Messaggi del 28/11/2015

BUON SABATO ... DA PAVIA

Post n°21283 pubblicato il 28 Novembre 2015 da dinobarili
 

BUON SABATO…

 DA PAVIA

28 novembre 2015

“Le belle canzoni sono come i bei vestiti. Non passano di moda”

Dino

51 “Una canzone al giorno”

Edoardo Vianello

“Abbronzatissima”

Non esistono canzoni di serie a e di serie b. Esistono solo canzoni … che piacciono secondo gli umori delle giornate e secondo le esigenze delle persone. Per esempio. Ho una amica, bellissima, 25 anni, Michela, che ama il mare … il mare e il sole. Anzi, d’estate, quando va al mare non perde una giornata di sole, dal mattino alla sera. La sua canzone preferita è “Abbronzatissima” di Edoardo Vianello. Michela è una sognatrice … quindi ripete all’infinito i primi versi della canzone … Abbronzatissima/ sotto i raggi del sole/ come è bello sognare …” Siccome non ha ancora trovato “l’uomo della sua vita” … si ferma lì … a quell’inizio di canzone. Del resto, si sa, che la vita è un divenire continuo. Non esiste mai un giorno uguale ad un altro. Una persona, specialmente se giovane, si aspetta molto dalla vita … ed ogni giorno potrebbe essere quello buono, quello che  cambia la vita (in meglio). Inoltre, Michela, ha venticinque anni. Ha tutto il tempo per ottenere ciò che desidera. Può benissimo canticchiare all’infinito ”Abbronzatissima/ sotto i raggi del sole/ come è bello sognare …” Buon ascolto. Dino   

 
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MICHELE racconto (401) di Dino Secondo Barili

Post n°21282 pubblicato il 28 Novembre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

401

Michele

In epoca di grandi crisi, le persone fanno la corsa per trovare la strada per uscirne. Ne parlava, ieri mattina (domenica), in un Supermercato di Pavia, Michele, 80 anni, con una ricca esperienza ed un acume da smaliziato osservatore. Diceva all’amico Francesco, 78 anni. “Oggi, la vita è diventata difficile per tutti… giovani e non più giovani. I giovani cominciano dalle scuole elementari a “correre” e, grazie anche all’ansia dei genitori, arrivano alla fine della settimana che sono stressati come non mai. La mia nipotina Cecilia, di otto anni, ha appena iniziato la scuola (elementare) e già parla delle “prove Invalsi”. Non parliamo poi del nipotino Davide, che frequenta la prima media inferiore. Anche lui alle prese con le “novità” dei Professori. Mi immagino quando arriveremo a giugno in quali condizioni saranno (tutti!). Il figlio di mio fratello, Beppe, quarant’anni, ha avuto la proposta dal suo Datore di Lavoro di trasferirsi a lavorare in Svizzera, nel Canton Ticino, dove ha aperto una succursale. Beppe non ha ancora deciso. In famiglia sono nate molte discussioni… Al momento, per il trasferimento in Svizzera, sono casi “limitati”, ma quando si comincia…. è come “mangiare le ciliegie”… una tira l’altra. I flussi migratori lungo la linea del fiume Ticino si sono sempre alternati nel corso dei secoli e dei millenni. Ci fu un tempo in cui, dalla sorgente del fiume (in Svizzera) la gente scendeva lungo “l’autostrada rappresentata dal fiume Ticino” fino a raggiungere Pavia… Ora, la gente tende a risalire. A ritornare in Svizzera, da sempre luogo di “rifugio”. Basti pensare all’ultima Seconda Guerra Mondiale (1940-1945). La crisi produce effetti di ogni genere. Non parliamo del “ricompattamento sociale”. Famiglie (nonni… nipoti) che si aiutano a vicenda creando al loro interno “solidarietà generazionali” di cui andare orgogliosi. Si tratta di ricostituire specie di “clan” legati da parentele maschili e femminili. Non essendoci più le grandi famiglie “patriarcali” con fratelli e sorelle in quantità… nascono i “gruppi spontanei per condividere momenti di difficoltà e di aggregazione (compleanni, anniversari, ecc.). Un movimento accelerato per ridurre drasticamente i costi. Quello che più impressiona è la notizia di qualche mese fa. Alcuni pensionati di un paese vicino a Pavia, ha deciso di aiutare i pensionati soli, invitandoli a fare lunghe passeggiate lungo le strade del paese. Naturalmente, passeggiando, i pensionati non si sentono più soli, e ritrovano il gusto e il calore dell’amicizia (di una volta). Non sarà più come prima… ma intanto è sempre un passo avanti rispetto all’isolamento, alle depressioni, al disagio sociale. Un altro passo avanti è il fatto che i Supermercati sono aperti anche alla Domenica. Ora, si può avere un punto di aggregazione… dove, con la scusa di acquistare un pomodoro, si possono incontrare amici e conoscenti e ricreare quella “rete umana” necessaria al vivere civile.”. Francesco, 78 anni, ha voluto dire la sua. “Aiutati che Dio ti aiuta”. (401)

