dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 26/03/2015
PENSIERI SPARSI DEL 25 MARZO 2015
“L’amore è come la cima di una montagna …
mai stancarsi di puntare alla vetta”
Dino
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25 MARZO 2015
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 25 marzo 2015 - Mercoledì - 12.00
Intrigo …
… a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
935
Paola e il grande amore
Un anno fa, la Prof. Paola, quarant’anni, single, bellissima, Docente di Lettere in un Liceo del milanese, abitante a Pavia, aveva appena terminato un Corso di Aggiornamento e ne stava per iniziare un altro. In quel preciso istante si era sentita in crisi. A cominciato a chiedersi cosa voleva dire tutto quel correre per essere aggiornati … In che cosa? Quando si studia tanto per studiare … o ci si aggiorna tanto per dire che si è fatto un Corso … i dubbi diventano spontanei. Era proprio quello che provocava il disagio nella quarantenne. Ne parlò con la sua coetanea, amica e Collega Prof. Riccarda la quale aveva una sua opinione personale. “Paola … non si può andare avanti così. Non bisogna studiare tanto per studiare … è un’operazione senza senso. Quando si fa una cosa bisogna sapere perché si fa. Se si fa solo per occupare il tempo o dire che ho frequentato un Corso di Aggiornamento … è soltanto un dispendio di energie e basta. Se, invece, si frequenta un Corso di Aggiornamento … e poi se ne vede l’utilizzo pratico, allora, tutto diventa più chiaro … E poi, nella vita … ci sono delle cose molto importanti che non bisogna mai trascurare …” La Prof. Paola non si lasciò sfuggire l’ultima frase. “Riccarda cosa vorresti dire con l’ultima frase?” Riccarda si aspettava la domanda ed era pronta alla risposta. “Paola … studiare va bene. Lavorare va bene … ma il fine ultimo è sempre il raggiungimento della felicità. E … la felicità la si raggiunge solo attraverso l’amore … con l’essere innamorati” Paola aveva già subodorato che Riccarda sarebbe finita sul quel tasto. Tasto che per la quarantenne era assai dolente. L’amore, infatti, Paola l’aveva più letto … che fatto. L’aveva letto sulla rivista settimanale che acquistava ogni sabato all’edicola di Corso Cavour a Pavia. Si poteva dire che quella rivista era permeata d’amore … Ma di quale amore? L’amore nelle parole (non nei fatti) … Proprio quello che Riccarda disapprovava. Anzi, era proprio lì il punto critico. “Paola, le persone (uomini e donne) parlano troppo d’amore … e lo praticano troppo poco. Se gli uomini e donne si amassero di più … sarebbero più contenti e soddisfatti. Invece, vedi in giro solo musi lungi … e brutte cere. Anche le riviste femminili ci mettono del loro. Dovrebbero evitare di parlare di casi che capitano ad una persona su centomila. Dovrebbero dedicare più spazio alle persone normali … Quelle che fanno l’amore normalmente … senza tante esagerazioni (più immaginate che vere)” Paola, però, era interessata ad un’altra risposta. A Paola interessava l’amore, quello vero, quello grande … quello che ogni donna sogna di incontrare una volta nella vita. “Sai, Riccarda, mi sono stufata di frequentare i Corsi di Aggiornamento … Vorrei poter frequentare un solo Corso … quello che insegna a trovare l’uomo da sogno … bello come il Sole … e ricco come il mare. Tutto il resto lo lascio al mondo” Sembrava una battuta di spirito. Buttata la, tanto per scaricare le tensioni quotidiane. Riccarda, invece, raccolse la sfida. “Paola e chi ti dice che non sia possibile? A Milano tutto è possibile … vuoi sapere come? Vai tra guglie del Duomo. Scrivi su un bigliettino piccolo, piccolo … “amore cercami” … e dopo poco tempo, ecco, l’amore comparire per incanto” Paola pensò che l’amica Riccarda volesse scherzare. Intanto la sua mente aveva cominciato a lavorare. “E se fosse vero?” Il giorno successivo, Paola, si recò a Milano con una scusa qualsiasi. Fece molti giri per il centro. Da Via Manzoni, Piazza della Scala, Galleria Vittorio Emanuele II, Piazza del Duomo. Alla fine, quasi attratta da una forza misteriosa. Salì tra le guglie del Duomo di Milano. Senza farsi accorgere dai numerosi visitatori presenti, ha scritto un minuscolo bigliettino e lo affidò al vento … che a quell’altezza c’è sempre. Dopo averlo fatto, Paola si senti meglio. Si sentì come liberata da un peso. Come dire. “Quel che dovevo fare … l’ho fatto. Adesso ci pensi il Destino” Quando una persona si mette il cuore in pace vive meglio e guarda il mondo in modo più costruttivo. Paola, infatti, dopo essere scesa dalle guglie del Duomo di Milano, si è presa un bel caffè e ha deciso di fare quattro passi fino al Castello Sforzesco. Stava per entrare nel Castello di Milano … quando ha notato un Signore davanti a lei che aveva perso il portafogli. Immediata la comunicazione all’interessato il quale si rivelò essere un affascinante cinquantenne svizzero. Ricco possidente di un Castello … di nome Franz. Franz, non solo ringraziò Paola per avergli consegnato il portafogli appena smarrito … ma le offrì una cena in uno dei più famosi Ristoranti di Milano. La quarantenne si accorse subito che Franz … era alla ricerca dell’anima gemella. La bellissima Paola, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo … aveva colpito nel segno. Durante la cena, Franz, si è prodigato in tutti i modi per dimostrare tutto il suo interesse. Vuoi per il bigliettino lanciato nel vento dalle guglie del Duomo. Vuoi che Paola non vedeva l’ora di incontrare il grande amore … i due sono entrati subito in simpatia. Una simpatia che è sfociata in un bacio … in un secondo bacio … e tantissimi altri che gli interessati non sono stati più in grado di contarli. L’amore, infatti, inizia con un bacio e per Paola e Franz continua, anche ora, alla grande verso mete favolose. Questo è il racconto 935 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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LE PATATINE FRITTE
di Teresa Ramaioli
iltuonoilgrillo il 24/03/15 alle 18:05 via WEB Le patatine fritte sono uno dei cibi più apprezzati, tutti, grandi e piccoli, amano le patatine. L'idea di friggerle venne allo chef statunitense George Crum non per la gioia del palato ma per ripicca verso un cliente noioso. Si narra che nel 1853 in un ristorante di New York, , un cliente esigente rimandò indietro per tre volte un piatto ritenendo che le patate, servite per contorno, erano tagliate in modo troppo spesso. Fu così che lo chef, per vendicarsi, affettò le patate sottili sottili e le fece friggere, convinto di disgustare l'indisponente cliente; che invece le trovò sublime. Non ci volle poi molto tempo per arrivare alla conquista… del mondo. Ciao Teresa Ramaioli |
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CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
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CIAO ANNAMARIA ...
ANNAMARIA MENNITTI
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CIAO DELIA ...
RICAMIAMO
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CIAO ANNAMARIA ...
ANNAMARIA MENNITTI
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CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
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CIAO GIOVANNI ...
MENEGI53
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ANNAMARIA MENNITTI
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CIAO LULU ...
SEMPLICE LUCREZIA
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CIAO STEFANO ...
STEFANO BROCCA DI PAVIA
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ANTONELLA DI CREMONA
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