Messaggi del 05/10/2014

IL RAG. GIUSEPPE racconto (57) di Dino Secondo Barili

Post n°15757 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

57

Il Rag. Giuseppe… e l’arte di non farsi rottamare

Qualche giorno fa, ad un Bar di Piazza della Vittoria in Pavia, il Rag. Giuseppe discorreva  con alcuni amici dell’Oltrepò: l’artigiano, Callisto e il commerciante, Isidoro. Tutti della stessa età … sessant’anni. Quando l’età è uguale… uguali sono anche i problemi, più o meno. Il Rag. Giuseppe diceva: “Avete sentito del Signor Francesco? Quello della metallurgica? Si è fatto un “mazzo così” per creare una bella azienda con una quindicina di operai… Adesso ha dei problemi con i due figli. Il figlio Andrea ha studiato ed è diventato Dottore in economia. La figlia, Michela ha fatto l’Università: Scienza delle Comunicazioni. Da un paio d’anni sono entrati nell’Azienda del padre… ma senza deleghe. Il Signor Francesco non vuole mollare niente. Ogni cosa deve passare sotto la sua “lente”… I figli cominciano a pestare i piedi. Vorrebbero dei “riconoscimenti”… Nulla da fare. Però, si sa come vanno queste cose … Alla lunga qualcosa dovrà pur cedere…” – “Non dirlo a me.” - ha aggiunto l’artigiano Callisto – “Ho cercato di far studiare mio figlio… e non ci sono riuscito. Alla fine l’ho preso con me per insegnargli il mestiere… Ma, come dicevano i vecchi, i figli fanno fatica ad imparare dai padri. Allora, ho cercato di affidarlo ad un mio collega esperto nel mio stesso lavoro. Ci è andato per un po’… e dopo mi ha detto che voleva fare il cuoco. Si è iscritto ad un corso di cucina e visto che faceva sul serio l’ho mandato ad una Scuola Alberghiera. Non mi allungo… di lingua. Spero solo che trovi la sua strada. Oggi i figli sono un problema … come ieri, del resto.” Sembrava che il caffè avesse fatto effetto…calmato e accontentato la compagnia. Invece, no. Isidoro il commerciante ha voluto dire la sua. “Io, non vedo l’ora di chiudere “baracca e burattini”. Il commercio nel mio settore è diventato un “inferno”. Non si può più fare “i conti”. Concorrenza spietata. Mia figlia ha già detto che farà l’insegnante …. E qui cominciano i guai. Sarà una candidata al “precariato”? Sembra che oggi trovare un lavoro e un posto in grado di portare a casa “il pane”…sia diventato come giocare al lotto.” Nessuno dei tre ha più parlato del caffè… che era veramente buono. I loro pensieri erano altrove… agli affanni quotidiani. Una volta, il caffè si prendeva per “tirarsi su”… Oggi, forse, non basta più… ci vuole qualcosa di più forte! (57)

 
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6 OTTOBRE 1924 di Teresa Ramaioli

Post n°15756 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da dinobarili
 

6 OTTOBRE 1924 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 05/10/14 alle 10:00 via WEB
6 OTTOBRE 1924---Nel 1924 l’Unione Radiofonica Italiana (URI, poi nel 1928 EIAR–Ente Italiano Audizioni Radio e dal 1946 RAI–Radio Audizioni Italiane) inaugura la prima stazione pubblica a Roma. In pochi anni gli impianti aumentano fino a coprire l’intero territorio nazionale: dopo Roma anche a Milano, Genova, Napoli, Trieste e in altre importanti città vengono installati studi radiofonici e impianti di trasmissione. Alle ore 21 del 6 ottobre 1924 viene messo in onda il primo programma radiofonico italiano. Il microfono raccoglie la voce dell’annunciatrice Ines Viviani Donarelli. Il grande trasmettitore di Siziano (Pavia), esposto oggi nell’area Radio della sezione espositiva Telecomunicazioni del Museo, fu installato nel 1932 dall’EIAR. Aveva una potenza di 150 kW ed è stato utilizzato fino al 1971. Il segnale proveniente dagli studi EIAR di via Gorradini a Milano giungeva a Siziano attraverso un cavo interrato. I segnali radiofonici così ottenuti venivano diffusi da una antenna composta da due tralicci alti circa 100 metri e potevano essere captati in tutto il nord Italia. Ciao Teresa Ramaioli

