Messaggi del 24/11/2015

BUON MARTEDI' ... DA PAVIA

Post n°21257 pubblicato il 24 Novembre 2015 da dinobarili
 

BUON MARTEDI’ …

 DA PAVIA

24 novembre 2015

“L’amore è l’oggi, il ieri e il domani”

Dino

47 “una canzone al giorno”

Lucio Battisti

“Un’avventura”

In epoca di grandi eventi drammatici le persone si sentono insicure, amareggiate e deluse. Le certezze di ieri sembrano vacillare (se non scomparire). E’ il momento di reagire. Riprendere coraggio e guardare avanti. Cosa c’è di meglio dell’amore? Cosa c’è di meglio di una canzone? Anche l’amore, però, ha i suoi dubbi e le sue perplessità. Anche a questo c’è rimedio … con la canzone di Lucio Battisti, testo di Mogol: “Un’avventura”. Infatti, il testo della canzone inizia con una promessa. “Non sarà un’avventura …” Ecco quello che ci vuole. “Questo amore/ non è una stella/ che la mattino se ne va” Il bello della vita è resistere al tempo … rimanere … per sempre. Fino a quando? “Fino a quando gli occhi miei / avran luce per guardare gli occhi tuoi” Chi è quell’uomo o quella donna (di ogni età) che desidera un amore così? Tutti. Tutte. Per ottenere il risultato, però, occorre mantenersi “innamorati”. Battisti e Mogol lo dicono a chiare lettere “Innamorato sempre più/ sempre più” Ecco allora il risultato. “Non sarà un’avventura/ non è un fuoco che il vento può morire” Perché l’amore è l’oggi, il ieri e il domani. L’amore è tutto. E ci sarà sempre un uomo e una donna innamorati che sogneranno un mondo migliore. Buon ascolto. Dino

 
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FILIPPO racconto (397) di Dino Secondo Barili

Post n°21256 pubblicato il 24 Novembre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

397

Filippo il pescatore

Ci sono categorie di persone che non sono mai soddisfatte di ciò che hanno e fanno. Una di queste categorie è quella dei pescatori. I pescatori veri, quelli di una volta, che pescavano per soddisfare l’appetito non ci sono più. I pescatori attuali hanno altre mire. C’è chi si dedica alle gare e chi a “caccia di prede… impossibili”. Anche lungo il fiume Ticino a Pavia ci sono pescatori “originali”. Uno di questi è Filippo. Pescatore era suo padre, il nonno ed il bisnonno. A cinquant’anni ha, ancora, una passione: la pesca… e non solo. In gioventù si era innamorato una sola volta a vent’anni… Rosanna una ragazza bellissima. Era una vicina di casa. Conosceva il vizio del coetaneo per la pesca. Avrebbe accettato la corte se Filippo “avesse rinunciato a fare il pescatore”. Come si fa a rinunciare ad una passione che ormai è entrata nel sangue? Difficile, anzi, impossibile. Filippo doveva scegliere tra Rosanna… e la pesca. Scelse la pesca. Sua madre l’aveva avvisato. “Hai fatto male Filippo a rinunciare a Rosanna per i pesci. Quando non ci sarò più io, cosa farai?” Il pescatore ventenne aveva alzato le spalle e non aveva risposto. Ora, però, sua madre non c’era più e lui si trovava solo nella sua grande casa poco distante dal fiume. A cinquant’anni i dubbi fanno presto a diventare ossessioni. A vent’anni, Filippo si era messo in mente di pescare la più “bella preda del Ticino”, un luccio che, secondo le descrizioni dei colleghi, era lungo centoventi centimetri. Era il sogno di tutti i pescatori locali. Tutti dicevano di averlo visto (almeno una volta), di averlo “quasi” preso, ma nessuno ci era mai riuscito. Ormai il “luccio Casimiro” (così era soprannominato) era diventato una leggenda. Per anni, Filippo aveva inseguito una leggenda, quella leggenda… ma il luccio non si era mai lasciato prendere. Ora, il cinquantenne ci pensava… ammetteva i suoi fallimenti ed aveva dei rimpianti. “Se avesse detto “si” a Rosanna?” Ora, sarebbe stata un’altra cosa. Avrebbe avuto una sua famiglia, magari dei figli… sicuramente una compagna con cui parlare… e raccontare i suoi “fallimenti come pescatore”. Un anno fa, Filippo era giunto alla decisione che avrebbe “smesso di fare il pescatore”. Detto fatto aveva fissato la data: un sabato mattina… dopo aver tentato per l’ultima volta di prendere il luccio Casimiro alla “tomba del Maresciallo”. Era un punto pericolosissimo (tra Torre D’Isola e Pavia). Un punto in cui il fiume Ticino cambia direzione… Un vortice unico di mulinelli. Il luogo ideale per i lucci. Filippo si era detto: “Oggi, o mai più”. Giunto sul luogo prescelto, il cinquantenne aveva predisposto l’attrezzatura pronto all’ultima grande sfida. Filippo stava per iniziare… quando comparve in mezzo ai cespugli una donna. Era Rosanna, “l’innamorata dei suoi vent’anni”. Invecchiata, delusa e amareggiata. “Cosa ti è successo?” La donna non rispose. “Allora, vuoi parlare e dire come stanno le cose?” Rosanna raccontò la sua vita intessuta di delusioni. A vent’anni, dopo aver risposto a Filippo che avrebbe accettato la corte se avesse lasciato la pesca… non c’era stato più un uomo che l’avesse cercata. Ora, avendo saputo che Filippo voleva lasciare la pesca era venuta a dirgli di non farlo. “Non puoi lasciare la pesca. Un uomo senza passioni non vive … non è felice. Io, sono venuta per tenerti compagnia… D’ora innanzi, sarò sempre al tuo fianco per aiutarti a catturare il “luccio Casimiro”. Sono certa che con il mio aiuto riusciremo a prenderlo…” Filippo, si sentì rinascere. Doveva far durare quella “pesca” il più a lungo possibile. Perché, il bello della vita …è quando si corre… non quando si arriva al traguardo.(397) -

