Messaggi del 17/05/2015

NAPOLEONE A PAVIA racconto (366) di Dino Secondo Barili

Post n°19551 pubblicato il 17 Maggio 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

366

Napoleone a Pavia

Il primo settembre segna la fine fisica, morale e definitiva delle vacanze. Sembra l’inizio di un nuovo anno… un invito a ricominciare… La voglia, però, di prendersi ancora qualche momento di relax è troppo forte... Basta vedere la quantità di persone che affollano le “serate da ballo” organizzate da enti pubblici e privati”, oppure le manifestazioni per grandi e piccini. La crisi economica, tuttavia, ha lasciato il segno. Le persone (tutte le persone) aguzzano l’ingegno e “le studiano tutte pur di vivere e sopravvivere”. Per esempio. Le piccole e grandi città creano richiami per attirare visitatori e turisti. Pavia, città di 70mila abitante non fa differenza… Però, uno differenza c’è. Pavia non ha bisogno di fare troppo clamore per farsi apprezzare. Ieri mattina, domenica, primo settembre, parecchi turisti “fai da te” giravano per la città. Il clima ideale… la città domenicale …senza traffico… sembrava fatta apposta per essere “vissuta e goduta”. Ormai, parecchi turisti sono diventati “visitatori abituali” di Pavia. Sono, in genere, milanesi in “fuoruscita” dalla metropoli lombarda. A Pavia hanno trovato ciò che cercavano: serenità, benessere e molto di più. Ieri mattina, domenica, il Signor Amilcare, sessant’anni, milanese doc, insieme alla moglie Rosanna, non ha perso l’occasione per fare “una passeggiata a Pavia”. Diceva. “Ormai, quando vogliamo fuggire da Milano sappiamo dove andare. Io e la mia Rosanna, non usiamo neppure l’automobile. Prendiamo il treno della “Linea S13” (Milano Bovisa – Passante – Pavia) che passa sotto la nostra casa a Milano…e siamo subito nella città del Ticino. Mia moglie prepara l’itinerario e la cosa è fatta. A noi due piace camminare… Pavia è la città per fare “molti passi a piedi” (una volta si diceva “a misura d’uomo”). Pavia… non è una città. Più che una città… è un museo a cielo aperto. Ovunque ti giri, ovunque ti volti, c’è sempre qualcosa di nuovo da vedere. Sono fortunato perché la mia Rosanna, Ricercatrice di Storia, è una patita di Pavia… Quasi, quasi ho imparato a memoria i personaggi storici che hanno passeggiato nella città del Ticino. Da Alboino a Federico Barbarossa, da Francesco I Re dei Francesi (quello della Battaglia di Pavia del 1525) a Napoleone … A volte, girando (anzi, bighellonando) per la città mi sembra di incontrarli… Non nella loro veste ufficiale… ma come erano nella realtà. In Piazza Botta, per esempio, mi sembra di “vedere” Napoleone quando, al mattino della domenica, esce dal Palazzo che lo ha avuto Ospite e porta a spasso il cane… Gentilmente lo fermo… tanto per fare quattro chiacchiere e… “Allora, Signor Napoleone… come vanno le cose oggi?” Quando una persona porta in giro il cane la domenica mattina è sempre disponibile a sfogarsi, a liberare i propri pensieri… Ed ecco la risposta. “Ah, sapesse… Questa mattina mi sono alzato con un cerchione alla testa che non le dico. Si vede che il vino con il quale ho consumato la cena ieri sera non era dei migliori… E poi, questa mattina non volevo uscire. Ho dovuto fare ciò che vuole mia moglie. Sa come sono le donne… o fai come dicono loro “o non sei un uomo”. Per la pace in famiglia si fa questo ed altro. Pensi che la domenica mattina, sono contento di uscire con il cane … perché posso liberarmi la mente… e “non” mangiarmi il fegato con i soli “cortigiani” leccapiedi. Almeno con il cane mi sento alla pari. Non ho bisogno di fingere (come bisogna fare di solito)… con lui posso essere quello che sono… cioè un vero uomo vero. Non come quello che “gli altri” pretendono che tu sia…” Il Signor Amilcare tacque … Forse, si era immedesimato nella parte di Napoleone Bonaparte. (366)