 
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ANNAMARIA...E "PUNTO DI VISTA"

Post n°15755 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

"PUNTO DI VISTA"

annamariamennitti
annamariamennitti il 05/10/14 alle 18:44 via WEB
bravo, mi piace il tuo punto di vista...ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 05/10/14 alle 19:37 via WEB
Ciao Annamaria - sono contento che ti piaccia... Adesso lo potrai leggere tutti i giorni. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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ALBA.ESTATE2012... E "PUNTO DI VISTA"

Post n°15754 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ALBA.ESTATE2012...

E

"PUNTO DI VISTA"

alba.estate2012
alba.estate2012 il 05/10/14 alle 13:55 via WEB
Penso che il Blog sia anche un diario, ogni scritto è una goccia della nostra splendida vita! Ti lascio il mio sorriso con l'augurio di un piacevole pomeriggio. Ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 05/10/14 alle 19:31 via WEB
Ciao Antonella - grazie del bel commento. Mi piace... "ogni scritto è una goccia della nostra splendida vita". Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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STEFANO BROCCA ...E "PUNTO DI VISTA"

Post n°15753 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da dinobarili
 

STEFANO BROCCA ...

E

"PUNTO DI VISTA"

franzkline
franzkline il 05/10/14 alle 13:28 via WEB
Bravo Dino hai usato parole corrette e sagge per definire un ponte virtuale tra le persone… il Blog Il Movimento di Corrente usa il proprio blog, come fai tu, per creare i legami che servono a condividere chi la pittura, chi la letteratura, la musica e così via...
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 05/10/14 alle 19:26 via WEB
Ciao Stefano - grazie del commento. "Punto di vista" sarà un appuntamento quotidiano. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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OMEROSTD...E LA BUONA DOMENICA

Post n°15752 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da dinobarili
 

OMEROSTD...

E

LA BUONA DOMENICA

omerostd
omerostd il 05/10/14 alle 11:31 via WEB
Buona domenica a te. Omero.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 05/10/14 alle 19:19 via WEB
Ciao Omero - Buona domenica a te e buon inizio settimana. Dino
(Rispondi)

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°15751 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

Il denaro è al servizio della persona…

Non la persona al servizio del denaro”

Dino

 

 

 
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IL RAG. ROBERTO racconto (56) di Dino Secondo Barili

