dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 06/10/2014
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
59
Il Signor Luigi… e il matrimonio combinato
In epoca di grande crisi le persone si interrogano su molti argomenti… Prima di tutto sugli usi, costumi e abitudini di ieri e di oggi. Era l’argomento che quattro pensionati trattavano nei loro discorsi, qualche giorno fa, in Piazza della Vittoria a Pavia. La domanda era: “Meglio il matrimonio d’amore… oppure il matrimonio (d’interesse) combinato?” Il pensionato che aveva posto la domanda era il Rag. Filippo, sessantaseienne, da poco in pensione. Secondo il rag. Filippo… l’istituto del matrimonio così com’è non funziona… non può funzionare. Troppe separazioni, troppi divorzi… “Meglio non sposarsi… mai” – ribatteva il pensionato Domenico, il quale, a settant’anni, sta vivendo una situazione poco piacevole con il matrimonio della figlia. Diceva… Domenico. “In un matrimonio, finché le cose vanno bene … è soltanto un “continuo controllo” delle proprie reazioni… Quando, però, le cose cominciano a prendere una brutta piega … tutto si complica. E questa situazione si può verificare a qualsiasi età… Adesso vanno in crisi anche le coppie con venti- trent’anni di matrimonio alle spalle… e non dico altro.” Il Signor Luigi, pensionato da poco tempo ha seguito la discussione… con relativo distacco. Sembrava che la cosa non l’interessasse affatto. Sul matrimonio il Signor Luigi ha avuto un’altro approccio ed ha voluto spiegarlo a chiare lettere. “Vedete, secondo me, bisogna ritornare al “matrimonio (d’interesse) combinato”… dai genitori.. Io per esempio, ho sposato la donna scelta dai miei genitori tanti anni fa e non mi pento. Nella mia famiglia si è sempre fatto così da centinaia di anni. Io, sono la sesta o la settima generazione, che affronta il problema del “matrimonio (di interesse) combinato”. Ricordo ancora quel giorno. Mio padre mi ha convocato a tu per tu nel salotto “delle merende” e mi ha detto. “Hai ventisette anni. E’ ora che ti faccia la tua famiglia. Hai un lavoro, un tuo reddito e hai la dote che ti lasciamo noi. Sabato sera, io e tua mamma inviteremo a pranzo la Signorina Gisella. Dopo il pranzo avrete tempo per parlare e conoscervi. Se ritenete di piacervi, potete trovarvi a casa di lei, oppure in questa casa e continuare, per un tempo limitato, la vostra reciproca conoscenza. Però, c’è un limite di tempo, oltre il quale non si può andare. Se la decisione è positiva, noi genitori ci troveremo dal Notaio per stendere l’atto di matrimonio, che è un contratto ufficiale, con diritti e doveri, comprendenti obblighi da entrambe le parti contraenti. Tutto deve essere finalizzato alla buona riuscita di un rapporto teso a garantire un futuro di prosperità alla Famiglia, la tutela dei figli e il loro benessere.” Mio padre, per un po’ tacque… poi concluse dicendo. “Una persona deve pensarci due volte prima di contrarre matrimonio… In questa famiglia il matrimonio è una cosa sacra … e non ci si sposa due volte… basta una.”. I quattro pensionati di Piazza della Vittoria chiusero la discussione…Nessuno aveva più voglia di parlare. Sembrava essere ritornati indietro di cento anni… (59)
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L'ASCENSORE
di
Teresa Ramaioli
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BRICIOLABAU...
E
IL BUON INIZIO SETTIMANA
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MENEGI53...
E
L'IMPORTANZA DEL BLOG
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ALTAIR768...
