La Donna Camel

Quando ero piccola mi avevano letto una storiella, mettiti comodo che te la racconto.
A una fiera di paese un mendicante girava intorno al venditore di salscicce arrosto, attirato dal profumino che si spargeva dalla sua pentola. Con l'acquolina in bocca, a un certo punto aveva estratto dalla sua bisaccia un pezzo di pane secco e l'aveva agitato più volte sopra i fumi esalati dalle salsiccie in cottura, per poi mangiarselo lì sul posto. Il venditore di salsiccie, tutto arrabbiato, aveva gridato "Al ladro! al ladro! mi ha rubato l'aroma delle salsciccie!"
Subito erano arrivate le guardie e avevano arrestato il povero. A quei tempi il corso della giustizia era veloce: il mendicante fu condotto immediatamente in tribunale. Il giudice aveva ascoltato attentamente le ragioni di entrambi i convenuti e dopo un minuto di silenzio aveva chiesto al mendicante: "Hai una moneta?" Il povero aveva solo un nichelino. "Dammi la tua moneta!" aveva detto il giudice, l'aveva presa, l'aveva fatta saltare sul piano di marmo del suo bancone e aveva emesso la sentenza: "Dispongo che a titolo di pagamento dell'odore delle salsicce il venditore riceva il suono della moneta del mendicante." Poi aveva restituito la moneta e aveva mandato tutti a casa.
Ora rimettiti pure scomodo.