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°21281 pubblicato il 28 Novembre 2015 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI

 

 
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NAVIGLI MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°21280 pubblicato il 28 Novembre 2015 da dinobarili
 

NAVIGLI

  MILANO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 27/11/15 alle 13:52 via WEB
NAVIGLI---MILANO---Leonardo è sempre stato attirato dalle opere idrauliche e dall’acqua.Durante il primo soggiorno milanese, Leonardo disegna una pianta della città, annota le porte di Milano, con le loro distanze e appare nella cartografia anche il tratto del naviglio della Martesana, tra Porta Nuova e Piazza S. Marco. Tra tutti i navigli milanesi, quello a cui dedica maggiore attenzione, è il Naviglio Grande: « vale 50 ducati d’oro. Rende 125.000 ducati l’anno il Naviglio ed è lungo 40 miglia e largo braccia 20 ». Anche all’epoca di Leonardo, l’acqua di irrigazione veniva fatta pagare e per questo, una delle prime innovazioni (Leonardo che genio), fu quella di migliorare il funzionamento delle bocche, in modo da far corrispondere la quantità d’acqua erogata con il prezzo pagato. I navigli sono stati importanti anche per fornire energia alle molte ruote idrauliche che, nel XV secolo, contribuiscono a rendere il sistema produttivo milanese uno dei più sviluppati in Europa. Leonardo disegna e progetta numerose macchine utensili che sfruttano l’energia dell’acqua: basandosi sulle sue conoscenze di meccanica, produce movimenti sempre più complessi ed automatizzati applicando tali innovazioni, alle macchine tessili. In età sforzesca , l’industria tessile era molto sviluppata, e il commercio di tessuti aveva una grande importanza per l’economia del Ducato: è proprio grazie alle invenzioni di Leonardo, che si iniziano ad avere i primi telai automatici. Leonardo progettò una draga per “cavare la terra” dai fondali di conche e canali. La draga era costituita da quattro pale, le quali, mosse da una manovella, raccoglievano fango e detriti, per poi depositarli in una zattera ormeggiata al centro della draga. Leonardo realizzò due tipologie di ponte: il ponte-canale ed il ponte-mobile. I ponti-mobili (come spiega Leonardo) erano importanti per consentire la navigazione e isolare palazzi, borghi e città, avevano funzioni militari e venivano progettati per essere costruiti velocemente, utilizzando materiali di fortuna, come assi e barche. Leonardo apportò miglioramenti alla rete dei navigli, esempio al sistema delle conche, necessarie per permettere le comunicazioni fra bacini di diverso livello. La conca sfrutta il principio della chiusa che è uno sbarramento che separa due specchi d’acqua con differente livello. La funzione principale della conca è quella di consentire il passaggio di navi ed imbarcazioni tra due specchi d’acqua a quote diverse. Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO LAURA ... LAURA1953 (VALENCIA-SPAGNA)

