Creato da LaDonnaCamel il 16/09/2006
Il diario intimo della Donna Camèl con l'accento sulla èl
|
"Mille e ancora mille."
« Chi è Elena Ferrante? | Comunque anche Leopardi ... » |
"Se per autobiografia intende attingere alla propria esperienza per nutrire una storia di invenzione, quasi tutto. Se invece mi sta chiedendo se racconto le mie personalissime vicende, niente."
Elena Ferrante
Ieri mi ha scritto Randy. Mi ha scritto su facebook e sono sicura che è un caso, che non ha assistito nemmeno da lontano al merdaio che successo nel mio blog negli ultimi giorni. Si tratta certamente di una coincidenza, voleva dirmi che non ci possiamo vedere per un gelato come ci eravamo detti prima delle vacanze. Io non so se mi segue e lui non può sapere che l'ho pensato. Del resto Randy non esiste più da molto, moltissimo tempo, per quanto i personaggi non smettano di esistere fino a quando qualcuno se li può immaginare. Oggi i suoi vaffanculi sono stati espropriati dalla politica e dopo Beppe Grillo hanno preso tutta una serie di significati altri, povero Randy, se fossimo ancora lì non userebbe più quella formula per dare il malvenuto ai nuovi. Quelli sì che erano vaffanculi offerti col cuore, mi si innumidisce l'occhio a pensarci.
La prima volta che mi sono trovata a interagire con persone che non conoscevo è stato perché mi ero iscritta senza saperlo alla mailing list di Fabula Letteratura. Volevo partecipare al Tacchino letterario, un concorso indetto da quel sito, ma cos'era di preciso un sito non ero mica tanto sicura di saperlo, avevo un computer tutto mio, una casella di posta elettronica a mio nome e avevo fatto un sito in html in po' a caso e un po' a istinto. Netscape era l'unico browser e non aveva numero, gli editor non esistevano e se esistevano io non ne sapevo nulla.
Fabula stessa era nuova di zecca nella sua veste web, prima i contenuti venivano distribuiti tramite una bbs.
Ho cliccato un po' dappertutto: hai letto il disclaimer? Sì! vuoi tu registrarti al sito? Sì! vuoi tu iscriverti a Letteratura? Sì! Sì! Sì!, lo voglio! O meglio, volevo mandare il mio raccontino e fare in modo che fosse visibile sul sito, volevo partecipare al concorso, poi il resto sarebbe venuto da solo: la vittoria, i premi, la pubblicazione, la fama, la ricchezza.
Il giorno dopo accesi il computer, il modem ronzò quella sua musica che, nei mesi a venire, sarebbe stata per me più dolce e amabile del canto delle sirene. Scaricai 87 messaggi di posta.
Ma chi erano tutte quelle persone? Perché mi mandavano la loro corrispondenza? C'erano domande, c'erano risposte, c'erano nomi ricorrenti: trovai subito un nesso. C'era anche un dibattito acceso, tutti si davano del tu, usavano un tono informale, come se parlassero invece che scrivere: spesso si contraddicevano tra loro, litigavano anche. Che strana situazione. Dopo due settimane di osservazione muta e qualche centinaio di mail mi presentai con la recensione di un libro che non era stato ancora citato. Fui ben accolta, l'emozione che provai scaricando il primo commento al mio messaggio, sola davanti al computer è qualcosa di vero ma anche irreale. Non riuscii a spiegarla a mio marito. "Ti scrivi con degli sconosciuti? Ma se sono sconosciuti come fanno a sapere chi sei, dove abiti, a mandare dei messaggi proprio a te?"
Mistero.
Ero ossessionata dalla netiquette. Ne avevo sentito parlare ma non sapevo dove trovare le regole alle quali uniformarmi, google non esisteva, non c'era niente di niente, solo nelle università si sapevano le cose, forse, ma io ne ero fuori da troppo tempo e volevo essere adeguata, mai inopportuna, volevo fare bella figura.
Ogni tanto per fortuna, a margine della letteratura, qualcuno puntualizzava su come era meglio formattare i messaggi, che pure erano di solo testo, come organizzare le quote (ma cosa diavolo sono?) come comportarsi educatamente in questo mondo vero sotto certi punti di vista, ma così poco tangibile.
