Creato da LaDonnaCamel il 16/09/2006
Il diario intimo della Donna Camèl con l'accento sulla èl
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Ho finito l'altro ieri Eravamo bambini abbastanza, di Carola Susani, Minimum fax e m'è piaciuto, credo che valga la pena di comprarlo. Se non ci credi puoi assaggiare il prologo e il primo capitolo, Minimum fax ha questa bella abitudine di metterli in pdf scaricabili gratis sul sito, e questa mi sembra una bella professione di onestà intellettuale: qui non si vende il marketing delle belle copertine, dei titoli, delle recensioni illustri e prezzolate o dei nomi alla moda, qui si vendono testi scritti e un capitolo intero è in grado di smascherare qualsiasi bluff, altro che due righe di citazione in quarta di copertina. Leggendo un capitolo intero puoi giudicare tu stesso e se non è il tuo genere lasci stare senza farti sugestionare da me o da altre questioni irrilevanti.
Questo è quello che ho scritto su anobii:
"Sul lungomare c'ero stato con mio padre e mia madre quando ero piccolo. Mi ricordo che camminavano a distanza, prima lei arrabbiata, poi mio padre triste. Mi piaceva che il marciapiede costeggiasse il mare. Quella volta avevo lanciato in acqua le scarpe, avevo desiderato di voltarmi e di non trovarli più."
L'atmosfera è quella gotica e bizzarra da film di Tim Burton, in quel contesto se fosse successo anche qualcosa di soprannaturale nessuno si sarebbe stupito, come non si stupiscono i bambini protagonisti che accettano con fatalità qualsiasi accadimento, che sappiano spiegarselo o meno, qualsiasi arbitrio. Così le storie di Alex, che porta con sé i libri e racconta le vite inventate ma un po' vere, la dolcezza di Tania che sa ammansire i cani, i dispetti di Filip e Ana, gli antagonisti, e i due grandi Leonid e Dragan, per non parlare del Raptor. Tutto sembra irreale anche se Manuel, la voce narrante, già nelle prime righe del prologo dice che la vita vera era quella e che la scuola, i genitori, i regali di compleanno, la piscina - è come un giro in giostra, un esercizio finto che non allena a niente.