Messaggi del 18/04/2015

PIERFRANCESCO E IL "TALLON D'ACHILLE" racconto (327) di Dino Secondo Barili

Post n°18991 pubblicato il 18 Aprile 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

327

Pierfrancesco e il “tallon d’Achille”

Da parecchio tempo, l’Architetto Pierfrancesco, 50 anni, fisico da far invidia ad un ventenne, era preoccupato. Sua madre Gesualda, 82 anni, l’aveva messo in guardia. “Pierfrancesco, è ora che tu metta testa a posto. Non sei più un ragazzino. E’ ora e tempo che la pianti di fare il “gallo del pollaio”. E’ vero che di uomini come te ce ne sono in giro pochi. Tuo padre ed io, ci abbiamo messo “l’anima” per fare un capolavoro… ma ogni uomo … ha il suo “tallon d’Achille”… e tu non sei immune.” Quel “tallon d’Achille”… aveva colpito nel segno. Fino a quel momento, Pierfrancesco, non ci aveva pensato. Aveva vissuto come “piuma trasportata dal vento”… cercato, coccolato e corteggiato da donne di tutte le età. Naturalmente, Pierfrancesco, preferiva la compagnia delle donne giovani, belle, bellissime… con almeno…vent’anni di meno… Il suo lavoro, però, di Architetto d’Interni, lo metteva spesso a contatto con corteggiatrici avanti negli anni. Pierfrancesco, educatissimo, elegantissimo, puntualissimo cercava in tutti i modi di essere gentilissimo…gestendo bene il “proprio quid”. L’unica cosa alla quale, l’Architetto d’Interni era assolutamente allergico era … “il matrimonio”. Di fidanzate ne aveva avute parecchie (anzi, molte). Tutte avrebbero voluto “mettergli le briglie” (come ai cavalli)… ma, fino a quando un uomo può…cerca di resistere. Dopo la frase di sua madre Gesualda, sulla storia del “tallon d’Achille”, però, … Pierfrancesco si sentì vulnerabile. Sapeva che le sue difese stavano crollando… Un lunedì di un anno fa, Pierfrancesco ricevette una telefonata da parte di uno Studio d’Architettura di Milano. Era la Segretaria che voleva parlare personalmente con l’Architetto. “Sono io.” rispose Pierfrancesco. La Segretaria illustrò il problema. Lo “Studio” aveva ricevuto la proposta di procedere alla sistemazione di un Palazzo del 700 di Milano. Un lavoro impegnativo che sarebbe durato anni.. Nella proposta di lavoro c’era una clausola. “Sarebbe gradita la presenza dell’Architetto Pierfrancesco come supervisore artistico.” Pierfrancesco, essendo alquanto vanitoso, si sentì inorgoglito. Prima ancora di averci pensato …aveva già deciso di accettare. Era il più bel lavoro che gli fosse capitato. Lo Studio di Milano fissò l’appuntamento tra la Proprietà e l’Architetto. La Proprietaria dell’immobile era la Signora Mimì, gentilissima signora ottantenne, dalla mente lucida e dalle idee chiare. Dopo aver mostrato a Pierfrancesco la residenza settecentesca, l’elenco dei lavori e l’enorme somma in denaro messa a disposizione … cominciò a parlare di condizioni. Siccome il lavoro avrebbe richiesto anni, la Nobildonna parlò chiaramente. “Architetto Pierfrancesco, adesso che ha visto la quantità di lavoro da fare, l’impegno di tempo e di denaro richiesto… prima di procedere alle clausole vincolanti… vorrei che conoscesse mia nipote Lisa, da poco laureata in Architettura.” La Signora Mimì non aveva ancora terminato la frase che una splendida fanciulla sui venticinquenni anni, alta, bionda, bellissima. si presentò. Pierfrancesco rimase di stucco. Una bellezza così non l’aveva mai vista. A parlare ci pensò la ragazza… “Sono Dea. Posso essere d’aiuto?” L’Architetto non riuscì ad aprire bocca. Complice il Salone della Feste nel quale si trovava non riusciva a capire se si trattasse di sogno o di realtà… E’ stata allora la Signora Mimì a riportare Pierfrancesco con i piedi per terra. “Architetto… Io sono abituata a parlare chiaro. Inoltre, appartengo ad un’altra epoca… con altre idee. Questo lavoro è suo a una condizione… che… sposi mia nipote, Dea, qui presente. Inoltre chiedo che entro il più breve tempo… nasca l’erede della mia casata. Questo palazzo sarà il mio primo regalo di nozze”. A Milano c’è un proverbio che dice…”Ogni cosa ha il suo prezzo… al quale è impossibile resistere. (327)

