Messaggi del 04/09/2015

BUON VENERDI' ... DA PAVIA

Post n°20693 pubblicato il 04 Settembre 2015 da dinobarili
 

BUON VENERDI' ... DA PAVIA

4 settembre 2015


 
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PENSIERI SPARSI DEL 3 SETTEMBRE 2015

Post n°20692 pubblicato il 04 Settembre 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 3 SETTEMBRE 2015

“L’amore è come il sale.

Mai troppo …

e mai troppo poco”

Dino 

 
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IRENE, DAVIDE ... racconto (2001) di Dino Secondo Barili

Post n°20691 pubblicato il 04 Settembre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

2001 (Amore Duemila)

Irene, Davide e un bacio al Bar

Un anno fa, la Dott. Irene, quarant’anni, single, bellissima … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo, Dirigente di Agenzia Commerciale nel milanese, abitante a Pavia, era giù di corda. Non erano le attenzioni maschili che le mancavano … era l’amore vero, quello dell’uomo che si incontra una sola volta nella vita, l’uomo che ha tutto: bellezza, denaro, fantasia. Già … che ha tutto. Una parola! Franco, per esempio aveva la Ferrari, ma non sapeva baciare. Era un disastro. Baciava così … come si bacia il cane o il gatto. Irene, invece, era di gusti difficili … in fatto di baci. Giuseppe, poi, non solo non sapeva baciare, ma parlava con un linguaggio da sguaiato burino. Non sapeva dire una parola dolce al momento opportuno. Anselmo (e qui Irene terminava se non voleva arrabbiarsi) aveva tutto. Ferrari, sapeva parlare, dire le parole giuste al momento giusto, sapeva baciare, ma i suoi non erano baci … era “cose” fatte per forza, come andare a farsi togliere un dente dal Dentista. Ecco perché Irene era giù di corda e, un anno fa, si sfogò con la sua coetanea, amica e collega Federica. “Federica, non ce faccio più … mi manca l’uomo del cuore, l’uomo che ha tutto … la Ferrari, parole dolci al momento opportuno, sappia baciare (e fare il resto … non lo disse ma lo pensò)” Federica si spazientì. “Irene, l’uomo che vuoi tu … lo stanno ancora fabbricando … No. Scherzo. L’uomo che vuoi tu esiste, ma lo devi cercare … Non devi aspettare che sia l’uomo a cercare te” Detta così sembrava una delle tante frasi fatte, ma Irene ne colse l’intimo segreto. “Federica cosa vorresti dire che … che devo scegliere?” – “Certo! Quando vai al Supermercato, mica prendi tutto quello che ti propongono. Così deve essere l’uomo del cuore. Per esempio. Spesso lavori a Milano e vai a prendere il caffè al solito Bar. No. Devi cambiare. Cambiare via, cambiare Bar … guardare la gente. Milano non è una città come le altre … accadono le cose più incredibili” Il discorso tra Irene e Federica terminò lì. La testa delle due amiche era già andata nel pallone. Specialmente quella di Irene la quale non vedeva l’ora di mettere in pratica il consiglio di Federica. Non era passata una settimana e Irene era in Corso Vittorio Emanuele II a Milano. Si ricordò del consiglio di Federica (non l’aveva mai dimenticato). Decise di prendere un caffè ed entrò in un Bar. In quel Bar entrava per la prima volta nei suoi quarant’anni. Notò che ad un tavolino d’angolo c’era una cinquantenne che leggeva il giornale. Aveva la faccia pensierosa. Da perfetta incosciente si avvicinò al cinquantenne e … “Scusi. La vedo pensierosa. Sono certo che avrà dei problemi. Anch’io ne ho parecchi e stavo cercando qualcuno con cui dividerli … oppure sommarli” Il cinquantenne accennò ad un sorriso. E’ stata nuovamente Irene a continuare. “Mi chiamo Irene. Le propongo un gioco. Io le dico un mio cruccio … e lei mi dice un cruccio suo” Il cinquantenne accettò. “Mi chiamo Davide … e se non le spiace ci diamo subito del tu. E’ più confidenziale e, se vuole, comincio io” Irene comprese che era l’uomo di cui aveva bisogno. Davide si spiegò. “Irene ho voglia di baciarti … baciarti subito, qui in questo Bar, dove ci vengo a prendere il caffè ogni mattina e non succede mai niente. Oggi, però, è il primo giorno d’estate. Il sole è alto nel cielo” Irene guardò Davide con occhi languidi … come un invito ad essere abbracciata, coccolata, baciata. Davide non era uno dei soliti imbranati che ci vogliono settimane per svegliarli. Abbracciò Irene. Le accarezzò il viso e la baciò sul naso … un nasino perfetto, fatto apposta per essere baciato. Poi la baciò accanto alle orecchie … sussurrandole “ho voglia di te” … e le labbra bollenti del cinquantenne si fermarono su quelle invitanti di Irene. E’ stato un bacio lungo, appassionato, fuori dagli schemi. Anche il Barista Michele, uomo che ne aveva viste di tutti colori, si fermò a guardare con un  pensiero fisso. “Possibile che le belle cose capitano tutte agli altri … quando a me?” Intanto Irene si era sciolta. Avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di avere Davide tra le braccia … in luogo appartato. Libera di fare ciò che voleva. Davide, però, leggeva nel pensiero. “Irene, io abito nell’Attico di questo Palazzo. In quel luogo possiamo dare sfogo alla nostre passioni lontani da occhi indiscreti. Davide non ha avuto bisogno di avere l’assenso. Irene era già in piedi. Pronta per una battaglia d’amore che è … la migliore battaglia della vita. (2001 – racconto numero 1 della nuova serie Amore Duemila) Invia un commento con il voto al racconto … da 1 a 10.(2001)