 
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PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°19550 pubblicato il 17 Maggio 2015 da dinobarili
 

PAVIA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 16/05/15 alle 19:17 via WEB
Storia- leggenda-Esistono documenti che proverebbero che da qualche parte, all’interno del castello di Pavia vi sia un uomo murato. Si tratterebbe del cremonese Pasquino Capelli, segretario di Gian Galeazzo Visconti. Pasquino Capelli teneva nelle sue mani le fila dei rapporti diplomatici. Quando i rappresentanti di principi e di governi giungevano a Pavia, era attraverso il Capelli che essi cercavano di ottenere un incontro con il Visconti, a lui illustravano i loro problemi, da lui cercavano di ottenere informazioni attendibili. Il Capelli era stato elevato al rango di consigliere, ed è probabile che egli fungesse da abituale intermediario tra Gian Galeazzo e il Consiglio segreto, nel senso che a questo egli presentava le questioni da mettere in discussione e quindi riportava al signore le decisioni del Consiglio. Quale cancelliere, segretario e consigliere, il Capelli aveva una posizione di alta responsabilità e potere. Non si è in grado di assegnargli un preciso contributo alle decisioni politiche e diplomatiche di quel periodo, dato che i dispacci degli inviati stranieri lo descrivono di solito soltanto come portavoce del Visconti e mancano testimonianze di discussioni tra il Capelli e il suo signore che avrebbero permesso di comprendere se il parere del Capelli avesse valore per Gian Galeazzo, e in quale misura. Sembra comunque chiaro che il Visconti aveva pieno rispetto della capacità del Capelli e gli accordava tutta la propria fiducia. . Pasquino Capelli fu accusato di tradimento nel 1398, dopo la sconfitta subita dai Visconti sotto il Serraglio di Mantova,(era un’opera di fortificazione edificata nel XIII secolo per proteggere il territorio mantovano dalle incursioni nemiche) avvenuta a seguito di una falsa lettera del Duca. Pasquino Capelli fu avvolto nudo in una pelle di bue ancora calda e murato fino alla testa nel Castello di Pavia , chiamata la Lunga Dimora.. Gian Galeazzo lo fece nutrire per venti giorni, sino a che la pelle, seccandosi, non lo stritolò. Il duca , ogni giorno, andava a interrogarlo, chiedendogli di confessare. Quando morì la sua testa fu spinta nella nicchia aperta nel muro e chiuso con mattoni. Quando il Visconti stabilì col signore di Mantova una tregua di dieci anni, seppe che i mantovani avevano usato lo stratagemma di falsificare il sigillo e la lettera ducale. Si disse che il duca fu scosso dalla morte ingiusta del suo segretario, ma lo lasciò dentro il muro, forse per non far sapere a tutti che si era sbagliato. Dunque il corpo dello sfortunato si troverebbe ancora lì, ma non si conosce il punto esatto per …tirar fuori i resti di Pasquino Capelli.Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°19549 pubblicato il 17 Maggio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 16/05/15 alle 20:38 via WEB
Carissimo Dino, questo racconto mi lascia l'amaro in bocca, io sono romantica ed i contratti di matrimonio non fanno per me. Il ragionamento del dottor Filippo proprio non mi va a genio! Un abbraccio e felice serata! Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/05/15 alle 08:56 via WEB
Ciao Antonella - non prendertela. Nella vita c'è di tutto. Bisogna anche saper vedere certe realtà che sono davanti a noi. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)
 
 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 17/05/15 alle 12:44 via WEB
Hai ragione Dino!!! Ciaooo
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°19548 pubblicato il 17 Maggio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 16/05/15 alle 17:35 via WEB
Carissimo Dino.. se il risotto con la zucca lo faccio con le zucche provenienti da Pavia.. Il risultato sarà lo stesso.. o conta anche cucinarlo a Parigi??? Un abbraccio e felice serata. Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/05/15 alle 19:50 via WEB
Ciao Antonella - ... tu prova. Secondo me ... bisogna proprio cucinarlo a Parigi. Sai, per certe cose ... ci vogliono le condizioni ideali. Parigi è la fine del Mondo, il meglio del meglio. Buona e felice serata. Dino
(Rispondi)
 