 
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L'ORTO di Teresa Ramaioli

Post n°18990 pubblicato il 18 Aprile 2015 da dinobarili
 

L'ORTO 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 17/04/15 alle 14:18 via WEB
L’ORTO----Fare l’orto in casa è diventata una pratica di tendenza .Gli orti cittadini ne sono una testimonianza. Le verdure vengono coltivate in cassette sistemate sui davanzali delle finestre, sfruttando balconi, piccoli giardini. Oggi il desiderio di fare l'orto nasce per cercare delle emozioni. Che soddisfazione offrire, a se stessi e agli amici, pomodorini, prezzemolo, cetrioli coltivati in casa. Per chi non ha esperienza la tecnologia (smartphone, blog...ma anche libri, riviste) viene in aiuto , troviamo mille consigli su come piantare, concimare e annaffiare limoni, lattuga, peperoni, rosmarino... Anche gli antichi romani si dedicavano alla coltivazione di un orto. Parte integrante dell’abitazione, l’orto si trovava all’interno del recinto che delimitava la “domus”. Gli dei che lo proteggevano assomigliavano a quelli che tutelavano la casa: erano i Lari. Nelle ville patrizie si accostava alle piante ornamentali numerose colture di alberi da frutta e di ortaggi. Le piante erano potate nelle più strane forme e poste in modo da creare le diverse sfumature di verde, dall'intensità del lauro all'argento dell'ulivo, dalle smaglianti fioriture del pesco o quelle del ciliegio. Come altre civiltà mediterranee Roma poggiava la sua cultura alimentare soprattutto sui legumi (fave, ceci, lenticchie, fagioli). L’orto, che si ritiene producesse legumi tutto l’anno, era chiamato il “secondo salatoio”. L’orto riforniva anche di verdure, rape, tuberi, bulbi commestibili ,il cavolo, le varianti del cardo, insalate, i porri, l’aglio, la cipolla, tutte le specie di verdure da consumare crude o cotte. Ciao Teresa

 

 

 

 
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I PORCOSPINI DI SCHOPENAUER di Teresa Ramaioli

Post n°18989 pubblicato il 18 Aprile 2015 da dinobarili
 

I PORCOSPINI DI SCHOPENAUER 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 18/04/15 alle 16:20 via WEB
I porcospini di Schopenauer--- Una coppia di porcospini, in una fredda giornata d'inverno, è costretta a trovare un modo per evitare di morire assiderati. Allora decidono di stringersi per scaldarsi e proteggersi dal gelo, tuttavia nell'atto di avvicinarsi vengono feriti dai loro stessi aculei e ciò li costringe a prendere le distanze l'uno dall'altro. A questo punto avvertono di nuovo un freddo insopportabile che li spinge ad avvicinarsi nuovamente; ma poco dopo, sentendo le spine, si allontanano. Per un po' vengono sballottolati tra questi due mali: la fredda solitudine - la pungente vicinanza; finché non capiscono che l'unica soluzione è quella di trovare una moderata distanza, quella che rappresenta per loro la miglior posizione inter-relazionale. Allo stesso modo, in un rapporto affettivo, per coltivare una relazione soddisfacente, si dovrebbe individuare quella posizione che consenta a ciascun individuo di conciliarsi con le spine dell'altro (difetti, diversità), facendo costantemente leva sul calore del proprio cuore e dei propri punti di forza. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°18988 pubblicato il 18 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 18/04/15 alle 15:37 via WEB
Carissimo Dino Daniela si sbagliava quando ha detto che a quarant'anni non si può cambiare vita... Grazie al fascino di Parigi e hai baci appassionati di Edoardo... la cambiò!!! Evviva l'Amore.. Evviva Parigi!!! Evviva Edoardo!!! Un abbraccio e buon pomeriggio, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/04/15 alle 19:55 via WEB
Ciao Antonella - Hai ragione. Il fascino di Parigi fa miracoli ... se poi ci sono i baci appassionati di Edoardo, Attore, Artista, Pigmalione. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO STEFANO ... STEFANO BROCCA DI PAVIA