E
LA BUONA SERATA
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PENSIERO DEL GIORNO
“Una persona per essere veramente libera… deve liberare prima di tutto il proprio ingegno” Dino
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Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
58
La Signora Maria ... e gli uomini al Supermercato
Oggi, il luogo dove le persone si incontrano più facilmente è il Supermercato. Con il fatto che è aperto anche la domenica… non ci sono più limiti. Le persone ci vanno quando più fa loro comodo e ci vanno per i più svariati motivi. La Signora Maria, per esempio, ci va tutti i giorni … alla stessa ora. Sa di trovare le sue coetanee che abitano nei diversi rioni della città. Con tacito accordo hanno “eletto”, il Supermercato, loro luogo di incontro dove c’è pure un bel Bar… con tanti tavolini colorati. Del resto il Supermercato è un “luogo aperto”, privo di vincoli, spazioso. Le persone “vivono al naturale”… come fossero a casa loro. Lo faceva notare la Signora Maria … alla Signora Giulia, l’altro giorno. E aggiungeva pure… “Se noti, cara Giulia, le persone, al Supermercato, si sentono libere di muoversi e comportarsi come sono “loro” veramente. A me piace guardare gli uomini… quelli soli… quelli con il “bigliettino” tra le mani, scritto minutamente da una mano di donna… Non sembra vero. Sono tutti uomini intorno ai quaranta – cinquant’anni. Leggono e rileggono il bigliettino (lo interpretano)… come fosse il Vangelo. Sono convinta che c’è scritto anche la marca… della passata di pomodoro. Ci sono certe mogli che amano tenere “sotto pressione” i loro uomini… Li considerano un po’ “degli schiavetti”… sui quali sfogare ogni loro capriccio. Inoltre, mi sembra di vedere queste donne quando il marito torna a casa… Controllo meticoloso della spesa… ed inevitabilmente… qualche appunto. Perché (sicuramente) qualche prodotto non corrisponderà a quello segnato sul bigliettino… o della marca che aveva detto lei.” – La Signora Giulia, settant’anni ben portati… si sentì toccata sul vivo… poi disse la sua. “Maria, non parlarmene. Certe donne non meritano il marito che si ritrovano… Io, parlo per me. Mio figlio Giampiero è in quelle condizioni. E’ buono come il pane, paziente come Giobbe … eppure sua moglie (non dovrei dirlo… perché sono la suocera)… non è mai contenta. Giampiero è un gran lavoratore… e dopo il lavoro… sai che fa? Deve andare a fare la spesa al Supermercato (comprare quello che dice lei)… con il bigliettino in mano… E quando torna a casa, lei, non è contenta… Questo non va bene. Ogni volta una storia… La passata non è della marca solita… E se lo è… è sbagliata la confezione… doveva essere quella grande… anziché quella media. A volte, il mio Giampiero si lascia andare… e sospira… Poche parole che dicono tutto. “Se voglio mantenere in piedi il mio matrimonio devo “darle sempre ragione”… e prima di parlare … stare zitto”. (58)
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punto di vista
BLOG…
SIMBOLO DI DIVERTIMENTO E CULTURA
Ieri abbiano scritto che il Blog è un Diario “simbolo di libertà”. Oggi, vogliamo aggiungere che il Blog è un simbolo di “divertimento e cultura”. Che cos’è che fa piacere nella vita? Il divertimento. Basta vedere i bambini come fanno di ogni gioco… una cosa seria. Ma quando si diventa adulti … al divertimento è necessario associare la cultura… “quel tipo di informazione che migliora la qualità della vita”. Buona giornata. Dino
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6 OTTOBRE 2014
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 6 ottobre 2014 - Lunedì- 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
racconti di ottobre
765
Il Dott. Carlo e “un volto … una donna”
Quando una persona, a cinquant’anni, si trova in Cassa Integrazione, le vengono i brividi. Comincia a guardarsi intorno… e vede nebbia dappertutto. Se si lascia prendere dal panico … è finita. Ci vogliono infiniti sforzi per uscire dal tunnel… Se invece, come ha fatto un anno fa il Dott. Carlo, si prende la situazione con calma… si trovano mille strade per uscire “dall’incubo”. Il Dott. Carlo, impiegato presso una Agenzia Commerciale di Milano, abitante a Pavia, un anno fa, ha avuto la sgradita sorpresa della Cassa Integrazione… Ormai se l’aspettava. Era nell’aria. Ora, era toccata a lui… Per fortuna che era ancora single…e non aveva una famiglia sulle spalle, con dei figli da mandare a scuola… Inoltre, il cinquantenne aveva fatto tesoro dei suggerimenti di sua madre… “non spendere mai… i soldi che non hai”. Così si era accantonato una riserva liquida …alla quale attingere in caso di necessità. Prima di ogni decisione, però, il Dott. Carlo, voleva fare un riesame della propria situazione e poi… si sarebbe concesso qualche giorno di “dolce far niente”… Può un uomo fare niente? No! … e meno che mai il Dott. Carlo. Non solo. Il primo giorno di Cassa Integrazione… il cinquantenne si alzò un’ora prima si svegliava per prendere il treno a Pavia e recarsi a Milano a lavorare. Voleva dare una sistemata all’appartamento