Post n°21279 pubblicato il 28 Novembre 2015 da dinobarili
 

CIAO LAURA ... LAURA 1953

VALENCIA SPAGNA

laura1953
laura1953 il 27/11/15 alle 11:51 via WEB
Ciao Dino,non c'è giorno che non porti una sorpresa che non sia, controluce, una rete di minime sorprese.un bacio per un fine settimana gioioso..Laura CLICCA
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 28/11/15 alle 07:18 via WEB
Ciao Laura. grazie per il clicca. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 28/11/15 alle 07:19 via WEB
Ciao Laura. buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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FRANCESCO MESSINA di Teresa Ramaioli

Post n°21278 pubblicato il 28 Novembre 2015 da dinobarili
 

FRANCESCO MESSINA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 27/11/15 alle 13:53 via WEB
Francesco Messina, nato a Linguaglossa, in provincia di Catania il 15 dicembre del 1900, si trasferisce da piccolo con la famiglia a Genova dove frequenta i corsi dell'Accademia Ligustica di Belle Arti e, dopo il 1918, si inserisce con il suo già promettente profilo d'artista, negli ambienti intellettuali e letterari della città animati dalla presenza di Camillo Sbarbaro ed Eugenio Montale. Nel '22 viene invitato alla XIII Biennale di Venezia, in cui sarà sempre presente fino agli anni '40, e in quello stesso anno sposa Bianca Clerici. Già, scultore affermato ed accademico di merito dell'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova,nel '32 si trasferisce a Milano dove frequenta Salvatore Quasimodo, Alfonso Gatto, Sergio Solmi, Carlo Carrà, Piero Marussig e nel 1934 vince la cattedra di scultura all'Accademia di Brera, di cui dal '36 al 1944 sarà anche direttore. Nel 1937 esegue per Pavia il monumento equestre, detto del “Regisole”a ricordo di un altro monumento romano dedicato all’imperatore Antonino Pio e distrutto dai soldati francesi nel 1796,.e la statua della “Minerva “completata nel 1938. Secondo la leggenda pare che per il volto di Minerva, Messina abbia usato come modella una giovane sposa milanese. Il volto della Minerva ha un’impronta fiera, con fronte spaziosa eil naso geco. Messina, nel 1940 realizza il monumento a Costanzo Ciano per il Museo Navale di La Spezia.Invitato nel 1949, insieme a Marino Marini, alla Terza Internazionale di Scultura di Philadelphia, negli Stati Uniti, Messina è stato da allora uno dei scultori italiani più conosciuti e apprezzati nel mondo. I suoi gruppi monumentali al Cimitero di Milano, alla Cittadella di Assisi, al Pierre Lachaise di Parigi (dove nel '60 scolpisce La Pietà sulla tomba dell'editore Cino Del Duca), in S. Pietro a Roma (Monumento a Pio XII), nel Duomo di Milano (Monumento a Pio XI), eseguiti nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta, diventano presto celebri, come i suoi ritratti di Lucio Fontana, di Giuseppe Papini, di Salvatore Quasimodo, di Indro Montanelli, di Aida Accolla, di Carla Fracci, di Luciana Savignano, ed altri importanti personaggi.Ma le sue opere più note restano, ancora oggi, il grande Cavallo morente eseguito per il Palazzo della Rai a Roma e la monumentale Via Crucis in marmo di Carrara per la chiesa di San Giovanni Rotondo sul Gargano. Il tema dei cavalli e quello delle danzatrici, caratterizzerà molta parte della sua produzione degli anni Settanta e degli anni Ottanta.Nel 1973 un'intera sala del Museo del Vaticano, la sala Borgia, viene dedicata all'esposizione permanente delle sue sculture e nel 1977 il Museo Civico di Lugano accoglie, in quattro sale, le opere della sua donazione di sculture e grafica, mentre i maggiori musei e le più importanti istituzioni culturali internazionali promuovono vaste rassegne della sua opera. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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