Post n°18987 pubblicato il 18 Aprile 2015 da dinobarili

CIAO STEFANO ...

STEFANO BROCCA DI PAVIA

dinobarili
dinobarili il 18/04/15 alle 19:46 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Vero. Reale. Mi piace quel ... "aspetta e vedrai". Daniela ha fatto la fuga a Parigi. Buona serata. Dino
(Rispondi)
 
franzkline
franzkline il 18/04/15 alle 12:16 via WEB
Nei tuoi racconti non manca mai il romanticismo, elemento importante nella vita. Ciao Dino buon week
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA NELLITTI (FOGGIA)

Post n°18986 pubblicato il 18 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

annamariamennitti
annamariamennitti il 18/04/15 alle 10:47 via WEB
Bella storia Dino è tutto vero ciò che dici. Sul più bello senti una ribellione e hai bisogno di evadere ,sparire senza pensare alle conseguenze , per un po allontanarmi dalla realtà diventare "sordi muti e ciechi" anche intontita, insomma non devo pensare a niente...durante l'ora buca prendo tanti caffè anche in compagnia, ma questo miracolo non mi succede...Tu sai che il mio motto è" aspetta e vedrai" aspetto...buona giornata Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/04/15 alle 19:46 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Vero. Reale. Mi piace quel ... "aspetta e vedrai". Daniela ha fatto la fuga a Parigi. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ... ANNABELLE61

Post n°18985 pubblicato il 18 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ...

ANNABELLE 61

 
annabelle61
annabelle61 il 18/04/15 alle 10:04 via WEB
Sempre belli e intriganti i tuoi post caro Dino!*___* Ti auguro un bel fine settimana e ti abbraccio!**
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/04/15 alle 16:06 via WEB
Ciao - grazie del commento e del giudizio. I racconti devono aiutare a vivere bene ... con la speranza nel cuore. Sempre. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°18984 pubblicato il 18 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 17/04/15 alle 21:11 via WEB
Carissimo Dino è una bellissima storia d'amore.. e quando si dice " insieme stiamo vivendo i migliori anni della nostra vita." Sé detto tutto! Un abbraccio e felice serata, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/04/15 alle 09:14 via WEB
Ciao Antonella - "insieme stiamo vivendo i migliori anni della nostra vita" ... è quasi una sinfonia ... di quelle che rimangono impresse e scandiscono la giornata. Hai presente la "Danza delle ore" del tuo conterraneo Amilcare Ponchielli? Buona giornata. Dino
(Rispondi)
 
 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 18/04/15 alle 15:39 via WEB
" La danza delle ore" No Dino, non l'ho presente.. adesso la cerco su YouTube.. Grazie!!!
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°18983 pubblicato il 18 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 18/04/15 alle 15:25 via WEB
“L’amore è come il sale. Mai troppo … e mai troppo poco” L'amore è anche come lo zucchero... Dolceeeeeee. Un abbraccio, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/04/15 alle 15:56 via WEB
Ciao Antonella - hai ragione. Il sale e lo zucchero sono indispensabili. Buon pomeriggio. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO TINA ... FAUSTINA SPAGNOL

Post n°18982 pubblicato il 18 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO TINA ...