Post n°15750 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

56

Il Rag. Roberto… il figlio… e le nuove generazioni

Gli uffici invecchiano… come invecchiano le persone. Non è una novità… è una constatazione. Se ne rese conto il Rag. Roberto, dopo che il figlio conseguì la Laurea. Il Dott. Walter (questi era il nome del figlio) voleva entrare nel “suo” Ufficio per fare … un po’ di pratica. Il Rag. Roberto, quell’Ufficio, l’aveva “costruito” trent’anni prima… quando il Dott. Walter non era ancora nato. Allora, il Rag. Roberto aveva trent’anni, mentre ora ne ha sessanta. La sua prima, unica ed attuale impiegata era (ed è) la Signora Marcella, un donna “tuttofare” che ha lavorato nell’Ufficio come fosse “casa sua”. Non c’era differenza tra casa sua e l’Ufficio perché, spesso e volentieri, la Signora Marcella, si portava a casa borsate di carte … per avere il lavoro sempre sotto controllo e sempre aggiornato. Con la sua impiegata, il Rag. Roberto non ha mai avuto nulla da dire. Tutto è sempre filato liscio. Anche nei momenti di maggior lavoro… mai un lamento, mai un “la” diverso dal solito… Ora, però, sono passati trent’anni da quel primo momento. Il figlio del Rag. Roberto sta per entrare in Ufficio e, senza volerlo ammettere, la Signora Marcella ha più di una preoccupazione. Anzi, è l’unica volta, in cui si è permessa di esporre, al “suo Titolare”, le proprie perplessità. Anche il Rag. Roberto ha dei dubbi. Cerca di confrontarsi con suo figlio… il quale vuole attuare “nuovi progetti”. Quando una persona ha creato dal nulla il proprio “habitat individuale” difficilmente accetta “idee nuove”. Durante la prima settimana in cui il Dott. Walter andava avanti e indietro nell’Ufficio, la Signora Marcella era preoccupata di non lasciare nulla sulla scrivania … per il timore di non capire più a quale “punto” avesse lasciato il lavoro. Fu, però, nella seconda settimana che il Dott. Walter parlò con suo padre. Un lungo giro di parole per illustrare il “futuro Ufficio”. Il Rag. Roberto fece finta di non capire. Si fece spiegare diverse volte il significato di alcune parole. Quando pensò di aver capito i “progetti” del figlio espresse il suo parere. “Caro Walter… non ti chiamo Dottore, perché sei mio figlio e mi sembra fuori luogo. Tuttavia se ho ben capito, tu vorresti entrare in questo Ufficio e rivoluzionare tutto… Allora, ti dico subito… “No”. Qui non si cambia una virgola”. Tu puoi usare tutte le parole astruse che io non conosco. Puoi fare i prospetti di sviluppo, di spesa, di risparmio, del dare e dell’avere… Qui, in questo Ufficio le cose sono andate avanti così per trent’anni e così andranno avanti fino alla mia pensione e quella della Signora Marcella… Non mi piace affatto il tuo modo di pensare “solo al denaro” (quello che “in teoria” si potrebbe guadagnare col tuo sistema). A me da fastidio una cosa. Hai detto che con il costo dell’attuale impiegata (Signora Marcella) … è possibile avere due giovani e avvenenti impiegate alla prima esperienza (magari a tempo determinato… in modo da poterle “rottamare”, all’occasione, con altre “nuove”). Ebbene “no”. Io mi tengo il mio Ufficio e la mia impiegata Signora Marcella … E tu, se sei capace, puoi costruirti un Ufficio tutto tuo… e vedere se riesci a farlo funzionare.” (56)

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°15749 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Lunedì...a tutti"

DIARIO CORALE

del

6 ottobre 2014

 
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punto di vista - BLOG... SIMBOLO DI LIBERTA'

Post n°15748 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da dinobarili
 

punto di vista

BLOG… SIMBOLO DI LIBERTA’

Il Blog è un Diario e come tale raccoglie ogni giorno argomenti di vario genere. Il Blog, quindi, è un “racconto” personale che raccoglie annotazioni dove lo scopo ultimo è quello di creare un “ponte” tra chi scrive e chi legge. Chi legge… può “aprire” un dialogo e far diventare il Blog un “Diario Corale”. Buona giornata. Dino

 
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IL DOTT. PIERO E "UN AMORE A MILANO" RACCONTO (764) di Dino Secondo Barili

Post n°15747 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da dinobarili
 

5 OTTOBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 5 ottobre 2014 – Domenica- 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconti di ottobre

764

Il Dott. Piero e “Un amore a Milano”