 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 16/05/15 alle 20:39 via WEB
Chissà se prima o poi andrò a Parigi???
(Rispondi)
 
 
 
dinobarili
dinobarili il 17/05/15 alle 09:03 via WEB
Ciao Antonella - ma certo che vai a Parigi. l'ho letto nella sfera di cristallo ... però devi crederci. Dino
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 17/05/15 alle 12:43 via WEB
Ci provo!!!!
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°19547 pubblicato il 17 Maggio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 17/05/15 alle 12:43 via WEB
Carissimo Dino questo è un incendio bello e buono! Sembrava tutto uno scherzo.. ma quando ci si mette Cupido.. è fatta.. diventa tutto magico!!! Beati Annalisa ed il Principe Lodovico.. Viva l'Amore!!! Un abbraccio e buona domenica, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/05/15 alle 15:13 via WEB
Ciao Antonella - viva l'incendio ... quello bello e buono. Mi piace "sembrava tutto uno scherzo ... e invece" Del resto i racconti servono per vivere bene ... come con i Cantastorie di una volta (nelle stalle durante il periodo invernale) ... e le donne ricamavano la dote. Buon pomeriggio. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIAMENNITTI

Post n°19546 pubblicato il 17 Maggio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 17/05/15 alle 12:30 via WEB
Che bello questo racconto, non ho parole hai superato tutte le favole ascoltate da bambina..Io sinceramente non ho parole da commentare ,ho solo da sognare un mondo diverso...ti auguro una buona domenica ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/05/15 alle 15:11 via WEB
Ciao Annamaria - grazie del bel giudizio. Le favole attuali aiutano vivere ... a rasserenare lo spirito. La vita è un piacere ... sempre. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°19545 pubblicato il 17 Maggio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 17/05/15 alle 12:33 via WEB
“L’amore è … il sogno della vita”... e guai a chi non sogna!!! Un abbraccio, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/05/15 alle 15:07 via WEB
Ciao Antonella - sognare è un diritto ... uno dei diritti primari, come mangiare, bere, dormire ... Cosa ne dici? Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°19544 pubblicato il 17 Maggio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 17/05/15 alle 12:32 via WEB
Saluti da Cremona! Un abbraccio e felice domenica! Ciaooo Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/05/15 alle 15:02 via WEB
Ciao Antonella - Buon pomeriggio a te. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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SALUTI DA PAVIA

Post n°19543 pubblicato il 17 Maggio 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA

buona domenica 17 maggio 2015


 
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PENSIERI SPARSI DEL 16 MAGGIO 2015

Post n°19542 pubblicato il 17 Maggio 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 16 MAGGIO 2015

“L’amore è … il sogno della vita”

Dino

 
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ANNALISA E IL PRINCIPE racconto (987) di Dino Secondo Barili

16 MAGGIO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 16 maggio 2015 – Sabato  - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