FAUSTINA SPAGNOL

 
faustina.spagnol
faustina.spagnol il 18/04/15 alle 14:08 via WEB
Buon fine settimana Dino, un abbraccio. Tina
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/04/15 alle 15:54 via WEB
Ciao Tina - grazie del "buon fine settimana" Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°18981 pubblicato il 18 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 18/04/15 alle 15:23 via WEB
Saluti da Cremona!!! Un abbraccio affettuoso.. Buon pomeriggio.. (^_^) Anto
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/04/15 alle 15:49 via WEB
Ciao Antonella - grazie dei saluti da Cremona. Buon pomeriggio. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO DONATELLA ... DONATELLA DI MILANO

Post n°18980 pubblicato il 18 Aprile 2015 da dinobarili
 
Tag: DoNna.S

CIAO DONATELLA ...

DONATELLA DI MILANO

 
DoNnA.S
DoNnA.S il 18/04/15 alle 14:53 via WEB
ciao Dino, un sorriso e un abbraccio Buon weekend ciao Dona
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/04/15 alle 15:48 via WEB
Ciao Donatella - Buon weekend a te. Come va a Milano? A Pavia c'è il sole, Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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SALUTI DA PAVIA

Post n°18979 pubblicato il 18 Aprile 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA

buon sabato 18 aprile 2015


 
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PENSIERI SPARSI DEL 17 APRILE 2015

Post n°18978 pubblicato il 18 Aprile 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 17 APRILE 2015

“L’amore è come il sale.

Mai troppo …

e mai troppo poco”

Dino

 
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DANIELA E IL FASCINO DI PARIGI racconto (958) di Dino Secondo Barili

Post n°18977 pubblicato il 18 Aprile 2015 da dinobarili
 

        17 APRILE 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 17 aprile 2015 – Venerdì  - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