La vita non sempre corre via liscia come l’olio. In epoca di crisi, poi, non si è mai sicuri di niente. Un anno fa, nel mese di ottobre ne ha saputo qualcosa il Dott. Piero, cinquant’anni, single, impiegato presso una Agenzia Commerciale di Milano, abitante a Pavia. Fino ad un paio di anni prima, il Dott. Piero ha avuto la vita facile. La crisi, però, era nell’aria e il cinquantenne ha cominciato a non dormire sonni tranquilli. Anzi, i sonni sono diventati più agitati. Nella sua Agenzia si parlava sempre più spesso di riduzione di personale ed ogni giorno il cinquantenne era sulle spine. Un anno fa, è arrivata la mazzata: Cassa Integrazione. Si fa presto a dire Cassa Integrazione … provare per credere. Un attimo di panico… che può diventare depressione… Per fortuna che il Dott. Piero pensava positivo… e vedeva sempre il “bicchiere mezzo pieno”. Inoltre, il cinquantenne aveva un amico, il Dott. Corrado, suo coetaneo con il quale si confidava spesso. E’ stato proprio l’amico Corrado a sostenerlo e a dargli buoni consigli. “Piero, visto che da anni insegui un sogno …scrivere il soggetto di un film. Perché non ti dai da fare e partecipi a qualche concorso?” Per il Dott. Piero è stato come un campanello che si è messo a suonare al momento giusto. Aveva nel cassetto proprio un soggetto appena tracciato. Si diede subito da fare. Cercò su Internet tutte le necessarie informazioni. Alla fine scopri che una “Associazione Amici del Cinema” con sede a Milano aveva indetto un concorso dal titolo: “Un amore a Milano”. Il Dott. Piero si procurò il bando. Studiò le modalità di partecipazione e la scadenza… e si buttò anima e corpo nell’impresa. I concorsi servono proprio a mettere in concorrenza le persone… far uscire idee nuove, accattivanti. Il Dott. Piero non doveva logorarsi il cervello per trovare la trama. Bastava che guardasse sé stesso. Infatti, il protagonista del film era “un Dott. Piero”… che a cinquant’anni non aveva ancora trovato l’anima gemella. Per due volte aveva avuto una relazione, ma erano miseramente fallite. Ora, però, nella sua vita piatta, da semplice impiegato di una Agenzia Commerciale di Milano accade un fatto nuovo… il Dott. Piero, si trova in Cassa Integrazione… Prima di lasciarsi prendere dal panico, il cinquantenne partecipa ad un Concorso per il soggetto di un film dal titolo: “Un amore a Milano”… Arrivato a quel punto, però, il vero Dott. Piero non sa come concludere la trama. O meglio, ha diverse opportunità… Per capire quale strada prendere, il Dott. Piero (quello vero, il cassaintegrato) gironzola per Milano. Si ferma in alcuni Bar di Piazza del Duomo… di Piazza Cordusio,…di via Dante… In via Dante gli occhi del Dott. Piero vengono catturati dalla bellezza di una cinquantenne, alta, bionda, occhi azzurri… e fascino speciale… Il cinquantenne non resiste. Gentilmente si avvicina alla Signora e si complimenta con lei… La Signora gradisce l’omaggio. Tutto finisce lì… in quel breve piccolissimo incontro. La fantasia del Dott. Piero, però, galoppa. Immagina che i due prendano un caffè insieme… fanno quattro passi fino al Castello Sforzesco… Tra i due scoppia l’inevitabile scintilla …e si baciano appassionatamente… su una di quelle panchine che si trovano all’interno dei cortili del Castello. Il finale viene lasciato alla fantasia dell’eventuale Regista del film. Detto fatto il Dott. Piero completa il copione. Compila il modulo di partecipazione e consegna la copia all’Associazione Amici del Cinema. Passano alcune settimane e finalmente il Dott. Piero trova nella sua casella di posta elettronica una mail. E’ l’invito a partecipare alla premiazione del Concorso “Un amore a Milano”. La premiazione si svolge nel Salone di un antico Palazzo del Centro di Milano. Le presenze non sono molte… tutte interessate al Concorso. Sul Palco della Giuria siede una Signora, alta. bionda, occhi azzurri… dal fascino speciale… E’ proprio la Signora alla quale il Dott. Piero ha fatto i complimenti in via Dante. Dopo i discorsi di circostanza giunge il momento della premiazione. “Un amore a Milano” si aggiudica il primo posto. La stessa Signora… Presidente della Giuria e della Associazione Amici del Cinema, Dott. Evelyn, si congratula con l’Autore. Vuole conoscerlo meglio e l’invita a cena presso un Ristorante di Via Dante. E’ un incontro piacevolissimo. La Dott. Evelyn, alla ricerca di un nuovo amore, ha una voce che incanta. Il Dott. Piero ne rimane affascinato… non ha parole. Si perde negli occhi azzurri di Evelyn … e nella sua mente balena il desiderio di baciarla. Anche la Dott. Evelyn è attratta dal Dott. Piero… i due si baciano ed è solo l’inizio di “un amore a Milano”…La cinquantenne, però, ha anche un altro desiderio. Trasformare in film il soggetto vincitore del Concorso. Infatti la Dott. Evelyn è anche la Presidente di una Società Cinematografica. Il Dott. Piero viene coinvolto in un progetto a lungo termine… dove passione amorosa e amore per il cinema si confondo. - Questo è il racconto 764, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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IL CIOCCOLATO di Teresa Ramaioli