987

Annalisa e il Principe

Oggi, le persone si fanno spesso gli esami di coscienza. E’ diventato quasi un obbligo … un’esigenza, come se uno persona avesse bisogno di fare il bilancio della propria a vita … anche trentacinque anni. Un anno fa, ne ha saputo qualcosa la Dott. Annalisa, trentacinque anni, single, bellissima … Dirigente di una Agenzia Commerciale del milanese, abitante a Pavia. In realtà la Dott. Annalisa non avrebbe avuto nulla di cui lamentarsi. Aveva la salute, un posto di tutto rispetto conquistato abbastanza facilmente … era bellissima. Cosa avrebbe voluto volere di più dalla vita? Eppure c’era qualcosa che le mancava, l’amore! Si fa presto a dire amore, ma non quello con la A maiuscola. Infatti, Annalisa ci aveva provato un paio di volte e tutte e due volte era andata buca. Cosa c’era in lei che non andava? Ne parlò con la sua coetanea, amica e Collega Cristina … un tipo positivo ed assai deciso. “Annalisa … tu dovresti fare Teatro. E’ un’attività alternativa che impegna nel tempo libero e da molte soddisfazioni. Aiuta a crescere e a risolvere i propri problemi personali” Annalisa colse il consiglio per il verso giusto. Fece una rapida ricerca con Internet e venne attratta da un “Gruppo … il Teatro del Sole” Il fatto di parlare del Sole era abbastanza positivo. Poi, il Sole … per Annalisa, voleva dire Amore, Uomo … vero … quello che si incontra una sola volta nella vita. Dopo un paio di telefonate aveva già ottenuto l’appuntamento con il Regista del Gruppo, il Dott. Matteo. A quel punto, Annalisa aveva pensato di aver raggiunto il massimo risultato nel minor tempo possibile. A volte si prendono degli abbagli quasi senza accorgersi. All’appuntamento il Dott. Matteo non si fece trovare. Al suo posto c’era un giovanotto, sui quarant’anni … bellissimo. “Ciao, Annalisa. Sono Lodovico. Il Dott. Matteo si scusa, ma avuto un impegno inderogabile. Ha pregato me di illustrare il Gruppo del Teatro del Sole. Anzi, già che ci siamo … prima di tutto andiamo a prendere un caffè in Galleria Vittorio Emanuele che è il cuore di Milano” Annalisa e Lodovico fecero subito amicizia. I “teatranti” sono estroversi per natura ... e, inoltre, sono fantasiosi. Non danno peso alle difficoltà della vita. Per loro, la vita, incomincia sempre … domani. Infatti, Lodovico illustrò il progetto del Teatro del Sole. “Vedi, Annalisa, la vita è tutta un teatro … Il Teatro è una scuola di vita. Tutti dovrebbero fare teatro … imparerebbero ad entrare nei panni del personaggio che devono interpretare. Capire l’importanza del tempo … che è sempre limitato. L’importanza di non dare troppo peso agli alti e bassi della vita … perché, “la fine di una storia … è l’inizio di un’altra”. Dopo aver dato vita ad un personaggio … bisogna avere voglia di dar vita ad un altro. Tu, Annalisa, per esempio, sei bellissima … il tuo ruolo è quello della Principessa che aspetta il suo Principe” Annalisa si è messa a ridere. Sapeva che la gente di