958

Daniela e  il fascino di Parigi

Un anno fa, l’Avv. Daniela, quarant’anni, bellissima, single perché si era lasciata da un mese con il compagno … era giù di corda. Quella mattina di un anno fa, non si era ancora seduta sulla poltrona della scrivania del suo Studio in Pavia … ed era già arcistufa di starci. A “giocare contro” non era solo il fatto che si era lasciata da un mese con Gabriele, suo compagno da tre anni, ma un’infinità di cose che la disturbavano. Per esempio. Trovarsi sempre al centro di litigi indescrivibili … fatti di “tante cose e di niente”, nelle quali giocava spesso la voglia di ripicca dei contendenti che nemmeno i protagonisti riuscivano a spiegarsi. Infatti, quando una persona ha voglia di litigare … tutte le scuse sono buone per mettersi all’opera. Daniela aveva voglia di prendersi una pausa. Purtroppo, le scadenze incombevano e non era possibile staccare la spina. Quella mattina di un anno fa, Daniela decise di chiedere aiuto al suo Collega Federico. “Federico … hai voglia prendere un caffè?” Federico, suo coetaneo, amico e Collega, aveva già capito tutto. “Daniela, non stai bene? … Ci troviamo per un caffè al Bar dell’Università tra un quarto d’ora” Ormai era fatta. Quando Daniela e Federico si trovavano al Bar dell’Università voleva dire che uno dei due aveva bisogno di vuotare il sacco. Anche Federico aveva le sue grane. Mentre i clienti di Daniela aumentavano a vista d’occhio … quelli di Federico erano stabili … e se non in diminuzione. A Federico il fatto pesava molto. Il Bar dell’Università di Pavia poi, è un crocevia di un’infinità di persone, in maggioranza Studenti e Professori. Fermarsi nell’ampio spazio all’aperto del Bar era come immergersi nella confusione totale. Un vociare allegro, un continuo  scambio di battute seguito da risate liberatorie … Forse era proprio quello che piaceva a Daniela. Aveva bisogno di gente giovane, allegra, spensierata, piena di vita. Cosa c’era di più piacevole degli Studenti dell’Università? Quando, Daniela e Federico si incontrarono hanno fatto fatica a trovare posto ad un tavolino libero al quale sedersi e prendere il caffè. “Daniela, cos’hai? Non stai bene?” Era proprio la domanda che la quarantenne aspettava. “Federico, ho la testa incasinata. A furia di assistere persone che trovano tutte le scuse per litigare … sono diventata irascibile anch’io. Non mi controllo più” Federico si prese un pausa prima di rispondere. “Daniela, è il nostro mestiere … I Medici vivono sulla “carne ammalata” … noi, Avvocati, viviamo sulla “carne arrabbiata” E’ difficile doverlo ammettere, ma è proprio così … Tu non dovresti proprio lamentarti, visto che hai un sacco di clienti” Daniela allargò le braccia. “Allora vuol dire che la gente arrabbiata e litigiosa la attiro con la calamita” Si prese una pausa e continuò. “Vedi, Federico, sono arrivata al punto di saturazione. Se potessi cambierei mestiere. Purtroppo è troppo tardi. A quarant’anni non si ha più il tempo per tornare indietro. C’è solo il tempo per correggere alcuni errori. Il lavoro non è tutto … e il successo non è essere sempre con il fiato in gola per rispondere a tutte le richieste … anche le più assurde. Nella vita, ad un certo punto, bisogna saper dire “no” … “no” che è “no”. La vita è fatta anche di cose piacevoli … e sono quelle che danno un senso alla vita stessa” Ormai Daniela aveva sputato il rospo … quel rospo che aveva in gola da un po’. Ora, doveva trovare la possibile soluzione. “Federico … ti lascio alcune pratiche urgenti che puoi seguire in coda alle tue. Lo so che non puoi dirmi di no. Federico, ho bisogno di andare  Parigi” Il Collega Federico stava sorseggiando il caffè. Era a metà della tazzina. S’interruppe bruscamente e quasi si rovesciò il caffè sui pantaloni. “A Parigi? … ma tu sei diventata matta. Cosa ci vai a fare a Parigi?” La quarantenne si spiegò. “Un cliente, mi ha chiesto di assisterlo in un contratto. Una cosa da nulla. Una compravendita di immobili … A me, però, serve come scusa per lasciare Pavia e immergermi nell’aria di Parigi. Federico, Parigi è sempre Parigi” I due si compresero a meraviglia. Finalmente Daniela poteva partire. Lo Studio era in buona mani. La mente di Daniela, però, si era messa in moto. Parigi non è solo Parigi … è qualcosa in più. Nella sua mente si era fatta strada la voglia di rivedere un compagno di Liceo … il più pazzo che aveva conosciuto, Edoardo. Con Edoardo, prima che lasciasse il Liceo, Daniela aveva partecipato alla messa in scena di una commedia presso il Teatro della Parrocchia. Poi, Edoardo aveva lasciato il Liceo e si era iscritto ad una Scuola di Teatro. Ogni anno, a Natale, Edoardo inviava a Daniela un sms con gli auguri. Ora, era il momento di recuperare il numero di telefono e riprendere il contatto. La quarantenne, Avvocato in crisi, appena raggiunto Parigi e assecondato le richieste del cliente per la compravendita, non ha tardato un minuto a chiamare Edoardo. “Edoardo, sono Daniela. Sono a Parigi … hai tempo per un caffè?” La voce di Edoardo assunse i colori dell’arcobaleno. “Ma, certo. Dove sei che ti vengo a prendere?” Daniela dettò l’indirizzo dell’Albergo presso cui si trovava e  … “Aspettami che arrivo” Parigi è la città delle sorprese. Dopo poco tempo, mentre Daniela osservava le persone andare avanti e indietro intravide alla porta d’ingresso una splendida figura di uomo … Non si poteva dire che non era un grande attore. Lo era e come. Daniela rivide Edoardo nella commedia dei tempi del Liceo … Ora, però, era un uomo fatto, un Attore, … con la grinta da “attore nato” Daniela e Edoardo, prima di parlare si abbracciarono e si baciarono sulla guancia … ma si vedeva lontano un miglio che avevano bisogno uno dell’altra. “Daniela, mi hai fatto il più bel regalo del Mondo. Avevo proprio bisogno di una donna come te per il mio film. Vieni. Ti porto alla Casa di Produzione. Da quel momento Daniela ha cominciato a vivere un nuova emozionante vita. Le attenzioni di Edoardo sono diventate un crescendo continuo. Ad un tratto Daniela e Edoardo si trovarono a distanza ravvicinata. Il respiro dei due si confondeva. Le labbra di Edoardo si adagiarono dolcemente su quelle di Daniela e da quel momento è nata una bellissima, appassionata storia d’amore … che ancora continua … e mai finirà. - Questo è il racconto 958 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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LA BORSETTA di Teresa Ramaioli