in cui viveva… acquistato nel corso degli anni. Inoltre, voleva dedicarsi al suo hobby preferito: la pittura. Quando una persona ha un hobby… è come avere una valvola di sfogo… un area dove il pensiero viaggia sulle ali della fantasia … in modo positivo. La pittura, poi, aiuta in centomila cose. Ci sono i parenti che hanno sempre bisogno di qualche quadro per fare regali… in occasione di anniversari e matrimoni. Il Dott. Carlo era bravissimo a soddisfare le esigenze di amici, parenti e conoscenti… anche con prezzi di favore. E poi c’erano i Colleghi pittori… con i quali il dialogo era sempre aperto. La prima telefonata ricevuta dal Dott. Carlo, il primo giorno di Cassa Integrazione, è stato proprio di un collega pittore e amico. “Carlo, sono Gian Andrea… volevo comunicarti che l’Associazione Amici della Pittura di Milano ha bandito un concorso dal titolo: “un volto… una donna”. Puoi trovare il bando sul sito della Associazione”. Il Dott. Carlo ha gradito l’informazione… anche perché dava spazio alla sua segreta aspirazione: incontrare l’anima gemella. Veramente, di “anime” che credeva “gemelle” ne aveva già incontrate due… ma entrambe le volte si era sbagliato. Ora, però, c’era il concorso… “un volto… una donna”. Perché non tentare l’impossibile? Per un Pittore vero non è possibile dipingere “il volto di una donna”… senza averlo prima visto e studiato. Il Dott. Carlo aveva un sistema … Armarsi di una macchina fotografica …e camminare per le vie della città riprendendo i soggetti a cui era interessato. Detto fatto, il Dott. Carlo, prese la macchina fotografica e si recò a Milano, luogo ideale per “cogliere l’attimo fuggente”. Il cinquantenne aveva un luogo preferito per cogliere i soggetti che lo colpivano: Piazza del Duomo. Infatti, aveva appena messo piede nella Piazza ed “un volto” aveva già attirato la sua attenzione. Era un volto di donna… sui cinquant’anni… dal fascino straordinario. Fingendo di ritrarre chissà quale guglia del Duomo… immortalò più volte quel volto di donna… Ormai era fatta. Poteva tornare nel suo studio di Pavia …e vedere il risultato. Le immagini riprese erano di ottimo livello. Ora, poteva dedicarsi al quadro da inviare al Concorso. Quando un’Artista viene preso dalla “foga creativa” non vede ostacoli. In brevissimo tempo il quadro ha avuto la sua realizzazione… e che realizzazione! Lo stesso Dott. Carlo è rimasto meravigliato… come se quella donna … fosse la sua donna, la donna che poteva cullare tra le braccia… accarezzare… baciare… Scaricò dal sito dell’Associazione le modalità del concorso e recapitò il quadro alla Sede dell’Associazione nei termini prescritti. Un anno fa, non era passato un mese… e il Dott. Carlo ricevette una mail. Diceva: “La S.V. è invitata alla Premiazione del Concorso di Pittura “un volto… una donna”…seguito dalla data e dall’ora della Premiazione. Il cinquantenne … Pittore per hobby… aveva partecipato a tantissimi concorsi… e sapeva in anticipo il numero delle incognite. Il giorno della premiazione il Dott. Carlo si presentò alla Sede dell’Associazione Amici della Pittura di Milano … come altre volte. Senza particolari attese… Invece, appena entrato nella Sede, il Dott. Carlo è stato accolto dal sorriso cordiale del Presidente dell’Associazione, Dott. Casimiro, il quale lo ha personalmente accompagnato nella Sala delle Esposizioni dove il suo quadro era esposto nello spazio d’onore… con una nota scritta a mano in rosso su un foglio… “primo premio assoluto”. E’ stato lo stesso Dott. Casimiro a spiegare il mistero. “Vede, Dott. Carlo. Per dare al concorso maggior lustro… abbiamo chiamato a far parte della Giuria la Dott. Ingrid, una benestante svizzera, nota collezionista d’arte. Appena ha visto i quadri in concorso … ha notato subito quello che la ritraeva personalmente. Non ha avuto occhi che per quel quadro. Ecco la sua fortuna” Il Dott. Casimiro aveva appena terminato di parlare… quando sulla porta della Sala delle Esposizioni si è affacciata una bellissima cinquantenne. Era la Dott. Ingrid. Il Dott. Carlo è rimasto allibito. Quella era la sua donna del cuore… E così è stato. Quello stesso giorno… al termine della Premiazione… il Dott. Carlo è partito per la Svizzera, ospite nella stupenda Villa della Dott. Ingrid… Si sa che da cosa nasce cosa… Non era passato un mese e i due erano amanti… inseparabili giorno e notte. - Questo è il racconto 765, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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VITTORIO NECCHI
di
Teresa Ramaioli
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ALTAIR768...
E
IL 6 OTTOBRE 1924
NASCITA DELLA RADIO
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ALBA.ESTATE...
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IL RACCONTO DEL RAG. GIUSEPPE
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LAPICCOLASTELLINA2...
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IL BLOG
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COMMENTO DI PAOLA110
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