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°21255 pubblicato il 24 Novembre 2015 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI

 
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LATTUGA di Teresa Ramaioli

Post n°21254 pubblicato il 24 Novembre 2015 da dinobarili
 

LATTUGA

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 22/11/15 alle 17:50 via WEB
LATTUGA---Orti e giardini erano molto diffusi dell’antico Egitto, anche di piccole dimensioni, sia presso le case dei contadini che nelle grandi ville dei ricchi dignitari. Nei frutteti venivano coltivati cocomeri, meloni, fichi, palme da dattero . Negli orti abbondavano numerose varietà di verdure, tra cui cipolle, porri, aglio, sedano, cetrioli e soprattutto ceci, fave e lenticchie, che erano elemento quotidiano dell’alimentazione degli antichi egiziani. Particolarmente coltivata era la lattuga, i cui cespi raggiungevano grandi dimensioni: forse per questo motivo la lattuga era sacra al dio Min, protettore della fecondità.e rendeva feconde le donne, gli egiziani ne facevano largo uso, probabilmente mangiandola cruda condita con olio e sale. Di tutt’altra opinione erano i Greci e i Romani d’età repubblicana che giudicavano la lattuga un cibo addormenta passioni. Nella mitologia, una storia racconta che Adone sarebbe stato ucciso mentre era in un campo di lattuga, nella seconda storia Venere avrebbe deposto il corpo dell’amato su un letto di lattuga. Il racconto narra che il giovane, amato da Afrodite, venne ucciso per gelosia dal Dio Ares, che aveva assunto le fattezze di un cinghiale. Adone divenne il simbolo della bellezza maschile e della vita breve, tanto che già nell'antichità ad Atene esistevano i “Giardini di Adone”, vasi di coccio in cui si seminavano piante erbacee a rapida crescita, come lattuga e finocchio, che altrettanto rapidamente avvizzivano e morivano. In epoca imperiale Augusto, gravemente ammalato, venne salvato da un medico che lo curò con la lattuga. Da allora in poi questo cibo non mancò mai sulla mensa dell’imperatore, diventando di moda tra i Romani. All’inizio l’usanza era di servirlo in chiusura di pasto, come conciliatore del sonno, poi divenne antipasto, perché gli fu riconosciuta la proprietà di aprire lo stomaco e stimolare l’appetito. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO TANMIK

Post n°21253 pubblicato il 24 Novembre 2015 da dinobarili
 
Tag: tanmik

CIAO TANMIK

tanmik
tanmik il 24/11/15 alle 06:52 via WEB
"Esistono molti tipi di abbracci, ma i più veri ed i più profondi sono quelli che trasmettono i nostri sentimenti" Un bel martedì per te DINO ed un SORRISO, MIK https://youtu.be/aShk8dhKH3g?list=PL6094715BC7A0B15E
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 24/11/15 alle 07:10 via WEB
Ciao Mik. buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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