La Donna Camel

giudizio gastronomico: mi piace; ci vedrei bene insieme della falanghina del taburno, fredda ma non ghiacciata :) in attesa dell'estate

Anche ammè mi piace, è un genio il vecchio Eugenio.

oops, pensavo fosse tua (pensaunpo' quanto stimo la tua scrittura) :)))

Ma noi non si era parlato di una bevuta? Negroni pagato amico mio! :-D

il qualificativo "pagato" è una grossa tentazione per qualsiasi genovese (per quanto io lo sia solo di adozione)
tieni al fresco l'invito ché appena avrò finito di rimapparmi l'avvenire mi calo a milano e facciamo danni :)))

Contaci! E non è detto che intanto che ti rimappi non salti io su un treno a caso per Genova con il negroni in mano. In caso, il ghiaccio ce lo metti tu.

che io ne ho un paio di maroni di quelli che stanno la a smenarsela con la primavera i germogli e i buchi in vena. Non sopporto tutte quelle facce insulse che scrivono cagate risapute sulle primavere e si vede che di primavere bisogna farne un bel pò (magari montale l'ha scritta da giovane questa qua, però mi sa che ne aveva attraversate un fottio con la sua sapienza contemplativa) Bella. Non l'avevo mai letta questa sua.

mi ribalta l'immagine un pò stereotipèata che mi ero fatto della nebbia, come di una sposa lungagnona con i suoi veli, perline e ragnatele. L'avanzare invece di una nebbia grassa, che si stravacca sul divano, che mette su pentole su pentole a bollire, con manzi cotechini ,lingua e coda, fagioli, broccoli e spezzatini. La nebbia grassa con i suoi belli fianchi sballanzosi e un culo che si dimena lento, il gran seno. Ecco si, mi piace questa nebbia Montalliana

pensa che io la vedo in modo completamente diverso, la vedo come un vapore unto di cucina o di autorimessa o d'ospedale, una cosa sgradevole che ti si appiccica addosso e ti lascia il suo odore sui vestiti e sui capelli e quando vai a casa sei costretto a ricordare quello che non vorresti. Ma forse è perché ho letto anche il resto della poesia.