Avevo capito che era possibile scrivere a qualcuno da solo invece che a tutti, in "privato" si diceva. Esternai tutti i miei dubbi a uno che aveva messo in chiaro il suo nome, cognome, numero di telefono e indirizzo di posta elettronica. Uno svizzero, a giudicare dal prefisso.
Fu gentilissimo, mi spiegò quello che era opportuno e non opportuno e quello che era addirittura offensivo. Non ricopiare tutto il testo del messaggio a cui si risponde ma solo le parti indispensabili: questa è la "quote". Ah! ecco! Poi è meglio non usare le lettere accentate, perché non tutti i computer le vedono allo stesso modo. Ah, davvero? Rendere pubblica una comunicazione privata è deprecato, pensare di rendere privata - dunque non più pubblica - una comunicazione pubblicata è semplicemente non ragionevole, tanto quanto cercare di rimettere dentro il dentificio nel tubetto dopo che l'hai spremuto. La gente che è ragionevole nella vita reale non è detto che lo sia anche in internet e il viceversa non è sempre vero, ma illudersi di imporre la ragionevolezza su internet a chi non è ragionevole nella vita reale è come cercare di infilarsi un calzino passando per la testa.
Restai folgorata dalla potenza delle sue metafore: era il mese di maggio 1997 e tutto il bello doveva ancora venire.
(Continua)
Area personale
COLLABORAZIONI
Ultimi commenti
Inviato da: LaDonnaCamel
il 03/08/2018 alle 10:03
Inviato da: gattoselavatico
il 31/07/2018 alle 15:50
Inviato da: LaDonnaCamel
il 08/07/2017 alle 11:52
Inviato da: Amico.Dario
il 07/07/2017 alle 17:53
Inviato da: LaDonnaCamel
il 26/04/2017 alle 21:34
Menu
Cerca in questo Blog
Leggi la vera storia della Donna Camèl
La nutria: fotoromanzo
Le avventure di Nonugo
i miei preferiti
- L'ascensore
- Fotografia di mio padre
- L'abbraccio
- Supermarket
- Le anguille e l'ombrello
- Il dolore del ragno
- Molino Dorino
- Non so
- Torna
- Haiku della Marty I
- Haiku della Marty II
- Va tutto bene
- Per nessun altro
- La freccia nera
- L'algoritmo del patè
- Scrivere, pedalare
- Ma quando imparerai?
- Poesia del blog-compleanno
- Poesia del Palombaro
Tag
Chi può scrivere sul blog
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Scrivere è il mio gioco preferito
Altri Amici e Cotillons
Catinate
TTLWH
E come Eleonora
Walter Binaghi
Cybernarda
Sosu
Vanamonde
Il blog della Ric
Adriano Barone
Guido Catalano
Alfredo Colitto
Bobboti
Nostra signora dei calzini
things_written
Spinoza
Fernandel
Eleanore Rigby
Tina
Davide Musso
Limiteumano
Gipi
Cronache dalla libreria
Baionette Librarie
Il mestiere di scrivere (blog)
Makkox
Unico Lab
Il cielo sopra Milano
Effetti collaterali
Singlemama
Okkietti spenti
Minerva Jones
cadillac
Conigli modaioli
Ferramenta
Mente e psiche
Quadrati semiotici
Wonder a Shangai
Per piacere
Pensieri a metà
I miei Blog Amici
- Transmission
- Il diario di Serena
- Kitsune no Nikki
- Follaia
- NAdC
- Il diario di un semiconduttore
- Carlo Molinaro
- squali sulla cassia
- Mario
- TraMe e Me
- L'angolo di Jane
- Harvey the Pooka
- casualblog
- topo seduto
- ..Uomini...
- Al Cuore Ramon!
- arance a colazione
- Barchimede TransAt
- Luomo illustrato
- middlemarch
- Memorie di una colf
- Frammenti
- Choke
- Invidio il vento
- achab959
- Titillalapupilla
- CANONE INVERSO
- bolledisapone
- SiAmo ?
- cavoli a merenda
- Plath Sylvia
- Rete