Post n°15746 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da dinobarili
 

IL CIOCCOLATO 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo il 04/10/14 alle 13:24 via WEB
CIOCCOLATO---La storia del cioccolato ha origini lontane che si perdono tra i miti e le terre dell’America Latina. Una leggenda narra che il Dio azteco Quetzalcoàtl possedesse un immenso tesoro composto da tutte le ricchezze del mondo, oro e argento, pietre e oggetti preziosi, come una grande abbondanza di alberi di cacao di diversi colori. Ammalatosi gravemente, quando era ancora re, Quetzalcoàtl per trovare sollievo alle sue sofferenze fu spinto a bere una pozione che gli avrebbe ridato la salute. La pozione lo portò alla pazzia, facendolo fuggire verso il mare dove, su una zattera di serpenti intrecciati, si allontanò scomparendo. Prima di partire, Quetzalcoàtl promise che sarebbe ritornato per riprendersi il suo ricco regno. Secoli più tardi, nel 1519, una grande nave carica di uomini con scintillanti armature come scaglie di serpente ed elmetti piumati, fece la sua comparsa vicino alla costa orientale del regno azteco. L’imperatore Montezuma ricordandosi della profezia, accolse pacificamente quella nave pronto a restituire il regno al Dio Quetzalcoàtl. Sul battello però non vi era il Dio azteco, ma un conquistatore spagnolo: Hernàn Cortès. Vennero offerti molti doni quali oro, argento, pietre preziose, schiave e cesti pieni di semi di cacao.Inizia da qui la storia del cacao in Europa, i conquistatori, diedero inizio all’espansione della conoscenza del cacao in tutti i continenti. Narra la leggenda che, in un tempo ormai lontano, viveva una bellissima principessa, che fu messa a guardia di un antico e vasto tesoro dallo sposo, partito per una guerra in un paese lontano. Assediata e in seguito catturata da popolazioni nemiche, impazienti di strapparle il tesoro che ella custodiva con tanto amore, fu uccisa quando rifiutò di rivelarne il luogo del nascondiglio. Si racconta che è dal suo sangue che nasce la pianta del cacao, con semi amari come la sofferenza, rossi come il sangue ma eccitanti e forti come la virtù. Ciao Teresa Ramaioli

 
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ANNAMARIA ...E IL RACCONTO DI MARISA

Post n°15745 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA...

E

IL RACCONTO DI MARISA

annamariamennitti
annamariamennitti il 04/10/14 alle 20:16 via WEB
....purtroppo accadono spesso in ogni ufficio privato, le bamboline servono poco se non rendono e le persone anziane hanno il diritto di farle dare una mossa durante il lavoro , in specialmodo al titolare... ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 05/10/14 alle 09:30 via WEB
Ciao Annamaria - a volte la bellezza non basta... O meglio, crea problemi. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANNAMARIA ...E IL CIOCCOLATO

Post n°15744 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL CIOCCOLATO

annamariamennitti
annamariamennitti il 04/10/14 alle 19:50 via WEB
Ti è mai accaduto di essere giù di morale senza un giusto motivo, ebbene il primo tabaccaio che incontri, entri e prendi delle cioccolatine e ne mangi una subito.. dopo un altra, cambi umore e il morale si alza con una gran voglia di sorridere al mondo intero Alla dott Bruna le è accaduto la stessa cosa ,cioè una gran voglia di baciare un uomo ,dopo essersi abbuffata di cioccolata fondente ..Attenzione però la cioccolata fa bene alla salute ,ma fa anche dolcissimi scherzi....ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 05/10/14 alle 09:27 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Mi piace. Originale. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 
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PENSIERI SPARSI DEL 5 OTTOBRE 2014

Post n°15743 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 5 OTTOBRE 2014

“Soltanto l’impegno costante consente risultati concreti”

Dino

 
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