 

 
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IL TRIFOGLIO di Teresa Ramaioli

Post n°20690 pubblicato il 04 Settembre 2015 da dinobarili
 

IL TRIFOGLIO 

di Teresa Ramaioli


 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 02/09/15 alle 19:04 via WEB
IL TRIFOGLIO--- Il trifoglio è sempre servito da motivo decorativo; nell’arte gotica le sue foglie erano raffigurate come simbolo della trinità. Già la tradizione greca e romana assegnavano alla pianta il potere di guarire i morsi di serpenti e scorpioni, da sempre rappresentazioni del demonio. Venerato dai Druidi, eletto a simbolo della Trinità e della Salvezza nell'iconografia cristiana, in Europa divenne segno di fortuna e prosperità. Nel giorno di S. Giovanni, in Francia, le giovani fanciulle, erano solite cercare nei fiori di trifoglio, la conferma dell’amore, come si fa con le margherite. Negli erbari medievali veniva assegnata alla pianta la virtù terapeutica di sanare le macchie dell'occhio (leucomi) sarebbe bastato porvi sopra una polvere di foglie di trifoglio e nello spazio di quindici giorni si era sicuri della guarigione. Vuole la leggenda, che Patrizio, il primo a portare la parola di Cristo in Irlanda fosse riuscito a illustrare il misero della Trinità proprio grazie al paragone con il trifoglio. Quando Patrizio venne proclamato santo, s'incominciò a rappresentare il fondatore della Chiesa d’Irlanda con un trifoglio nella mano o ricamato sulle vesti episcopali. All'epoca della dominazione inglese, Giorgio III, cercando di assicurarsi la collaborazione della nobiltà irlandese, istituì nel 1783 l'Ordine di San Patrizio, nel cui stemma faceva bella mostra il trifoglio. In questo modo, legato alla figura di San Patrizio, il trifoglio s'impose come uno dei simboli dell'Irlanda, tanto che il 17 marzo, festa del santo e della nazione, ancora oggi si possono vedere alcuni irlandesi portare sul vestito, come vuole la tradizione, uno o più mazzetti di trifoglio. Per gli antici Greci e gli Egizi serviva anche da meteorologo, quando stava per piovere le sue foglie si alzavano verso l’alto mentre normalmente, sarebbero state aperte a ventaglio, orizzontalmente, intorno ad esso. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°20689 pubblicato il 04 Settembre 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

annamariamennitti
annamariamennitti il 03/09/15 alle 17:51 via WEB
Nella descrizione del racconto mi aspettavo con mia grande malinconia che Chiara nel procurarsi l'acqua minerale si sarebbe spaventata ....ti dirò il box non era uno di quelli da salotto, il buco l'intonaco l'umidità non certo sarebbe apparso il Principe Azzurro, ma qualche animaletto che non oso ripetere il nome ,meno male che alla fine ha trovato ciò che le serviva le due monete che penso siano state stimate o no Chiara ha preferito il collezionista ricco sfondato che le desse la gioia di vivere perché non si vive senza arte e ne parte ,però non doveva disperare aveva sempre due gambe la fine del mondo ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 04/09/15 alle 07:14 via WEB
Ciao Annamaria - nei racconti, come nella vita, si può incontrare la Fortuna. Chiara non ha fatto alcuna fatica ... Ha puntato subito al massimo della felicità. Come darle torto? Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO DONA ... DONADAM68

Post n°20688 pubblicato il 04 Settembre 2015 da dinobarili
 

CIAO DONA ... DONADAM68

 
donadam68
donadam68 il 03/09/15 alle 08:45 via WEB
SEMPRE! COME BREZZA D'ARIA PULITA DA RESPIRARE E VIVERE :)D
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 04/09/15 alle 07:09 via WEB
Ciao Dona - bel pensiero ... da meditare. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°20687 pubblicato il 04 Settembre 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

annamariamennitti
annamariamennitti il 03/09/15 alle 16:29 via WEB
L'Amore è eterno solo perché la vita si riproduce, se si è amato una persona col tempo rimane solo un bel ricordo quello rimane finché vivi.....e si riesce ad amare allo stesso modo anche una seconda o terza persona ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 04/09/15 alle 07:05 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento complesso. L'amore è l'amore. Vive ed è eterno come il tempo. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO CAMILLO ... CAMNISI1943

Post n°20686 pubblicato il 04 Settembre 2015 da dinobarili
 

CIAO CAMILLO ... CAMNISI1943

 
camnisi1943
camnisi1943 il 04/09/15 alle 06:32 via WEB
Tempo bello oer i vacanzieri, ma peccato che le vacanze sian quasi finite. Ora Dino ci toccherà rimboccar la camicia e ridarci da fare. E per ricominciare,: un caffè per tutti,--- cliccami-- e buon settembre, Camillo.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 04/09/15 alle 07:01 via WEB
Ciao Camillo - grazie della visita e del commento. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO LAURA ... LASCRIVANA

Post n°20685 pubblicato il 04 Settembre 2015 da dinobarili
 

CIAO LAURA ... LASCRIVANA

 
lascrivana
lascrivana il 03/09/15 alle 07:33 via WEB
Poco importa se ha vent'anni in più e potrebbe essere suo padre. :-) i soldi sono un ottimo elisir di lunga vita. Cuao Dino.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 04/09/15 alle 06:58 via WEB
Ciao Laura. Hai ragione, ma "i soldi sono un ottimo elisir di lunga vita". E poi, cosa sono vent'anni? Gli occhi vedono ciò che vogliono vedere. Sbaglio? Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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