Creato da LaDonnaCamel il 16/09/2006
Il diario intimo della Donna Camèl con l'accento sulla èl
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"Mille e ancora mille."
« Catene | Articolo 12 » |
Ieri sera c'è stata la prima presentazione di Sofia si veste sempre di nero di Paolo Cognetti e sono contenta di esserci andata perché le cose che ha detto Paolo su questo libro ma anche fuori da questo libro sono state molto emozionanti, ma anche illuminanti in qualche senso, di certo profonde e non banali. Ma niente che si possa riassumere, purtroppo: mi spiace per te, la prossima volta alza il culo e vieni.
Vabbè, era solo un modo mio volgare per dire che certe volte non basta condividere le letture e le idee, certe volte è meglio - se non necessario - condividere anche lo spazio e il tempo. Per consolarti ti copio qui un pezzetto, è l'inizio del mio capitolo-racconto preferito che si intitola Una storia di pirati.
"A un certo punto del loro matrimonio, invece di separarsi, i genitori di Sofia decidono di cambiare casa. Abbandonare Milano e trasferirsi fuori città, in un posto abbastanza diverso e lontano da sentire di ricominciare. Nella primavera del 1985 trovano una villetta appena costruita, in un complesso residenziale circondato da un parco: fanno il giro della casa e del giardino e poi salgono a osservare il panorama da una collinetta spoglia, sopra lo stagno a cui il nome del villaggio è ispirato.
Raccontando questa storia, una domenica mattina del futuro, Sofia dirà che a lei, da lassù, Lagobello sembra un paese delle favole. Non può sapere quanto lo odierà crescendo. A otto anni quello che desidera è un cane, una capanna sull'albero, il permesso di andare in bicicletta da sola e la pace tra i suoi genitori. Ha già assistito a diversi litigi, e benché la causa dei loro problemi sia un mistero ai suoi occhi ha capito lo scopo di queste gite: qualcosa tra di loro va male, e in una casa nuova si spera che andrà meglio. Sta pensando: per favore, per favore, fai che questa sia la volta buona.
Da grande descriverà i tetti e i comignoli, i percorsi che la ghiaia disegna sull'erba dei prati, il modo in cui il sole scintilla sulle saracinesche dei garage. Mentre l'agente immobiliare indica le Alpi all'orizzonte, la madre di Sofia tende una mano verso il padre. Senza essere stato chiamato né toccato, ma proprio come se avesse ricevuto un altro tipo di segnale, lui allunga la sua e gliela stringe, e Sofia prova il senso di prodigioso potere delle preghiere esaudite."
Per fortuna non è una storia che finisce questa qui. Ho dovuto trattenermi. Mi sono trattenuta e l'ho letta un po' alla volta perché volevo farla durare di più, il più possibile. Non volevo che finisse ma non sapevo che non dovevo avere paura perché questa è una storia che non finisce, l'ho già detto.
Il mio preferito è Una storia di pirati (grazie Paolo anche per la scighera) mi è piaciuto tantissimo e secondo me le parti meglio riuscite di tutto il romanzo sono quelle in cui Sofia è una bambina o una ragazzina piccola e gli adulti intorno a lei.
Il secondo mio preferito è Disegnata dal vento. (Questa la mia rece su anobii)
Riferimenti:
Per comprare il libro Minimum Fax
Paolo Cognetti per chi non lo sapesse è quello a sinistra nella phonefoto.
L'altro rossobarbuto e rossocrinuto (è raro trovarne due su due a una presentazione a meno di non essere a Dublino) si chiama Marco Rossari e pure lui ha un blog
Stamattina ho letto una recensione fenomenale qui.
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