Post n°18976 pubblicato il 18 Aprile 2015 da dinobarili
 

LA BORSETTA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 17/04/15 alle 14:16 via WEB
BORSETTA--La borsa è l'accessorio per eccellenza di ogni donna,nessuna di noi potrebbe farne a meno: oggetto indispensabile per contenere portafoglio, cellulare, chiavi, trucchi, fazzoletti, agendina, sciarpa, ballerine o scarpe di salvezza senza tacco , è diventata negli anni un simbolo della moda. Stagione, collezioni, mode, colori e occasioni…c’è sempre un motivo per comprarne una nuova. ,Le prime borse sono state inventate ed usate da uomini: gli uomini primitivi idearono il sistema di accartocciare le pelli di animali per trasportare armi ed utensili e in seguito, con la nascita e la circolazione della moneta le borse da uomo si diffusero sempre di più. E' in epoca medievale che nascono i modelli di borsa che ritroviamo tutt’oggi: c’erano borse da portare alla cintura la “crumena” o borsa a tracolla e la “manticula” da portare a mano( la nostra pochette). A partire dal rinascimento le borse iniziano ad essere considerate degli accessori legati alla moda e i materiali utilizzati per realizzarle e decorarle sono sempre più prestigiosi: cuoio, velluto, broccati, rasi, fiocchi, nastri, oro e pietre preziose. Fra ottocento e novecento, la donna inizia a essere sempre più indipendente ed è allora che la borsa diventa un simbolo di emancipazione femminile e, con la crescita delle attività femminili, un accessorio indispensabile.Esiste addirittura un museo che è stato completamente dedicato alle borse, il Museo delle Borse di Amsterdam. Un viaggio attraverso la storia delle borse da donna a partire dal tardo medioevo fino ai nostri giorni. Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO MARION ... MARION20

Post n°18975 pubblicato il 18 Aprile 2015 da dinobarili
 

CAIO MARION ...

MARION20 

... messaggio per Teresa

Marion20
Marion20 il 17/04/15 alle 23:07 via WEB
Bellissimo! Un saluto anche da me e buonanotte! Marion
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/04/15 alle 09:17 via WEB
Ciao Marion - Teresa ti ringrazia. Buona giornata.Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°18974 pubblicato il 18 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 17/04/15 alle 21:11 via WEB
Carissimo Dino è una bellissima storia d'amore.. e quando si dice " insieme stiamo vivendo i migliori anni della nostra vita." Sé detto tutto! Un abbraccio e felice serata, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/04/15 alle 09:14 via WEB
Ciao Antonella - "insieme stiamo vivendo i migliori anni della nostra vita" ... è quasi una sinfonia ... di quelle che rimangono impresse e scandiscono la giornata. Hai presente la "Danza delle ore" del tuo conterraneo Amilcare Ponchielli? Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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