teatro è un po’ folle, ma non fino a quel punto “Lodovico cosa ti fa credere che io sia una Principessa? Forse, mi vedi tu come tale … ma è solo una tua fantasia. E, poi, come fai a sapere che aspetto il “mio Principe”? Lo hai supposto perché tutte le donne … sognano … quel Principe che in pratica non arriva mai” Annalisa sembrava che con quella frase si fosse liberata la mente. Lodovico colse la palla al balzo. “Vedi, Annalisa, è lì dove sbagli. Invece, il Principe … il Principe vero esiste. Esiste sempre. Basta crederci” Annalisa si mise a ridere. Erano in Galleria a Milano. Annalisa e Lodovico sembravano due amici che si scambiavano allegre battute. Lodovico, però, aveva guardato Annalisa con occhi nuovi … come se l’avesse vista per la prima volta. Non era più quel fantasioso teatrante di qualche momento prima. Il quarantenne Lodovico si fece serio. Assunse un atteggiamento da persona distinta. Pacata. Abituata a mantenere un certo comportamento e un certo rango. “Annalisa, ma lo sai che io sono davvero un Principe?” La trentacinquenne non sapeva più se doveva ridere o stare seria. Aveva guardato negli occhi Lodovico ed aveva visto qualcosa di nuovo. Di speciale … come se, attraverso gli occhi, una luce avesse illuminato l’anima dell’uomo. Balbettò una frase … “Lodovico … immagino che dici la verità. Comunque ti credo sulla parola” Lodovico riprese il suo tono da teatrante gesticolante. Prese il telefonino. Digitò un numero. “Battista, sono in Galleria. Passi a prendermi tra dieci minuti. Sono con la mia carissima amica Annalisa …” La quarantenne si sentì frastornata. Non sapeva più a cosa credere. Dopo dieci minuti … appena fuori della Galleria, dalla parte di Piazza della Scala c’era una lussuosissima fuoriserie decapottabile con autista in livrea … come se giungesse da un tempo lontano. Lodovico e Annalisa vi presero posto e … Battista, l’autista in livrea, lasciò Milano per la Svizzera. Annalisa non credeva ai propri occhi. Dopo un paio d’ore di viaggio, la quarantenne si trovò in … altro mondo. Un Palazzo Nobiliare con servitù qualificata. Ogni individuo, uomo o donna, aveva un ruolo. Lodovico accompagnò Annalisa dalla modista a disposizione per trasformare la quarantenne in una giovane nobildonna dal tocco altamente chic. Si fa presto a dire cambiamento. Ma quando i cambiamenti avvengono in modo rapido creano sempre problemi. Lodovico intanto aveva assunto il suo ruolo di Principe. Principe vero. “Lodovica … questa è la mia Reggia … e tu sarai, se vuoi, la mia Regina” Lodovica per poco non svenne. Questa volta non c’era nulla di teatrale. Era tutto vero. Si abbandonò tra le braccia di Lodovico e con un candore senza fine sussurrò una sola frase … “Sono come tu mi vuoi” L’amore vero è come una scintilla che fa scoppiare l’incendio. - Questo è il racconto 987 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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BIANCA MARIA VISCONTI di Teresa Ramaioli

