Creato da LaDonnaCamel il 16/09/2006
Il diario intimo della Donna Camèl con l'accento sulla èl
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"Mille e ancora mille."
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Dal blog Pisolandia rubo questo lucidissimo post che riporto tutto intero perché non c'è niente da togliere.
E niente da aggiungere. Purtroppo.
Temo che l'unica soluzione, al punto in cui siamo arrivati, sia il sistema proporzionale.
Non che detesti il maggioritario in sé. Semplicemente non ce lo possiamo permettere: come popolazione, non siamo in grado di gestirlo. Solo di romperlo come fanno i bambini con i giocattoli nuovi.
In quindici (mi pare) anni di maggioritario, la politica italiana è arrivata al livello più basso possibile in democrazia.
Nell'ultima legislatura conclusa in maniera regolare, abbiamo avuto un governo che in 5 anni ha prodotto leggi solo per curare interessi propri (politici, economici e giudiziari). Scandaloso, certo, ma lo scandalo è piuttosto che alla fin fine, alle successive elezioni quel governo non ha praticamente perso consensi.
Ciò ha portato a un avvicendamento debole: il governo appena dimissionario, a differenza del precedente, aveva una vera politica da portare avanti, ma non è stato in grado a causa della scarsa maggioranza parlamentare.
Colpa della legge elettorale truffaldina? Forse. Come quasi tutte le leggi del quinquennio 2001-2006, mirava essenzialmente a difendere gli interessi (politici, in questo caso) del governo in carica.
Ma la legge elettorale non avrebbe avuto importanza se la popolazione avesse votato con più convinzione una parte politica. Ricordiamo che tre mesi prima delle elezioni il consenso della destra era molto basso. E che il recupero si è basato esclusivamente sulla sovraesposizione mediatica di Berlusconi, ottenuta tramite i vari mezzi di informazione che controllava (e che in buona parte controlla tuttora, Rai compresa). E che le argomentazioni da lui usate erano in sintesi riassumibili con "voi non vincerete". Argomentazioni non da leader politico, ma da leader ultras.
Perchè questo siamo: un popolo che vive di televisione e tifoseria.
E ora siamo da capo.
Fino a poche settimane fa c'erano esponenti di destra che supportavano il referendum, altri che collaboravano alle riforme con il PD, e in ogni caso la maggioranza di essi (tra cui l'estensore ufficiale) definiva quella legge una porcata. Ora tutti loro dicono che non era vero niente. La legge elettorale è splendida. "Un dono di Dio", ha grufolato l'estensore di cui sopra.
Perché? Qual'è la profonda motivazione politica di questo teatrino?
Perché "noi vinceremo e voi perderete".
Eccola, la profonda motivazione politica. E nessuno lo trova scandaloso. Perché siamo solo una massa di tifosi.
Quindi, nessuno fiata se il principale candidato alla guida del paese viene assolto grazie a una legge che si è confezionato apposta. Nessuno fiata se la stessa persona inserisce nel proprio programma di governo robe come "Cinque anni per chi ordina le intercettazioni, cinque anni per chi le esegue, cinque anni per chi le diffonde e due milioni di euro di multa per gli editori dei giornali che le pubblicheranno". Nessuno fiata.
I colonnelli della destra, e financo il generalissimo, rifiutano con disprezzo qualsiasi confronto: "vinceremo noi, voi perderete, e non faremo prigionieri". E i mezzi di informazione, se proprio devono approfondire qualcosa, si dedicano al trucid-gossip di Erba o alle frignate di Tiromancino su Sanremo.
Non so per voi, ma queste secondo me sono prove generali di sistema autoritario. "Noi ci proviamo, vediamo fino a che punto se le ingoiano senza lamentarsi". Finirà che ci sveglieremo nella dittatura di berlusconi, ovviamente non ce ne accorgeremo, ed anzi una buona metà di italiani sarà raggiante perchè "noi abbiamo vinto, voi avete perso". Come quell'altra volta.
Ecco perché non ce lo possiamo permettere, il maggioritario. Meglio, molto meglio il proporzionale, morire democristiani e tutto il resto.
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