qualche figlia o figlio lontano , lo chiami al telefono e dopo mezzora ti risponde....e la risposta già immaginiamo..ma non importa abbiamo sentito la loro voce..Secondo me anche questo significa mettere in movimento il cervello ,bello o brutto è sempre movimento buongiorno Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/10/14 alle 09:05 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Hai ragione. ... il cervello si arrugginisce... Buona giornata. Dino
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ALDO.GIORNOA64...E LO STUDIO

Post n°15688 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ALDO.GIORNOA64...

E

LO STUDIO

aldo.giornoa64
aldo.giornoa64 il 01/10/14 alle 19:00 via WEB
CIAO DINO, COMPLIMENTI PER IL POST. UNA BUONA SERATA ED UN SALUTO ALDO.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/10/14 alle 09:01 via WEB
Ciao Aldo - grazie della visita e del commento. Buona giornata. Dino
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ANNAMARIA...E LO STUDIO

Post n°15687 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA...

E

LO STUDIO

annamariamennitti
annamariamennitti il 01/10/14 alle 21:20 via WEB
Si certo non ho mai sentito che qualcuno è morto per il troppo studio,però c'è qualcuno fra i poeti che per il troppo studiare si ammalò se ricordo bene proprio G..Leopardi si erano ammalate le ossa...c'è sempre un'eccezione alla regola ...Lo studio alla terza età è favorevole alla salute ,perchè si ritorna giovane , tra i banchi....notte Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/10/14 alle 08:58 via WEB
Ciao Annamaria - Hai ragione. Lo studio fa bene ad ogni età. Dino
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ANNAMARIA ...E LE GITE DELLA SIGNORA PIERA

Post n°15686 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA...

E

LE GITE DELLA SIGNORA PIERA

annamariamennitti
annamariamennitti il 01/10/14 alle 21:40 via WEB
Dino sai cosa sto pensando,dopo aver letto il racconto di Piera la vedovella. Non esistono più quelle donne che quando perdono il marito giurano di essere fedele fino all'ultimo respiro e non escono di casa se non per andare in chiesa con un abbigliamento di colore nero con altrettanto cappello che lasciano intravedere solo gli occhi...E certo i tempi sono cambiati,c'era molta ipocrisia.. meglio oggi....viva l'amore
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dinobarili
dinobarili il 02/10/14 alle 08:53 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Mi piace. "... meglio oggi... viva l'amore" Dino
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SAN PIO DA PIETRALCINA di Annamaria Mennitti

Post n°15685 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da dinobarili
 

SAN PIO DA PIETRALCINA 

di

Annamaria Mennitti

 
annamariamennitti il 01/10/14 alle 22:13 via WEB
complesso conventuale di Santa Maria delle Grazie, noto ormai in tutto il mondo per San Pio da Pietrelcina, e formato dal convento dei cappuccini, da una chiesa antica ed una chiesa nuova entrambe dedicate a Santa Maria delle Grazie. La chiesa antica Circa cinque secoli fa un tale di nome Antonio Landi, donò ai Padri Cappuccini il suo podere situato su un poggio a nord-ovest dalla città di San Giovanni Rotondo. I Cappuccini innalzarono le mura della chiesa nel 1540. Prima di San Pio la chiesa ospitò un altro santo; nella celletta nº5 del convento infatti, dormì San Camillo de Lellis. La chiesa fu restaurata negli anni dopo il 1930 da Natale Penati. La chiesa nuova La nuova chiesa fu costruita per esplicito desiderio di Padre Pio, con l'intenzione di poter ospitare in modo consono il notevole afflusso di migliaia di pellegrini che affluivano sempre più numerosi a San Giovanni Rotondo. La chiesa, progettata dall'architetto Giuseppe Gentile, fu iniziata il 2 luglio 1956 e fu consacrata il 1º luglio 1959. La navata centrale è dominata da un mosaico raffigurante La Madonna delle Grazie. Nel piano sottostante, è situata la cripta dove riposa il corpo di San Pio da Pietrelcina, sotto un monolito di 30 quintali. Nella notte tra il 2 e il 3 marzo 2008 e stata riaperta la bara che conteneva il corpo di San Pio, per poi essere esposto, in una teca di cristallo, alla venerazione dei fedeli il 24 aprile 2008 fino al 23 settembre 2009.

 
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