Post n°19540 pubblicato il 17 Maggio 2015 da dinobarili
 

BIANCA MARIA VISCONTI 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 16/05/15 alle 19:15 via WEB
Bianca Maria Visconti--La mattina del 25 ottobre 1441, la gente si era ritrovata lungo la strada che conduce alla Chiesa di San Sigismondo, a Cremona, per festeggiare Maria Bianca Visconti..Francesco Sforza, doveve sposare Bianca Maria Visconti, sua promessa sposa da 12 anni,e aveva scelto quella chiesa di periferia, anziché il Duomo di Cremona per motivi di sicurezza. La differenza d'età fra gli sposi, 40 anni lui, 17 lei, aveva messo in dubbio, tra gl'invidiosi, la solidità di quell'unione. Invece, fu un'unione felice, allietata dalla presenza di otto figli. Bianca Maria era l'unica figlia legittima di Filippo Maria Visconti, la sola, ad avere il diritto di succedere al trono. A causa di un testamento lasciato dal bisnonno, ma non più ritrovato, il regno sarebbe dovuto passare di padre in figlio, solo per via maschile. Francesco era figlio naturale di Jacopo degli Attendoli, uno dei più celebri capitani di ventura italiani, che si era meritato il soprannome di Sforza dal suo maestro d'armi, per la tenace resistenza. Il Visconti, non avendo figli maschi legittimi, aveva adottato Francesco, facendogli poi sposare sua figlia. Bianca Maria fu promessa in sposa quando aveva solo cinque anni, mentre lui era già un uomo di ventotto anni. Filippo Maria Visconti ,in attesa che la figlia crescendo fosse pronta per il matrimonio, mandò la piccola e la madre, sua moglie, nel castello di Abbiate (la futura Abbiategrasso); perché più sicuro, rispetto la rocca milanese, e inespugnabile dagli attacchi del popolo, provocati da una sua politica spesso vessatoria. Il Castello di Milano, all'epoca Rocca di Porta Giovia, era stato costruito dal nonno di Filippo Maria, Galeazzo II Visconti, negli anni 1358 - 1368; (a Galeazzo II si devono la costruzione di due opere simbolo di Pavia: il Castello Visconteo e l' Università degli Studi.).Il Duca considerava il Castello di Abbiate poco confortevole, decise di farlo rinforzare, fece allestire stanze che fossero degne di accogliere la sua figlioletta e la sua consorte. Dopo il restauro avvenne il fidanzamento per procura tra Bianca di sette anni e Francesco di trenta. Bianca Maria e sua mamma partirono per il castello di Abbiate. I fidanzati si vedranno al giorno del matrimonio, quando Bianca avrà compiuto 17 anni, l'età minima ritenuta conveniente per sposarsi Bianca Maria visse dieci anni racchiusa tra solide mura, sognando , come tutte le ragazze, il principe azzurro. Venne così il giorno del matrimonio. Marco Antonio Coccio, detto Sabellico, quarant'anni dopo narrò di quel rito nuziale, e del discorso che Francesco fece alla ragazza: "Confesso d'essere entrato in asprissima guerra per mostrare che tutto quello che facevo era per amor vostro; certo io deliberai con animo caldo di morire non potendo acquistarvi. Non cercavo d'offendervi ma di difender me, perchè il duca non mi facesse ingiuria: ora io gli dono la pace e benché mi vediate cinto d'armi pensate d'esser mandata a un quieto et amorevolissimo sposo". Nel discorso accenna alle armi ,segno di un periodo burrascoso vissuto dallo sposo,ma dovuto anche al carattere instabile del duca padre,(promesse e ripensamenti nel concedergli la figlia in sposa). Le armi sono il segno che anche quel giorno, pur trovandosi a casa della sua promessa sposa (Cremona era il suo piccolo regno, che aveva ricevuto in dono dal padre, quando era ancora in tenera età), temeva agguati da parte di sicari inviati dal futuro suocero .La scelta, all'ultimo momento, di quella chiesa nel mezzo di una campagna,anziché il Duomo, situato in una serie di vie, che avrebbero reso facile la fuga di sicari, rientrò in una strategia di difesa. La storia tra Francesco e Bianca incominciava e…, sarebbe stata una storia d'amore. Finalmente le nozze .La sposa, vestita di rosso, colore nuziale, (segno zodiacale dell’Ariete)era giunta a cavallo di un destriero bianco dalla gualdrappa dorata. Lo sposo,fece il tragitto che lo condusse alla chiesa, preceduto da duemila cavalieri in squadre ornate d'oro e d'argento, formate da capitani, condottieri e capisquadra. Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°19539 pubblicato il 17 Maggio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 16/05/15 alle 17:35 via WEB
Carissimo Dino.. se il risotto con la zucca lo faccio con le zucche provenienti da Pavia.. Il risultato sarà lo stesso.. o conta anche cucinarlo a Parigi??? Un abbraccio e felice serata. Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/05/15 alle 19:50 via WEB
Ciao Antonella - ... tu prova. Secondo me ... bisogna proprio cucinarlo a Parigi. Sai, per certe cose ... ci vogliono le condizioni ideali. Parigi è la fine del Mondo, il meglio del meglio. Buona e felice serata. Dino
(Rispondi)
 
 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 16/05/15 alle 20:39 via WEB
Chissà se prima o poi andrò a Parigi???
(Rispondi)
 
 
 
dinobarili
dinobarili il 17/05/15 alle 09:03 via WEB
Ciao Antonella - ma certo che vai a Parigi. l'ho letto nella sfera di cristallo ... però devi crederci. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ... MONELLACCIO19

Post n°19538 pubblicato il 17 Maggio 2015 da dinobarili
 

CIAO ...

MONELLACCIO19

monellaccio19
monellaccio19 il 16/05/15 alle 19:55 via WEB
Un sereno quanto gradevole fine settimana Dino.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/05/15 alle 08:59 via WEB
Ciao - grazie della visita. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°19537 pubblicato il 17 Maggio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 16/05/15 alle 20:38 via WEB
Carissimo Dino, questo racconto mi lascia l'amaro in bocca, io sono romantica ed i contratti di matrimonio non fanno per me. Il ragionamento del dottor Filippo proprio non mi va a genio! Un abbraccio e felice serata! Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/05/15 alle 08:56 via WEB
Ciao Antonella - non prendertela. Nella vita c'è di tutto. Bisogna anche saper vedere certe realtà che sono davanti a noi. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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