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Messaggi del 11/10/2007

Post N° 27

Post n°27 pubblicato il 11 Ottobre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

CRONACA

Come d'accordo, sono arrivata a scuola un po' prima delle 11, in piena ricreazione.
Gruppi di bambini giocavano lungo il corridoio e mi sono venuti incontro quelli della mia classe e quelli della classe parallela, con cui avevo avuto tante occasioni di lavoro comune. E proprio questi ultimi mi hanno commosso e sorpreso, perchè volevano entrare anche loro nella mia aula con me, poi mi hanno chiesto: "Ma dopo passi a salutare anche noi, vero?"

Insomma i miei 19 sono stati contenti di vedermi...e io di vedere loro!

Le bambine hanno fatto il nostro "rito" dell'abbraccio-ammucchiata tutte insieme (ad alto rischio per la mia precaria incolumità fisica),
i maschi gridavano e saltavano, poi i più "teneri" sono venuti anche loro nel mucchio o a prendersi un bacino subito dopo, alla fine anche i più "duri" erano con gli altri attorno alla cattedra a occhioni sgranati e sorridenti
a chiedere, a raccontare, a farmi carezzine e grattatine sulle mani (ancora il nostro antico lessico familiare).
Y, che odia la confusione, stava un po' più in là, ma non si perdeva una mossa,
 K (l'altro handy) invece mi stava attaccato a un braccio, si strusciava come un gatto e interveniva nella conversazione col suo buffo linguaggio.

La nuova maestra B. ne ha approfittato per andare a prendere un caffè, i bambini mi spiegavano le novità di quest'anno: li ho visti tranquilli e sereni, i soliti agitati, i soliti coccolini, i soliti piccoli "saggi".
Qualcuno mi ha chiesto: "Ma come ti dobbiamo chiamare adesso? Si può dire ancora maestra? Io non riesco a dire solo Renata!"
E ancora: "Ma non verrai qualche volta a farci lezione?"

 E  questo momento è stato per me il più duro: ho sentito acuta la nostaglia per quella parte positiva (forse l'unica ormai) del lavoro che ho lasciato: il bellissimo rapporto che stavamo costruendo in quel gruppo di alunni, tra loro e con me. Sono bambini con tanti problemi di tutti i tipi, familiari e di apprendimento, però hanno tutti un grande entusiasmo verso il nuovo e lavorano sempre volentieri, se ne è già accorta anche la maestra nuova.

Ho presentato uno per uno i libri che ho portato, come facevo l'anno scorso , per invogliarli a leggerli e già si agitavano e dicevano "Questo lo leggo io!"

Urla alle stelle per le CARAMBAR, ma prima di mangiarle hanno dovuto spiegare alla nuova maestra il perchè di tanto entusiasmo: "Sono francesi, sono buonissime, hanno tanti gusti, dentro c'è una storiellina in francese e la maestra ce la traduce..."

Anche la cornice è piaciuta, alcuni hanno detto che ci metteranno la foto di classe dell'anno scorso, altri ci hanno già messo il mio bigliettino allegato.

Poi qualcuno ha avuto l'idea: "Ci fai l'autografo sul diario? Ci metti anche il tuo numero di telefono?"

E lì mi sono sciolta...Per tre anni avevo difeso strenuamente la mia privacy, dando il numero solo alla rappresentante di classe, ora ho ceduto...
In fondo, non sono più la loro maestra, ora potrei essere una loro amica, o meglio, una vecchia zia, una nonna...

Poi sono passata a salutare anche l'altra classe, anche per loro avevo preparato un sacchetto di caramelle francesi.
Ho parlato con le loro maestre: mi dicono  che non sono semplici i rapporti con i maestri della mia classe: con B. perchè è nuova, con il collega che c'era anche gli anni scorsi le cose vanno  sempre peggio, ma questo è un discorso che si trascina da anni e che ha avuto il suo peso nelle mie decisioni. Basta, non me voglio parlare, mi dispiacerebbe solo se si interrompesse del tutto quella collaborazione che avevamo cercato, anche con fatica, di mantenere viva per tre anni, soprattutto per far lavorare meglio i bambini delle nostre due classi.
Temo sarà difficile anche che  il collega mi chiami, come  ho proposto, se fanno quelle attività manuali dove due mani e due occhi in più in aiuto possono sempre fare comodo...
Ora sono appena rientrata, ho sentito il bisogno di scrivere questa cronaca, anche se forse non interessa a molti, per me stessa, per non dimenticarla più...

 
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